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Economia

Bracco, l’Ue concede l’ok all’immissione in commercio del Gadopiclenolo

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MILANO (ITALPRESS) – Bracco Imaging S.p.A., azienda innovativa leader e mondiale nell’offerta di prodotti e soluzioni end-to-end attraverso un portafoglio completo di prodotti per tutte le modalità di diagnostica per immagini ed imaging di precisione, annuncia che il 7 dicembre 2023 la Commissione europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio di gadopiclenolo nell’Unione europea. L’approvazione concessa dalla CE fa seguito al parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso umano dell’Agenzia europea per i medicinali e della raccomandazione inviata dall’Ema alla Commissione europea. Il gadopiclenolo è una soluzione iniettabile per via endovenosa approvata dalla CE per l’uso nell’ambito della risonanza magnetica con mezzo di contrasto in pazienti adulti e pediatrici a partire da 2 anni di età per migliorare l’identificazione e la valutazione di malattie con alterazione della barriera emato-encefalica e/o vascolarizzazione anormale nel cervello, midollo spinale e dei tessuti associati del sistema nervoso centrale, nonchè per identificazione a valutazione con RM con mezzo di contrasto a carico di diversi organi corporei, quali fegato, reni, pancreas, mammelle, polmoni, prostata e sistema muscolo-scheletrico. Nel settembre 2022, il gadopiclenolo è stato approvato dalla Food and Drug Administration per l’uso nella risonanza magnetica del SNC e del corpo negli Stati Uniti d’America, 3 dove il prodotto è utilizzato nella pratica clinica in un numero crescente di sistemi ospedalieri. Il gadopiclenolo è un nuovo agente di contrasto macrociclico a base di gadolinio, altamente stabile, che presenta i valori più elevati di relassività longitudinale rispetto a tutti i Gbca approvati per uso umano nell’UE e negli Stati Uniti d’America. Grazie alla sua elevata relassività, in studi clinici allargati, multicentrici, randomizzati e ben controllati è stato dimostrato che metà dose di gadopiclenolo (0,05 mmol/kg) consente di ottenere un’efficacia diagnostica simile a quella della dose piena (0.1 mmol/kg) di gadobutrolo, GBCA utilizzato di routine nella pratica clinica nell’UE 1,2
“L’approvazione di gadopiclenolo da parte della Commissione europea segna una tappa importante nel campo della diagnostica per immagini. Gli operatori sanitari dispongono ora di un potente strumento che può aiutare a rilevare e valutare un’ampia gamma di condizioni cliniche”, ha dichiarato Christian Herold, professore ordinario presso il Dipartimento di Imaging Biomedico e terapia guidata dalle immagini dell’Università di Vienna, Ospedale Generale di Vienna, Austria. “Dall’oncologia alla neurologia, dalla gastroenterologia alla medicina muscolo-scheletrica, il gadopiclenolo ha il potenziale per ridefinire il panorama dell’assistenza ai pazienti in diverse specialità”. Il parere positivo del Chmp, la raccomandazione dell’Ema e l’approvazione finale della CE si sono basati sui risultati di due studi clinici prospettici su larga scala, randomizzati, in doppio cieco e in cross-over, denominati Picture e Promise, condotti su oltre 500 pazienti adulti sottoposti a risonanza magnetica con mezzo di contrasto e volti a confrontare la sicurezza e l’efficacia del gadopiclenolo 0,05 mmol/kg rispetto a gadobutrolo 0,1 mmol/kg.1,2 Lo studio Picture ha dimostrato un’efficacia diagnostica comparabile a metà della dose nella risonanza magnetica del SNC,1 mentre lo studio Promise ha mostrato il medesimo risultato nella risonanza magnetica della testa e del collo, del torace, della mammella, del fegato, del pancreas, degli organi del bacino e del sistema muscolo-scheletrico. 2
Una dose ridotta rispetto al gadobutrolo e ad altri GBCA comporta una minore esposizione dei pazienti al gadolinio e una diminuzione del rilascio di questo metallo nell’ambiente. “Nella nostra esperienza con il gadopiclenolo fino ad oggi presso l’Istituto MD Anderson, siamo lieti di aver potuto dimezzare l’esposizione al gadolinio dei nostri pazienti senza che ciò pregiudicasse l’efficacia del mezzo di contrasto. Da oggi, anche i colleghi europei potranno usufruire di questa soluzione unica ed efficace”, ha dichiarato Max Wintermark, Presidente del Dipartimento di Neuroradiologia, Università del Texas MD Anderson Cancer Center, Houston, Texas. “Siamo entusiasti di annunciare questa innovazione, che segna una pietra miliare nell’ottica di un potenziale miglioramento nella gestione dei pazienti. Una novità questa che può quindi andare a vantaggio degli operatori sanitari ma anche e soprattutto dei pazienti con condizioni acute o croniche che si sottopongono ad esami di risonanza magnetica. Grazie al gadopiclenolo sarà possibile non solo ridurre il numero di risultati inaccurati o non conclusivi di procedure di risonanza magnetica, ma anche contribuire a indirizzare migliorare i piani di cura sulla base delle esigenze dei singoli pazienti”, ha concluso Fulvio Renoldi Bracco, Amministratore Delegato di Bracco Imaging SpA.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Economia

Confimi-Confsal, primo Contratto Intersettoriale per PMI manifatturiere

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ROMA (ITALPRESS) – Confimi Industria e Confsal hanno presentato il primo Contratto Collettivo Nazionale Intersettoriale (CCNIL) dedicato al settore manifatturiero. Questo accordo rappresenta una svolta storica per le relazioni industriali, coinvolgendo numerosi comparti produttivi, tra cui tessile, chimico, plastico, gomma, alimentare e legno-arredo.
Il contratto – siglato dalle parti lo scorso 21 marzo e che esclude dalla contrattazione i settori della meccanica e dell’edilizia che Confimi Industria sottoscrive con altre associazioni sindacali – introduce una serie di innovazioni significative che definiscono nuovi standard per la gestione delle relazioni industriali rispondendo a logiche innovative già introdotte dalle principali economie manifatturiere d’ Europa e mirano a migliorare le condizioni lavorative dei propri collaboratori, sia da un punto di vista economico che relazionale.
Il nuovo CCNIL, firmato da Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, Confederazione dell’industria manifatturiera e dell’impresa privata (45 mila imprese, 650 mila lavoratori, 85 miliardi di fatturato aggregato e oltre 50 sedi operative in Italia) e Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale di Confsal, Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, segna una svolta anche in termini di contrattazione flessibile, confermando la struttura a due livelli, di sicurezza sui luoghi di lavoro, con un forte impegno nella prevenzione e nella formazione, sostenuta da investimenti nelle certificazioni MOG-SGSL e nella tutela legale dei preposti.
Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, ha sottolineato: “Fin dalla nostra fondazione 12 anni fa il nostro obiettivo era riformare i rapporti sindacali. E uno dei modi a cui abbiamo pensato fin dal principio era quello di unificare un certo numero di contratti manifatturieri. Ci siamo riusciti, e lo abbiamo fatto con Confsal, un interlocutore che era interessato al nostro progetto. Questo contratto unifica le norme intersettoriali per le PMI manifatturiere, riducendo la frammentazione e ponendo le basi per una contrattazione di qualità e per la lotta al dumping salariale”.
Il Segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, parlando del valore del rapporto dialogico tra le parti ha affermato: “Cosa rappresenta questo contratto? E’ la prova che per avere dei risultati è necessario un metodo basato sul confronto e sul dialogo costruttivo tra le parti, le quali si riconoscono nell’intento di coniugare le esigenze delle imprese con la tutela e il benessere del lavoratori, dando vita ad un nuovo modello contrattuale basato sulla qualità dei contenuti e la chiarezza espositiva. Siamo convinti che la mission specifica del sindacato è fare contrattazione, una contrattazione di qualità, che oggi proponiamo ad imprese e lavoratori attraverso questo CCNIL.”La firma di questo contratto segna una tappa fondamentale per il futuro del settore manifatturiero italiano e per il miglioramento delle condizioni lavorative, con l’obiettivo di creare un sistema industriale più equo e competitivo”.
“Ho letto il vostro contratto. Trovo fondamentale valorizzare il percorso formativo come previsto dal vostro nuovo modello contrattuale. Positivo il riferimento alla partecipazione dei lavoratori nei cda aziendali”. Così Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro, intervenuta ai lavori. “Guardo con molta attenzione e favore – ha spiegato – a tutto ciò che, nell’ambito delle parti sociali, possa diventare uno strumento di semplificazione e di provocazione per le evoluzioni del ruolo che devono esercitare coloro che rappresentano le istanze datoriali e sindacali”.
In risposta a quanti hanno messo in discussione nei giorni scorsi la portata del CCNIL sottoscritto da Confimi Industria e Confsal, è intervenuto rivolgendosi direttamente alle Confederazioni e alla platea di ospiti Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati: “Contratto pirata? I pirati erano fuorilegge allora diciamo corsaro, perchè era colui che autorizzato dal governo combatteva a fianco di esso. A me questo contratto piace, mi piace molto tutta la parte sulla partecipazione dei lavoratori, e avrete la cornice normativa a cui fare riferimento perchè la prossima settimana iniziamo ad esaminare le proposte di legge in commissione”.
Pareri positivi e di endorsement anche dall’ex Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che ha sottolineato come il CCNIL sia “un esempio di contrattazione di qualità, non posso che sperare che si allarghi”, e dall’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano: “Qui non siamo di fronte a un contratto pirata ma a un contratto di diversa impostazione. La fissazione del minimo salariale a 9 euro è rivoluzionaria, ci troviamo di fronte ad un contratto che fissa uno standard salariale minimo. Io ho studiato le norme e consiglio a tutti di farlo”.
Non è mancata la voce di alcuni ospiti in sala, tra tutti, Marco Rizzo che intervenuto sottolineato “non so se è il migliore contratto possibile ma è l’inizio di una strada perchè la CGIL, in primo luogo, non vuole di fatto il salario minimo come legge anche se lo dice, perchè perde la rappresentanza della contrattazione de facto. Qua state sfidando il sindacato concertativo da una parte e Confindustria dall’altra siete coraggiosi siete dei pirati bravi e quindi vi battete contro qualcosa di statico che farà affondare il paese”.
Scendendo nel dettaglio il Contratto Intersettoriale sottoscritto da Confimi Industria e Confsal prevede, tra le altre cose: è data la possibilità alle aziende con più di 100 collaboratori di inserire un rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di Amministrazione così da rafforzare la partecipazione attiva dei dipendenti nelle decisioni aziendali; è introdotto il salario minimo tabellare fissato a 9 euro/h, una misura innovativa nel panorama nazionale che garantisce maggiori tutele economiche ai lavoratori che finora, anche a livello industriale, erano al di sotto di tale soglia. Valore – tra l’altro – più volte indicato da Bruxelles; settimana lavorativa di 4 giorni: sarà possibile distribuire l’orario di lavoro settimanale, fissato a 36 ore, su 4 giorni lavorativi, mantenendo il salario invariato. Misura pensata con il duplice scopo di supportare i collaboratori nel work life balance e nel permettere alle aziende dalla produzione “stagionale” di organizzare al meglio i flussi di lavoro; la promozione della “capacità” con formule di incentivazione e diffusione di premi di risultato che riconosce la maggiore qualificazione del dipendente. Una formula meritocratica che supera le rigidità legati ai livelli finora in uso; la semplificazione: il contratto si compone infatti di una parte generale e trasversale a tutti i settori della manifattura e una speciale che affronta in maniera puntuale – lì dove presenti – le tipicità dei settori produttivi coinvolti. Un’opera di semplificazione di estremo supporto anche agli ordini professionali in supporto delle imprese.

– foto ufficio stampa Confimi Industria –

(ITALPRESS).

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Economia

Panetta “Colmare gap Sud con politiche di sviluppo adeguate”

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CATANIA (ITALPRESS) – “Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 la regione ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita del 3,7% e una riduzione significativa della disoccupazione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, a Catania per parlare di sviluppo nel Sud Italia in occasione dell’appuntamento itinerante “Il Polso dell’Economia – Il Mezzogiorno”, sottolineando come dalla crisi attuale possano nascere comunque opportunità per il Mezzogiorno, favorite proprio dalla posizione a Sud d’Europa. A patto, però, di trovare una soluzione ad alcuni nodi irrisolti. “L’attuale instabilità geopolitica può favorire il Sud, grazie alla sua stabilità e vicinanza ai centri economici europei. Tuttavia, per attrarre capitali e valorizzare le risorse locali, serve migliorare il contesto produttivo e rafforzare la legalità. L’esodo dei giovani evidenzia la necessità di un ambiente che valorizzi i talenti e di una visione strategica a lungo termine” ha evidenziato, spostanto poi l’attenzione sul tema della crisi idrica e delle infrastrutture: “Vanno privilegiati gli interventi infrastrutturali per accrescere la capacità produttiva. Per esempio quelli per contrastare la crisi idrica e rafforzare la rete elettrica, per sfruttare il vantaggio comparato nella produzione di energie rinnovabili. Vanno inoltre migliorati i collegamenti potenziando il sistema portuale e aeroportuale e le reti stradali e ferroviarie”.
Ad anticipare il discorso di Panetta è stato l’intervento del direttore della filiale di Catania della Banca d’Italia, Gennaro Gigante: “L’intervento del governatore è basilare, significativo, su una tematica di sviluppo che ha tantissime soluzioni. Queste devono essere messe all’attenzione di chi deve fare delle scelte. Il nostro è un momento di scelta. Occorre scegliere e non lasciare che le cose procedano senza una strategia. Il nostro territorio sta vivendo una possibile crescita e tramite molti settori, uno è quello infrastrutturale, necessario a risalire il gap con il Centro-Nord nord. Di occasioni ce ne sono tante, serve cogliere”. “E” ragione di grande orgoglio per la nostra città ospitare un momento di confronto in cui dobbiamo metterci in discussione tutti – ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana di Catania Enrico Trantino -. Dobbiamo abbandonare le rendite di posizione che hanno fossilizzato il dibattito e cominciare a pensare a cosa ci consente di realizzare il miglior tiro possibile (Trantino utilizza una metafora calcistica ndr). Negli ultimi anni ci siamo poco spesi nell’adempimento dei nostri doveri. Abbiamo bisogno di spingere sull’acceleratore attraverso il PNRR ed Fsc, Po Fesr e tutte gli altre fondi a disposizione per gli investimenti. Dobbiamo essere concentrati e proattivi verso una progettualità che deve diventare fatto e rendere i nostri figli orgogliosi di essere catanesi, siciliani e meridionali”, ha concluso Trantino.

– Foto xo5/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Confitarma, Sisto “Il 10-12% del PIL si muove sul mare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ci sono milioni di posti di lavoro, il 10-12% del PIL si muove sul mare: abbiamo delle eccellenze straordinarie delle nostre industrie, l’armamento, la pesca, il diporto, la portualità, abbiamo un cluster marittimo portuale che è un’eccellenza europea e mondiale e non ne parliamo mai. Ogni tanto siamo un pò dimenticati, quindi ci ha fatto molto piacere ascoltare la premier Meloni parlare di economia del mare” all’assemblea di Confindustria, “in un contesto che racchiude tutte le istanze dell’industria italiana”. Lo ha detto Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, in un’intervista all’agenzia Italpress.
Il 25 e 26 settembre a Palermo Confitarma sarà tra i protagonisti di “Risorsa Mare”, una due giorni per parlare di Blue Economy. “E’ un format che ormai ha una cadenza annuale e noi, come Confitarma, parteciperemo convinti di poter dare il nostro contributo”, spiega Sisto. Inoltre il 30 ottobre, alla Stazione marittima di Napoli, Confitarma ha in programma per la prossima assemblea pubblica confederale dedicata a “La nave nel futuro” che “immaginiamo più competitiva, più sicura, con più donne. La immaginiamo collegare le nostre isole con maggiore frequenza e più capacità, la immaginiamo ricca di lavoro e di opportunità e ancor più sostenibile. Siamo ampiamente impegnati nella transizione ecologica ed energetica ma i dati già ci fanno vincitori di questa sfida che ci vede protagonisti, anche se c’è oca cultura marittima da parte dei decisori, perchè alcune scelte sono un pò autolesionistiche: movimentiamo il 90% delle merci del mondo inquinando in atmosfera meno del 3%”. L’appuntamento è quindi a Napoli. “Al mattino, durante i panel, lavoreremo insieme agli esperti, agli armatori e ai giornalisti, poi ci trasferiremo a bordo della nave Costa Smeralda, per un pranzo che precederà l’assemblea pubblica”, spiega Sisto.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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