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Cronaca

Gattinoni “Per il turismo organizzato fase di grande cambiamento”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ vero che le compagnie aeree low cost sostengono il turismo”, ma da questo settore ottengono più vantaggi “di quanto lo aiutano”. Lo ha detto Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato – Confcommercio, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“In Italia si sono aperte tante opportunità per le compagnie low cost” che gestiscono “più del 62%” delle rotte. “Di per sè, questo non sarebbe grave: il problema” è che si creano delle dinamiche “speculative”: in pratica, le compagnie low cost programmano “un volo quando serve e, se non è pieno, lo tolgono. Noi abbiamo bisogno di continuità, abbiamo bisogno di sapere oggi chi volerà in Sicilia, in Sardegna e in Puglia l’anno prossimo perchè le famiglie vogliono prenotare le vacanze”, ha spiegato Gattinoni. “Le low cost non lavorano con programmazione e soprattutto c’è un problema enorme perchè dichiarano di non voler lavorare con le agenzie di viaggio e i tour operator: questo è impossibile perchè tutte le attività originano dal settore del turismo organizzato. Spesso abbiamo difficoltà a lavorare con queste compagnie. Visto che godono di grandi contributi governativi – sappiamo che più o meno vengono dati loro quasi 500 milioni all’anno per operare – in cambio, vorremmo che non pensassero soltanto a “portare le teste avanti e indietro”, ma ad avere più programmazione. La concorrenza ci sta, ma in modo corretto: non va bene che una persona debba spendere 700 euro dalla Sicilia o dalla Sardegna per venire a Milano o viceversa: ci deve essere una concorrenza corretta, con un minimo e un massimo, ma soprattutto” c’è bisogno di “collaborazione. Il sistema Italia è fatto da voli, alberghi, treni, navi, pullman… come si può immaginare di non avere collaborazione?”, si chiede.
Negli ultimi anni, poi, “c’è stato un cambiamento nel turismo organizzato: è vero che esistono ancora i tour operator, però c’è anche un mercato molto più evoluto fatto con le piattaforme. Magari pochi lo sanno, ma noi oggi integriamo con tutte le piattaforme più conosciute al mondo”, oltre ad avere “anche una rete fisica a disposizione per tutte le necessità, gli aiuti e i supporti nel viaggiare. C’è bisogno di assistenza e oggi nessuno la offre, quindi noi ci muoviamo su queste grandi piattaforme per raggiungere il cliente, ma abbiamo sempre presente questo supporto sia per le classiche vacanze di famiglia, sia per i viaggi importanti e di lavoro”, ha sottolineato.
“Il turismo organizzato lavora e dà lavoro 12 mesi all’anno, è un lavoro stabile: vorremmo riportare nel nostro settore tanti giovani che nel periodo Covid si sono allontanati. Purtroppo in questi anni abbiamo perso il 15% dei nostri collaboratori”, perchè “chi aveva bisogno di lavorare è andato su altri settori – ha sottolineato Gattinoni -: oggi abbiamo bisogno di persone, ad esempio ci mancano autisti e guide”, quindi “stiamo cercando di lavorare sui giovani, ma anche di mantenere le persone che abbiamo in campo. Abbiamo bisogno di defiscalizzazione, incentivi sulla digitalizzazione e semplificazione” e “dobbiamo investire sulle università: collaboriamo da diversi anni con la Bicocca e abbiamo un ritorno bellissimo, perchè gli stage che facciamo nelle aziende hanno una conferma del 99%. Li stiamo implementando anche negli istituti superiori”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda il bilancio del 2023, “abbiamo avuto tre anni disastrosi, ma finalmente – posso dirlo con un sorriso – abbiamo lavorato molto bene e abbiamo recuperato i numeri, anzi siamo andati anche oltre il 2019. Siamo un pò più preoccupati ultimamente per la situazione in Medio Oriente, però devo dire che dopo un primo momento un pò difficile”, la situazione “si sta riprendendo abbastanza tranquillamente”, ha proseguito Gattinoni.
Nel 2024 “ci attendiamo una continuità con il 2023” perchè “la gente ha molta voglia di viaggiare”, ma “abbiamo un problema: mancano ancora molte rotte aeree, soprattutto sull’area milanese, e abbiamo bisogno di ripristinare tanti voli che ancora non ci sono e che c’erano prima del Covid. Questo permetterebbe di avere anche un approccio ai costi un pò più conveniente: ci auguriamo che si possa ritornare a mettere molti più voli e quindi anche alavorare un pò sui costi, perchè abbiamo bisogno di renderli un pò più accessibili”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA

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Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.

Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.

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Cronaca

Tivusat, la televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali

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ROMA (ITALPRESS) – La televisione satellitare gratuita ha superato i 400 canali. Questa è l’offerta disponibile oggi per tutti i telespettatori che hanno in casa il decoder o la cam della piattaforma Tivusat. Si parte con i canali d’informazione, per passare al cinema, alle serie tv, ai canali per bambini, alla musica classica e all’intrattenimento.
Quella della televisione satellitare è una storia che nasce in Italia il 29 gennaio del 1990 con il primo satellite gestito da RaiSat, si svilupperà con la nascita di Telepiu e di Stream, per arrivare a Sky e Tivusat. In questi anni la parabola e il decoder satellitare sono diventati lo strumento fondamentale per ricevere la televisione in molte zone del Paese dove non arrivano, nè la televisione terrestre, nè la banda larga.
La sua diffusione è stata favorita dal grande numero di canali disponibili, gratuitamente e con un’altissima qualità video e audio. Oggi è stato superato il traguardo dei 400 canali ricevibili per i possessori di un decoder o una cam di Tivusat, ai quali vanno aggiunti  centinaia di canali radio. Un’offerta che sarebbe stata impensabile se la televisione fosse rimasta solo terrestre. La scelta di vedere la tv via satellite, che fino a qualche anno fa sembrava limitata solo a chi decideva di abbonarsi a una pay tv, sta progressivamente coinvolgendo il grande pubblico, tanto da essere arrivati ad una platea di oltre 15 milioni di telespettatori. 
Negli ultimi anni, al pubblico televisivo italiano si è aggiunta una platea importante di stranieri residenti nel nostro Paese, che attraverso Tivusat possono accedere ai canali trasmessi nelle loro lingue. La possibilità di trasmettere un numero cosi grande di canali è una prerogativa della tv satellitare e ne spiega in parte la sua grande crescita, senza dimenticare la facilità di istallazione e la certezza di poterla ricevere in qualunque luogo. Ma lo sviluppo della piattaforma satellitare italiana non si ferma qui e nel corso dei prossimi mesi sarà disponibile sul mercato un nuovo decoder, che permetterà di ricevere contemporaneamente la tv satellitare  e di connettersi alla rete, offrendo un servizio che sarebbe stato inimmaginabile solo pochi anni fa. Con questo decoder si potranno utilizzare gli apparecchi televisivi presenti nelle nostre case, senza doverli sostituire con i televisori di ultimissima generazione.

– foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Difesa, firmato accordo tra Italia e Giappone

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ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha firmato a Roma l’Accordo ACSA (Acquisition and Cross-Service Agreement) con il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, per il rafforzamento della cooperazione bilaterale dei rispettivi Paesi nel settore della difesa.
“Oggi celebriamo un momento di grande importanza per le relazioni tra Italia e Giappone, un legame fondato su valori comuni come la democrazia, la pace e la cooperazione internazionale. La firma dell’ACSA, strumento volto a facilitare acquisizioni, forniture, scambi in campo militare e a mobilitare prontamente aiuti in caso di emergenze e di disastri naturali segna non solo un rafforzamento delle nostre capacità operative, ma anche un contributo significativo alla stabilità regionale e globale”, ha detto il ministro Crosetto che ha poi aggiunto: “La logistica è il cuore di ogni operazione moderna, e la nostra collaborazione permetterà di sviluppare soluzioni innovative, sostenibili ed efficienti. Questo ci consentirà di ottimizzare le risorse delle nostre Forze Armate e rispondere prontamente alle sfide globali, quali la gestione delle crisi umanitarie, i disastri naturali e la tutela della sicurezza nelle rotte commerciali internazionali”.
“L’accordo che firmiamo oggi ha un valore che va oltre l’ambito strettamente tecnico: rappresenta un impegno reciproco per costruire un futuro più sicuro e prospero per le generazioni che verranno. In tale quadro si inserisce anche il programma G-CAP, esempio concreto di come nazioni fondate sullo stesso sistema di valori, possano unire le forze per affrontare le complessità del mondo contemporaneo, promuovendo innovazione e stabilità su scala globale”, ha spiegato Crosetto.
“Sono convinto che questa collaborazione contribuirà non solo alla crescita delle nostre rispettive capacità difensive, ma anche alla creazione di un modello di cooperazione internazionale positivo e duraturo – ha affermato il ministro -. Italia e Giappone, insieme, dimostrano che la forza della diplomazia e del dialogo può produrre risultati concreti e benefici per tutti”.

– Foto screenshot da video ministero della Difesa –

(ITALPRESS).

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