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Cronaca

Schlein “Chiamerò Meloni per Gaza, si attivi per la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “La situazione è più che drammatica: bisogna fermare Netanyahu e l’attacco a Rafah per evitare un’ulteriore ecatombe oltre alla strage di civili che è già in corso da troppe settimane a Gaza. Serve un cessate il fuoco immediato, lo chiediamo da mesi. Chiamerò Giorgia Meloni perchè è necessario che il governo si attivi. Non abbiamo visto fin qui un’iniziativa diplomatica e politica all’altezza della tradizione italiana e occorre che l’Italia invece faccia la sua parte per porre fine a questo massacro di civili e per riprendere un dialogo sulla soluzione politica dei due popoli due Stati. La situazione è drammatica. La storia della piccola Hind Rajab è tremenda. E’ un orrore inimmaginabile di cui la storia ci chiede conto, ma già oggi, non domani”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, la segretaria del Pd, Elly Schlein, confermando che a ore sentirà la premier Giorgia Meloni.
“Quello che sta accadendo – sottolinea – non è accettabile. E’ una violazione costante del diritto internazionale e del diritto umanitario a cui non possiamo assistere in silenzio. Chiamerò Meloni per sollecitarla: se il governo mette in campo un’iniziativa per la pace in Medio Oriente, noi ci siamo. Io ricordo sempre, e lo faccio anche stavolta, che la popolazione di Gaza è composta per quasi la metà da minori senza colpe. E quella che è in corso è un’inaccettabile punizione collettiva”.
Si è mosso anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aggiunge la leader del Partito democratico: “Ho visto che si è espresso persino lui, dicendo pur con grande ritardo che la risposta israeliana è esagerata. E’ evidente, del tutto sproporzionata”.
Poi, in merito alle questioni italiane: “Meloni venerdì si è rivolta agli agricoltori che protestavano dicendo ‘vi abbiamo sempre difeso dalle scelte Uè. Io le chiedo chi li difende dalle sue, di scelte, perchè questo è un governo che per un anno e mezzo ha perso tempo senza affrontare la vera questione che mette in ginocchio le imprese agricole che è quella del giusto prezzo”, dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, che aggiunge: “Gli agricoltori oggi sono costretti a vendere a prezzi che sono più bassi dei costi di produzione. Su questo il governo Meloni non è mai intervenuto. Invece, ha aumentato le tasse agli agricoltori già in difficoltà, togliendo l’esenzione Irpef introdotta dal Pd, e il supporto ai giovani agricoltori. Perciò è imbarazzante questo tentativo del governo di puntare il dito solo verso l’Europa e di negare le proprie responsabilità. Non è un caso che una parte della protesta sia invece proprio rivolta a Lollobrigida e al governo. Non è negando l’emergenza climatica che si aiutano le imprese agricole ad affrontarla. Lo sanno bene gli agricoltori che ancora aspettano i ristori per le alluvioni. Servono risorse, innovazione, politiche che li accompagnino nei cambiamenti senza lasciarli indietro. Così si fa la transizione, altrimenti saranno travolti”. Ed annuncia: “Abbiamo organizzato un confronto con il mondo agricolo per il 16 febbraio proprio perchè vogliamo ascoltare quali sono le difficoltà che sta vivendo il settore e proporre soluzioni”.
Poi sul premierato: “Senz’altro in Parlamento presenteremo emendamenti su cui ci supporteremo a vicenda. In questo momento però noi siamo impegnati a fermare una riforma pericolosa, non a costruirne altre”, spiega, Elly Schlein. “Del resto, le nostre proposte le abbiamo portate a Meloni quando ci ha convocato – aggiunge -. In quella sede abbiamo proposto la sfiducia costruttiva e insistito sulla riforma elettorale, visto che i cittadini con l’attuale sistema non possono scegliere nemmeno i loro rappresentanti. Già, la premier prende in giro gli italiani dicendo ‘decidete voì, ma in realtà dietro c’è un colossale ‘decido io per voì che potrete al massimo acclamare un capo ogni cinque anni recandovi alle urne. Ma la democrazia è un’altra cosa: se vogliamo davvero dare più poteri ai cittadini la strada non è quella di questa riforma che indebolisce sia il Parlamento che il presidente della Repubblica ma è una riforma della legge elettorale che possa restituire ai cittadini il diritto di scegliersi i propri rappresentanti. Però Meloni, che guida un partito personale, si tiene molto ben strette le liste elettorali bloccate. Insomma, noi, per dirla chiaramente, finchè c’è l’elezione diretta che sballa l’equilibrio tra poteri faremo l’opposizione più dura a questa riforma pericolosa. Non si cambia la forma di governo a colpi di maggioranza è una cosa che si è vista solo in Paesi che hanno messo da parte la democrazia”.
“Il Pd – sottolinea Elly Schlein – è la prima forza di opposizione che sente la responsabilità di costruire l’alternativa a questo pessimo governo nella consapevolezza del ruolo che essere prima forza di opposizione ci consegna ma mai nella presunzione di essere autosufficienti. Io spero che anche gli altri sentano la stessa responsabilità perchè nessuna delle nostre forze politiche basta per fare l’alternativa. E questo implica uno sforzo di mediare sulle nostre differenze ma soprattutto di insistere sulle tante battaglie che condividiamo e noi continueremo ad avere questo atteggiamento ostinatamente unitario perchè ce lo chiede la nostra gente che è stufa marcia dei piccoli litigi di condominio mentre Meloni smantella la Costituzione, la sanità pubblica, divide il Paese con l’autonomia differenziata, aumenta la precarietà del lavoro e allenta l’attuazione del Pnrr. Io sono più che felice che il mio partito in ogni territorio stia lavorando per promuovere le coalizioni più ampie ma più coerenti, cioè attorno a un programma. Lo sforzo più alto della politica è quello di trovare un compromesso nelle differenze”. E per quanto riguarda le elezione Europee e se si candiderà, dice: “Non ci sono novità, stiamo lavorando alla costruzione del progetto e delle liste ma posso dirle chi non ci sarà mai nelle nostre liste e nelle nostre alleanze: non ci sarà mai un sessista, omofobo, razzista, amico di Putin come Zemmour che Meloni ha accolto a braccia aperte nella famiglia politica che guida in Europa. A proposito di ambiguità, quella è un’ambiguità bella grossa visto che l’offensiva di Putin prosegue nelle forme più aggressive in Ucraina. Lei però ci passa sopra: meglio potersi assicurare qualche punto percentuale in più nell’eterna competizione con Salvini su chi arriva prima tra quelle due famiglie. Noi abbiamo la nostra grande famiglia, che è quella socialista e democratica, l’unico argine per fermare queste destre in Europa, e che ospiteremo a Roma ai primi di marzo. Salvini e Meloni portano qui euroscettici amici di Putin e nemici dell’Italia, noi i leader dei Paesi che hanno fondato l’Ue e lottato per il salario minimo e il Next generation Ue”. “Gli argomenti non ci mancano”, conclude.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

Meloni “Legge di bilancio seria e responsabile in un contesto complesso”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Parlamento ha approvato la Legge di Bilancio 2026. E’ una manovra seria e responsabile, costruita in un contesto complesso, che concentra le limitate risorse a disposizione su alcune priorità fondamentali: famiglie, lavoro, imprese e sanità”. Così su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Proseguiamo nel percorso di riduzione dell’IRPEF per il ceto medio, nel sostegno alla natalità e al lavoro, nel rafforzamento della sanità pubblica e nel supporto a chi investe, produce e crea occupazione – prosegue Meloni -. Abbiamo lavorato per rendere strutturali misure già avviate e per rafforzare quelle che incidono realmente sulla vita quotidiana degli italiani, mantenendo fede agli impegni assunti. Un altro passo avanti per dare certezze alla Nazione e continuare a costruire un’Italia più solida, competitiva e capace di guardare al futuro con fiducia”, conclude il premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Dalla Camera via libera definitivo con 216 sì, la manovra è legge

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ROMA (ITALPRESS) – Arriva il via libera definitivo alla manovra da 22 miliardi di euro. Alla Camera i voti a favore sono 216, quelli contrari 126 e gli astenuti 3. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge.
Gran parte delle risorse è destinata al taglio dell’Irpef per i redditi medi fino a 50 mila euro lordi, con l’aliquota che scende dal 35 al 33%.
Per le imprese l’esecutivo ha stanziato 3,5 miliardi tra Transizione e Zona Economica Speciale, ampliando tra l’altro la possibilità di ricorrere all’iperammortamento per gli investimenti in beni strumentali.
Sale a 91.500 euro la soglia di esenzione prima casa ai fini Isee, incrementata di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al primo. Per gli affitti brevi resta la cedolare secca al 21% con una sola abitazione, sale al 26% sulla seconda.
Sul fronte delle pensioni, l’adeguamento all’aspettativa di vita non scompare ma diventa più graduale: un mese nel 2027, due mesi nel 2028. Dal 1° luglio 2026 scatta il silenzio-assenso sulla previdenza complementare per i nuovi assunti nel settore privato, con possibilità di rinuncia entro 60 giorni.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

A2A e SEA: avviato l’impianto fotovoltaico a servizio dell’aeroporto di Linate

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MILANO (ITALPRESS) – È entrato in esercizio il nuovo impianto fotovoltaico di Milano Linate, realizzato dal Gruppo A2A, all’interno dello scalo di SEA, società di gestione degli aeroporti di Milano. Dotato delle migliori tecnologie disponibili su un’area a prato di circa 9 ettari, non diversamente utilizzabile, la produzione attesa supera i 10 GWh di energia rinnovabile all’anno, con un beneficio ambientale di circa 5.000 tonnellate di CO2 evitate e una produzione annua di energia rinnovabile equivalente al consumo elettrico di circa 3.700 abitazioni.

“Si tratta di una importante tappa nel percorso di decarbonizzazione dei consumi elettrici dell’aeroporto, in quanto circa il 20% dell’energia utilizzata giornalmente proviene direttamente da questa infrastruttura sita all’interno dello scalo di Linate”, si legge in una nota.

Il progetto di A2A, attraverso il Raggruppamento Temporaneo di Impresa della controllata A2A Calore e Servizi con Esapro – società del fondo Algebris leader nel fotovoltaico, ha visto la realizzazione di un impianto a terra ad alta efficienza su strutture ad inseguimento solare mono-assiale con moduli mono-cristallini, bi-facciali e antiriflesso.

“Produrre energia green all’interno dello scalo è una scelta di valore anche per la comunità e per il territorio, una iniziativa che si inserisce nella visione tracciata dal Piano Industriale di A2A al 2035, che prevede investimenti mirati per promuovere l’uso di fonti rinnovabili e accelerare la transizione ecologica”, ha dichiarato Luca Rigoni, Amministratore Delegato di A2A Calore e Servizi.

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“L’entrata in esercizio del nuovo impianto fotovoltaico di Linate rappresenta un risultato concreto del percorso di sostenibilità di SEA, volto a ridurre l’impatto ambientale delle infrastrutture e a promuovere la progressiva decarbonizzazione dei consumi elettrici dell’aeroporto. La produzione di energia rinnovabile direttamente all’interno dello scalo contribuisce all’obiettivo di zero emissioni nette entro il 2030 del Gruppo”, ha detto Armando Brunini, Amministratore Delegato di SEA Milan Airports.

“Con questa entrata in esercizio, SEA e A2A rinnovano una collaborazione che guarda lontano: ridisegnare il modo in cui gli aeroporti consumano e producono energia, rendendo la transizione sostenibile non solo un obiettivo, ma un processo misurabile e già in corso – conclude la nota -. Un ulteriore contributo verso il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica”.

-Foto ufficio stampa A2A-
(ITALPRESS).

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