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Cronaca

CONVEGNO COLDIRETTI SULL’OLTREPÒ DEL VINO, MASSIMO BARBIERI (TORREVILLA) HA LASCIATO LA SALA: “BASTA COMIZI E TAPPETI ROSSI, È ORA DI ASCOLTARE GLI IMPRENDITORI CHE SOFFRONO”

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Massimo Barbieri, Presidente di Torrevilla

Il popolo di Coldiretti e il mondo istituzionale hanno affollato ieri pomeriggio l’auditorium di Fortunago per il convegno dedicato al futuro dell’Oltrepò Pavese del vino. Parterre di relatori di tutto rispetto ma c’è chi non ha gradito il cambio di scaletta e la collocazione degli interventi degli operatori del settore praticamente in coda, dopo che il presidente nazionale Coldiretti, Ettore Prandini, e altri avevano lasciato la sala. L’ha fatto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, mentre stava intervenendo l’amministratore delegato di Terre d’Oltrepò, Umberto Callegari. Massimo Barbieri, socio Coldiretti e presidente di Torrevilla, a un certo punto si è alzato e ha lasciato la sala in polemica. “Non mi va che queste occasioni anziché mettere al centro e in apertura le problematiche dei nostri viticoltori, delle nostre cooperative e del nostro territorio siano trasformate in comizi e in tappeti rossi. E’ brutto che gli ospiti più autorevoli e le figure apicali lascino la sala mentre parla o deve ancora parlare chi fa impresa e ha molto da raccontare su ciò che resta da fare”. Barbieri taglia corto: “Quando sono stato invitato, mi era stato detto che l’intenzione era mettere al centro la situazione e riflettere sul futuro. E’ per quello che Torrevilla è stata felice di partecipare. In realtà si è dato molto spazio a tematiche che studiamo ogni giorno nelle nostre imprese, in quella sede superflue e ridondanti, togliendo tempo e spazio a quelli che dovevano essere i veri temi. Dovevamo documentare i nodi da sciogliere ed essere rincuorati rispetto alle strategie future per superarli, invece è andata in un altro modo”. Barbieri conclude: “Bearsi da un podio non cambia la realtà, non dà risposte all’Italia del popolo dei trattori e dei giovani imprenditori che stanno ereditando debiti e incertezze. La stragrande maggioranza negli ultimi anni soffre molto più di prima, tra danni reputazionali, rincari e regole da cambiare. In particolare chi produce solo uva ha bisogno di risposte per continuare a fare questo mestiere. Le cooperative territoriali e gli imprenditori privati del settore in Oltrepò hanno necessità di non sentirsi soli, perché niente cambia a suon di parole, selfie e convegnistica patinata. Serve altro. Sarebbe stato importante dirlo agli ospiti più di rilievo all’auditorium di Fortunago e invece il sistema impresa del territorio è stato relegato ai titoli di coda. Io non credo che Torrevilla e i nostri vitivinicoltori siano comparse. Sono protagonisti, ma di un film che forse qualcuno non gradisce vedere perché il finale è da cambiare come non si è avuto il coraggio e la forza di fare in questi anni”.

Cronaca

Dazi, Meloni “Difenderemo produttori italiani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tra le tante incertezze di questo tempo io posso offrirvi una certezza: il Governo, la sottoscritta, il Ministro Francesco Lollobrigida continueranno ad essere al vostro fianco. Al fianco di chi produce, difende la nostra identità, al fianco di chi tiene alta la bandiera del nostro marchio nel mondo, perché l’unica cosa che abbiamo a cuore è fare l’interesse dell’Italia e degli italiani”. Queste le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso di un videomessaggio trasmesso durante l’Assemblea Generale del Consorzio per la Tutela del Grana Padano: “Continueremo in questa direzione, anche e soprattutto in questa fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità, lavorare con concretezza, lavorare con pragmatismo”, ha aggiunto la premier.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Migranti, Ue propone lista Paesi sicuri. Piantedosi “Successo Italia”

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BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione Europea ha proposto un primo elenco Ue di Paesi di origine sicuri, che include Kosovo, Bangladesh, Colombia, Egitto, India, Marocco e Tunisia.

“Alcuni Stati membri dispongono già di elenchi nazionali di paesi di origine sicuri. Un elenco UE integrerà questi e favorirà un’applicazione più uniforme del concetto, consentendo agli Stati membri di trattare le domande di asilo dei cittadini dei paesi presenti nell’elenco con una procedura accelerata, qualora sia improbabile che le loro domande vengano accolte”, spiega la Commissione.

“La proposta di regolamento presentata oggi dalla Commissione europea che ha aggiornato la lista dei Paesi Terzi sicuri costituisce anche un successo del Governo italiano che ha sempre lavorato sia a livello bilaterale, che multilaterale per ottenere la revisione del regolamento – commenta il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -. Oltre agli Stati candidati all’adesione alla UE, nella lista compaiono anche Egitto, Tunisia e Bangladesh, analogamente a quanto aveva previsto l’Italia non senza polemiche e contrapposizioni politiche strumentali e puramente ideologiche. In linea con le nostre aspettative, la proposta lascia ai singoli Stati Membri la possibilità di designare i Paesi di Origine sicuri, con eccezioni per specifiche parti di territorio e categorie di persone. Inoltre, come proposto dall’Italia, il regolamento contiene anche il riferimento all’anticipazione dell’attuazione di alcune normative contenute nel Patto Migrazione e Asilo; in particolare prevede la possibilità di applicare le procedure accelerate di frontiera, come quelle previste in Albania, ai richiedenti asilo che abbiano una nazionalità con un tasso di riconoscimento del diritto di asilo a livello europeo inferiore al 20%”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Premierato, La Russa “Dare continuità a chi governa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io personalmente, più che il premierato, ho sempre auspicato una soluzione presidenzialista, cioè direttamente delle elezioni del presidente della Repubblica. Io credo che la scelta del premierato, anzichè del presidenzialismo, cioè dell’elezione del presidente della Repubblica, volesse essere un tentativo di andare incontro alle opposizioni, cioè un’ipotesi un po’ subordinata, sulla quale probabilmente il Governo sperava di trovare maggiore possibilità di confronto e di incontro”. Lo ha detto Ignazio La Russa, presidente del Senato, a Ping Pong Rai Radio1, rispondendo a una domanda sulle riforme.

“Io sarei partito col presidenzialismo – ha proseguito La Russa – poi, semmai, avrei parlato del premierato. Anche io quindi (come Gianni Letta, ndr), ho manifestato un dubbio di percorso, non di arrivo. L’arrivo qual è? Quello di dare continuità certa a chi governa l’Italia. E abbiamo visto, in questo periodo in cui ce la siamo guadagnata come Italia, e quindi se l’è guadagnata il governo questa continuità ancora molto ridotta, come cresce il peso di una nazione quando a comandarla, a dirigerla, c’è qualcuno che ha il tempo per programmare e realizzare il proprio programma. Il premierato, così come il presidenzialismo, senza nulla togliere al parlamentarismo attuale, è sicuramente una strada che, in un Italia che ha visto molta frammentazione nei decenni e negli anni passati, può far sperare bene. Non vedo un motivo ideologico per essere contro al premierato, dovremmo discuterne sull’utilità. Naturalmente con le dovute misure di contrappeso, con le dovute misure di attenzione a quella che rimane, nella democrazia, la parte comunque centrale dell’elezione da parte dei cittadini dei parlamentari”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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