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Acerbi “Abbiamo perso tutti, io non sono razzista”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti”. Francesco Acerbi rompe il silenzio e parla al “Corriere della Sera”. Non lo ha fatto prima “perchè avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perchè sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto”. La sentenza è stata una liberazione “ma sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per come era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno. Questa non è lotta contro il razzismo, non c’è stato nessun razzismo in campo e io non sono una persona razzista: il mio idolo era George Weah e quando mi fu trovato il tumore ricevetti una telefonata a sorpresa da lui che ancora oggi mi emoziona”. A detta di Acerbi “si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, ma per che cosa? Per una cosa che era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla. Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto”. Per il difensore dell’Inter quanto vissuto in questi giorni è stato anche peggio del tumore: “L’accanimento atroce che ho visto nei miei confronti in questi giorni mi ha ferito. Ho fatto tanto per togliermi l’etichetta che avevo quando ero più giovane e diventare un esempio di costanza e professionalità e ho rischiato di perdere tutto in un attimo. Se ti danno dieci giornate e passi per razzista cosa fai? Poteva succedere qualunque cosa: sarei stato finito non come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto”. Ma ora Acerbi vuole pensare solo al campo: “Se e quando arriverà lo scudetto della seconda stella, potrò esserci. A testa alta”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Chelsea rimonta il Betis e vince la Conference League

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WROCLAW (POLONIA) (ITALPRESS) – Il Chelsea supera in rimonta il Betis Siviglia per 4-1 e alza al cielo la prima Conference League della propria storia. Sono Fernandez, Jackson, Sancho e Caicedo a ribaltare nella ripresa l’iniziale vantaggio avversario firmato nel primo tempo da Ezzalzouli. Un trionfo per Enzo Maresca e anche per il club di Stamford Bridge, da oggi l’unico ad aver vinto tutti i maggiori trofei Uefa.

IL PRIMO TEMPO

La prima occasione arriva al 9′ e premia gli spagnoli, che passano subito in vantaggio. Fornals serve Isco, l’ex Real sfrutta un posizionamento errato della difesa per fornire un assist d’oro a Ezzalzouli, che si aggiusta la sfera sul sinistro e infila Jorgensen nell’angolino per l’1-0. La pressione biancoverde non si ferma e al 13′, al termine di una serie di scambi ravvicinati, è Bartra ad andare al tiro dalla distanza, costringendo Jorgensen a salvare in angolo. Otto minuti più tardi, Cardoso ha una grossa opportunità per raddoppiare ma il suo piattone da posizione invitante viene toccato da Badiashile prima di terminare fuori la sua corsa. I blues alzano il baricentro ma fanno fatica a costruire reali chance da gol e il primo tempo si chiude meritatamente in favore dei loro rivali.

NELLA RIPRESA LA MUSICA CAMBIA

Gli uomini di Maresca si fanno vedere al 12′ della ripresa, quando una conclusione del neo entrato James viene deviata da un difensore e termina a lato, con Adriàn spiazzato. La pressione inglese viene premiata al 20′ con la rete del pareggio. Palmer lavora bene un pallone e pennella al centro un gran pallone con il mancino, pescando alla perfezione Fernandez che di testa insacca per l’1-1. Palmer è scatenato e al 25′ salta Rodriguez Caraballo, crossa con il destro e Jackson si infila tra Bartra e Natan e incorna da due passi battendo Adrián per il 2-1. Al 33′, l’attaccante senegalese ha un’enorme occasione per chiudere la gara ma, dopo essersi involato verso la porta, si allunga troppo la palla sul più bello regalando di fatto il pallone al portiere. La sfida si chiude definitivamente al 38′. Dewnsbury-Hall penetra centralmente e allarga sulla sinistra per Sancho, che rientra sul desto saltando Sabaly e scaglia un gran destro nell’angolino lontano sul quale Adrián non può intervenire. A siglare il poker è Caicedo, che in pieno recupero trafigge Adrián dalla distanza con un destro deviato in modo decisivo da Natan. Il risultato non cambierà più.

I londinesi possono quindi festeggiare e diventano così la prima squadra della storia ad aver conquistato tutte e cinque le principali competizioni per club targate Uefa.

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IL TABELLINO

BETIS (4-2-3-1): Adrián 6; Sabaly 5, Bartra 5.5, Natan 5, Rodríguez 6 (1′ st Perraud 5.5); Fornals 5.5 (40′ st Altimira sv), Cardoso 5.5 (40′ st Lo Celso sv); Antony 5, Isco 7, Ezzalzouli 7 (8′ st Rodriguez Caraballo 5); Bakambu 5 (27′ st Ruibal 5.5). In panchina: Vieites, Mendy, Ortiz, Pallarés, Flores, Garcia. Allenatore: Pellegrini 5

CHELSEA (4-2-3-1): Jorgensen 6.5; Gusto 5 (1′ st James 6.5), Chalobah 6.5, Badiashile 5.5 (17′ st Colwill 6), Cucurella 7; Caicedo 7.5, Fernandez 7.5; Neto 5.5 (16′ st Sancho 7.5), Palmer 7.5 (43′ st Guiu sv), Madueke 6.5; Jackson 7 (35′ st Dewnsbury-Hall 6.5). In panchina: Sánchez, Bergstrom, Adarabioyo, Nkunku, George, Acheampong, Amougou. Allenatore: Maresca 7

ARBITRO: Peljto (Bosnia) 6
RETI: 9′ pt Ezzalzouli, 20′ st Fernandez, 25′ st Jackson, 38′ st Sancho, 45′ +1′ st Caicedo. NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Badiashile, Palmer, Sancho, Antony, Perraud.
Angoli 4-4.
Recupero 1′ pt, 5′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Musetti e Paolini al terzo turno del Roland Garros, tutto facile contro Galan e Tomljanovic

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti accede al terzo turno del Roland Garros 2025. Il numero 8 del mondo batte in tre set il colombiano Daniel Elahi Galan: 6-4 6-0 6-4, in due ore e 6 minuti di gioco, il punteggio in favore di Musetti, che al terzo turno attende il vincente della sfida tra Mariano Navone e Reilly Opelka.

“Non è stata una partita facile, sia per la pioggia che per il vento. Galan ha alzato il livello al terzo set e sono contento di aver vinto. Sono molto ambizioso. Qui non sono mai andato oltre gli ottavi, spero di fare meglio quest’anno. Qui penso di potermela giocare contro tutti”, ha detto il carrarino a caldo.

Avanza anche Paolini

Anche Jasmine Paolini al terzo turno a Parigi. La testa di serie numero 4 regola in due set l’australiana Ajla Tomljanovic: 6-3 6-3, in un’ora e 27 minuti di gioco, il punteggio in favore dell’azzurra, che affronterà ora una tra Yuliia Strarodubtseva e Anastasia Potapova.

Domani Sinner secondo match dalle 12

Domani Jannik Sinner torna in campo contro Richard Gasquet nel secondo turno del Roland Garros. Il numero 1 del mondo giocherà sul Philippe-Chatrier nel secondo match dalle 12.00 dopo Li-Pegula. Sul Campo 6 Cocciaretto-Alexandrova secondo match dalle 11.00. A seguire il derby azzurro tra Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Vasseur in vista di Barcellona “Seguire la strada positiva di Imola e Monaco”

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MARANELLO (MODENA) (ITALPRESS) – Si corre questo weekend il Gran Premio di Spagna, nona gara della stagione, nonché ultima della tripletta europea. La corsa iberica segna anche l’entrata in vigore di nuove regole sulla flessibilità delle ali, che da ora in poi dovranno superare dei test statici più severi.

Il layout del tracciato – con curve da alta, media e bassa velocità e il lungo rettilineo d’arrivo – è un impegnativo banco di prova per le monoposto nonché una delle piste sulle quali i sorpassi sono più difficili. Data la vicinanza del mare, i cambi di direzione del vento sono un elemento con cui fare i conti perché possono avere un forte impatto sul bilanciamento delle vetture, che qui adottano una configurazione aerodinamica da medio-alto carico.

“Il Gran Premio di Spagna segna l’inizio del secondo terzo di stagione e quello di Barcellona è un circuito ben noto a team e piloti – le parole del team principal Ferrari, Fred VasseurSiamo reduci da due gare positive e a Monaco abbiamo fatto dei passi avanti anche in qualifica. L’obiettivo per il weekend è continuare su questa strada. A Barcellona debutteranno anche test statici più severi sulla flessibilità delle ali anteriori e anche quello sarà un aspetto del quale tener conto”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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