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Zaccagni suona la carica “Svizzera squadra tosta, serve gran gara”

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ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Giorni intensi, in cui tutto è capitato molto in fretta. Mattia Zaccagni è l’uomo copertina di una Nazionale che seppur coi suoi limiti è riuscita a non mollare la presa. “Sono stati giorni intensi – ha dichiarato l’attaccante della Lazio ai microfoni della Uefa -, è stata un’emozione fortissima. Ovviamente non pensavamo che servisse per forza il pareggio, fortunatamente è arrivato. Adesso pensiamo solo a preparare una gara importantissima contro la Svizzera”. Sabato alle ore 18.00 gli azzurri sfideranno la nazionale elvetica a Berlino, stadio in cui nel 2006 arrivò la vittoria del Mondiale: “L’abbiamo vista giocare in questi giorni, è una squadra tosta e preparata. Ha molti giocatori esperti che giocano anche nel nostro campionato. Sappiamo che dovremo fare una grande gara per metterli in difficoltà e arrivare ai quarti”.
La sorte, dopo la rete arrivata in pieno recupero contro la Croazia, ha di fatto aiutato gli azzurri piazzando la Nazionale di Luciano Spalletti dalla parte più agevole del tabellone: “Guardandolo si può dire che è abbastanza favorevole, ma abbiamo già visto in questo Europeo che tutti se la giocano con tutti e che le squadre meno blasonate stanno mettendo in difficoltà le grandi squadre, quindi bisogna restare concentrati e vedere partita dopo partita. A me piace molto l’Austria, ma anche la Svizzera è molto forte”.
In caso di passaggio del turno, infatti, Zaccagni e compagni si giocheranno i quarti di finale contro l’Inghilterra come nel 2012 a Dusseldorf, prima però sarà necessario rimanere focalizzati sul prossimo impegno. Mancherà Calafiori che nel Bologna ha come compagni di squadra tre nazionali elvetici con Ndoye, Aebischer e Freuler. “Ovviamente ci darà qualche informazione su di loro, purtroppo sarà un’assenza pesante per noi perchè è un bravissimo ragazzo che sta facendo benissimo. Però chi andrà a sostituirlo farà sicuramente bene”. Un’assenza che potrebbe anche incidere sul modulo, a tal proposito Zaccagni parla delle sue caratteristiche. “Io sono un esterno sinistro naturale quindi forse un 4-3-3 o un 4-2-3-1 è il sistema giusto per me, però il modulo deve essere importante per la squadra e qualunque scelta farà il mister cercheremo di fare il massimo”. Non manca il riferimento a quel gol messo a segno al 98esimo, agli ultimi istanti del recupero quando ormai le speranze azzurre sembravano perse: “L’azione l’ho vissuta normalmente, come una qualsiasi. Non mi ero nemmeno reso conto che fosse l’ultima azione. Appena ho visto Calafiori che portava palla e che la difesa loro si stringeva sempre di più, sono rimasto nella mia posizione naturale e quando mi è arrivato il pallone non ci ho pensato due volte”. “L’esultanza – aggiunge – è stata fantastica, con tutta la panchina, con tutto lo staff, tutti ragazzi. Qualcuno di noi si è fatto male alla costola perchè eravamo schiacciati da tutti. Ma è stato veramente emozionante”. Chissà se l’esterno biancoceleste riuscirà ad inventarsi un’altra parabola in grado di regalare agli azzurri un’altra notte magica.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

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Il Portogallo batte la Slovenia ai rigori e vola ai quarti

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Portogallo vince 3-0 ai calci di rigore contro la Slovenia e accede ai quarti di Euro2024. Il 5 luglio ad Amburgo sarà quindi la squadra di Martinez a sfidare la Francia. Al Deutsche Bank Park di Francoforte, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari, l’eroe della serata è Diogo Costa, capace di parare tutti i rigori della Slovenia (tre su tre); dall’altra parte Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes e Bernardo Silva sono impeccabili. Proprio CR7 però aveva fallito un rigore al 15′ del primo tempo supplementare, parato da Oblak (con l’aiuto del palo). Lacrime per Ronaldo, poi trasformate in sorrisi a fine gara.
Sin dai primi minuti il Portogallo occupa con veemenza la metà campo avversaria, ma la Slovenia è brava a difendersi con ordine e malizia. La nazionale di Kek, col passare dei minuti, acquisisce coraggio, provando a verticalizzare subito per le punte una volta recuperata palla. Nel recupero della prima frazione arriva la miglior chance per i lusitani: Palhinha colpisce la palla dal limite dell’area e centra la base del palo.
Nella ripresa il Portogallo assedia la metà campo slovena, non riuscendo, però, a calciare quasi mai in porta. La Slovenia allora trova maggiori spazi in contropiede e, al 62’, Pepe è provvidenziale nel disturbo su Sesko, lanciato tutto solo a rete. Al 89’ il muro sloveno rischia di crollare, quando Ronaldo si presenta solo davanti ad Oblak: il portiere dell’Atletico Madrid, però, compie un miracolo e porta la partita ai supplementari. Al 103’ Diogo Jota dribbla mezza difesa slovena ma viene atterrato da Drkusic: l’arbitro italiano Orsato non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto si presenta Ronaldo, pronto a segnare il primo gol del suo Europeo: Oblak non fa sconti e para il rigore dell’ex Real e Juve. Ronaldo è in lacrime e inconsolabile dopo l’errore. Nel secondo supplementare la Slovenia si dimostra più brillante degli avversari e va vicino al vantaggio al 115’: Sesko ruba palla a Pepe ma solo davanti a Diogo Costa si fa ipnotizzare. Ai rigori proprio Diogo Costa esalta il Portogallo, mentre la Slovenia crolla emotivamente, con gli errori di Ilicic, di Balkovec e di Verbic.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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A Londra esordio vincente per Sinner, ora derby con Berrettini

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ROMA (ITALPRESS) – Buona la prima per Jannik Sinner in questo lunedì che ha aperto l’edizione 2024 di Wimbledon, terzo Slam della stagione tennistica. La testa di serie numero uno del tabellone sul Court 1 dell’All England Club ha avuto la meglio in quattro set sul tedesco Yannick Hanfmann con il punteggio di 6-3 6-4 3-6 6-3 al termine di una partita che si è complicata leggermente dall’inizio del terzo parziale in poi, ma in cui il tennista di Sesto Pusteria è stato bravo a trovare l’allungo decisivo nel quarto set. “Sono felice, non è stato un incontro facile contro un avversario che ha giocato a un buon livello – ha dichiarato l’azzurro a caldo nell’intervista post-match -. Una sfida che mi è servita per entrare nel torneo, ora dovrò alzare il livello in vista del secondo turno. Bello giocare da numero uno del mondo. E’ una sensazione particolare, stupenda, ma in ogni partita si parte da zero a zero”.
Mercoledì, quindi, diventerà realtà l’atteso derby azzurro contro Matteo Berrettini. Un incrocio sfortunato di tabellone tra due che avevano entrambi velleità di arrivare fino in fondo nel torneo. Il tennista romano, finalista agli “Championships” nel 2021, ha superato anche lui il round d’esordio in quattro set: 7-6 (3) 6-2 3-6 6-1 lo score con il quale ha estromesso dal torneo l’ungherese Marton Fucsovics.
Vince anche Lorenzo Sonego, abile a battere l’argentino Mariano Navone – al suo secondo torneo di sempre sull’erba – col punteggio di 6-4 7-6 (2) 6-4. Torna poi a due anni dall’ultima partecipazione, e lo fa con una vittoria, Fabio Fognini, che in apertura di programma si è sbarazzato piuttosto facilmente del lucky loser francese Van Assche per 6-1 6-3 7-5, guadagnandosi così una bella sfida contro l’ottavo giocatore della classifica Atp, ovvero Casper Ruud.
Nulla da fare invece per Matteo Arnaldi, che fa il suo ritorno in Italia con diversi rimpianti: vince i primi due set per 7-6 (5) 6-2 ma finisce per subire la rimonta di Frances Tiafoe, 29esimo giocatore del seeding, che si impone nei successivi tre parziali per 6-1 6-3 6-3. Sospeso per oscurità il match di Mattia Bellucci (proveniente dalle qualificazioni), il quale conduceva 2 set a 1 contro il “più quotato” Ben Shelton.
Tra le donne Jasmine Paolini bagna il suo esordio da top-10 in una prova del Grande Slam con una gara convincente contro Sara Sorribes-Tormo, sconfitta in due set (7-5 6-3). Per la toscana il prossimo ostacolo è rappresentato dalla belga Minnen. Eliminata, invece, la compagna di doppio Sara Errani, che si è arresa per 7-6 (3) 6-1 alla ceca Linda Noskova (n°26). Nulla da fare anche per Martina Trevisan, che lotta contro la più forte Madison Keys ma finisce per cedere 6-4 7-6 (4). Tra i big del torneo nessuna sorpresa a livello maschile, con Carlos Alcaraz che esordisce con una vittoria per 7-6 (3) 7-5 6-2 sul qualificato Lajal e Daniil Medvedev che supera l’americano Kovacevic in maniera ancora più netta, per 6-3 6-4 6-2.
Il torneo femminile perde invece alcune delle sue protagoniste più attese. In mattinata era arrivata la rinuncia di Aryna Sabalenka, due volte semifinalista nelle ultime tre edizioni. A distanza di qualche ora sono arrivati anche i ritiri di Azarenka e Alexandrova. Fuori poi la testa di serie numero 8 e finalista degli Australian Open, la cinese Qinwen Zheng, battuta dalla qualificata neozelandese Sun con il punteggio di 4-6 6-2 6-4. Vince e convince, invece, Coco Gauff: la favorita della parte bassa del tabellone ha lasciato tre games (6-1 6-2) alla connazionale Dolehide.
Domani in campo altri 5 azzurri. Si tratta di Musetti, Darderi, Cobolli e Nardi, nel torneo maschile, e della Bronzetti, in quello femminile. In scena sul centrale, fra i vari big, Djokovic e Murray, che hanno dunque superato i recenti problemi fisici.
– foto Ipa Agency –
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Un autogol manda ai quarti la Francia, Belgio fuori

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DUSSELDORF (GERMANIA) (ITALPRESS) – Basta ancora una volta un autogol ai Bleus di Didier Deschamps, che battono 1-0 il Belgio e staccano il pass per i quarti di finale di Euro2024. Decisiva proprio l’autorete di Vertonghen, fotografia dell’eliminazione dei Diavoli Rossi al cospetto di una Francia presente ma non così precisa. Fase iniziale di partita in cui il pallino del gioco sembra essere in mano alla squadra transalpina, ma senza che riesca a creare particolari occasioni da gol. Il primo lampo arriva invece dal Belgio, con la punizione defilata di De Bruyne che deviata da un giocatore francese costringe Maignan alla parata con i piedi. Rispondono i Bleus, con Thuram che – liberato in area dal cross di Kounde – colpisce di testa ma non trova per poco la porta. Poche altre emozioni in un primo tempo con tanti errori tecnici da entrambe le parti, cosa che non si ripete in avvio di ripresa, quando al minuto 49 Tchouameni scarica dalla distanza il piazzato destro che impegna non poco Casteels in tuffo. Belgio sempre più raccolto e Francia che porta tanti uomini sulla trequarti avversaria ma senza migliorare la qualità della produzione offensiva. Al 71′ è la squadra di Tedesco a farsi vedere in avanti, con Lukaku che si libera sulla sinistra e calcia rasoterra ad incrociare, trovando la parata di Maignan. Risultato che non si sblocca a Dusseldorf, con la Francia che si fa ancora vedere con due conclusioni velenose ma larghe di Saliba prima e Mbappe poi. All’83’ è il Belgio a lanciare un segnale, con la percussione di Doku a favorire la conclusione forte ma centrale di De Bruyne, ben disinnescata da Maignan. Partita che sembra così avviarsi ai supplementari ma a cinque minuti dal novantesimo è Kolo Muani a trovare il guizzo vincente, al termine di un’azione manovrata da parte dei transalpini che si conclude con il tiro non irresistibile dell’attaccante del Psg ma reso vincente a causa della deviazione fatale di Vertonghen che mette definitivamente fuori causa Casteels. E’ l’autogol dell’ex Tottenham a condannare il Belgio e mandare ai quarti di finale la Francia: gli uomini di Deschamps incontreranno ora la vincente tra Portogallo e Slovenia.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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