Cronaca
Procreazione assistita è nei LEA, Salutequità “Evitare diseguaglianze”
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9 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Incentivare le nascite è una priorità sia dal punto di vista demografico sia per la condizione sociale del Paese e con l’entrata in vigore del decreto tariffe, prevista per il 30 dicembre prossimo, in cui si riconosce l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita come LEA, livello essenziale di assistenza, ogni individuo (o meglio, coppia) ha diritto di accesso tempestivo, sicuro e di qualità ovunque risieda nel nostro Paese.
Fine dell’iniquità, quindi, con cui le coppie si sono confrontate finora, sia per i costi, avendo definito una tariffazione per le prestazioni e il costo del relativo ticket per l’omologa, sia per il numero di cicli erogabili, ad oggi variabile da 3 a 6.
E fine anche delle diversità nei criteri di accesso, ovvero all’età di “sbarramento” per le donne: si passa ad oggi da quella inferiore ai 42 anni dell’Umbria ai 50 della Regione Veneto, a Regioni che hanno limiti di età differenziati per omologa ed eterologa (es. Regione Toscana 43 anni per omologa, 46 per eterologa).
Ora, con l’entrata in vigore dei nuovi LEA l’età massima della donna è di 46 anni e il numero di cicli pari a 6.
Ma non tutto è risolto se non sarà evitata una serie di rischi – cinque i più evidenti – che potrebbero creare problemi alle coppie, al SSN, al Paese alle prese con un inverno demografico generalizzato: l’Istat prevede una flessione negativa più marcata nel Mezzogiorno (fino a -4,8%), rispetto al Nord e al Centro.
La richiesta di PMA naturalmente aumenterà e il primo allarme arriva proprio dall’ultima Relazione al Parlamento che sottolinea come “rimane la diversa distribuzione dei centri pubblici e privati convenzionati, più presenti nel Nord del Paese… Inoltre, un consistente numero di centri PMA di II e III Livello presenti sul territorio nazionale svolge un numero ridotto di procedure nell’arco dell’anno… Sarebbe auspicabile che i centri PMA fossero in grado di svolgere volumi di attività congrui in modo da garantire qualità, sicurezza e appropriatezza delle procedure nelle tecniche di PMA e che fossero equamente distribuiti su tutto il territorio nazionale per offrire il miglior livello di prestazione possibile”.
I nuovi rischi da scongiurare li ha analizzati l’Osservatorio di Salutequità, che già lo scorso anno aveva analizzato i problemi di questa importante prestazione.
Se la domanda aumenta, l’offerta attraverso il SSN presenta sperequazioni per quantità, oltre che per qualità e sicurezza, il primo rischio è quello di una mobilità sanitaria interregionale destinata ad aumentare (e che rischia di impoverire le Regioni più in difficoltà).
Nel 2021 il 41,5% dei cicli che utilizzano gameti donati è stato effettuato in centri di una regione diversa da quella di residenza (mobilità): nella maggior parte dei casi avviene verso i centri pubblici o privati convenzionati della Toscana e della Lombardia e verso i centri privati del Lazio. Il numero di cicli effettuati su pazienti per milione di abitanti è un altro parametro importante per capire l’offerta regionale. Lo standard di adeguatezza, secondo la società scientifica ESHRE, è di 1500 cicli per milione di abitanti.
Le Regioni che non raggiungono tale standard – dove quindi la mobilità è ad alto rischio – sono 14. Sono al di sotto dei mille cicli molte regioni del sud/isole (Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Liguria); fanno registrare i valori più bassi Marche (180), Molise (355), Sardegna (543). Superano i 1000 cicli, ma non raggiungono i 1500: Veneto (1113), Piemonte (1198), Friuli-Venezia Giulia (1155) e PA Trento (1398). Oltre lo standard (1500 per milione di abitanti), Valle d’Aosta (4429), PA Bolzano (3380), Toscana (2961), Lombardia (2221), Lazio (2139), Campania (1559).
In più, nel momento in cui la prestazione entra nei LEA, i confini per poter accedere alla prestazione a carico del SSN si allarga alla dimensione europea, per effetto della direttiva sulle cure transfrontaliere.
Il secondo rischio è dell’aumento dei tempi di attesa e della sussistenza dei requisiti per la mobilità nei confini europei a carico del SSN.
Una delle motivazioni per le quali l’autorizzazione alle cure transfrontaliere non può essere rifiutata è quando l’assistenza sanitaria in questione non può essere prestata in Italia entro un termine giustificabile dal punto di vista clinico. Quindi il monitoraggio dei tempi di attesa diventa ancor più necessario. Ma su questo, al momento, non esiste un sistema di monitoraggio al livello nazionale.
Esistono tuttavia pratiche interessanti sul territorio, che cercano di colmare questo bisogno informativo sviluppate in Piemonte, Basilicata, Veneto, Toscana.
Il terzo rischio è quello di non riuscire a garantire percorsi di prevenzione e presa in carico dell’infertilità.
Secondo il progetto CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) “Analisi delle attività della rete dei consultori familiari per una rivalutazione del loro ruolo con riferimento anche alle problematiche relative all’endometriosi” offrono indicazioni interessanti.
I risultati mostrano che “nel nostro Paese ci sono troppo pochi consultori familiari rispetto ai bisogni della popolazione (un consultorio ogni 35.000 abitanti sebbene siano raccomandati nel numero di uno ogni 20.000)”. Prendendo a riferimento il fabbisogno di un consultorio ogni 20.000 abitanti, Agenas attraverso il portale statistico mostra che in 16 regioni mancano 919 consultori. Ne mancano di più in Lombardia (-268), Lazio (-131), Campania (-163).
Il quarto rischio è l’iniquità generata da differenze di costo per l’accesso all’eterologa.
I nuovi LEA prevedono, in caso di gameti esterni alla coppia, che le tariffe siano definite dalla Regione. Questo perchè i gameti devono essere importati dall’estero e i costi variano a seconda degli accordi che si riescono a stringere.
Ci sono Regioni che hanno lavorato e investito già per migliorare l’offerta per l’eterologa – in virtù di un’offerta più strutturata e consolidata nel tempo – e che hanno utilizzato fondi propri e quelli previsti dalla Legge di bilancio n. 178/2020. Stando all’ultimo Rapporto al Parlamento ad esempio Emilia-Romagna e Lombardia, che sono anche tra le Regioni che hanno più mobilità attiva, hanno investito le risorse del fondo per potenziare e strutturare meglio l’offerta per l’eterologa, creando una “banca di gameti regionale” che possa occuparsi di procurement dall’estero/bancaggio/distribuzione presso i centri di PMA.
Il quinto rischio è l’assenza di monitoraggio e valutazione dell’effettiva garanzia di questo “nuovo diritto” per tutte le coppie che ne hanno necessità e in tutte le Regioni.
Come tutti i nuovi LEA, anche la PMA non è ancora stata dichiarata oggetto di una valutazione e monitoraggio nel Nuovo Sistema di Garanzia. Eppure la PMA beneficia di un importante strumento che il Registro Nazionale PMA istituito presso l’ISS, che fornisce dati e informazioni preziose su molti aspetti e che potrebbero essere integrate con indicatori sui tempi di attesa.
Agire su questi rischi vuol dire attivare leve importanti per assicurare finalmente equità anche a chi, per molti anni, ha visto tradire l’accesso a cure garantite a persone nelle stesse condizioni, ma che avevano la fortuna di risiedere in territori con un CAP diverso dal proprio.
“Rendere davvero efficace ed efficiente la PMA non è un vantaggio solo per la salute – commenta Tonino Aceti, presidente di Salutequità – ma anche un supporto per il sistema Paese alle prese con una denatalità che mette a rischio l’intera tenuta economica e sociale. Superato lo scoglio dell’inserimento nei Lea e del decreto tariffe non si possono più correre rischi di ulteriori complicazioni: non devono esistere più le insopportabili disparità di accesso e la PMA deve essere uguale in ogni angolo del Paese. E’ urgente che la PMA diventi oggetto di monitoraggio e valutazione nel Nuovo Sistema di Garanzia dei LEA, integrando il sistema attualmente garantito dal Registro istituito presso l’ISS con i tempi di accesso, così come adeguare l’offerta sul territorio in termini quali-quantitativi. Altrimenti la mobilità andrà ad erodere risorse importanti per la sostenibilità e la qualificazione dei servizi di alcuni territori. E le coppie che non potranno permettersi di viaggiare per accedere alle prestazioni continueranno ad essere penalizzate”.
L’Osservatorio di Salutequità è realizzato con il contributo non condizionato di Bristol Myers Squibb, Incyte Biosciences, UCB Pharma, Menarini Group, BeiGene Italy srl, Ipsen S.p.A., Merck Serono SPA, Organon Italia.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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27 Agosto 2025di
Redazione
MINNEAPOLIS (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Un uomo armato di fucile ha aperto il fuoco all’interno di una chiesa e scuola cattolica di Minneapolis, in Minnesota. Sono due bambini, di 8 e 10 anni, le vittime accertate: A sparare con un fucile un 20enne che, stando a fonti della polizia citate dalla Cnn, si sarebbe poi suicidato. I feriti sono 17, 14 sono bambini e due sono in condizioni critiche. Ancora sconosciuti i motivi del gesto. “Si è trattato di un deliberato atto di violenza contro bambini innocenti e altre persone in preghiera”, ha dichiarato il capo della polizia di Minneapolis, Brian O’Hara, definendo la sparatoria “assolutamente incomprensibile”.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato di essere stato informato sulla sparatoria avvenuta alla Annunciation Catholic School e che la Casa Bianca sta monitorando la situazione. “L’FBI è intervenuto rapidamente ed è già sul posto”, ha scritto Trump in un post su Truth. Il presidente ha poi affermato che sta pregando per le persone coinvolte.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Meeting di Rimini, la 46^ edizione si chiude con 800mila presenze
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2 ore fa-
27 Agosto 2025di
Redazione
RIMINI (ITALPRESS) – “Siamo molto grati per questo Meeting che ha potuto offrire spazi di dialogo e speranza in un mondo purtroppo sempre più conflittuale”. Così il presidente del Meeting di Rimini Bernhard Scholz sulla 46esima edizione della manifestazione. Sulla scorta del titolo “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi” sono emerse esperienze e prospettive per affrontare i deserti del nostro tempo: la solitudine e la frammentazione sociale, i conflitti e le guerre, la crisi ambientale ed economica.
Già dall’incontro inaugurale con le madri di Israele e Palestina, capaci di trasformare il dolore della perdita in cammino di riconciliazione, e dalla presenza di testimoni come i sopravvissuti di Hiroshima Toshiyuki Mimaki e Masao Tomonaga, si è percepito il filo rosso della pace.
Centrale anche la riflessione sull’Europa con la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, Mario Draghi ed Enrico Letta. Significativi sono stati gli incontri sul futuro della democrazia con Patrick Deneen e Joseph Weiler e sull’incidenza dei cristiani sulla vita sociale con Luke Bretherton e Pierpaolo Donati, e i dialoghi con personalità come Javier Cercas, Colum McCann, Katerina Gordeeva e Diane Foley.
Molto forte la partecipazione istituzionale, con la presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di numerosi ministri del Governo italiano, di presidenti di Regione e parlamentari di tutti i partiti. Sul piano ecclesiale è di grande significato la presenza del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, del presidente e del segretario Cei Matteo Maria Zuppi e Giuseppe Baturi oltre che di vescovi delle zone di tensione e conflitto del mondo, come la Siria, l’Ucraina, il Sud Sudan e l’Algeria.
Sul versante degli spettacoli, hanno riscosso grande successo l’apertura con The Rock, omaggio teatrale e musicale a T.S. Eliot con Sergio Castellitto, Le Confessioni di Sant’Agostino interpretate da Alessandro Preziosi, e lo spettacolo di Giacomo Poretti La fregatura di avere un’anima. Non meno seguiti il concerto dei The Sun, l’omaggio a Claudio Chieffo e il Meeting Music Contest che ha dato visibilità a giovani artisti.
Quanto alle cifre sono 800mila le presenze registrate. I 150 convegni con circa 550 relatori italiani e internazionali e i 17 spettacoli hanno registrato quasi costantemente il tutto esaurito, così come il Villaggio Ragazzi Yoga e l’Enel Sport Village, che hanno accolto decine di migliaia di bambini e giovani. Anche le mostre sono state visitate da varie migliaia di visitatori in più rispetto al 2024. In crescita anche il coinvolgimento delle aziende partner, oltre 150, con un apporto non solo economico ma anche culturale e progettuale.
Le dirette dei principali incontri sono state riprese da numerose testate nazionali e internazionali, con un impatto mediatico superiore agli anni precedenti. Determinante, come sempre, l’apporto dei tremila volontari arrivati dall’Italia e da tutto il mondo, il 60% dei quali sotto i trent’anni.
Sono cifre e presenze che spingono a pensare il Meeting come un luogo sempre più riconosciuto di dialogo, collaborazione e costruzione di comunità, come ha ricordato papa Leone XIV nel suo messaggio: “Nei deserti di oggi possiamo edificare insieme con mattoni nuovi, segni concreti di speranza e di pace”.
La 47ma edizione del Meeting si terrà alla Fiera di Rimini dal 21 al 26 agosto 2026, con il titolo, tratto dall’ultimo verso della Divina Commedia di Dante Alighieri: “L’amor che move il sole e l’altre stelle”.
– foto Meeting di Rimini 2025 –
(ITALPRESS).
Cronaca
ITA Airways alla Mostra di Venezia con l’installazione “Ciak si Vola”
Pubblicato
2 ore fa-
27 Agosto 2025di
Redazione
VENEZIA (ITALPRESS) – ITA Airways è Official Airline Carrier della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia, uno dei più importanti appuntamenti cinematografici internazionali, in programma fino al 6 settembre al Lido di Venezia.
In qualità di Official Airline Carrier della manifestazione, ITA Airways, si legge in una nota, “è presente con un’installazione d’impatto e coinvolgente per accrescere la visibilità del brand in un contesto internazionale di prestigio, creare occasioni di incontro con partner e professionisti del settore, coinvolgere il pubblico attraverso attività esperienziali e consolidare il proprio impegno a sostegno della cultura e dell’eccellenza italiana”.
L’installazione ITA Airways, denominata “Ciak si Vola”, è composta da due Cubi allestiti per finalità differenti. In un Cubo si propone un’esperienza interattiva e immersiva ispirata al tema del volo e al mondo del cinema. All’ingresso il visitatore si trova di fronte a uno sfondo animato che riproduce un cielo con nuvole in movimento. Tra le nuvole compaiono aerei ITA Airways che si muovono. Il visitatore può interagire con questi aerei scegliendone uno da “toccare” con la mano. Quando il gesto viene rilevato, l’aereo si attiva mostrando una scena iconica tratta da un film. Le scene vengono selezionate in modo casuale da un insieme di cinque film.
Nel secondo Cubo è presente una postazione da cui verrà trasmesso in diretta il programma “Welcome on board” che racconterà curiosità, fatti e notizie dalla Mostra del Cinema. Gli ospiti della trasmissione verranno intervistati giocando al gioco delle “Rotte Narrative”, uno speciale gioco dei dadi che inviterà a raccontare storie legate alle loro esperienze ed abitudini di viaggio.
ITA Airways “si conferma ambasciatrice del Made in Italy a livello internazionale – continua la nota -. Fin dall’inizio delle sue operazioni, il 15 ottobre 2021, la Compagnia ha scelto di rappresentare e promuovere le eccellenze italiane nel mondo, esportando lo stile, la creatività e il patrimonio culturale che rendono unica l’Italia. I valori che la guidano sono la centralità della soddisfazione del cliente, la personalizzazione dei servizi, un costante impegno nella digitalizzazione e una forte attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, con l’obiettivo di diventare la compagnia più green d’Europa e di favorire l’inclusione e l’uguaglianza.
Questa missione si concretizza anche attraverso collaborazioni con i marchi italiani più prestigiosi, accomunati dalla volontà di migliorare l’esperienza dei passeggeri offrendo, in ogni dettaglio, un servizio che racchiuda l’essenza dell’Italia”.
A coronamento di questo percorso, si legge ancora, ITA Airways “è orgogliosa di essere Official Carrier della Biennale di Venezia, una delle istituzioni culturali più importanti e prestigiose al mondo. Questa partnership sottolinea non solo il sostegno della Compagnia alle arti e alla cultura, ma anche il ruolo centrale ricoperto dal cinema come eccellenza italiana riconosciuta a livello globale. Essere al fianco della Biennale significa rafforzare il legame con le espressioni più alte del talento italiano, sostenendo e promuovendo un settore che porta il nome dell’Italia sempre più lontano”.
La Compagnia, conclude la nota, “sta inoltre continuando a profondere sforzi per rappresentare al meglio l’italianità, promuovendo il Made in Italy all’estero. Ne è testimone la campagna pubblicitaria “A Sky Full Of Italy”, focalizzata sull’esperienza di viaggio “italianissima” che i passeggeri potranno provare già prima di arrivare in Italia, a bordo dei nostri voli, con lo stile, l’accoglienza, il calore, il buon cibo, la cura, e il comfort propri del Made in Italy”.
– News in collaborazione con ITA Airways –
– foto ufficio stampa ITA Airways –
(ITALPRESS).


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