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Cronaca

Ordini TSRM e PSTRP, alle elezioni vince la lista di Diego Catania

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ROMA (ITALPRESS) – Si sono svolte nelle giornate del 15, 16 e 17 marzo 2025 le elezioni per il Comitato centrale e il Collegio dei Revisori della Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Tsrm e Pstrp) per il quadriennio 2025-2029. I risultati delle votazioni, ufficializzati al termine dello spoglio elettorale, vedono subentrare agli organi direttivi uscenti la lista “Rinnovare e crescere”, guidata da Diego Catania, Presidente dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.
“Sono molto soddisfatto dell’ampio consenso registrato e della fiducia riposta in noi, che ci consente di avviare il nostro mandato su basi solide e inclusive” dichiara Catania. “L’architettura multiprofessionale della nostra lista rappresenta una vera e propria dichiarazione di intenti, perchè nel corso dei prossimi quattro anni intendiamo dare una importanza centrale alla collaborazione tra tutti i profili afferenti agli Ordini Tsrm e Pstrp.
Il dialogo, in senso ampio, sarà al cuore del nostro mandato: dialogo non solo tra le 18 professioni sanitarie, ma anche verso le Istituzioni, le Commissioni di albo nazionali, gli Ordini territoriali, le altre Federazioni nazionali, le Associazioni tecnico scientifiche e la società civile. Ci attiveremo per creare un clima di apertura, coesione e condivisione, dove le questioni di rilievo per le professioni siano affrontate in un’ottica trasversale e collaborativa e le iniziative meritevoli siano valorizzate e promosse, sempre confrontandoci in tempo reale con le altre realtà di riferimento a livello nazionale e regionale. Metteremo in condivisione le nostre prospettive e i nostri punti di forza, facendo della pluralità il valore fondante su cui edificare il pieno riconoscimento delle professioni dell’area sanitaria tecnica, della riabilitazione e della prevenzione.
Sono molteplici gli ambiti in cui declineremo la nostra strategia, dalla valorizzazione delle competenze rappresentative per le professioni al riconoscimento di quelle avanzate, dal supporto alla libera professione, dalla promozione delle buone pratiche di sicurezza in sanità alla medicina di genere, passando per lo sviluppo dei percorsi accademici e di ricerca per i professionisti. Per raggiungere tali obiettivi, rafforzeremo la presenza nelle sedi istituzionali e la partecipazione alle politiche istituzionali e nazionali, lavorando al contempo sul consolidamento del nostro ruolo sul piano legislativo e sociale. Daremo inoltre un impulso particolare al contrasto dell’esercizio abusivo delle nostre professioni, allo scopo di tutelare i cittadini e di garantire la qualità delle prestazioni erogate.
Sono convinto che il Servizio sanitario nazionale sia alla vigilia di un profondo cambiamento, che si compirà definitivamente solo con il pieno riconoscimento delle preziose risorse messe in campo dalle professioni sanitarie. Con la vittoria di oggi ci poniamo alla guida di questo rinnovamento, consapevoli della responsabilità e dell’onore di rappresentare oltre 160 mila professionisti sanitari”.
Di seguito l’elenco dei componenti eletti:
Comitato Centrale: Diego Catania, Marco Aloisi, Nunzio Francesco Ascolese, Ombretta Beldì, Leonardo Capaccioli, Roberto Caruso Olivo, Massimiliano Contesini, Caterina Di Marco, Roberta Famulari, Iacopo Negri, Vincenza Piraino, Alberto Righi,
Gianluca Signoretti, Ciro Signoriello, Giuseppe Smeraldi.
Collegio dei Revisori: Filippo Girlanda, Roberta Massa, Katia Nardi.
– foto ufficio stampa FNO TSRM e PSTRP-
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa Leone XIV “Ridurre Gesù a leader o superuomo è ateismo di fatto”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Così papa Leone XIV, nell’omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, con i cardinali.
“Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito – prosegue il pontefice -. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perchè la mancanza di fede porta spesso con sè drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.
“Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.
“Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore. Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E’ essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia – aggiunge il pontefice -. Dico questo prima di tutto per me, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale, secondo la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia. Egli, condotto in catene verso questa città, luogo del suo imminente sacrificio, scriveva ai cristiani che vi si trovavano: «Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo». Si riferiva all’essere divorato dalle belve nel circo – e così avvenne -, ma le sue parole richiamano in senso più generale un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perchè rimanga Cristo, farsi piccolo perchè Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perchè a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 9 MAGGIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Meloni “Moro e Impastato due simboli uccisi da forze oscure”

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ROMA (ITALPRESS) – Oggi ricordiamo Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure diverse, che hanno segnato la storia recente d’Italia, accumunate da un tragico destino: il 9 maggio 1978, persero la vita per mano di due delle forze oscure – le Brigate Rosse e Cosa Nostra – che hanno insanguinato la nostra Nazione negli anni bui del terrorismo e della mafia”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

Aldo Moro, uomo delle Istituzioni, rapito e ucciso da chi voleva piegare lo Stato con la violenza e l’intolleranza ideologica. Peppino Impastato, assassinato per aver denunciato e sfidato a viso aperto e senza paura il potere mafioso. Due simboli, caduti per altro nel pieno di quegli “anni di piombo” che hanno segnato l’Italia con il sangue di troppi innocenti: servitori dello Stato, rappresentanti delle Istituzioni, cittadini, giovani di diverse idee politiche – prosegue il presidente del Consiglio -. Nel Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la libertà, la giustizia e la legalità. La loro eredità ci ricorda che l’Italia non si piega davanti a chi semina morte e paura. Onoriamo il loro sacrificio, costruendo ogni giorno una Nazione più forte, unita e libera. No alla violenza politica, di qualsiasi colore, e all’oppressione mafiosa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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