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Cronaca

Confcommercio-Censis, l’incertezza riduce la fiducia delle famiglie

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ROMA (ITALPRESS) – In un contesto globale che continua ad essere caratterizzato da grande incertezza e tensioni geopolitiche, con guerre e ritorno dei dazi, l’economia italiana mostra segnali di stabilità e i fondamentali evidenziano una buona salute, in particolare l’aumento del reddito disponibile, guidato dall’occupazione ai massimi storici e dall’inflazione sotto controllo. Un quadro nel quale, però, le famiglie italiane continuano a mostrare una contraddizione di fondo: da un lato, voglia di normalità e di tornare a spendere, dall’altro prudenza per l’incertezza. Questo sentiment è confermato anche dal clima di fiducia che resta incerto con un saldo tra ottimisti e pessimisti positivo ma in forte calo: nel 2025 si è, infatti, più che dimezzato rispetto al 2023 (10,8 punti contro 27,5 punti). Di conseguenza, anche le aspettative per il futuro sono improntate alla prudenza con un quarto delle famiglie italiane che teme una contrazione del propri redditi. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dal rapporto Confcommercio-Censis “Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane 2025”.
Nonostante ciò, le intenzioni di spesa per l’anno in corso sono in crescita rispetto al 2024 (in primis gli elettrodomestici con un +10,9% rispetto al 2024 e i prodotti tecnologici con un +9,1%), così come le partenze per le vacanze estive (già pianificate dal 37,7% degli italiani, il dato più alto dal 2019) facendo emergere quel desiderio di normalità che comunque prevale tra gli italiani con un 46,5% di “ottimisti nonostante tutto”. Combinando questo aspetto con il buono stato di salute dell’economia italiana, e in assenza di nuovi shock esogeni, è possibile raggiungere l’obiettivo di crescita dell’1% dei consumi reali sia nel 2025 che nel 2026. Rimane fondamentale, però, ricostruire la fiducia per dare pieno slancio ai consumi e agli investimenti.
“Le famiglie italiane mostrano grande resilienza: cala la fiducia, ma le intenzioni di acquisto crescono e quasi il 40% degli italiani ha già programmato le vacanze estive, che è il dato migliore dal 2019 – è il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Ricostruire la fiducia, con la riduzione delle tasse, è l’unica strada per superare l’incertezza e ridare slancio a consumi e investimenti”.
Dopo un triennio segnato da pandemia, inflazione e instabilità geopolitica, le famiglie italiane si affacciano al 2025 con un atteggiamento misto di cautela e desiderio di normalità. L’indagine “Outlook Italia 2025” realizzata da Confcommercio-Censis restituisce l’immagine di un Paese dove il 43,3% delle famiglie ha aumentato i consumi nel 2024, ma a scapito del risparmio: oltre la metà degli italiani (51,8%) ha infatti visto diminuire i propri risparmi.
Le diseguaglianze socio-economiche restano marcate: solo il 12% delle famiglie a basso reddito ha visto crescere il proprio reddito, contro il 24,9% di quelle più agiate. La forbice si allarga anche sulle risorse complessive: il 47,1% delle famiglie meno abbienti dichiara minori disponibilità economiche rispetto all’anno precedente.
Le spese obbligate – bollette, tasse, spese condominiali – sono il principale fattore che costringe a ridurre i consumi (56,3% degli italiani), seguite dalla contrazione dei redditi (25%) e dalla necessità di accantonare risorse per imprevisti (18,7%).
Nonostante il calo della fiducia, crescono le intenzioni di spesa. I dati mostrano una netta ripresa della propensione all’acquisto rispetto al 2024: +10,9 punti per gli elettrodomestici, +9,1% per i prodotti tecnologici, +5,6 per i mobili, +4,3 per le autovetture, +3,8 per le ristrutturazioni. In particolare, i beni tecnologici guidano le intenzioni di spesa (33,6%), seguiti dagli elettrodomestici (31,2%) e dalla casa, sia in termini di ristrutturazioni (25,4%) che di arredo (24,1%).
Tuttavia, solo il 6,2% degli italiani si dichiara disposto ad acquistare un’abitazione e appena il 4,4% a investire in una seconda casa o immobile di vacanza, a conferma di un approccio ancora molto prudente.
Cresce la quota di famiglie italiane che ha già pianificato le vacanze estive: il 37,7% nel 2025, in netto aumento rispetto al 26,2% dell’anno scorso. E’ il dato più alto dal 2019 e si accompagna a un calo del numero degli indecisi (28,6%) e di chi non partirà (33,6%).
Le rinunce restano elevate soprattutto tra chi ha meno risorse (41,8% delle famiglie a basso reddito) e al Sud (38,8%). Il motivo principale del “no” alle vacanze è la mancanza di risorse economiche (53,5%), seguita da problemi di salute e dal caro-prezzi stagionale.
Chi partirà, lo farà per lo più in Italia (76%): il 68,1% con lo stesso budget degli anni precedenti, il 22,8% con un budget ridotto, solo il 9% potrà spendere di più. Gli alloggi più scelti sono hotel (41,7%), B&B o agriturismi (37,7%), seconde case (14,8%).
Il clima di fiducia resta incerto. Se il 46,5% degli italiani si dichiara ottimista sul proprio futuro familiare, solo il 25,4% mantiene lo stesso giudizio positivo nei confronti dell’Italia nel suo complesso. Il saldo tra ottimisti e pessimisti è positivo ma in discesa: 10,8 punti nel 2025, contro i 27,5 del 2023.
Le principali fonti di preoccupazione sono concrete: malattia (49,2%) e mancanza di risorse economiche (47,2%). Particolarmente esposte sono le famiglie del Mezzogiorno e quelle a basso reddito.
Il 67,4% degli italiani indica come speranza primaria “mantenere un tenore di vita adeguato”, un segnale di quanto il desiderio di stabilità superi ogni aspirazione di crescita. Le aspettative sono condizionate da un contesto di vulnerabilità diffusa: solo il 9,7% prevede un aumento dei propri redditi nella seconda metà del 2025. La previsione più ricorrente è quella di stabilità (65,6%), ma un quarto delle famiglie teme una contrazione.

– foto ufficio stampa Confcommercio –
(ITALPRESS).

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Allegri “Leao da 20-25 gol, contro l’Atalanta è uno scontro diretto”

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MILANO (ITALPRESS) – “Se Leao può fare 20-25 gol? Credo che possa fare quel numero di gol. Sta crescendo di condizione e si sta convincendo delle sue caratteristiche da attaccante. Deve migliorare dentro l’area: ha avuto occasioni importanti e le ha sfruttate poco. Deve essere più cinico e migliorare molto in area, ma da fuori area fa bei gol”. Così il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di campionato sul campo dell’Atalanta. “Gimenez? Santiago sta facendo bene, lavora molto per la squadra. E’ un bravo giocatore, i gol li ha sempre fatti e li farà anche al Milan – ha aggiunto in conferenza stampa il mister rossonero – Giocare a Bergamo è sempre difficile, sarà uno scontro diretto perchè l’Atalanta è una delle candidate ai primi quattro posti. Sapevamo che il calendario fino alla prossima sosta aveva partite complicate, ma sono tutte complicate e difficili, anche venerdì contro il Pisa ci siamo complicati la vita: potevamo fare meglio”.

“Domani recuperiamo Loftus-Cheek – ha annunciato ancora l’ex allenatore della Juve – e prima della partita di Parma recupereremo Pulisic. Speriamo poi che Estupinan sia a disposizione già con la Roma, per poi affrontare il post sosta con la rosa a disposizione. Abbiamo un numero ristretto di giocatori ma che bastano per affrontare queste partite fino alla sosta”. Sugli errori arbitrali che stanno caratterizzando questo avvio di campionato: “Bisogna andare avanti, per forza, indietro non si può più tornare. Arbitrare è molto difficile in questo calcio dove la velocità è pazzesca e ci sono molti contrasti. Il Var ha migliorato tantissime cose, quando sono soggettive si creano discussioni. Vanno lasciati arbitrare, sbagliano come sbagliamo tutti, ci vuole più serenità nell’accettare gli errori. Quando sono a favore si chiude un occhio, quando sono contrari si apre anche il terzo occhio (ride, ndr). Ci sono arbitri giovani come i calciatori giovani… Col tempo tutto si sistemerà per il meglio”.

“Cosa dovrebbero fare gli allenatori per aiutare gli arbitri? Parlo per me: dovrei arrabbiarmi meno, ma anche io sono umano e posso andare fuori dalle righe. Però in certi momenti devo cercare di contenermi. Le parole di Conte? Secondo me ci sono momenti in cui parla l’allenatore e altri in cui parlano i dirigenti, com’è sempre stato. Ma ognuno guarda in casa propria. Il Var a chiamata? In Lega Pro c’è questa possibilità. Se hanno introdotto il Var è normale avere anche un jolly da chiedere”, ha concluso Allegri.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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