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Sinner perde la vetta dopo 65 settimane, Alcaraz nuovo re

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ROMA (ITALPRESS) – Termina dopo 65 settimane il primo periodo di permanenza in vetta al ranking Atp di Jannik Sinner, diventato numero 1 del mondo il 10 giugno 2024. Da quando è stato introdotto il ranking computerizzato, solo tre giocatori sono rimasti numero 1 più a lungo dopo essere arrivati per la prima volta in cima alla classifica: Roger Federer (237 settimane), Jimmy Connors (160) e Lleyton Hewitt (75). A scavalcarlo, in cima il ranking mondiale, lo spagnolo Carlos Alcaraz, trionfatore ieri all’Us Open proprio ai danni dell’altoatesino. Il tedesco Alexander Zverev resta in terza piazza, il serbo Novak Djokovic, in virtù della semifinale raggiunta a Flushing Meadows, risale di quattro gradini e si posiziona quarto. Il secondo azzurro nella top 10, Lorenzo Musetti, guadagna un posto e si attesta nono.

L’Italtennis maschile si conferma una potenza mondiale, potendo vantare quattro top 30: Flavio Cobolli sale di una posizione ed è 25esimo, Luciano Darderi, grazie al successo nel Challenger di Genova, guadagna quattro posti ed è 30esimo.

Questa la top ten della nuova classifica Atp:

1. Carlos Alcaraz (Esp) 11.540 (+1)
2. Jannik Sinner (Ita) 10.780 (-1)
3. Alexander Zverev (Ger) 5.930 (–)
4. Novak Djokovic (Srb) 4.830 (+3)
5. Taylor Fritz (Usa) 4.675 (-1)
6. Ben Shelton (Usa) 4.280 (–)
7. Jack Draper (Gbr) 3.690 (-2)
8. Alex De Minaur (Aus) 3.545 (–)
9. Lorenzo Musetti (Ita) 3.505 (+1)
10. Karen Khachanov (Rus) 3.280 (-1)

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Così gli altri italiani:

25. Flavio Cobolli 2.040 (+1)
30. Luciano Darderi 1.584 (+4)
44. Lorenzo Sonego 1.090 (+2)
58. Matteo Berrettini 925 (-6)
65. Mattia Bellucci 884 (–)
73. Matteo Arnaldi 825 (-9)
84. Luca Nardi 755 (+2)
126. Andrea Pellegrino 516 (+15)

SABALENKA DOMINA IL RANKING MONDIALE, PAOLINI RESTA OTTAVA

Solo uno spostamento di rilievo nella top ten del ranking mondiale femminile. Al comando c’è sempre Aryna Sabalenka, per la 47esima settimana consecutiva (la 55esima complessiva: lo era stata già dall’11 settembre al 5 novembre 2023): la 27enne di Minsk, confermatasi regina di New York, vede consolidarsi a 3.292 punti il vantaggio sulla campionessa di Wimbledon, Iga Swiatek, ex numero uno del mondo che aveva perso la leadership lo scorso autunno dopo 125 settimane complessive (le ultime 50 consecutive). Sul terzo gradino del podio c’è la vincitrice di Parigi, la statunitense Coco Gauff, stacca di appena 59 punti dalla polacca. La 21enne di Atlanta precede l’altra statunitense Amanda Anisimova, che grazie alla finale allo Us Open (la seconda consecutiva in uno Slam) guadagna cinque posizioni ed è quarta (“best”). Alle sue spalle c’è la 18enne russa Mirra Andreeva, quinta, davanti ad un’altra statunitense, Madison Keys, trionfatrice in Australia, sesta. In settima posizione c’è la quarta americana in top ten, Jessica Pegula, alla quale la mancata conferma della finale a Flushing Meadows costa tre posti.

Stabile Jasmine Paolini, ottava, subito davanti alla cinese Qinwen Zheng, ora nona con un solo punto di distacco dalla toscana; stabile sulla decima poltrona la kazaka Elena Ribakina, a chiudere l’elite mondiale. Anche questa settimana sono sempre tre le azzurre tra le prime cento. Oltre a Paolini, perdono sette posizioni sia Lucia Bronzetti, ora 64esima, che Elisabetta Cocciaretto, 91esima. Sempre più in rampa di lancio la giovanissima Tyra Caterina Grant: la 17enne romana, grazie alla finale dell’ITF da 40mila dollari di Bytom (Polonia) dell’altra settimana, guadagna 24 posizioni in un colpo solo, sale al numero 208 e firma il “best”.

Questa la top ten della nuova classifica Wta:

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1. Aryna Sabalenka (Blr) 11.225 (–)
2. Iga Swiatek (Pol) 7.933 (–)
3. Coco Gauff (Usa) 7.874 (–)
4. Amanda Anisimova (Usa) 5.159 (+5)
5. Mirra Andreeva (Rus) 4.793 (–)
6. Madison Keys (Usa) 4.579 (–)
7. Jessica Pegula (Usa) 4.383 (-3)
8. Jasmine Paolini (Ita) 4.000 (–)
9. Qinwen Zheng (Chn) 4.003 (-2)
10. Elena Rubakina (Kaz) 3.833 (–)

Così le altre italiane:

64. Lucia Bronzetti 1.008 (-7)
91. Elisabetta Cocciaretto 810 (-7)
148. Lucrezia Stefanini 491 (-3)
178. Nuria Brancaccio 406 (-13)
208. Tyra Caterina Grant 337 (+24)
231. Silvia Ambrosio 303 (+25)
249. Camilla Rosatello 282 (+5)
258. Giorgia Pedone 272 (-9)
269. Nicole Fossa Huergo 259 (+3)

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Lookman risponde a Ricci, altro pareggio per Atalanta e Milan

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BERGAMO (ITALPRESS) – Finisce 1-1 il match tra Atalanta e Milan, al gol di Ricci ha risposto Lookman, tornato al gol dopo le polemiche estive. Quinto pareggio consecutivo per i bergamaschi tra campionato e Champions, è il settimo pari in campionato. Nel prossimo turno ci sarà la sfida in casa dell’Udinese. Secondo pareggio consecutivo per i rossoneri, ora al terzo posto e in attesa di Roma e Napoli, nel prossimo turno ci sarà lo scontro diretto contro i giallorossi.

Quella della New Balance Arena è stata una partita equilibrata, a partire dalle scelte di formazione: Juric ha deciso di schierare un tridente leggero, con Pasalic alle spalle di De Ketelaere e Lookman. Allegri ha optato per un 3-5-2 che ha messo in difficoltà i padroni di casa sin dai primi minuti, al 4′ è arrivato subito il gol di Ricci con un tiro dalla distanza, decisiva la deviazione di Ederson. Il brasiliano ha provato a rifarsi con un’azione simile, ma il pallone è stato intercettato da Maignan. Il tecnico dei nerazzurri è stato costretto a un cambio forzato già nel primo tempo, De Roon è stato sostituito da Brescianini a causa di una contrattura muscolare al flessore sinistro. Al 35′ è arrivato il pareggio nerazzurro, Pasalic ha imbucato per Lookman, che col mancino ha fulminato l’estremo difensore rossonero: l’attaccante nigeriano è tornato al gol dopo un’estate tormentata rompendo un digiuno che durava dalla scorsa stagione. Il pari ha dato una scossa ai bergamaschi che, al tramonto del primo tempo, hanno sfiorato il vantaggio con Zappacosta e De Ketelaere.

Il Milan ha spinto nella ripresa cercando di tornare in vantaggio, Kossounou è stato decisivo in chiusura su Loftus-Cheek, il difensore ivoriano ha appoggiato il pallone a Carnesecchi evitando un’eventuale ribattuta. Parecchio equilibrio anche nella ripresa, con poche conclusioni in porta da entrambe le parti: a cinque minuti dal termine Zappacosta ha sfiorato la rete con un’azione personale, decisiva la parata di Maignan.

IL TABELLINO

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 6; Kossounou 6.5, Hien 6.5, Ahanor 6 (27’st Djimsiti 6); Zappacosta 6.5, De Roon 6 (20’pt Brescianini 6.5), Ederson 6, Bernasconi 6.5 (27’st Bellanova 6); Pasalic 7 (37’st Musah sv); De Ketelaere 6 (37’st Samardzic sv), Lookman 7.5. In panchina: Rossi, Sportiello, Kolasinac, Obric, Zalewski, Maldini, Sulemana, Scamacca, Krstovic. Allenatore: Juric 6.5

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MILAN (3-5-2): Maignan 7; Tomori 5.5, Gabbia 6, Pavlovic 6; Saelemaekers 5.5 (45’st Athekame sv), Fofana 6, Modric 6.5, Ricci 7, Bartesaghi 6; Gimenez 5 (17’st Loftus-Cheek 6.5), Rafael Leao 5 (1’st Nkunku 5.5). In panchina: Terracciano, Pittarella, De Winter, Odogu. Allenatore: Allegri 6

ARBITRO: Doveri (Roma 1) 6

RETI: 4’pt Ricci, 35’pt Lookman.

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Gimenez, Modric, Brescianini, Gabbia. Spettatori: 23.157. Espulsi: -. Angoli 9-4. Recupero 2’pt, 5’st.

– foto IPA Agency –

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Milinkovic-Savic para il rigore, Anguissa segna ancora: il Napoli espugna Lecce

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LECCE (ITALPRESS) – Il Napoli soffre e non convince totalmente sul piano della prestazione, ma esce comunque dal Via del Mare facendo risultato pieno. La squadra di Conte supera per 1-0 un buon Lecce, grazie al gol nella ripresa di Anguissa, alla seconda marcatura consecutiva. Altrettanto decisivo Milinkovic-Savic che, sul punteggio di parità, ha parato un rigore al giovane Camarda. Almeno per una notte, i partenopei possono così godersi la vetta solitaria della classifica in attesa della Roma (in campo domani contro il Parma). Sono diverse le novità di formazione in casa Napoli: accanto all’insostituibile Politano, Lucca e Lang completano un tridente inedito che, però, si rivelerà poco affiatato. In apertura di ripresa, inoltre, l’olandese ex Psv sarà costretto a dare forfait, a causa di un problema fisico. Rispetto all’avvio shock di Udine, il Lecce approccia il match con maggiore attenzione tattica, seppur agevolato da un Napoli sotto ritmo e prevedibile nella costruzione offensiva. Al 26′, i salentini si affacciano per la prima volta dalle parti di Milinkovic-Savic, quando Berisha non riesce a finalizzare una bella azione corale, calciando di poco a lato. Al 35′, invece, è il Napoli a rendersi pericoloso: Olivera va vicino al gol, ma la sua possibile esultanza viene spenta da un intervento prodigioso di Falcone.

Nel secondo tempo il vento della partita rischia di soffiare a favore dei padroni di casa. Su azione da corner, infatti, Gaspar incorna di testa, trovando in opposizione il braccio di Juan Jesus; dopo revisione al Var, al 56′, Collu concede il penalty al Lecce. Dagli undici metri, però, Camarda calcia un rigore debole e poco angolato, facilitando così il compito allo specialista Milinkovic-Savic. Nonostante gli applausi dei propri tifosi, al momento della sostituzione, Camarda non riesce a trattenere le lacrime per l’occasione fallita. Lo spavento appena corso convince Conte ad accelerare i cambi: oltre a Neres, entrano in campo anche McTominay, Hojlund e Spinazzola. Dopo tanta fatica, alla fine il Napoli riesce ad abbattere il muro del Lecce al 69′. Neres batte una punizione dal limite e pesca Anguissa che svetta di testa e timbra l’1-0, anche se una leggera deviazione di Gaspar mette fuori causa Falcone. Passato qualche minuto di scoramento, i salentini tornano a spingere nel finale, ma senza produrre palle gol particolarmente importanti.

IL TABELLINO

LECCE (4-3-3): Falcone 6; Veiga 6.5, Gaspar 6, Gabriel 6.5, Gallo 5.5; Coulibaly 6 (32’st Maleh 6), Ramadani 6, Berisha 6 (32’st Pierret 6); Pierotti 5.5 (1’st Morente 5.5), Camarda 5 (25’st Stulic 5.5), Banda 6.5 (20’st N’Dri 5.5). In panchina: Fruchtl, Samooja, Ndaba, Siebert, Kouassi, Sala, Helgason, Drame, Kovac. Allenatore: Di Francesco 6.

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic 7; Di Lorenzo 6, Buongiorno 6.5, Juan Jesus 5, Olivera 6 (16’st Spinazzola 6); Anguissa 7, Gilmour 6.5, Elmas 5.5 (40’st Gutierrez sv); Politano 5.5 (16’st McTominay 6), Lucca 5.5 (16’st Hojlund 5.5), Lang 6 (3’st Neres 6.5). In panchina: Contini, Ferrante, Rrahmani, Beukema, Marianucci, Mazzocchi, Vergara, Ambrosino. Allenatore: Conte 6.

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ARBITRO: Collu di Cagliari 5.5.

RETE: 24’st Anguissa.

NOTE: serata serena, campo in discrete condizioni. All’11’st Milinkovic-Savic ha parato un rigore a Camarda. Ammoniti: Oliveira, Ramadani, N’Dri. Angoli: 3-5. Recupero: 2′, 7′.

– foto IMAGE –

(ITALPRESS).

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Sinner “L’obiettivo è tornare numero 1 nel 2026. Coppa Davis? La decisione è presa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bello vedere tutti questi cambiamenti. Dopo Cincinnati è il secondo torneo così ristrutturato ed è bello per questo sport: c’è un Centrale più grande e anche gli altri campi sono molto grandi”. Jannik Sinner protagonista nel media-day alla vigilia del suo esordio nel Rolex Masters di Parigi, ospitato quest’anno dai campi de La Defense. Il numero 2 del mondo, reduce dal trionfo di Vienna, dove ha conquistato il suo 22° titolo in carriera battendo in finale in tre set Alexander Zverev, parla della sua condizione fisica prima di cominciare l’avventura in questo ultimo Masters1000 della stagione. Non è al top, ma del resto lo considera “Normale. Dopo aver giocato cinque giorni consecutivi e una finale molto fisica, può succedere. Il fisico però sta bene, un po’ stanco perché non ho avuto il tempo per recuperare a pieno ma sono felice e sto recuperando giorno dopo giorno. Sono molto concentrato e speriamo adesso di riuscire a giocare un gran tennis”, le sue dichiarazioni riportate da Supertennis.

La stagione, che difficilmente si concluderà per lui con il titolo di numero uno di fine stagione, la considera già di per molto positiva, ma se deve scegliere uno dei tanti momenti felici che l’hanno caratterizzata Sinner non ha dubbi indicando in “Wimbledon, il torneo dove volevamo spingerci il più in fondo possibile e dove non potevo sperare di ottenere un risultato migliore. Ma la stagione è stata incredibile – ha ancora aggiunto Sinner – ho giocato quattro finali Slam, tantissime belle partite e non è ancora finita. C’è un torneo a cui ancora guardo ed è quello di Torino: l’anno scorso feci un’ottima corsa e quest’anno ci stiamo preparando nel miglior modo possibile. Ma prima c’è questo torneo qui, che l’anno scorso non ho giocato e dove non sono mai riuscito a fare bene. Speriamo di riuscire a cambiare un paio di cose e vediamo come andrà”.

A Torino, anche se minime, potrebbero esserci per lui ancora delle chance di chiudere il 2025 da numero 1 del mondo, ma è una eventualità a cui Sinner non vuole pensare: “E’ impossibile e a dire il vero è una cosa a cui non sto pensando, sarà l’obiettivo della prossima stagione. Ora voglio solo chiudere al meglio questa”.

“Dicembre, come già accaduto l’anno scorso, sarà un mese molto importante per me perché so che potrò sfruttarlo per lavorare molto e apportare alcuni cambiamenti. So bene quanto sarà cruciale in molte aree del mio gioco, ma sono al tempo stesso sereno e felice per quello che sono riuscito a fare quest’anno”, ha aggiunto Sinner. Chiusura sulla sua scelta di non partecipare alle Finals di Coppa Davis a Bologna. “La decisione è presa. E su quest’argomento ho già detto tutto qualche giorno fa”, ha concluso il numero 2 del mondo.

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– Foto IPA Agency –

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