Seguici sui social

Cronaca

Sanità, per Aiop serve una nuova programmazione

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. Sono queste le tre direttive principali per poter riorganizzare il Sistema Sanitario Nazionale grazie ai fondi europei. L’obiettivo principale sono i fabbisogni reali, rispetto ai quali è necessario sviluppare un’offerta articolata e differenziata, che li soddisfi con efficacia e puntualità, in base alle esigenze dei territori. E’ quanto è stato evidenziato nel corso del workshop organizzato dall’Associazione italiana ospedalità privata.
L’evento, al quale hanno preso parte il ministro della Salute, Roberto Speranza con un saluto in video messaggio e il direttore generale Unità di Missione del ministero della Salute per l’attuazione del Pnrr, Stefano Lorusso, aveva l’obiettivo di individuare le nuove strategie operative in funzione sia dei fondi europei stanziati con il Pnrr sia delle risorse previste con la prossima legge di Bilancio a sostegno dello sviluppo del settore sanitario.
Nel corso dei lavori è stata presentata una ricerca dell’Università Bocconi sul “ruolo della componente di diritto privato del Ssn per l’implementazione di Next Generation EU”, dalla quale è emersa, per Aiop, l’esigenza, improcrastinabile, di una politica sanitaria nazionale e regionale maggiormente efficace e produttiva, coerente con i bisogni reali del Paese, che al momento trova, però, un limite in alcuni vincoli che, se giustificati in una determinata congiuntura economica emergenziale del Paese, negli anni sono diventati anacronistici.
Per la presidente dell’Aiop, Barbara Cittadini, “è indispensabile una programmazione sanitaria di più ampio respiro, nella quale anche le Regioni e le Province Autonome siano chiamate a svolgere un ruolo concreto, soprattutto, attento ai bisogni reali delle persone. In particolare, sarà fondamentale impiegare in maniera ottimale gli oltre 20 miliardi del Pnrr, ma per farlo serve una riorganizzazione dell’offerta sanitaria, che sia in grado di realizzare un sistema che permetta alle persone di avere una risposta puntuale ai loro bisogni di prevenzione e assistenza, che si prenda cura del malato nella fase acuta, nella cronicità e nella residenzialità sociosanitaria”.
Per raggiungere l’obiettivo di efficientare e rinnovare, realmente, il SSN, il presidente Cittadini ha rilevato che “non si potrà prescindere dal superamento dei rigidi tetti imposti dal DL 95/2012 per l’acquisto di prestazioni e servizi sanitarie, che consentirebbe alla componente di diritto privato del Ssn, che nella fase pandemica ha dimostrato di essere capace di lavorare in piena sinergia con la componente di diritto pubblico, di contribuire a dare una risponda puntuale alla domanda di salute della popolazione. Il Pnrr, quindi, deve poter sostenere l’intero Ssn, inteso nella sua totalità di servizio universale dedicato alla salute pubblica, e nelle sue diverse componenti”.
“La salute – ha aggiunto – non può essere più intesa solo come costo per il bilancio pubblico, ma deve essere interpretata da coloro che hanno il delicato compito di dover operare la programmazione sanitaria come un investimento, ad alta redditività, per il benessere collettivo”.
Per il ministro Speranza “dentro questa fase di gestione del Covid che è ancora densa di sfide, di insidie, abbiamo bisogno di pensare alla sanità del futuro e soprattutto di valorizzare la straordinaria opportunità rappresentata dal Pnrr. Sono risorse importanti, oltre 20 miliardi che arrivano al comparto salute e che ci possono consentire di costruire un servizio sanitario nazionale più forte. Dentro questa sfida ci sono tutti coloro che lavorano nell’ambito della salute, ci sono le imprese, il mondo della ricerca, le professioni, le rappresentanze del lavoro”.
“Abbiamo bisogno di costruire un grande patto per utilizzare al meglio le risorse che ci sono. E’ un’occasione davvero senza precedenti, che dobbiamo massimizzare valorizzare dentro questa nuova enorme consapevolezza che c’è”, ha aggiunto.
Il ministro ha spiegato che “oggi gli italiani, ma ritengo non solo loro, gli europei, i cittadini di tutto il mondo, hanno capito che se c’è una cosa sulla quale investire davvero con determinazione, è il Servizio Sanitario Nazionale. L’ospedalità privata rappresenta un pezzo del Servizio Sanitario nazionale e può dare un contributo molto rilevante a costruire una capacità più significativa del sistema Paese di rispondere a quell’esigenza fondamentale che è la difesa del diritto alla salute, la prima grande esigenza che tutti quanti vogliamo provare a valorizzare al meglio”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Giustizia civile, meno processi pendenti ma i grandi distretti soffrono

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Nonostante il calo generalizzato in alcuni tribunali aumenta ancora negli ultimi 4 anni l’arretrato di processi civili, soprattutto a Venezia (+159%), Trieste (+73,7%) e L’Aquila (+48,5%). Nonostante tra il 2021 e il 2024, presso le Corti d’Appello italiane si sia registrato un calo medio del 24% dei procedimenti civili pendenti, in alcuni tribunali, soprattutto a Venezia (+159%), Trieste (+73,7%) e L’Aquila (+48,5%), l’arretrato delle cause civili continua ad aumentare. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dall’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, presieduta dall’avvocato Antonello Martinez.
Su un totale di 140 tribunali solo 17 hanno registrato un incremento, mentre i restanti 123 hanno evidenziato una riduzione dei procedimenti civili pendenti, con le diminuzioni più significative a Palmi (-45,6%), Arezzo (-44,2%), Barcellona Pozzo di Gotto (-43,9%), Lodi (-42,9%), Rovigo (-41,4%), Foggia (-41,4%) e Larino (-40,8%).
“I dati mostrano una tendenza generale alla riduzione dei procedimenti civili pendenti nei Tribunali Ordinari italiani, in linea con il trend nazionale dell’ultimo decennio”, afferma Antonello Martinez, presidente dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa e fondatore dello studio legale Martinez & Novebaci. “Questo andamento riflette gli sforzi compiuti per migliorare l’efficienza del sistema, anche attraverso le misure previste dal PNRR. Tuttavia, le differenze tra i singoli tribunali indicano la necessità di proseguire con interventi mirati per garantire una maggiore uniformità territoriale e tempi di risposta più omogenei”, prosegue.
Tra i grandi tribunali, Roma si conferma al primo posto per numero di procedimenti civili pendenti, nonostante una riduzione del 22.1% nell’ultimo quadriennio (91.368 casi nel 2024 rispetto ai 117.253 del 2021). Napoli e Milano mantengono rispettivamente il secondo e terzo posto: Napoli registra un calo del 13,7% (da 66.639 a 57.541 casi), mentre a Milano la riduzione è stata dell’1,5% (da 48.093 a 47.363 casi). Nel complesso, i Tribunali Ordinari hanno registrato una diminuzione del 13,3%, passando da 1.361.137 nel 2021 a 1.180.566 nel 2024.
Secondo l’analisi dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa, complessivamente nelle Corti d’Appello la situazione è più incoraggiante. Su 29 sedi (di cui tre sezioni distaccate), solo 5 hanno registrato un aumento dei procedimenti civili pendenti tra il 2021 e il 2024. Seppur con numeri assoluti più bassi, l’incremento maggiore si è rilevato a Trento: +26%. Aumenti più contenuti, invece, a Torino (+6,8%), Campobasso (+6,6%), Catanzaro (+1,9%) e Cagliari (+0,8%). Le restanti 24 Corti hanno invece registrato una diminuzione, con cali che vanno dal 48,2% di Ancona al 5,9% della Corte d’Appello di Bolzano.
Anche tra le grandi Corti d’Appello Roma si conferma al primo posto per numero di procedimenti civili pendenti: dai 43.455 casi del 2021 è scesa a 31.580 nel 2024, registrando una diminuzione del 27,3%, ma mantenendo comunque il primato nazionale. Ai vertici della classifica per carico di lavoro da smaltire si trovano anche Napoli, con una riduzione del 18,6% (da 33.206 a 27.044 casi), e Palermo, con casi in flessione del 7,1% (da 11.554 a 10.729). Dal 2021 al 2024 questi 3 distretti sono sempre ai primi posti della classifica nazionale per cause civili pendenti.
“La riduzione complessiva dei procedimenti civili, sia nei Tribunali Ordinari che nelle Corti d’Appello, rappresenta un segnale incoraggiante che merita di essere consolidato – osserva Antonello Martinez -. I dati mostrano però che i grandi distretti continuano a sostenere un carico rilevante, segno che restano criticità da affrontare. Per questo è essenziale proseguire con interventi strutturali e investimenti mirati, affinchè i miglioramenti non restino isolati ma diventino parte di un sistema giudiziario più efficiente e omogeneo. In un Paese in cui la giustizia civile incide sulla competitività e sulla fiducia degli operatori economici, garantire un accesso uniforme e tempestivo è una priorità se vogliamo contribuire concretamente alla crescita dell’Italia”.

– News in collaborazione con l’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa –
– Foto ufficio stampa Associazione Italiana Avvocati d’Impresa –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Sanità, dalla Fondazione Lilly 1,5 mln per 30 dottorati di ricerca

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Un investimento strategico no-profit di oltre 1,5 milioni di euro per formare una nuova generazione di ricercatori in grado di guidare la trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) pubblico. E’ il cuore del piano decennale con cui la Fondazione Lilly per l’Italia rilancia la propria missione, rafforzando l’impegno nella formazione avanzata e nella costruzione di competenze ad alto impatto per la salute pubblica.
Il programma, denominato “30×30”, prevede il finanziamento di 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane nei prossimi dieci anni, in tutte le regioni d’Italia. I percorsi saranno dedicati a 5 verticali strategici in sanità: innovazione digitale e trasformazione tecnologica; sostenibilità, economia e modelli finanziari; accesso, equità e riforme organizzative; prevenzione, salute pubblica e One Health; partnership, formazione e internazionalizzazione. Ogni dottorato sarà arricchito da collaborazioni internazionali con atenei che verranno selezionati, sfruttando anche la presenza multinazionale di Lilly nel mondo, per formare i nuovi manager della sanità, capaci di operare a livello nazionale e globale.
Questo investimento risponde a una serie di carenze strutturali in Italia, a partire dalla spesa lorda in Ricerca e Sviluppo: secondo dati Eurostat, in Italia siamo all’1,31% contro il 2,24% a livello UE. Il gap riguarda anche l’ambito della tutela della salute con valori di poco superiori allo 0,2% in Italia e tra lo 0,3% e lo 0,6% negli altri principali Paesi Europei. Così come la spesa sanitaria pubblica: 6,7% in Italia contro il 7,2% in Spagna e UK, il 9,1% in Francia, 10,1% in Germania.
“Siamo orgogliosi di rilanciare la Fondazione Lilly per l’Italia con un progetto che guarda al futuro del nostro Paese. Crediamo nella scienza, ma anche nella capacità delle istituzioni di ascoltarla – ha dichiarato Federico Villa, Direttore Generale della Fondazione Lilly per l’Italia -. Per questo investiamo sui giovani ricercatori, affinchè possano essere protagonisti del cambiamento, non solo spettatori. Perchè solo rafforzando il legame tra ricerca e decisione pubblica possiamo costruire un sistema sanitario più efficace, orientato ai risultati e alle persone”.
Nei prossimi mesi, inoltre, la Fondazione annuncerà la collaborazione con un attore strategico globale nell’area dell’intelligenza artificiale per sviluppare un nuovo strumento a supporto della condivisione e lo scambio agile di informazioni tra i ricercatori del network dei 30 atenei nazionali.
La collaborazione favorirà anche l’elaborazione dei risultati della ricerca nell’area delle politiche sanitarie, al fine di renderla più fruibile ai decisori pubblici per eventuali future decisioni. La Fondazione inoltre proseguirà con il suo impegno di sensibilizzazione alla ricerca pubblica nelle scuole, attraverso una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, realizzando un piano di sensibilizzazione nelle scuole italiane che avvicini i ragazzi al mondo della ricerca, in particolare in ambito sanitario.
Tra i piani futuri ci sarà anche una vera e propria Academy per la formazione continua dei dipendenti pubblici impegnati nella sanità, che possa coinvolgere il Ministero della Salute e strutturare una collaborazione con enti internazionali non-governativi.
“Il nostro Servizio Sanitario Nazionale ha bisogno di strumenti innovativi, capaci di sostenere l’adozione di modelli organizzativi più rispondenti alle reali esigenze di salute della popolazione – ha dichiarato Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute -. Per questo sono importanti tutte le iniziative in grado di valorizzare la ricerca accademica, specialmente se con un focus su politiche sanitarie e corretta programmazione. Serve infatti investire su competenze in grado di affrontare le sfide della sanità contemporanea, trovando il giusto equilibrio tra personalizzazione delle cure e sostenibilità del sistema”.
Nel triennio 2025-2028, le attività della Fondazione saranno guidate da un Comitato consultivo tecnico-scientifico, presieduto dal Professor Claudio Jommi, e composto da rappresentanti del mondo accademico e istituzionale. Il Comitato coordinerà il lancio dei primi 20 dottorati di ricerca e la definizione degli accordi con le università, così come la strutturazione delle collaborazioni con enti regolatori e soggetti pubblici. Nello stesso periodo verranno pubblicati i primi rapporti annuali di impatto e avviate iniziative di disseminazione pubblica per facilitare il trasferimento dei risultati della ricerca nel processo di policy-making.
“Investire oggi nella formazione di ricercatori specializzati in politiche sanitarie significa costruire le fondamenta per un SSN più efficiente, equo e orientato ai risultati – ha ribadito Claudio Jommi, Professore ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università del Piemonte Orientale e Presidente del Comitato Consultivo della Fondazione Lilly -. I dottorati finanziati dalla Fondazione Lilly potranno generare un impatto moltiplicativo: competenze strategiche per il sistema pubblico, migliori decisioni allocative, e un contributo concreto all’innovazione delle politiche basate su evidenze”.

– foto ufficio stampa Fondazione Lilly –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

La Regione Lombardia 6 nuovi progetti per riscoprire la montagna

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Promuovere i rifugi alpini come presidi culturali e sociali, valorizzando il patrimonio montano lombardo e rendendolo sempre più accessibile, anche alle persone più fragili. È questo l’obiettivo dei sei nuovi progetti sostenuti da Regione Lombardia con un finanziamento di oltre 60mila euro nell’ambito della Legge per le Montagne di Lombardia, presentati oggi con una conferenza stampa a Palazzo Pirelli.

“La montagna è una metafora della vita – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale, Federico Romani -. Per i giovani rappresenta un’occasione concreta di relazione, lontano dalla dimensione virtuale dei social. È un cammino impegnativo, fisico e mentale, ma ricco di esperienze autentiche, di confronto e di crescita. Con queste iniziative vogliamo valorizzare le nostre montagne attraverso il protagonismo delle persone”.

All’iniziativa, oltre a Romani, hanno partecipato anche il Consigliere Segretario Jacopo Scandella, i membri dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione speciale Valorizzazione e tutela dei territori montani e di confine. “Regione Lombardia vuole bene alle montagne e non le considera soltanto come dei luna park. Vogliamo impedirne lo spopolamento e restituire loro il rispetto che meritano”, ha dichiarato Zamperini, annunciando anche un grande evento a settembre, alla fine della stagione estiva, per celebrare il patrimonio montano lombardo in vista delle Olimpiadi.

Presenti anche i rappresentanti delle associazioni promotrici dei progetti finanziati, che hanno illustrato i dettagli delle proposte e le modalità di adesione. Da notti nei rifugi a proiezioni cinematografiche, da concerti a escursioni nei sentieri, grazie a queste iniziative giovani e adulti avranno l’occasione di riscoprire i territori montani lombardi.

Advertisement

– Foto xp9/Italpress –

(ITALPRESS)

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.