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Politica

L’ultimo saluto a Sassoli, “Uomo di ideali, non di ideologie”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”. Le commosse parole della moglie Alessandra Vittorini sono la migliore sintesi del grande vuoto lasciato da David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, scomparso l’11 gennaio all’età di 65 anni. Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Roma, si sono svolti i funerali di Stato.
Il feretro, sul quale campeggiava la bandiera dell’Unione Europea, è stato ricevuto con il picchetto d’onore, alla presenza, tra gli altri, del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, e le istituzioni Ue: la presidente ad interim del Parlamento europeo Roberta Metsola, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.
In chiesa visibilmente commossi la moglie Alessandra Vittorini e i figli Giulio e Livia, avvolti dall’affetto delle 4000 persone che hanno portato il loro omaggio ieri a Sassoli nella camera ardente in Campidoglio, da cui alle 11.50 il feretro è partito per arrivare in Basilica dieci minuti più tardi. Fuori è stato allestito un maxischermo che ha trasmesso in diretta la funzione.
La bara è arrivata avvolta nella bandiera europea, attesa da tutti i presenti in chiesa tra cui anche il premier spagnolo Pedro Sanchez. Sono stati in 300 i partecipanti alla funzione tra cui anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il
segretario del Pd Enrico Letta, il senatore a vita Mario Monti, Gianni Letta. Oltre al capo dello Stato Mattarella, i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Casellati, il presidente del Consiglio Mario Draghi.
I funerali sono stati officiati dall’arcivescovo di Bologna Cardinale Matteo Zuppi, amico fraterno e compagno di scuola di David al liceo Virgilio, e concelebrata dall’arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, dal Vicario generale per la diocesi di Roma Cardinale Angelo De Donatis, dal segretario per i Rapporti con gli Stati Paul Gallagher, da monsignor Massimiliano Boiardi e da padre Francesco Occhetta.
“Non ideologie ma ideali”. Con queste parole Zuppi ha ricordato l’amico nell’omelia in cui ha sottolineato come sia stato “beato anche nella sofferenza della malattia, vissuta con dignità senza lamentarsi. David era un uomo di tutti, la politica per lui era democrazia, voleva un’Europa Unita”.
Nel suo saluto la moglie di Sassoli ha ricordato: “Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola, ti ho sempre condiviso con altri tra famiglia, lavoro, politica, altri luoghi e altri tempi… ho avuto una vita bella, anche se un po’ complicata, e finirla a 65 anni è davvero troppo presto: questo mi dicevi solo due settimane fa”. “Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile”, ha aggiunto.
“Grazie papà, buona strada”, così la figlia Livia, che del padre David ha sottolineato il prezioso esempio di vita nell’ottica della verità e moralità.
E suo fratello Giulio, che ha parlato per primo, molto commosso, ricordando i momenti in famiglia, sempre affettuosi e formativi, e ha lasciato spazio ad una tenera battuta: “Mi hai lasciato tanto, non i capelli” ricordando la spontaneità e “i modi di fare sempre autentici, in ogni contesto” del padre, e come “non abbia mai fatto pesare la sua malattia, nè ora nè anni fa”.
(ITALPRESS).

Politica

Referendum, Schlein “Italia può sorprendere con ondata partecipazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non mi sembrano molto tecnici i quesiti” dei referendum, e “penso che l’Italia possa sorprenderci con una grande ondata di partecipazione per dire basta alla precarietà, per aumentare la sicurezza sul lavoro e riconoscere la cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia”. Lo dice Elly Schlein, segretaria del Pd, ospite di “Che tempo che fa”, sul Nove.
“La destra si riempie la bocca con il supporto alla famiglia, parla di denatalità e non vede come sia causata dalla precarietà”, ha aggiunto.
“Per meloni quello che funziona è merito suo e quello che non funziona è colpa di qualcun altro”, ha proseguito.
“Meloni in Europa non sta facendo le battaglie che sono di interesse italiano”, sottolinea.
“La prima è superare l’unanimità, poi un piano di investimenti per l’industria, ma anche sociali e per la casa”, prosegue Schlein, che si dice favorevole “all’esercito comune europeo”.
“La politica estera non possiamo vederla piegata alle simpatie o antipatie di Giorgia Meloni. L’Italia sull’Ucraina è in panchina, non ce lo possiamo permettere. Per la prima volta i leader europei chiedono un cessate il fuoco incondizionato e chiedono una pace giusta, e in quella discussione l’Italia non c’era, e l’Italia dovrebbe essere in prima fila – afferma la leader del Pd -. Noi siamo con l’Europa per costruire la pace. I nazionalismi stanno tornando a causare guerre”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Meloni incontra Vance e Von der Leyen “Nuovo inizio per dialogo Ue-Usa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando un mese fa sono stata ospite del presidente Trump avevo proposto un incontro tra Unione Europea e Stati Uniti. Sono molto orgogliosa di avere l’occasione oggi di ospitare due dei leader di Stati Uniti e dell’Unione Europea per iniziare un dialogo”.

Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, incontrando a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.

“Noi sappiamo che ci sono molte questioni da discutere, sappiamo anche che ci sono dei problemi che vanno superati, sappiamo soprattutto quanto le relazioni tra Europa e Stati uniti siano fondamentali nell’ambito di un Occidente che vuole mantenere chiaramente la sua unità, la sua forza, che deve essere ancora in grado di disegnare la rotta – ha aggiunto Meloni -. Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo. Io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e un nuovo inizio. Chiaramente per la materia commerciale la competenza in Europa è della Commissione e quindi il ruolo dell’Italia è soprattutto legato alla necessità e alla voglia di favorire il dialogo. Voglio ringraziare i miei due interlocutori per aver offerto questa occasione”.

“Una delle cose che Giorgia Meloni si offerta di fare, e naturalmente il presidente Trump ed io siamo felici di accettare, è quella di costruire ponti tra Europa e Stati Uniti”. Lo ha detto JD Vance a Palazzo Chigi, all’inizio dell’incontro.

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“L’Europa è un importante alleato degli Stati Uniti, i singoli Paesi all’interno dell’Europa sono importanti alleati degli Stati Uniti. Ci sono disaccordi su temi come il commercio, ma anche molti accordi e molti temi su cui possiamo lavorare insieme”, ha aggiunto Vance, che ha ringraziato Meloni per l’ospitalità, per aver organizzato l’incontro e l’Italia per aver reso possibile la cerimonia di intronizzazione di papa Leone XIV, “con così tanti leader presenti. Gli Stati Uniti sono davvero orgogliosi di un papa americano”. 

“Grazie mille cara Giorgia per la tua ospitalità e per averci ricevuto permettendo questo trilaterale. E una meravigliosa giornata in Vaticano, grazie mille per questo”, sono invece le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in avvio dell’incontro trilaterale a Palazzo Chigi.

“Abbiamo una relazione molto speciale e stretta con gli Stati Uniti. Abbiamo la più grande relazione commerciale nel mondo, con oltre 1,5 trilioni di dollari all’anno”, ha detto ancora von der Leyen, “siamo molto legati, abbiamo scambiato paper che i nostri esperti stanno studiando approfonditamente, discutendo i dettagli. Tutti sanno che il diavolo è nei dettagli, ma ciò che ci unisce è che alla fine vogliamo un buon accordo per entrambe le parti”, ha aggiunto.

Sul conflitto in Ucraina un’ugual linea di pensiero tra governo europeo e statunitense: “vogliamo una pace giusta e duratura”, dice von der Leyen, frase sottolineata positivamente da Vance, che ha detto “Certo“. “So quanto lei sia impegnato a porre fine a questa guerra e la ringrazio per questo – ha proseguito Von der Leyen -. È importante continuare a insistere e andare avanti. Credo che la prossima settimana sarà cruciale”.

– Foto screenshot da video Presidenza del Consiglio –

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Politica

Ponte sullo Stretto, dal Mit in arrivo il nuovo piano anti-mafia

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Ponte sullo Stretto non sarà solo un modello di ingegneria e coraggio, ma anche di efficiente e scrupolosa lotta alle mafie. È l’obiettivo che Matteo Salvini ribadirà domani al Mit, in un incontro organizzato con tutte le realtà istituzionali che avranno un ruolo, a vario titolo, nella costruzione dell’opera e con particolare riferimento al Ministero dell’Interno e alle sue articolazioni. Un modello di straordinaria efficacia contro le infiltrazioni criminali è già stato messo in campo per le Olimpiadi Milano Cortina: per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia si seguirà lo stesso piano con misure aggiornate e rafforzate e che entreranno in funzione già nella prima fase dell’opera, ovvero durante gli espropri, già monitorati dalle competenti prefetture”. Lo fa sapere il Mit.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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