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Economia

Lavoro, Barbaro “Rafforzare le agenzie per l’impiego”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Dobbiamo far sì che le agenzie per l’impiego, anche quelle private, possano essere dei motori di sviluppo dell’incontro tra domanda e offerta del lavoro in quanto conoscono bene le esigenze aziendali e riescono a intercettarne i fabbisogni occupazionali e le prospettive future”. Così Vincenzo Barbaro, delegato della Fondazione nazionale Consulenti per il Lavoro e presidente dell’associazione “Job Neet – Rete Etica per il Lavoro”, intervistato dall’Italpress. “Allo stesso tempo, l’obiettivo è di intercettare giovani inoccupati o disoccupati con corsi di riqualificazione in grado di soddisfare le esigenze delle imprese nell’avvio dei rapporti di lavoro – ha aggiunto -. In Italia esiste una condizione di squilibrio oggettivo del mercato del lavoro, con un tasso di quasi piena occupazione al nord Italia e un tasso di disoccupazione forte al Sud. La pandemia ha ridotto notevolmente la disponibilità delle persone a muoversi e questo ha influito sui flussi di incontro tra domanda e offerta di lavoro, così come ha ridotto lo scambio di natura stagionale delle prestazioni nei territori”.

Riguardo ai fondi del Pnrr, per Barbaro “nessun piano può cambiare un Paese dall’oggi al domani. I sistemi per l’impiego e la formazione non si cambiano immettendo denaro, occorre un ripensamento del ruolo e dei compiti dei vari soggetti. Il timore è quello che le risorse del Pnrr possano disperdersi. Ci auguriamo che le Regioni mettano in campo dei sistemi di collaborazione con le imprese per attivare corsi di formazione e soggetti intermediari”. Secondo il delegato della Fondazione dei Consulenti per il Lavoro le norme in materia di occupazione “non creano lavoro ma possono invece creare le condizioni per perderlo. Negli anni abbiamo perso una grande occasione perché nella riforma del Jobs Act non si è dato seguito alle politiche attive, quelle indirizzate all’occupabilità o rioccupabilità dei lavoratori. Oggi c’è una domanda molto forte di lavoro, l’offerta però non si riesce a incrociare per mancanza di progettualità. Bisognerebbe raccogliere le esigenze occupazionali delle imprese da qua ai prossimi 5 anni e progettare le figure professionali che servono al mercato del lavoro”.

(ITALPRESS).

 

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Economia

Dati Istat, a marzo l’inflazione accelera al 2% su base annua

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ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e del 2% su marzo 2024, dal +1,6% del mese precedente.

La dinamica dell’indice generale riflette principalmente la risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +1,3%) e, in misura minore, l’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +4,1% a +4,6%) e degli Alimentari non lavorati (da +2,9% a +3,3%). Un sostegno all’inflazione si deve anche ai Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,5% a +0,8%), ai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%) e infine ai Beni durevoli (la cui flessione si attenua da -1,5% a -1,2%).

All’opposto, decelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +31,4% a+27,3%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,9% a +1,6%). Nel mese di marzo l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,7%), mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +1,7% a +1,8%).

La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si accentua sensibilmente (da +1,1% a +1,7%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +2,4%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +0,7 punti percentuali contro i +1,3 di febbraio 2025.

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I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona risultano a marzo del 2,1% più elevati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto resta ferma a +1,9%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici non regolamentati e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2% entrambi), dei Tabacchi e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5% entrambi) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (+0,3%); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,4%) e degli Alimentati non lavorati (-0,4%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Panetta “Per i dazi e per i conflitti l’incertezza resta elevata”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori: da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”. Lo ha detto il governatore Fabio Panetta, nella sua relazione per il bilancio della Banca d’Italia, in occasione dell’Assemblea annuale a Roma.

“L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva – ha proseguito Panetta – L’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)

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Economia

UniCredit, via libera all’aumento di capitale per l’OPS su Banco BPM

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit all’unanimità ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 27 marzo scorso, l’aumento del capitale sociale a servizio dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.

– Foto sat/Italpress –

(ITALPRESS).

 

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