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Cronaca

Covid, Cariplo e Bocconi aiutano i ragazzi in difficoltà nello studio

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MILANO (ITALPRESS) – Verrà presentata il 31 gennaio, alle 14.30, in occasione di “Scuola, Pandemia e Resilienza”, evento organizzato dall’Università Bocconi, la terza edizione di TOP – Tutoring Online Program, che punta a raccogliere la disponibilità di 2500 giovani per aiutare altrettanti studenti delle scuole medie inferiori in difficoltà nello studio e nelle relazioni, come conseguenza della situazione vissuta nei mesi di pandemia.
All’evento prenderanno parte tra gli altri Gianmario Verona (Rettore dell’Università Bocconi), Giovanni Fosti (Presidente Fondazione Cariplo), Giannantonio Bissaro (Consigliere delegato Fondazione Invernizzi), Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione), Michela Carlana (ricercatrice di Harvard), Eliana La Ferrara (ricercatrice dell’Università Bocconi), Elio Franzini (Rettore dell’Università degli Studi di Milano e Presidente del Comitato Regionale di coordinamento delle Università Lombarde – CRUL), Francesca Borgonovi (University College London – UCL, OCSE).
Sarà affrontato il tema della DaD con Adriana Di Liberto (Università degli studi di Cagliari), per poi riflettere sull’impatto del COVID sugli apprendimenti in Italia, con Patrizia Falzetti (INVALSI) e sulla Dispersione scolastica con Gianna Barbieri (Direttore Generale Ministero dell’Istruzione).
Infine, è prevista una tavola rotonda sulle “Sfide per migliorare il sistema scolastico italiano”, con Tito Boeri (Università Bocconi), Andrea Gavosto (Fondazione Agnelli), Francesco Giavazzi (Università Bocconi), Roberto Ricci (Presidente INVALSI). Modera Michela Carlana (Harvard University).
Un contesto adeguato per lanciare la nuova edizione del progetto TOP, Tutoring Online Program, che si basa sul modello sperimentato durante la pandemia e destinato agli studenti della scuola secondaria di primo grado. La prima edizione è stata avviata nel 2020 su base nazionale, in pieno lockdown, ed è stata ideata e implementata dall’Università Bocconi e dall’Università di Harvard nell’ambito del LEAP (Laboratory for Effective Anti-poverty Policies della Bocconi), con la collaborazione dell’Università Bicocca per quanto riguarda la formazione e il sostegno pedagogico ai tutor. Dopo l’esperienza italiana, il team Bocconi-Harvard sta attualmente implementando il progetto a livello internazionale in vari Paesi tra cui Brasile, Repubblica Domenicana e Uruguay.
A ciascuno studente della scuola secondaria selezionato tra quelli segnalati dagli insegnanti era stato assegnato un tutor identificato tra gli studenti volontari delle università Bocconi, Bicocca e Statale di Milano per il supporto nello studio di una o più materie (tra matematica, italiano e inglese). Grazie alla valutazione d’impatto condotta da LEAP Bocconi, sappiamo che gli studenti partecipanti hanno mostrato miglioramenti del rendimento scolastico e del benessere psicologico e socio emozionale.
La nuova edizione, promossa da Fondazione Cariplo in collaborazione con l’Università Bocconi, l’Università Bicocca, CIAI (Centro Italiano Aiuti all’Infanzia) e con la rete delle Università lombarde, prevede di incrementarne il numero di beneficiari, per raggiungere fino a 2.500 minori sul territorio lombardo e nelle province di Novara e Verbania, integrando all’azione di tutoraggio la distribuzione di pacchetti digitali (computer e connessione dati) per contrastare il digital divide.
Inoltre, grazie alla collaborazione in corso con il Comitato regionale di coordinamento delle università lombarde (CRUL), verrà ampliato il numero di atenei coinvolti nell’iniziativa e, quindi, di studenti universitari volontari.
Il passaggio alla didattica a distanza imposto dalla pandemia da COVID 19 non ha garantito gli stessi standard di efficacia dell’insegnamento in presenza, esasperando i divari esistenti nell’accesso all’istruzione e creandone di nuovi. La povertà educativa ha investito in particolar modo i minori più fragili, facendo emergere anche il fenomeno del Digital divide e provocando una grave perdita di conoscenze e competenze negli studenti, il cosiddetto learning loss, confermato anche dai risultati dei test Invalsi 2021. Tali dati evidenziano oltretutto che le difficoltà aumentano per gli studenti con uno status socioeconomico e culturale (ESCS) basso o medio basso.
Per questo motivo, Fondazione Cariplo si è impegnata a promuovere interventi in grado di affrontare sia la carenza di strumentazioni e competenze adeguate a partecipare alla didattica digitale, sia le conseguenze della perdita di conoscenze e della povertà educativa.
Nelle intenzioni del promotori dell’iniziativa c’è l’idea di trasformare TOP in un programma consolidato e strutturato per aumentarne la penetrazione territoriale, assicurare continuità ai percorsi di apprendimento e puntare a un futuro intervento su scala nazionale.
Gli obiettivi sono contrastare il fenomeno del learning loss, acuitosi durante la pandemia in particolare per gli studenti svantaggiati, raggiungendo 2.500 studenti della scuola secondaria di I grado sul territorio di riferimento della Fondazione Cariplo, e allargando il bacino dei tutor volontari anche attraverso il coinvolgimento di altre università lombarde (11 università lombarde su 13 hanno aderito all’iniziativa) Contrastare la mancanza di strumentazione digitale: distribuire pacchetti digitali agli studenti beneficiari del TOP, che hanno a disposizione il solo smartphone per fruire del tutoraggio, valorizzando la donazione di PC portatili ricevuta da Intesa Sanpaolo e la catena sociale di ricondizionamento di computer usati sviluppata dalla Fondazione nello scorso anno scolastico con un’iniziativa pilota sulla città di Milano; consolidare un modello di intervento: rinforzare l’impianto di progetto, anche grazie al coinvolgimento del Terzo Settore, per raggiungere un numero maggiore di beneficiari, con l’ipotesi di diffonderlo su scala nazionale.
“Abbiamo ideato il progetto TOP a Marzo 2020 per mitigare l’impatto della pandemia sugli studenti più fragili”, spiegano Eliana Ferrara Direttore scientifico Leap Bocconi Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi Chair in Development Economics alla Bocconi e Michela Carlana Assistant Professor of Public Policy at Harvard Kennedy School. “La nostra ricerca ha dimostrato come il supporto dei tutor volontari migliori non solo l’apprendimento, ma anche il benessere psicologico e socio-emotivo degli studenti. Il progetto TOP sta ora raggiungendo sempre più ragazzi in Italia e in altri Paesi (Brasile, Repubblica Domenica e Uruguay) per supportare le scuole ed aiutare a combattere la dispersione scolastica”.
“Per noi che da più di 50 anni lavoriamo in favore dei diritti di bambini e bambine – dice Francesca Silva direttrice operativa CIAI, ente implementatore del progetto -, partecipare al progetto TOP è una concreta risposta verso la garanzia del diritto all’educazione. Nell’Italia del post pandemia questo significa contrastare un divario socio economico in forte crescita per garantire agli studenti e alle studentesse più fragili maggiori opportunità di apprendere, formarsi, acquisire competenze e coltivare le proprie passioni e capacità”.
Per Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, “Sostenere i ragazzi che hanno meno opportunità attraverso il protagonismo dei giovani: questa è la forza del progetto Tutoring Online Program, emersa dalle prime due edizioni realizzate da Università Bocconi, Harvard e Università Bicocca. La povertà educativa e digitale oggi rischia di essere una vera e propria condanna a una povertà di futuro: un’ingiustizia per chi la subisce e una perdita di potenziale per tutto il Paese. Per questo Fondazione Cariplo ha deciso di aderire alla nuova edizione di questo progetto e contribuire al suo ampliamento sul territorio”.
(ITALPRESS).

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Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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