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Cronaca

Milano-Bicocca celebra Privacy Day con incontro di esperti

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MILANO (ITALPRESS) – L’Università di Milano-Bicocca ha celebrato oggi, per il secondo anno consecutivo, il “Bicocca Privacy Day”. In occasione del Data Protection Day, la giornata internazionale che il Consiglio d’Europa ha istituito per celebrare l’anniversario dell’apertura alla firma della Convenzione 108 per la protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato dei dati personali, il dipartimento di giurisprudenza dell’università e ReD Open, spin-off partecipato dall’ateneo, hanno promosso una giornata di confronto tra giuristi e esperti del settore.
“Un evento – ha sottolineato Andrea Rossetti, professore di informatica giuridica all’università degli studi di Milano-Bicocca e membro del comitato scientifico di ReD Open Factory – dedicato soprattutto al tema della divulgazione dei dati personali, che molti di noi cittadini, spesso incautamente, rilasciamo con effetti che non pensiamo. Soprattutto il recente sviluppo dell’insieme di intelligenza artificiale, il Machine Learning, ha fatto sì che grandi quantità di dati personali possano essere analizzate per profilare i nostri comportamenti”.
Profilare, ha spiegato il professore, “vuol dire che queste macchine diventano in grado di prevedere quali sono i nostri comportamenti futuri, sia dal punto di vista del marketing, delle vendite e degli oggetti che vogliamo comprare, sia dal punto di vista degli elettori, ciò che ci ha insegnato lo scandalo di Cambridge Analytica: analizzando il comportamento degli elettori si è capito da che parte votavano e si è cercato di influenzare il loro comportamento, non più come consumatori ma proprio come elettori e cittadini”.
L’incontro si è rivolto a tutti coloro che hanno a che fare, a vario titolo, col trattamento di dati personali: utenti dei servizi digitali sensibili al tema della protezione dei loro dati oppure professioniste e professionisti che operano in ambito legale, tecnologico, sanitario, nel mondo dell’istruzione e della ricerca.
Il sistema normativo attualmente in vigore? Rossetti lo considera “molto buono ma in evoluzione: davvero molto buono perchè il GDPR, promulgato nel 2016 e diventato completamente attuale nel 2018, ha fatto scuola in tutto il mondo. Lentamente tutti gli Stati di tutto il mondo stanno adottando regolamenti i cui principi fondamentali sono gli stessi del GDPR”. Per il professore, “l’Europa ha fatto veramente scuola, e speriamo continui a farlo”. Tuttavia, “altra cosa e mettere a terra questi principi: li siamo veramente un pò lontani. Sia dal lato dell’industrie sia dal lato personale”. Secondo il docente, “dobbiamo imparare a difenderci e a concedere con meno facilità dati che ci riguardano personalmente. C’è davvero poca attenzione. E’ una cosa che facciamo tutti. Io credo che gli atenei abbiano un ruolo fondamentale nella diffusione della cultura della privacy e della sicurezza informatica. Purtroppo i dati che abbiamo sono davvero sconcertanti, vediamo che un pò tutte le entità, sia di carattere sanitario sia di carattere privato, società o aziende, sono stati oggetto di attacchi, spesso causati da incuria, o una disattenzione di carattere umano. Credo che gli atenei abbiano un ruolo fondamentale nel diffondere questa cultura”, ha concluso.
Nel corso della mattinata sono intervenuti, al fianco dei docenti dell’Università di Milano-Bicocca, alcuni tra i principali esperti in ambito di privacy e protezione dei dati, tra cui Stefano Rossetti, Data Protection Lawyer di Noyb.eu, Roberto Caso, Professore di Diritto Privato Comparato all’Università di Trento e co-direttore del Gruppo LawTech, Marina Pietrangelo, Ricercatrice presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Vittorio Colomba, Data Protection Officer di Unimore, Silvia Signorato, Assegnista di ricerca in Diritto Processuale Penale presso l’Università degli Studi di Padova (DIPIC), Elisa Romano, Data Protection Officer di Lamborghini Automobili, Simone Paolucci, Data Protection Officer del Gruppo Ospedaliero Humanitas, Andrea Paro, Data Protection Officer del Gruppo CRAI Supermercati, e Alberto Ronchi, presidente dell’Associazione Italiana Sistemi Informatici in Sanità (AISIS).
(ITALPRESS).

Cronaca

Calderoli “Su autonomia e terzo mandato no a posizioni preconcette”

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ROMA (ITALPRESS) – All’inizio della seduta odierna del Senato dai gruppi d’opposizione è arrivata in coro una richiesta di informativa urgente su quanto accaduto ieri in Cdm sia in relazione al terzo mandato, arrivando a chiedere le mie dimissioni, e pure per quanto riguarda il disegno di legge delega per la determinazione dei Lep. Nè il Governo nè tantomeno il sottoscritto mai si sottrarranno ad una richiesta di informativa, e sono sempre pronto e disponibile. Rilevo però delle incongruenze evidenti”. Così in una nota il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.

“La prima è che, essendo io domani impegnato alla Camera in question time, qualsiasi gruppo d’opposizione avrebbe potuto presentare interrogazioni su quanto accaduto in Cdm, ovvero sulla legge delega sui Lep. Ma nessun gruppo di opposizione, ovvero gli stessi gruppi che hanno sollevato la questione al Senato, ha presentato interrogazioni al sottoscritto. Solo la Lega, va detto, ha presentato un’interrogazione in tema di livelli essenziali delle prestazioni aggiunge Calderoli -. La seconda incongruenza deriva dal fatto che la richiesta di informativa giunge con delle posizioni che ostentano un pregiudizio nei confronti del Governo, addirittura su un testo che non è stato ancora diramato e che quindi nessuno può aver letto. E anche nel caso della delega Lep, non capisco perchè ci sia bisogno di informative, visto che la stessa verrà assegnata al Parlamento, dove sarà oggetto di ampio dibattito e di votazioni, sia in commissione che in Aula”.

“Chiudo con una riflessione sulle decisioni della Consulta, che sono accusato di disattendere: le sentenze della Corte non solo devono essere rispettate, ma vanno lette e anche capite, e soprattutto è obbligatorio darne un’attuazione dopo 24 anni che il dettato costituzionale attende. Cosa che io intendo fare”, conclude il ministro.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La vita dell’Italia strettamente intrecciata con l’Ue” / Video

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ un vero piacere per me incontrarvi insieme al vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Tajani per ringraziarvi. Il lungo elenco che l’ambasciatore Cortese ha indicato è la raffigurazione di uno spaccato dell’Italia qui a Bruxelles. Da questo elenco, da questa articolazione così diffusa e così ampia emerge quanto sia ormai strettamente intrecciata sotto ogni profilo la vita del nostro Paese con quella dell’Unione Europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando a Bruxelles il personale della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea.

“E’ il punto di collegamento, di intersezione più importante per la protezione del nostro Paese, quindi il vostro ruolo qui sia come rappresentanti delle varie articolazioni del nostro Paese, sia come cittadini europei, è estremamente prezioso – ha aggiunto il capo dello Stato -. E’ crescente questa interlocuzione, questa interconnessione su ogni aspetto. Cresce continuamente, di conseguenza cresce anche l’impegno degli italiani qui in missione, in questa straordinaria avventura di integrazione che stiamo continuando a vivere di anno in anno”.

IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI MATTARELLA

“Sono qui per ringraziarci, perchè come ha detto l’ambasciatore, svolgete con abnegazione, con dedizione, con impegno, e aggiungo, con fatica, certamente, il vostro lavoro e il vostro compito, ai tanti livelli diversi a cui siete chiamati – ha sottolineato Mattarella -. Da quelli apicali a quelli di collaborazione, ma tutti preziosi in questo tessuto connettivo che attraverso la vostra azione lega l’Italia all’Unione Europea. Per questo è un piacere incontrarvi, ringraziarvi per quello che fate, farvi gli auguri per il vostro lavoro. In tante volte che sono venuto a Bruxelles, poche volte c’era un sole così, quindi siamo anche fortunati nell’incontrare questa giornata così bella. Questa città raccoglie dentro di sè, ospitandola, una quantità di presenze che vengono da tutti i 27 Paesi dell’Unione. E questo è in sè un ulteriore pregio, un ulteriore bagaglio e patrimonio che voi vivete ogni giorno, che apre l’orizzonte e dimostra quale sia necessariamente sempre più il futuro delle nostre interlocuzioni. Grazie per quello che fate”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Cronaca

Referendum, Schlein “Serve un’ondata di partecipazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Spero che l’Italia ci sorprenda, che con un’ondata di partecipazione tutte le cittadine e i cittadini vadano a votare l’8 e il 9 giugno per contrastare la precarietà, i contratti a termine, per tutelare contro i licenziamenti illegittimi ma anche per aumentare la sicurezza sul lavoro. Credo che non ci sia una persona che non si indigna davanti al fatto che muoiono tre persone al giorno in Italia: l’altro giorno una ragazza, Anna Chiti, di 17 anni, al primo giorno di lavoro su una barca, senza neanche un contratto”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a “Cinque minuti”, in onda questa sera su Rai1. “Poi il quinto referendum, quello sulla cittadinanza: noi pensiamo che chi nasce o cresce in Italia sia italiano o italiana e nessuno gli possa togliere questo diritto”. Gli italiani “hanno una grande e straordinaria occasione di andare a votare e cambiare delle leggi per costruire un futuro migliore e sono convinta che lo faranno”.

“La linea del Partito Democratico è molto chiara, perchè è stata approvata in direzione nazionale senza voti contrari. E’ un voto che non guarda al passato, guarda al presente e al futuro di tanti giovani precari che hanno un contratto di un mese e non sanno se ce l’avranno il giorno dopo e non riescono a uscire di casa, a costruirsi una famiglia. Ma è anche un voto che consente di riparare a degli errori che la nostra parte ha fatto in passato”, ha poi detto rispondendo a una domanda sul Jobs Act che fu approvato dal Pd sotto il governo Renzi.

“Si tratta di una migliore occasione per partecipare, votare, cambiare queste leggi, contrastare la precarietà e riconoscere la cittadinanza, perchè non voglio più sentire un ministro dire che nelle classi bisogna ridurre gli stranieri: nelle classi non ci sono italiani o stranieri, ci sono bambine e bambini che hanno lo stesso diritto a un futuro e a una scuola di qualità”, ha aggiunto.

– Foto IPA Agency –

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