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Cronaca

“La Città illuminata”, rilancio post Covid per Bergamo e Brescia

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MILANO (ITALPRESS) – Bergamo e Brescia si rilanciano per il futuro post-covid: presentata oggi, preso le Gallerie d’Italia, “La Città illuminata”, evento che si terrà nei due territori a gennaio 2023 nell’ambito del progetto “Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023”.
All’incontro è intervenuto Dario Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali, che ha sottolineato come questa sia “una bella storia che si inserisce nella bella storia d’Italia, con la certezza che Bergamo e Brescia hanno creato un progetto innovativo. La cultura può dare un contributo enorme per la ripartenza, mi piace molto questa idea della città illuminata”.
Presente Attilio Fontana, presidente Regione Lombardia, che ha lodato l’iniziativa ed i sindaci Beppe Sala (sindaco di Milano), Giorgio Gori (Bergamo), Emilio Del Bono (Brescia).
I saluti iniziali di Giovanni Bazoli, presidente emerito Intesa San Paolo, di Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo e di
Enrico Pazzali, presidente del comitato Bergamo-Brescia città della cultura 2023.
Il Dossier presentato oggi è stato realizzato grazie al supporto del Centro di Ricerca ASK – Art, Science and Knowledge dell’Università Bocconi e con il sostegno del Comitato Bergamo Brescia 2023 e di Intesa Sanpaolo, e si articola in quattro aree su cui saranno realizzati iniziative ed eventi che renderanno Bergamo e Brescia protagoniste del palinsesto culturale italiano ed europeo durante tutto il 2023. “La cultura come cura” ha lo scopo di aiutare a costruire una memoria condivisa con uno sguardo di speranza verso il futuro. A questa si aggiungono: “La città natura” che avrà l’obiettivo di stimolare la riflessione sul rapporto tra spazi urbani e spazi naturali, una delle grandi sfide di questo secolo per rendere le due città più verdi e sostenibili; “La città dei tesori nascosti” per ripensare, reinterpretare e riprogettare il rapporto con i patrimoni culturali di entrambi i territori e infine “La città che inventa”, un insieme di progetti che vede protagoniste le imprese e le loro associazioni di rappresentanza che insieme alle istituzioni artistiche e culturali racconteranno la grande capacità inventiva, progettuale e realizzativa del manifatturiero caratteristico di questi luoghi.
Nella prima fase di ascolto del progetto è stato possibile mappare i luoghi e gli attori della cultura a cui hanno fatto seguito una serie di interviste qualitative per identificare le relazioni fra le due città e il livello di integrazione culturale fra le due province su cui attivare successivamente i tavoli di lavoro a cui hanno partecipato più di 300 realtà capaci di costruire una serie di iniziative coerenti con l’obiettivo finale. Nel corso dell’anno verranno messe in campo tutte le strutture necessarie per la realizzazione dell’evento, a partire da una piattaforma online che mostrerà su base quindicinale gli eventi in corso nelle due città e nei due territori.
“E’ la prima volta che Capitale italiana della Cultura non è una sola città, ma due – commenta il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – che lavorano insieme. Il progetto nasce dalla pandemia, ma è proiettato al rilancio, guarda al futuro: la cultura si pone come un catalizzatore di energie che va oltre la dimensione dei mondi soliti della cultura. L’idea di fondo è che la cultura faciliti la crescita del territorio nelle sue diverse accezioni: parliamo anche di formazione, imprenditorialità, con la cultura che diventa uno strumento di comprensione della complessità del mondo, la cultura che diviene un fattore di crescita anche economica di una società”.
Gli fa eco Emilio Del Bono, sindaco di Brescia: “Da città manifatturiere e industriali a unica capitale italiana della cultura. Il percorso avviato ormai due anni fa si fa sempre più concreto e oggi, con la presentazione del dossier al ministro Franceschini, aggiungiamo un altro tassello di questa lunga strada. Brescia e Bergamo hanno dimostrato di saper apprezzare la bellezza e l’estrema importanza della cultura e, soprattutto, di saperle dare lo spazio che merita per far sì che anche i nostri concittadini possano goderne”. Enrico Pazzali, presidente comitato “Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023”, ha sottolineato che: “Questo dossier è il risultato di un lungo lavoro che ha avuto come obiettivo quello di costruire un progetto ambizioso che permetterà alle due città di esprimere al meglio le loro identità e al tempo stesso di presentarsi con una nuova proposta culturale. Dopo questi anni difficili l’idea di “cultura come cura” ci è sembrata la via più giusta da seguire”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Dazi, per il Governo non è ancora un punto di arrivo finale

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ROMA (ITALPRESS) – “La dichiarazione congiunta Ue-Usa che ha formalizzato oggi l’intesa politica raggiunta lo scorso 27 luglio in Scozia tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump, fornisce finalmente al mondo imprenditoriale un quadro chiaro del nuovo contesto delle relazioni commerciali transatlantiche”.
Così in una nota Palazzo Chigi, secondo cui “non si tratta ancora di un punto di arrivo ideale o finale ma alcuni punti fermi importanti sono stati già raggiunti, a partire dall’aver evitato una guerra commerciale e dall’aver posto le basi per relazioni commerciali mutualmente vantaggiose. Di particolare importanza il carattere onnicomprensivo della tariffa orizzontale del 15%, che include il settore dell’auto e i settori strategici (farmaceutici, semiconduttori, legname) tuttora sotto indagine da parte statunitense, così come l’esenzione per settori quali aereonautica, farmaci generici, principi attivi e precursori chimici. Il Governo – sottolinea ancora la nota – resta impegnato, insieme alla Commissione Europea e agli altri Stati membri UE, per incrementare ulteriormente nei prossimi mesi, come previsto dalla dichiarazione congiunta, i settori merceologici esenti, a partire dal settore agroalimentare. Particolare impegno sarà allo stesso tempo riservato alla conclusione di un’intesa in tema di acciaio e alluminio, anch’essa prevista nel quadro della dichiarazione congiunta”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Joao Mario “Sono molto motivato, alla Juve trovato grande gruppo”

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TORINO (ITALPRESS) – “I primi giorni sono stati incredibili per me, mi sono trovato davvero bene. C’è un gruppo di grande qualità e l’ambientamento è stato semplice. Sento che siamo pronti per iniziare la stagione, abbiamo lavorato tanto”. Così Joao Mario, laterale portoghese classe 2000, neoacquisto della Juventus, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. “Nelle partite che ho disputato mi sono trovato bene – ha aggiunto Joao Mario -. Le richieste del mister sono di un calcio offensivo, mi trovo a mio agio. Sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, ma l’obiettivo è crescere ancora e aiutare la squadra. Sono rimasto sorpreso dalla grandezza di questo club, uno dei migliori al mondo, sono molto motivato”. Il terzino destro arriva dal Porto, un club che “compete ad alti livelli” e quindi Joao Mario si sente “preparato per aiutare la squadra e dare il meglio per raggiungere le vittorie. Cerco di trasformare la pressione in qualcosa di positivo. Questo è un club abituato a vincere e ha sempre questo obiettivo. Mentalmente sono preparato”. Poi sulla sfida con il Parma che segnerà il debutto in campionato: “Domenica sarà difficile, sappiamo che il campionato italiano è molto competitivo, non ci sono partite facili. In settimana ci siamo preparati, l’obiettivo sarà quello di tutte le partite: la vittoria. Siamo fiduciosi e ci sentiamo preparati”. Qualche anno fa il ruolo che ricoprirà Joao Mario era occupato dal suo connazionale Joao Cancelo: “Mi sono ispirato a lui, siamo simili dal punto di vista delle caratteristiche. Lo ammiro molto e mi ha dato tanti consigli ma non abbiamo parlato del mio trasferimento”. Joao Mario ha poi parlato di Alberto Costa, che ha fatto il suo
percorso inverso passando al Porto: “E’ un giocatore dal grande
potenziale, mio connazionale. Nel Portogallo ci sarà una bella
concorrenza”. Infine, sugli aspetti che sta cercando di curare di
più: “Devo lavorare per esaltare i miei punti forti e devo
migliorare a livello difensivo”, ha concluso Joao Mario.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Milano, sgomberato il centro sociale Leoncavallo

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MILANO (ITALPRESS) – Sgomberato dopo 31 anni di occupazione il Leoncavallo di Milano. In via Watteau, dove il centro sociale si era trasferito nel 1994 dalla storica sede di via Leoncavallo, sono intervenuti agenti della Polizia di Stato e l’ufficiale giudiziario.
“In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità. Le occupazioni abusive sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il Governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti”, scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!”, commenta sempre su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini.
Per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent’anni quell’immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell’occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive – prosegue -. Dall’inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4.000 immobili, tra alloggi di edilizia residenziale pubblica ed edifici di particolare rilievo. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti”.
“Ieri ero a Palazzo Marino, impegnato in incontri di lavoro. Ho delegato il vicecomandante della Polizia locale in mia rappresentanza a partecipare al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì – afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo. Per un’operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c’erano molte modalità per avvertire l’Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite. Ho ricevuto stamattina dal Prefetto la notizia. L’intervento sul Leoncavallo era sì previsto, ma per il 9 settembre. In considerazione di questa timeline ufficiale, come Comune avevamo continuato, con i responsabili del Leoncavallo, un confronto che portasse alla piena legalità tutta l’iniziativa del centro. Come sottolineato da alcuni quotidiani, si stavano valutando varie soluzioni a norma di legge, che potessero andare nel senso auspicato – prosegue il sindaco -. Sono convinto, e l’ho già dichiarato in precedenza, che il Leoncavallo rivesta un valore storico e sociale nella nostra città. E’ la mia opinione, so che le mie parole non troveranno d’accordo tutti. A mio parere, questo centro sociale deve continuare ad emettere cultura, chiaramente in un contesto di legalità. Da anni e anni è un luogo pacifico di impegno. Confermo la volontà di mantenere aperta l’interlocuzione con i responsabili delle attività del centro sociale”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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