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Ko gli Hawks di Gallinari, Popovich nella storia

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Gli Spurs rischiano di restare a guardare dopo la regular-season, ma intanto regalano una grande soddisfazione a coach Gregg Popovich. San Antonio batte i Los Angeles Lakers 117-110 e il 73enne entra nella storia Nba, eguagliando il record di vittorie di Don Nelson. In attesa del sorpasso che gli permetterà di diventare il coach con il maggior numero di partite vinte (prossimo impegno contro i Raptors), Popovich guida i suoi al suo successo dalla panchina, mentre dal campo ci pensa Dejounte Murray che sfiora la tripla doppia, mettendo a referto 26 punti, 10 rimbalzi e otto assist. Ne fanno 18 a testa Poeltl e Richardson, 13 Johnson e 11 McDermott. Lakers privi dell’infortunato LeBron James e che incassano la sconfitta numero 36. DNon bastano i 18 punti di Horton-Tucker e i 17 a testa di Westbrook (10 rimbalzi per lui) e Monk.
Atlanta ko sul parquet dei Pistons. Gli Hawks di Danilo Gallinari, decimi a Est, perdono all’overtime contro Detroit che si impone 113-110.
Il “Gallo” parte dalla panchina e in 21 minuti mette a referto 14 punti e 4 rimbalzi. Solo Clint Capela non va in doppia cifra tra i cinque del quintetto iniziale, ma fa comunque registrare al suo attivo 9 punti e 12 rimbalzi. Doppie doppie per Collins (17 punti e 11 rimbalzi) e Young (14 punti e 12 rimbalzi), 22 punti per Bogdanovic, 15 per Hunter. Vincono i Pistons trascinati dai 28 punti di Cunningham (10 gli assist) e dai 23 di Grant, senza dimenticare la doppia doppia, dalla panchina, di Bagley (19 punti e 10 rimbalzi).
In tutto otto le partite disputate nella notte. Spicca il successo dei Nuggets su Golden State (out Curry) con Nikola Jokic che chiude con una tripla doppia da 32 punti, 15 rimbalzi e 13 assist. Vincono anche Philadelphia (121-106 sui Bulls con Embiid grande protagonista con i suoi 43 punti e 14 rimbalzi), Heat (123-106 sui Rockets con 31 punti per Herro), Timberwolves (travolti i Blazers per 124-81 con 27 punti e 13 rimbalzi per Towns), Mavericks (111-103 contro i Jazz con 35 punti e 16 rimbalzi per Doncic) e Knicks (131-115 sui Kings con 46 punti e 10 rimbalzi per Randle).
(ITALPRESS).

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Inter alla pari contro il City, finisce 0-0 a Manchester

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MANCHESTER (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Pari ed equilibrio tra Manchester City e Inter, in una vera e propria partita a scacchi tra Pep Guardiola e Simone Inzaghi che termina senza reti. Grande rispetto tecnico da parte delle due squadre in campo, con i Citizens spesso alla ricerca della solita costruzione ragionata e l’Inter vigile nell’attendere gli inglesi e tentare la ripartenza. Un paio, difatti, i tentativi nerazzurri orchestrati dalla coppia Taremi-Thuram, con il City inizialmente mal posizionato ma bravo a rientrare. La prima occasione pericolosa della gara arriva al 35′, con l’errore in disimpegno di Bastoni e la conclusione mancina di Haaland che termina di poco fuori. Risponde al 41′ l’Inter, con l’azione avvolgente che porta al cross arretrato di Zielinski per il tiro di Thuram che finisce largo. Nel finale di primo tempo ancora nerazzurri pericolosi, stavolta con Carlos Augusto che innescato da Taremi chiude la ripartenza veloce con un sinistro rasoterra respinto da Ederson. Bene l’undici di Inzaghi, che dopo l’intervallo lascia invariato il suo schieramento, davanti ad un City che cambia invece qualcosa con gli ingressi di Foden e Gundogan per Savinho e l’affaticato De Bruyne. Inter ordinata e Manchester molto lento e compassato nel costruire le proprie offensive, spesso occultate proprio dalla compattezza interista. Una falla nella retroguardia nerazzurra si apre tuttavia al 69′, con Foden che liberato a centro area scarica un destro centrale bloccato da Sommer. Altre forze fresche in campo, stavolta per Inzaghi, che nell’ultimo terzo di gara dà spazio tra gli altri a Dumfries e Mkhitaryan, che al 76′ confezionano una buona occasione interista, grazie al cross dell’olandese per il tap-in dell’armeno che termina tuttavia alto. Finale teso, con l’Inter maggiormente schiacciata e il Manchester City proiettato in avanti. Iniziativa pericolosa quella che porta al colpo di testa sotto misura di Gundogan, debole e centrale però ancora tra le mani di Sommer. Lo stesso ex Barcellona andrà ancora vicino al gol di testa nell’ultimo dei quattro minuti di recupero, con il colpo di testa del tedesco che termina alto e pone fine alla sfida dell’Etihad.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Bologna non sfonda, è 0-0 contro lo Shakthar Donetsk

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Il ritorno in Champions del Bologna dopo sessant’anni è povero di gol. Al Dall’Ara gli emiliani pareggiano 0-0 al debutto contro lo Shakthar Donetsk, non riuscendo così a scardinare la difesa ucraina. I protagonisti della serata sono senza dubbio i due portieri: in avvio Skorupski para un rigore, mentre Riznyk nega la gioia del gol a Castro e Fabbian. Sotto il diluvio, il Bologna gioca con personalità, domina lo Shakthar per lunghi tratti, ma pecca di cinismo. Da segnalare l’omaggio al proprio paese dello Shakthar, sceso in campo indossando una maglia con i colori nazionali dell’Ucraina. Nei primi minuti i tifosi del Bologna vivono una vera e propria altalena di emozioni. L’euforia iniziale rischia di affievolirsi sul nascere, quando, dopo due minuti, Posch stende ingenuamente in area di rigore il brasiliano Eguinaldo, lanciato a rete. A salvare i rossoblù da una prematura doccia gelata, ci pensa, però, Skorupski: il portiere polacco, infatti, ipnotizza il fantasista Sudakov, parando il rigore. Nonostante un terreno di gioco martoriato dalla pioggia battente, il primo tempo viene giocato con una discreta intensità da entrambe le formazioni. Gli ospiti palleggiano con maggiore personalità, mentre il Bologna fatica nel costruire azioni pericolose. La migliore occasione per i ragazzi di Italiano arriva nel recupero della prima frazione: Ndoye imbuca per Castro, ma il tiro dell’argentino viene respinto da Riznyk. Nella ripresa il Bologna prende stabilmente il possesso della metacampo avversaria e aumenta la propria pericolosità offensiva. Al 52′ è ancora decisivo il portiere avversario, Riznyk, che, a tu per tu con Fabbian, si immola e salva ancora lo Shakthar. Seguono poi anche i tentativi di Castro e Ndoye. Con i cambi Italiano prova a ricercare soluzioni alternative, inserendo Dallinga, Iling e Urbanski. Nonostante la stanchezza finale, il Bologna non molla, sospinto dal proprio tifo. L’ultimo squillo è la girata di testa di Pobega al 89′, ma non basta. Gli emiliani torneranno in campo in Champions mercoledì 2 ottobre, attesi dalla trasferta contro il Liverpool.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Rivoluzione Roma: esonerato De Rossi, panchina a Juric

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ROMA (ITALPRESS) – Rivoluzione in casa Roma: esonerato Daniele De Rossi e panchina affidata a Ivan Juric. La convulsa giornata in casa giallorossa inizia al mattino con l’annuncio un po’ a sorpresa del divorzio dall’ex centrocampista, una decisione “adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio. A Daniele, che sarà sempre di casa nel club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione. Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra”. L’ex capitano, arrivato sulla panchina della Roma il 16 gennaio scorso al posto dell’esoneratro Josè Mourinho, al termine della scorsa stagione aveva firmato un contratto triennale con il club. Il suo esonero arriva dopo appena 4 giornate di campionato con un bilancio di tre pareggi e una sconfitta. In serata ecco poi il nome del sostituto, Ivan Juric. Il tecnico croato classe 1975 ha firmato con i giallorossi fino al 30 giugno 2025. Juric, dopo una carriera da calciatore fra Croazia, Spagna e Italia, ha iniziato il suo percorso da allenatore nel calcio giovanile e poi da assistente tecnico al fianco di Gian Piero Gasperini. Ha esordito in Serie A nel 2016-17 sulla panchina del Genoa, dopo aver ottenuto – nella stagione precedente – la promozione nel massimo campionato con il Crotone, la prima nella storia della società calabrese. Dal 2019 al 2021 guida l’Hellas Verona, accompagnando i gialloblù a due salvezze consecutive, valorizzando inoltre diversi calciatori. Nel 2021 assume il ruolo di manager del Torino, restando in carica fino al 2024 e diventando il secondo tecnico con più panchine negli ultimi 20 anni di vita del club granata.
Juric farà il suo esordio domenica all’Olimpico contro l’Udinese.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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