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Economia

Dl energia, FederlegnoArredo: “Costi insostenibili, a rischio la competitività dell’export”

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ROMA (ITALPRESS) – “Meno competitivi nell’export, più vulnerabili nell’import: è questo il rischio che corre la filiera legno-arredo a causa dello shock dei prezzi dell’energia e delle materie prime, che la guerra in Ucraina non ha fatto altro che accentuare, generando una fortissima crisi di competitività delle nostre aziende a favore di Paesi in cui è stata attuata una politica energetica che li rende meno dipendenti dai territori russi, oltre che in mercati strategici per il made in Italy, come il Nord America”.
Lo ha sottolineato Paolo Fantoni, vicepresidente di FederlegnoArredo con delega all’energia, intervenendo in audizione alla Camera dei Deputati sul DL Energia.
“In questo scenario – prosegue Fantoni – l’azzeramento degli oneri di sistema previsti dal Governo sono una goccia in mezzo al mare vista l’impennata dei prezzi, ma non solo: il rilascio dell’extra produzione di gas naturale alle imprese a prezzi calmierati rischia di richiedere tempi troppo lunghi. Bene, invece, l’estensione del credito di imposta anche agli auto-produttori di energia elettrica, che paradossalmente sono attualmente costretti a tenere spenti proprio quegli impianti che rappresentano il fiore all’occhiello dell’efficienza energetica industriale italiana. Siamo di fronte a un’emergenza che non concede tempo alle imprese costrette a decidere se fermare la produzione o produrre in perdita e il Governo deve prontamente intervenire con misure chiare e incisive”.
“All’interno della nostra filiera, quelle maggiormente colpite sono le aziende di pannelli, cioè le più energivore, che producono i semilavorati alla base di successive lavorazioni e dell’arredo – spiega Fantoni – Ma vanno tenuti in considerazione anche gli aumenti che subiscono i prodotti derivati dal gas, a partire dall’urea, elemento fondamentale per le colle nel nostro settore. Volendo quantificare possiamo dire che in termini di costi, oggi un pannello è fatto per il 65% di energia e per il restante 35% di legno. Si rende pertanto indispensabile evitare di escludere proprio l’urea dalle politiche comunitarie e nazionali di sostegno”.
(ITALPRESS).

Economia

Unicredit, via libera con prescrizioni dal Cdm a OPS su Banco BPM

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM da parte di UniCredit. Lo rende noto Palazzo Chigi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Aspi, Cda nomina Arrigo Giana nuovo amministratore delegato

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi, ha nominato Arrigo Giana quale amministratore delegato e Andrea Valeri vicepresidente.

Il consiglio, inoltre, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha confermato Piergiorgio Peluso come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sino all’approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2027.

-Foto Aspi-
(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria “Incertezza e dazi deteriorano il quadro economico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta il calo. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia”. E’ l’analisi dell’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.A marzo si è deteriorato per il secondo mese il clima di fiducia, scendendo sotto la media del 2024. È aumentata l’incertezza di politica economica, che frena le scelte di investimento delle imprese. I giudizi sulle condizioni per investire nel 1° trimestre 2025 peggiorano rispetto a fine 2024, sia nei servizi che nelle costruzioni, mentre restano quasi invariati nell’industria”, prosegue l’analisi.

Inoltre “nel 4° trimestre 2024 si è avuta una correzione al ribasso del reddito reale delle famiglie (-0,6%), limitando l’espansione annua a +1,2%; è scesa verso valori pre-pandemia la quota di risparmio (8,5% da 9,1%), favorendo i consumi. Indicatori negativi a inizio 2025: a febbraio le vendite al dettaglio sono rimaste ferme (+0,1% gli alimentari); a marzo è caduta la fiducia delle famiglie”. Secondo il Csc “a febbraio la produzione è calata (-0,9%), dopo il rimbalzo a gennaio (+2,5%). La variazione acquisita nel 1° trimestre è positiva (+0,4%) dopo 5 trimestri in calo. RTT indica un calo profondo del fatturato a febbraio, il PMI segnala ancora flessione a marzo (46,6 da 47,4), la fiducia peggiora. I dazi agiranno negativamente principalmente sul manifatturiero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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