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Cronaca

Odessa sotto attacco, Zelensky “Mosca vuole il Donbass e il Sud”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – L’offensiva russa in Ucraina prosegue e cresce la pressione nel sud e nell’est del paese. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky l’obiettivo di Mosca è “catturare” il Donbass. Anche il Cremlino ammette che uno dei principali obiettivi dell’operazione è proprio “salvare” quella regione. Sotto attacco stamattina la città portuale di Odessa, dove sono state udite alcune esplosioni. Anton Gerashchenko, consigliere del ministero degli Affari Interni ucraino, ha scritto sul suo canale Telegram che “Odessa è stata attaccata dall’aria” e che “alcuni missili sono stati intercettati dalla difesa antiaerea”.
Intanto la Russia ha annunciato di avere intenzione di aprire corridoi umanitari per l’evacuazione dei cittadini stranieri da Mariupol, la città assediata nel sud-est dell’Ucraina, dove nelle scorse ore sarebbe anche morto un regista lituano. Il corridoio collegherebbe Mariupol a Berdyansk.
La decisione in merito all’evacuazione dei cittadini stranieri sarebbe stata presa dopo la richiesta del presidente turco Erdogan all’omologo russo Putin.
“I nostri difensori – ha detto il presidente Zelensky in un video – continuano a riprendere il controllo delle comunità nelle regioni di Kiev e Chernihiv. Ci sono sempre più bandiere nazionali ucraine nelle aree che sono state temporaneamente occupate. Lo Stato maggiore delle forze armate ucraine ha fatto sapere che nel territorio di Donetsk e Lugansk sono stati respinti “sei attacchi” russi, distrutti “quattro carri armati, sei unità di veicoli corazzati e sette unità di veicoli nemici”.
“Stiamo rafforzando le nostre difese nella direzione orientale e nel Donbass”, ha spiegato Zelensky, secondo cui i russi vogliono “aumentare la pressione a est”. “Qual è l’obiettivo delle truppe russe? Vogliono catturare – ha evidenziato – sia il Donbass che il sud dell’Ucraina. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere noi, la nostra libertà, la nostra terra e il nostro popolo”.
Mosca non nasconde che uno dei principali obiettivi dell’operazione è proprio “salvare” il Donbass. “La sovranità delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk è stata riconosciuta dalla Federazione Russa”, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, al canale televisivo Bielorussia-24. “Abbiamo riconosciuto la loro indipendenza – ha continuato -, li abbiamo riconosciuti come stati indipendenti. L’operazione è iniziata su richiesta di queste due repubbliche. Uno dei principali obiettivi dell’operazione – ha aggiunto – è salvare queste repubbliche e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014, entro i confini fissati nelle costituzioni della Repubblica popolare di Lugansk e della Repubblica popolare di Donetsk”.
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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