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Cronaca

Formula E, Maserati scende in pista con il Rokit Venturi Racing

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ROMA (ITALPRESS) – Maserati scende in pista con ROKiT Venturi Racing per il suo debutto nella nona stagione del Mondiale di Formula E, le monoposto 100% elettriche. Accomunate da uno spirito competitivo e da un costante desiderio di innovare, Maserati e ROKiT Venturi Racing hanno scelto il Rome E-Prix per annunciare la loro partnership pluriennale. Maserati è il primo marchio italiano a partecipare al campionato di Formula E e debutterà sulla griglia di partenza con la nuova Gen3, la monoposto di Formula E più veloce, leggera e potente di sempre, caratterizzata da una serie di innovazioni progettuali, produttive e tecnologiche. Alla vigilia del Rome E-Prix, ROKiT Venturi Racing è alla guida dei due campionati mondiali: Squadre e Piloti. Nella scorsa stagione, il Team ha completato la sua campagna di maggior successo fino ad oggi, assicurandosi due vittorie, cinque podi e il titolo di vice campione del mondo con lo svizzero italiano Edoardo Mortara.
“Tornare nel motorsport con la Formula E era una scelta naturale per Maserati. Siamo, infatti, spinti dalla nostra passione e dall’innovazione. E siamo felici di condividere questa avventura con un partner animato dai nostri stessi valori e, come noi, proiettato nel futuro. Con il Team ROKiT Venturi Racing abbiamo in comune la stessa determinazione, voglia di competere e di vincere sui circuiti di tutto il mondo” ha commentato Davide Grasso, CEO Maserati. “La partnership con Maserati per Gen3 è un’ottima notizia. E’ un’occasione straordinaria per il team, per Maserati e per la Formula E, ma soprattutto è una notizia fantastica per i fan che assisteranno al ritorno di un marchio iconico nel motorsport di alto livello. Non solo stiamo ponendo solide basi per il nostro futuro a lungo termine in Formula E, ma questa è la possibilità di vivere una delle storie più emozionanti nello sport internazionale in cui un brand prestigioso torna alle sue radici, unendosi alla formula più innovativa e in più rapida crescita nell’ambito del motorsport.” ha detto Scott Swid, Chairman & Managing Partner, ROKiT Venturi Racing.
“L’unione con Maserati segna l’inizio di una nuova era e rappresenta il miglior risultato possibile per il team a seguito della nostra partnership di successo con Mercedes. Essere stati scelti per il ritorno di uno dei brand di motorsport più riconoscibili nell’ambito delle competizioni internazionali monoposto è segno dei successi ottenuti nelle ultime stagioni, in cui ci siamo affermati saldamente come team affidabile a livello commerciale e, soprattutto, come team vincente che può competere seriamente nei campionati. Con questo impegno, il team si trova ora in una posizione eccezionale per competere nelle gare di prossima generazione di Formula E, che avranno inizio nel 2023” ha dichiararo Susie Wolff, CEO e Managing Partner, ROKiT Venturi Racing.
“Ci fa estremamente piacere che Maserati abbia come partner per la Formula E ROKiT Venturi Racing, uno dei team più competitivi del campionato. E’ una grande risorsa per Maserati poter contare sul know-how Venturi. Pensiamo che la combinazione delle competenze progettuali di Maserati e delle capacità e dell’esperienza di Venturi nel campo delle corse produrrà un risultato estremamente efficiente. Il DNA e la passione per le prestazioni che ci accomunano uniranno il team” ha aggiunto Jean-Marc Finot, Senior VP, Stellantis Motorsport.
(ITALPRESS).

Cronaca

A Brescia 4 indagati per bancarotta fraudolenta, sequestri per 2 milioni

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BRESCIA (ITALPRESS) – I militari del Gruppo di Brescia, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria in materia di reati fallimentari, hanno analizzato, su delega della Procura della Repubblica di Brescia, gli aspetti di gestione di una ditta individuale (che aveva assunto i caratteri di “impresa familiare”) con sede a Concesio (BS) e operante nel settore della commercializzazione dei rottami ferrosi.

Gli approfondimenti svolti, in assenza di una contabilità correttamente ordinata, hanno consentito di appurare che i 4 componenti il nucleo familiare avrebbero ritardato il fallimento mediante l’esposizione di crediti “gonfiati” e, contestualmente, posto in essere sistematiche condotte di bancarotta fraudolenta.

Più nel dettaglio, le operazioni ricostruite hanno portato al depauperamento del patrimonio aziendale attraverso ripetuti bonifici per complessivi 1,9 mln di euro dapprima verso i propri conti personali e, in seguito, verso una società che, nei fatti, costituisce la “good company” attraverso la quale è proseguita l’attività della fallita. Quest’ultima società, inoltre, è risultata essere sottoposta ad un costante drenaggio di risorse verso conti esteri riconducibili ai medesimi soggetti che operavano all’interno della società in liquidazione giudiziale.

Atteso che una parte delle somme distratte, per complessivi euro 160 mila, è stata poi utilizzata da uno dei familiari, in parte per l’acquisto di beni di lusso (autovetture e un orologio) e, in parte, per occultarla all’estero sui propri conti personali, è stata contestata la condotta di auto-riciclaggio.

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Il materiale probatorio raccolto ha consentito al Pubblico Ministero titolare delle indagini di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari un decreto di sequestro preventivo per un importo complessivo pari a circa 2 milioni di euro che è stato eseguito sui conti correnti della good company al fine di impedire la prosecuzione della condotta con finalità distrattiva in caso di prossima dichiarazione di fallimento; sui conti correnti degli indagati, sui beni mobili e immobili a loro intestati, anche per equivalente.

– Foto screenshot video Guardia di Finanza –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Dazi, Weber “Trump non ci tratti come il Canada e Londra”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Unione europea rappresenta il 22% del Pil globale, mentre gli Usa il 25%. Siamo abbastanza alla pari in termini di dimensioni e potere economico. Partiamo da un punto di forza. Trump non può maltrattarci come sta facendo con il Canada, la Gran Bretagna o altri Paesi più piccoli. Il presupposto è l’unità”. Lo dice Manfred Weber, presidente e capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, in un’intervista al Corriere della Sera.

“E’ stato molto positivo che tutti i leader – Macron, Meloni, Merz – abbiano confermato che è la Commissione a negoziare. Ora siamo nella fase finale. La priorità è porre fine all’incertezza e ottenere chiarezza per le nostre imprese. Il Ppe sostiene il principio delle tariffe zero per i prodotti industriali. Il resto è nelle mani dei negoziatori”.

“Le regole su cui si basa il mercato unico non vengono stabilite nelle sedi delle grandi aziende della Silicon Valley e nemmeno alla Casa Bianca. Vengono stabilite dal Parlamento europeo” dice Weber ricordando le linee rosse da non oltrepassare nel negoziato sui dazi con gli Stati Uniti.

Per Weber “la scorsa è stata una settimana positiva per la cooperazione transatlantica, con il risultato del vertice Nato che ha portato a un accordo comune del 5% e la conferma da parte di Trump del suo impegno della Nato. In questo momento storico, non è possibile pensare a una difesa europea senza i nostri partner americani. Ma ora il nostro compito è passare al pilastro europeo della difesa all’interno della Nato. Voglio ringraziare il governo italiano e Antonio Tajani, perchè con la sua insistenza sul pilastro della difesa europea è una voce forte: sta trasmettendo lo spirito di Adenauer, De Gasperi e Schuman”. 

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-foto IPA Agency –

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Cronaca

Via libera al decreto flussi, 497 mila ingressi in 3 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del ministro del turismo Daniela Santanchè, ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

“L’obiettivo del provvedimento è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile – spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm -. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori”.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione: lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità; lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica.

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Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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