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Cronaca

Il Torino ferma il Milan, nessun gol, rossoneri a +2

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TORINO (ITALPRESS) – Un mezzo passo falso. Il pari in Piemonte per il Milan è… un assist per l’Inter, che deve ancora recuperare una gara e che, almeno virtualmente, potrebbe essere davanti ai cugini (a +1). Finisce 0-0 sul campo del Torino, un match tutt’altro che spettacolare che si chiude giustamente senza reti. I ritmi sono bassi fin dall’inizio, ma a metà tempo sono gli ospiti ad avere la prima occasione quando Calabria ci prova con il sinistro a giro al 24′, con Berisha attento a deviare lateralmente. Al 29′ Saelemaekers finisce a terra in area dopo il tocco di Vojvoda, ma l’arbitro lascia correre. Il primo squillo dei granata arriva al 33′ quando Ricci viene smarcato bene tra le linee, ma la sua conclusione mancina finisce larga. Termina senza reti una prima frazione abbastanza soporifera.
La gara sembra accendersi a inizio ripresa, quando al 5′ Maignan compie un miracolo su una bordata dal limite di Vojvoda deviando in corner. Al 12′ Leao accelera ed entra in area, con la palla che dopo un rimpallo va sul sinistro di Tonali poi rimpallato in scivolata da Bremer. Al 20′ è Tomori a immolarsi su Belotti, salvando un tiro a botta sicura dell’attaccante della nazionale.
Al 29′ il neo entrato Messias lancia Tonali che entra in area e va al tiro con il mancino ma Berisha blocca in tuffo. Sul fronte opposto, Belotti viene lanciato in contropiede al 31′ ed entra in area, ma la sua conclusione con il mancino finisce sull’esterno della rete. Al 38′ l’ex di turno Pellegri si presenta in area vincendo un rimpallo su Tomori e va al tiro con il destro, ma Maignan lo ferma in due tempi. Gli assalti finali della capolista sono timidi e il risultato rimarrà invariato fino al triplice fischio dell’arbitro. Un pareggio che non soddisfa di certo i rossoneri che salgono a quota 68 ma con l’Inter che, in caso di vittoria nel recupero di Bologna, passerebbe in testa. Il Torino rimane invece in undicesima posizione con 39 punti.
(ITALPRESS).

Cronaca

Prima sconfitta per l’Atalanta, l’Udinese ringrazia Zaniolo

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UDINE (ITALPRESS) – Al Bluenergy Stadium una brutta Atalanta perde la prima partita del suo campionato. Dopo gli scalpi di Inter e Pisa, infatti, l’Udinese di Runjaic batte anche la terza nerazzurra della Serie A, vincendo per 1-0 nell’anticipo della decima giornata. L’uomo copertina dei friulani è ancora una volta Zaniolo, autore del gol vittoria nel corso del primo tempo. Non hanno convinto, invece, le scelte di Juric, che ha escluso dall’undici titolare Lookman, De Ketelaere e Bellanova: le sostituzioni poi sono state troppo tardive. Sin dal primo tempo si vede una sola squadra in campo ed è l’Udinese, decisamente più tonica rispetto ad un Atalanta fiacca e imprecisa. Dopo svariate conclusioni dalla distanza provate dai vari Zaniolo, Atta e Kamara, al 40′, la formazione friulana capitalizza l’enorme mole di gioco prodotta, passando in vantaggio grazie al più classico dei gol dell’ex. A siglare l’1-0, infatti, ci pensa Zaniolo che, dopo aver ricevuto in area il cross dalla sinistra di Kamara, calcia di piatto e batte un incolpevole Carnesecchi. Per lui terza rete nelle ultime quattro partite con la maglia bianconera, a conferma del suo straordinario momento di forma. L’Udinese va vicino anche al raddoppio e ci vuole un super intervento di Carnesecchi su Karlstrom per tenere a galla l’Atalanta. Dall’altra parte, invece, l’unico sussulto creato dai nerazzurri arriva al 23′, quando Sulemana segna anticipando Bertola, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Zappacosta ad inizio azione. Nel secondo tempo l’Atalanta trova maggiori spazi, approfittando di un leggero calo d’intensità da parte dei padroni di casa. Juric prova a dare una scossa con i cambi, inserendo dopo dieci minuti Lookman e Krstovic. Quest’ultimo al 62′, anche a causa del disturbo di Kabasele, si divora clamorosamente il pari nell’area piccola, impattando il pallone con poca coordinazione. Stilisticamente più bella, invece, la conclusione da fuori di Bellanova al 81′, salvata però sulla linea da Atta che si improvvisa portiere. Nel finale l’Udinese gestisce senza patemi gli assalti confusionari dell’Atalanta, sfiorando il 2-0 su punizione con Piotrowski. I friulani vincono così meritatamente dopo una prestazione di spessore, scavalcando l’Atalanta e agguantando Bologna e Juve a quota 15.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Leader APEC adottano dichiarazione congiunta per approfondire la cooperazione

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GYEONGJU (COREA DEL SUD) (ITALPRESS/XINHUA) – I leader della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) hanno adottato sabato una dichiarazione congiunta al termine della riunione di due giorni dedicata ad approfondire la cooperazione per un futuro sostenibile.

Come sottolinea la Dichiarazione di Gyeongju, il mondo si trova in un momento cruciale: il sistema commerciale globale continua ad affrontare sfide significative, mentre il rapido progresso delle tecnologie trasformative e i cambiamenti demografici hanno implicazioni profonde e di lungo periodo per le economie membri dell’APEC.

La dichiarazione invita a rafforzare la cooperazione e a intraprendere azioni concrete per promuovere una crescita economica che porti benefici a tutti.

Oltre alla dichiarazione, i leader hanno adottato due documenti separati: l’Iniziativa APEC sull’intelligenza artificiale e il Quadro collaborativo APEC sui cambiamenti demografici.
-foto Xinhua-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “Nessuno tocca la giustizia, tema più politico che reale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il referendum normalmente significa affidare l’ultima parola al popolo, quindi quando si esprime si prende atto di quello che ha deciso il popolo. Il problema è far capire bene di cosa si sta parlando. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un’iniziativa elettorale a Napoli.
“In Paesi democratici, penso alla Spagna, alla Francia, alla Germania, il sistema giudiziario è completamente diverso perchè ad esempio i pubblici ministeri in questi tre Paesi sono sotto l’esecutivo. In Italia questo non avviene, rimarranno liberi di esercitare senza alcuna influenza dall’esecutivo, l’unica cosa che si fa è togliere alle correnti il Csm, ma non mi pare che sia un elemento che può in qualche modo influenzare il rapporto tra la magistratura e il suo lavoro”, ha aggiunto. “Non penso che bloccare, dividere in due la magistratura giudicante da quella inquirente sia un problema, visto che a oggi lo 0,5% dei pm passano dall’altra parte, quindi stiamo parlando di una cifra irrilevante. E’ un tema più politico che reale, nessuno tocca la giustizia, anzi secondo me cerca di ricostruire le condizioni perchè la giustizia diventi giustizia con la ‘g’ maiuscola, cioè capace di garantire tutti”, ha concluso Crosetto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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