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Cronaca

L’Udinese cala il poker, Empoli travolto 4-1

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UDINE (ITALPRESS) – L’Udinese travolge 4-1 l’Empoli alla Dacia Arena nel match valevole per la trentatreesima giornata di Serie A, decidono l’autogol di Ismajli e le reti di Deulofeu, Pussetto e Samardzic. Per i toscani, in crisi di risultati, in gol Pinamonti dagli 11 metri. Iniziano bene gli ospiti che si fanno subito vedere dalle parti di Silvestri dopo appena tre minuti con un mancino di Bandinelli, che termina sul muro eretto dagli avversari. La replica dei bianconeri non si fa attendere, infatti, al 6′ Deulofeu tenta un tiro a giro che si spegne di poco sul fondo. Per il vantaggio dei padroni di casa, però, è solo questione di tempo poichè al 7′ Ismajli, nel tentativo di allontanare un cross di Molina, devia goffamente la sfera nella propria porta facendo autogol e regalando l’1-0 ai friulani. I toscani si riversano subito in attacco creando due interessanti occasioni prima con La Mantia e poi con un colpo di testa di Pinamonti. La grande chance per il pareggio giunge al 18′, quando Benassi in contropiede si invola verso la porta di Silvestri ma, al momento della conclusione, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore bianconero.
Nella ripresa l’Udinese riprende da dove aveva lasciato e al 52′ trova al rete del 2-0 con il solito Gerard Deulofeu che, servito da Success, avanza sui venti metri, prende la mira e con il destro insacca alle spalle di Vicario. L’Empoli, sotto di due gol, cerca di riaprire la gara conquistando un calcio di rigore al 68′ per un fallo di Success ai danni di La Mantia. Sul dischetto si presenta Pinamonti, il cui tiro viene neutralizzato da Silvestri; sulla ribattuta segna Bandinelli, ma il direttore di gara fa ripetere il penalty. Al secondo tentativo Pinamonti batte Silvestri e accorcia le distanze. A dieci minuti dal triplice fischio il neo-entrato Pussetto, innescato da Deulofeu, trafigge Vicario con un diagonale e cala il tris. Prima del recupero c’è tempo anche per una magia di Samardzic che, con un tiro dalla distanza, fissa il punteggio sul definitivo 4-1.
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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