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Cronaca

Sui media si parla più del ferrarista Leclerc che di Macron

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ROMA (ITALPRESS) – Sui media italiani, ancora quasi completamente concentrati sul conflitto fra Russia e Ucraina (84.924 citazioni), si fanno spazio anche le elezioni presidenziali francesi (7.226), ma la vittoria al GP di Australia del ferrarista Charles Leclerc (4.069) ha più visibilità del presidente Emmanuel Macron (3.909). Lo rileva il monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti media fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha indagato quali sono stati i protagonisti della corsa all’Eliseo più presenti sui media italiani dalla mezzanotte di domenica 3 aprile (una settimana prima del voto) alle 15 di mercoledì 13 aprile.
Macron è tallonato dalla sua avversaria al ballottaggio del 24 aprile, Marine Le Pen, che ha ottenuto 3.593 menzioni, mentre Jean Luc Mèlenchon, considerato l’ago della bilancia di queste elezioni, il quale ha dichiarato che “non bisogna dare un solo voto a Le Pen”, è sul gradino più basso del podio (2.283). In quarta posizione il volto nuovo del populismo d’Oltralpe, Eric Zemmour (1.770), che per numero di citazioni sulle sole emittenti radio e tv (331) batte sia Le Pen (282), sia Mèlenchon (266). Quinto posto per la neogollista Valèrie Pècresse (1.088), salita alla ribalta dei media soprattutto perchè, non avendo raggiunto la soglia del 5% necessaria per il rimborso delle spese elettorali, ha chiesto l’aiuto finanziario dei propri sostenitori per fare fronte ai debiti contratti.
Fra i leader di partito italiani che hanno commentato le presidenziali francesi, il più citato, forse proprio per il suo forte legame con la Francia, visto che ha diretto a lungo la Scuola di Affari internazionali dell’Università Sciences Po di Parigi, è Enrico Letta (823), seguito da Matteo Salvini (732), grande tifoso di Le Pen, e da Giorgia Meloni (434), che invece ha dichiarato di non sentirsi rappresentata da nessuno dei candidati al ballottaggio.
Analizzando i soli dati relativi alle emittenti televisive, Mediamonitor.it evidenzia che le presidenziali francesi sono state seguite soprattutto dalla Rai (229 citazioni), che si lascia alle spalle Mediaset (131), SkyTG24 (98) e La7 (65). Fra i canali allnews, RaiNews24 e SkyTG24 condividono ex- aequo il primo posto, con 98 citazioni, mentre fra i generalisti Rai3 (57) stacca Rai1 (38) e Rai2 (26) e Rete4 (26) batte Canale 5 (23). Macron ha avuto visibilità soprattutto su TGCom24 (48) e SkyTG24 (47), Le Pen su RaiNews (34) e TGCom24 (33).
(ITALPRESS).

(Photo credit: agenziafotogramma.it)

Cronaca

“Un’altra storia” di Maurizio Landini al Salone del Libro di Torino

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TORINO (ITALPRESS) – “Questa non è solo la mia storia, è una storia collettiva”. Maurizio Landini ha presentato la propria autobiografia al Salone del Libro di Torino. La giovinezza a San Polo d’Enza, la passione per il calcio, la parrocchia, il lavoro come metalmeccanico, la politica, le prime esperienze sindacali, l’impegno come segretario generale della Cgil. “Un’altra storia”, edito da Piemme, è il viaggio di una vita che incrocia gli ultimi decenni del nostro Paese. “Un Paese andato incontro a uno smantellamento di diritti e tutele, all’impoverimento del tessuto economico e produttivo – si legge in una nota -, all’allontanamento dalla partecipazione politica, alla fuga verso altri paesi dei giovani, sempre più costretti alla precarietà. Temi strettamente legati al referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, per i quali il segretario in queste settimane sta toccando per comizi e iniziative tante città italiane. L’obiettivo è il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì. Cinque sì”. A coloro che invitano a non andare a votare, in un’Italia in cui è sempre più forte l’astensionismo, il segretario risponde con una battuta: “Don Gallo una volta disse che il mondo non si divide tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti”. E proprio sui punti di contatto tra il mondo cattolico e le battaglie per l’uguaglianza della Cgil, aggiunge: “Le cose più di sinistra che ho letto negli ultimi anni sono le encicliche di Papa Francesco. Quanto al nuovo pontefice, vedo un elemento di continuità con Bergoglio: le sue prime parole sono state “pace disarmata”. E riguardo al suo nome, non dimentichiamo che Leone XIII fu il Papa la cui dottrina sociale mise al centro la persona e il lavoro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Morto l’editore Nichi Grauso, tra i pionieri nel mondo informazione

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CAGLIARI (ITALPRESS) – E’ morto Nicola Grauso, per tutti Nichi, l’editore sardo tra i pionieri nel mondo dell’informazione. Aveva 76 anni ed era malato da tempo. Iniziò la sua attività nel 1975 con Radiolina, una delle prime radio private in Italia e poi entrò nel mondo della tv con l’emittente Videolina. Fondò il sito de L’Unione Sarda, primo giornale sul web in Europa e secondo nel mondo.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Legame indissolubile tra il Papa e l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tu es Petrus”. Così la premier Giorgia Meloni sui social, al termine della messa per la cerimonia di insediamento del nuovo pontefice. “Oggi Papa Leone XIV inizia il suo Ministero petrino. C’è un legame indissolubile tra l’Italia e il Vicario di Cristo. Il popolo italiano guarderà a lui e alla Chiesa come guide e punti di riferimento, in questo complesso tornante della storia”, sottolinea.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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