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Pioli “Elettrizzante lottare per lo scudetto, Ibra c’è”

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MILANO (ITALPRESS) – La sconfitta nel derby di Coppa Italia “ci ha deluso e non ci ha fatto bene ma resta un’altra competizione e non può condizionare la classifica del campionato. Non siamo stati bravi negli episodi decisivi della partita, raccogliamo questi insegnamenti e cerchiamo di fare meglio domani”. Stefano Pioli vuole che il suo Milan si scrolli di dosso le scorie dello 0-3 contro l’Inter di martedì e pensi solo a fare bene all’Olimpico contro la Lazio di Sarri per poter sognare ancora il tricolore. “Siamo consapevoli del percorso che stiamo facendo e del momento che stiamo vivendo, è il momento più elettrizzante, entusiasmante che potremmo vivere perchè siamo a cinque giornate dalla fine in lotta per lo scudetto. Siamo motivati e concentrati sulla partita di domani. Non conta come sta la squadra dopo il derby, conta quello che vogliamo e che dovremo fare domani sera”. E a Roma ci sarà anche Ibrahimovic. “Zlatan è il faro di questa squadra, la sua forza di volontà è indomabile, quello che sta facendo per essere disponibile e aiutare la squadra è eccezionale. Partirà con noi. Sta bene anche Rebic, non c’è nessun caso – aggiunge – Soffre di una tendinite cronica al ginocchio che ogni tanto si sveglia, per fortuna sono stati sufficienti due giorni di cure per riaverlo a disposizione. E’ chiaro che tutti gli infortuni avuti ci hanno impedito quelle rotazioni che potevano far rifiatare qualche giocatore ma ormai non conta niente, siamo concentrati su quello che dobbiamo fare domani sera”. Poi una battuta sul calendario: “Le ultime due giornate, se le cose staranno così, era giusto farle giocare con tutte le partite allo stesso orario. Ma è inutile parlare di situazioni che non posso controllare, per cui concentriamoci su altre. Nel girone di ritorno siamo la squadra che, assieme alla Juve, ha fatto più punti – sottolinea ancora Pioli – Vogliamo provare a stare lì fino alla fine e provare a vincere tutte le partite”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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I Clippers battono i Lakers nel derby nella notte Nba, Houston sorprende Denver

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ROMA (ITALPRESS) – Sono i Clippers a prendersi il derby di Los Angeles contro i Lakers, ritrovando la vittoria dopo cinque sconfitte di fila; è questo uno degli highlights della notte Nba. Una partita segnata dall’uscita di scena di Luka Doncic, out per tutta la seconda metà di gara; un forfait che si è aggiunto a quello di Austin Reaves, limitando la potenza di fuoco dei Lakers, che perdono per 103-88 nonostante il massimo stagionale di LeBron James (36 punti). Dall’altra parte arrivano le doppie doppie di Kawhi Leonard (32 punti e 12 rimbalzi) e James Harden (21 punti e 10 assist). Ad aprire la serata era stato il successo degli Houston Rockets, che infliggono un sono stop ai Denver Nuggets, che cadono in casa per 101-115 e si vedono interrompere una striscia di sei vittorie consecutive. Grande protagonista di serata è Kevin Durant, con 31 punti frutto anche del 5/6 da tre. In generale, i Rockets la vincono proprio grazie alla percentuale dall’arco (19/35, 54%, contro l’8/29 di Denver). E, quando i Nuggets si riavvicinano, subentra il parziale decisivo di Reed Sheppard, che chiude con 28 punti dalla panchina. Tra le altre partite, ai Philadelphia 76ers serve ancora un super Tyrese Maxey da 38 punti per battere i Dallas Mavericks con il risultato di 121-114.

Decisivo il parziale da 11-0 nell’ultimo quarto. Ai Mavs non bastano i 24 punti di Cooper Flagg e Anthony Davis, a cui risponde anche VJ Edgecombe con 26 punti. In grande serata anche Payton Pritchard che, in assenza di Jaylen Brown, si carica sulle spalle i Boston Celtics e, con 33 punti, 7 rimbalzi e 10 assist, mette al tappeto i Toronto Raptors, ancora una volta un po’ confusionari nei momenti chiave e ko per 96-112. Nella sfida tra squadre in difficoltà, i New Orleans Pelicans si impongono per 128-109 sugli Indiana Pacers ritrovando un buon Zion Williamson, che realizza 29 punti dalla panchina. Ai Golden State Warriors serve il solito Stephen Curry (28 punti e 10 rimbalzi), oltre a Jimmy Butler, per avere la meglio in volata per 119-116 sui Phoenix Suns, a cui non bastano i 38 punti di Devin Booker. Vittorie in trasferta per Washington Wizards (122-130 sui Memphis Grizzlies), Orlando Magic (127-128 ai supplementari con gli Utah Jazz) e Portland Trail Blazers (93-98 sui Sacramento Kings), mentre i Detroit Piston trovano la quinta vittoria casalinga di fila battendo per 112-86 i Charlotte Hornets grazie alla tripla doppia (22-10-10) di Cade Cunningham.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Conceicao e Openda, la Juventus continua a vincere: Roma sconfitta 2-1

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TORINO (ITALPRESS) –  La Juventus batte la Roma 2-1 all’Allianz Stadium e si porta a -1 dal quarto posto occupato proprio dai giallorossi. Sono le reti di Conceicao (uscito per infortunio nella ripresa) e Openda a regalare continuità alla squadra di Luciano Spalletti dopo la bella vittoria esterna sul Bologna. Non è un risultato qualunque per i bianconeri, bensì un successo che aggiunge autostima e fiducia.

La Roma infatti si presentava a Torino con la miglior difesa del campionato (8 gol presi prima di stasera) e senza aver mai preso più di un gol a partita in Serie A. Il reparto arretrato scelto da Gasperini allo Stadium è però inedito. Ndicka è con la Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, mentre Hermoso parte dalla panchina per un affaticamento. La scelta del tecnico quindi, oltre che su Mancini, ricade su Ziolkowski e Rensch.

Il sistema di duelli a tutto campo di Gasperini regge per quasi un tempo, poi la retroguardia giallorossa inizia a scricchiolare: al 43′ Conceicao ha la palla dell’1-0, ma calcia sul corpo di Svilar. Lo stesso duello si ripete due minuti dopo: il fraseggio nello stretto tra Yildiz e Cambiaso si chiude con il diagonale vincente del portoghese figlio d’arte, autore del terzo gol stagionale, il secondo in campionato.

Al 52′ altra chance: Yildiz scambia con Openda e arriva a calciare col mancino sfiorando il secondo palo. L’estro del turco mette alle corde la Roma poco dopo: Yildiz sfonda centralmente e serve Conceicao che supera la carica di Wesley e prova a beffare Svilar col tacco, trovando l’opposizione del portiere serbo. Gasperini capisce il momento e cambia l’intero tridente d’attacco: fuori Pellegrini, Dybala e Soulé; dentro Bailey (costretto ad uscire al 73′ per un problema fisico), Ferguson e Baldanzi.

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Le prime sostituzioni di Spalletti sono invece obbligate: Conceicao chiede il cambio per un problema muscolare, Bremer invece si ferma per una gestione delle energie dopo il lungo stop. In campo vanno quindi Zhegrova e Rugani. Tatticamente non cambia nulla e nemmeno il copione di gioco subisce modifiche. Il 2-0 al 70′ nasce proprio da un cross di Zhegrova. McKennie va a colpire di testa in anticipo su Ziolkowski: Svilar si oppone, ma non può nulla sul servizio intelligente dello statunitense per Openda che appoggia in rete da due passi.

Cinque minuti dopo però la Roma la riapre con Baldanzi, tempestivo nel depositare in rete dopo una deviazione di Di Gregorio sul diagonale precedente di Ferguson. La squadra giallorossa ci crede e lascia spazi: Yildiz ha la palla del ko all’80’ ma il suo destro si stampa sul palo. Il risultato non cambia più. La Juventus si riaffaccia nella bagarre per lo Scudetto.

IL TABELLINO

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Kalulu 6, Bremer 7 (16’st Rugani 6), Kelly 6; McKennie 7, Locatelli 7, Thuram 6.5, Cambiaso 6.5 (44’st Kostic sv); Conceicao 7 (16’st Zhegrova 6), Yildiz 7 (44’st Miretti sv); Openda 7 (37’st David sv). In panchina: Perin, Scaglia, Joao Mario, Rouhi, Felipe, Adzic, Milik. Allenatore: Spalletti 6.5.

ROMA (3-4-2-1): Svilar 6.5; Mancini 6.5, Ziolkowski 5.5, Rensch 6; Celik 5, Cristante 6, Kone 5, Wesley 7; Soulé 5 (11’st Baldanzi 7), Pellegrini 5 (8’st Bailey 5, 28’st El Shaarawy 6); Dybala 5.5 (11’st Ferguson 6.5). In panchina: Vasquez, Gollini, Angelino, Tsimikas, Hermoso, Sangaré, Mirra, Ghilardi, Pisilli, Bah. Allenatore: Gasperini 6.

ARBITRO: Sozza di Seregno 6.
RETI: 44’pt Conceicao, 25’st Openda, 30’st Baldanzi.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Soulé, Conceicao, Kone, Cristante, McKennie.
Angoli: 2-4.
Recupero. 1′ pt, 5′ st.

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Tra Lazio e Cremonese vince la noia, all’Olimpico è 0-0

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio manca un’altra occasione di trovare continuità e dare l’assalto alla zona Europa, pareggiando per 0-0 in casa contro la Cremonese. I biancocelesti non danno seguito all’impresa di Parma e, soprattutto, continuano a non riuscire a vincere due partite di fila in Serie A, rimanendo a tre punti dal quinto posto della Juventus.

Scelte quasi obbligate per Sarri, che deve fare a meno anche degli squalificati Basic e Zaccagni: a centrocampo, quindi, spazio a Vecino, mentre in attacco è Pedro a vincere il ballottaggio con Noslin, che parte di nuovo dalla panchina. Nicola, invece, in difesa lancia Folino per la prima volta titolare e a centrocampo sceglie la coppia formata da Bondo e Grassi, con Johnsen in posizione di trequartista dietro a Bonazzoli e Vardy. La partita inizia su ritmi abbastanza bassi, soprattutto per demerito della Lazio che tiene il possesso palla ma fatica a trovare velocità negli scambi e nei movimenti per provare a impensierire la difesa ospite, che si chiude bene e concede poco, cercando poi di ripartire con Barbieri sulla fascia e gli scatti di Vardy in profondità. Poco prima della mezz’ora arriva un’occasione importante per la Lazio, con Castellanos che tenta una complicata deviazione di testa ma non trova nessun compagno in area, favorendo la presa di Audero.

Uno dei problemi della Lazio sono le poche situazioni in cui i biancocelesti sono riusciti a isolare nell’uno contro uno Cancellieri e Pedro. Il secondo tempo inizia con due lampi importanti, da una parte con Castellanos, che non impatta al meglio e non impensierisce Audero, e dall’altra con Vardy, che da buona posizione di testa manda alto. È solo un’illusione, però, visto che i ritmi tornano presto ad abbassarsi.

Sarri si affida di nuovo all’imprevedibilità di Noslin, che appena entrato detta a Guendouzi un bel movimento in profondità e arriva al tiro, troppo strozzato. La partita diventa anche un po’ nervosa (da sottolineare il giallo a Guendouzi, che era diffidato e salterà la partita contro l’Udinese) e i due portieri si fanno trovare pronti sui tentativi senza troppe ambizioni di Bonazzoli e Marusic.

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Nel recupero, protagonista Guendouzi, prima con un cross pericoloso ben respinto da Audero, e poi con una super ripartenza che ha portato all’espulsione di Ceccherini per fallo da ultimo uomo su Cancellieri. Sulla punizione da ottima posizione va Cataldi, ma il suo tiro si spegne sul fondo, alto di poco.

IL TABELLINO

LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Gila 6, Romagnoli 6, Pellegrini 6 (37’st Lazzari sv); Guendouzi 6.5, Cataldi 6, Vecino 6 (19’st Belahyane 6); Cancellieri 6, Castellanos 5.5, Pedro 5.5 (19’st Noslin 6). In panchina: Mandas, Furlanetto, Patric, Tavares, Provtsgaard, Farcomeni, Fernandes. Allenatore: Sarri 6.

CREMONESE (3-4-1-2): Audero 6; Terracciano 6, Baschirotto 6, Folino 6 (25’st Ceccherini 5); Barbieri 6 (43’st Floriani Mussolini sv), Grassi 5.5 (24’st Vandeputte 6), Bondo 5.5, Pezzella 6; Johnsen 5.5 (31’st Zerbin 6); Bonazzoli 5.5 (31’st Sanabria 6), Vardy 6. In panchina: Silvestri, Nava, Faye, Valoti, Sarmiento, Lordkinapidze, Moumbagna, Vazquez. Allenatore: Nicola 6.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino 5.
NOTE: serata nuvolosa, terreno in ottime condizioni.
Al 49’st espulso Ceccherini per fallo su chiara occasione da gol. A
mmoniti: Pedro, Grassi, Barbieri, Romagnoli, Guendouzi, Pezzella, Gila.
Angoli: 3-0.
Recupero: 1′ pt; 5′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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