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Cronaca

Il Venezia esonera Paolo Zanetti, in panchina va Soncin

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il Venezia esonera Paolo Zanetti e affida la guida della prima squadra ad Andrea Soncin, tecnico della Primavera. Lo ha ufficializzato il club lagunare in un comunicato. “La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una magnifica pagina della storia arancioneroverde con la promozione in Serie A dello scorso anno – si legge nella nota – Con mister Zanetti sono stati sollevati dall’incarico anche l’allenatore in seconda Alberto Bertolini, l’assistente Nicola Beati e il preparatore Fabio Trentin, a cui vanno i ringraziamenti della società per la collaborazione in queste due stagioni”. Zanetti paga dunque le otto sconfitte di fila che hanno fatto precipitare il Venezia all’ultimo posto solitario in classifica con 22 punti a quattro giornate dalla fine più l’eventuale recupero con la Salernitana. “Come abbiamo detto nei giorni scorsi, tutti condividiamo il merito dei successi della scorsa stagione, e tutti dobbiamo assumerci la responsabilità dei fallimenti di questa stagione – sottolinea il presidente dei veneti, Duncan Niederauer – E’ anche chiaro che dobbiamo fare del nostro meglio per lottare con tutti i nostri mezzi fino alla fine della stagione, e fare tutto ciò che pensiamo sia necessario per realizzare questo miracolo. I nostri fan non meritano nulla di meno”. “Partendo da queste considerazioni, abbiamo chiesto a Paolo Zanetti e al suo staff di fare un passo indietro per il resto della stagione. Abbiamo passato momenti belli e brutti insieme, e abbiamo costruito un buon rapporto. Questi avvicendamenti sono normali nel mondo del calcio”. A prendere il timone per questo finale di stagione il tecnico della Primavera, Andrea Soncin, che “conosce molto bene la società e i giocatori, e secondo noi ha fatto un ottimo lavoro con la Primavera in questa stagione. Andrea è consapevole che si tratta di una soluzione temporanea, fino alla conclusione della stagione. Capisce anche che stiamo chiedendo a lui e ai giocatori di provare a fare un miracolo. Non abbiamo nulla da perdere e impareremo molto sulla nostra squadra dal modo in cui finiremo la stagione. Con questo cambiamento, ora tocca ai giocatori dimostrare che sono pronti a fare la loro parte. La responsabilità del nostro rendimento in questa stagione è anche loro, e come ci comportiamo da ora fino alla fine della stagione dipende interamente da loro. Niente alibi. Niente scuse”, chiosa Niederauer.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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