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Cronaca

Online “Amici WeCare 2.0”, prima piattaforma web di supporto ai pazienti

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ROMA (ITALPRESS) – In attesa che la sanità digitale diventi realtà su scala nazionale, anche grazie ai fondi del Pnrr, è il terzo settore a fare la prima mossa: è online da oggi ‘Amici WeCare 2.0’, la prima piattaforma digitale di supporto ai pazienti, sviluppata da Amici Onlus, associazione di riferimento per le persone con malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), ossia soprattutto la Malattia di Crohn e la Colite ulcerosa.
Amici WeCare 2.0 è anzitutto un ecosistema di servizi: dalla possibilità di prenotare e scaricare esami di laboratorio – che saranno effettuati anche tramite prelievi a domicilio – ai teleconsulti gratuiti con specialisti, infermieri, psicologi ed esperti legali, fino al telemonitoraggio grazie all’ausilio di dispositivi indossabili d’avanguardia e certificati. La piattaforma mira a promuovere un ruolo più attivo del paziente, che sia così più coinvolto e consapevole del proprio percorso di cura. La proposta è quella di un modello di ‘salute partecipatà che sfrutti le potenzialità della digital health e favorisca quindi una gestione più efficace ed efficiente – perchè più consapevole – della propria condizione di salute.
Al contempo, la piattaforma consentirà la raccolta e l’aggiornamento di una enorme quantità di dati – validati di continuo tramite le interazioni fra professionisti e pazienti – che si candidano a diventare l’esempio più concreto e maturo di Patient Reported Outcome costruiti a partire da un’infrastruttura digitale, e quindi in grado di supportare le scelte di decisori in ambito non soltanto clinico, ma anche di governance delle patologie coinvolte.
‘Amici WeCare 2.0’ è stata presentata oggi in Senato – in occasione del go live – nel corso di una conferenza stampa organizzata su iniziativa della senatrice Maria Alessandra Gallone, presidente dell’Intergruppo Parlamentare MICI. Inedita, oltre all’architettura in sè del progetto digitale, anche la capacità dell’Associazione di pazienti di attrarre partner di assoluto riferimento, a livello internazionale, per la gestione di risvolti legati al trattamento dei dati e alla privacy – con lo Studio Panetta & Associati – agli esami di laboratorio – con Federlab – ai teleconsulti – con il Gruppo CGM – e al monitoraggio a distanza – con Comftech.
‘Le malattie infiammatorie croniche intestinali sono da sempre all’attenzione delle Istituzioni – dice Pierpaolo Sileri, sottosegretario di Stato alla Salute -. Abbiamo istituito infatti un Tavolo di lavoro con l’obiettivo di rafforzare l’attenzione verso queste patologie. Stiamo lavorando per promuovere iniziative tese a rafforzare la diagnosi e la cura delle MICI, per dare risposte: evitare che il paziente, che convive con quel dolore fisico e psicologico, si smarrisca attraverso modelli complessi che rallentano la diagnosi a discapito della buona riuscita del percorso di curà.
‘L’Associazione Amici Onlus, che da anni è vicina, sostiene, aiuta le persone affette da malattie croniche dell’intestino, oggi fa un importante passo in più con la prima piattaforma di supporto ai pazienti – dichiara la senatrice Gallone -. Un segno tangibile dello straordinario impegno di tutti coloro che lavorano nell’associazione e che rappresentano un punto di riferimento per uomini e donne ma anche ragazzi e bambini che quotidianamente affrontano patologie spesso invalidantì. ‘Come parlamentare – aggiunge – ho voluto essere accanto ad Amici supportando in ogni modo questa preziosa attività e creando un’Associazione interparlamentare per la tutela delle persone con malattie croniche dell’intestino che in Italia sono più di 250mila. Presentare questa piattaforma web, che permette di abbattere tempi e spazi e di essere vicini a chi soffre, favorendo la condivisione e la partecipazione attiva dei pazienti, è per me motivo di orgoglio. Con la consapevolezza che da qui parte una fase importante per l’associazione e per tutti i pazienti che ad essa fanno riferimentò.
‘Comprendere quanto la digitalizzazione possa contribuire a rispondere alle priorità di vita e di cura dei pazienti è complesso, per chi non vive l’esperienza di malattia. Progettare invece, per una associazione di pazienti, il futuro e realizzare il primo esempio di sistema integrato di assistenza ai pazienti e promuovere una digitalizzazione capace di coinvolgere i pazienti, i caregivers, il mondo scientifico e le Istituzioni è un esempio di straordinaria capacità di analisi e programmazione di un ente del terzo settore – commenta Giuseppe Coppolino, presidente Associazione nazionale Amici Onlus -. Siamo sicuri che Amici WeCare sarà fonte di numerosi progetti che contribuiranno ad arricchire l’ambito della ricerca scientifica, grazie alla straordinaria consapevolezza della comunità che rappresentiamo che il futuro della sanità deve coinvolgere sempre più le associazioni dei pazienti, individuando tra queste quelle capaci di operare con proiezioni future e ingaggio di tutti gli stakeholder’.
‘Il rapporto tra medico e paziente cambia, perchè si introduce un terzo elemento, che è quello della medicina digitale, che è uno dei punti fermi del Pnrr e permetterà di mettere veramente in piedi la telemedicina, il teleconsulto, e al paziente di avere in tempi rapidi una serie di consulti e accertamenti sia dallo specialista di riferimento che da altrì, afferma Flavio Caprioli, segretario generale IG-IBD.
‘Possiamo e sappiamo che molto si potrà fare grazie alla digitalizzazione e su questo tema le opportunità che offre il PNRR saranno fondamentali per trasformare la Sanità e il SSN. Ovviamente la trasformazione, poichè comporta sia l’adeguamento dei sistemi sanitari che, e soprattutto, un’evoluzione culturale, si realizzerà su un periodo medio lungo e procederà a macchia di leopardo – commenta Salvatore Leone, direttore generale Associazione nazionale Amici Onlus -. Ma quando interessi di questa portata si mettono in moto, è impossibile che si fermino. L’impatto delle tecnologie digitali sull’intero sistema sanitario è destinato a essere epocale e di lungo periodo e Amici, con il lancio di questa piattaforma, si propone come interlocutore privilegiato sia della comunità scientifica che delle Istituzioni per fornire dati utili a garantire una migliore assistenza ai pazienti che rappresentiamo. Siamo certi che ci sia una strada per trovare una cura definitiva e Amici WeCare va in quella direzionè.
‘Amici WeCare 2.0’, realizzata con il contributo non condizionante di Biogen, Galapagos, Pfizer e Janssen, si avvale, come anticipato, della collaborazione di partner tecnici di primo piano, ai fini dell’implementazione delle soluzioni digitali offerte ai pazienti: il servizio di teleconsulto utilizza la piattaforma ‘Clickdoc’ di CompuGroup Medical (CGM) Italia, leader nell’assistenza specialistica da remoto affidabile e di qualità. Grazie alle partnership con Federlab e ComfTech, i pazienti iscritti alla piattaforma potranno inoltre ottenere, rispettivamente, prestazioni di diagnostica di laboratorio a tariffa agevolata e dispositivi digitali indossabili per il monitoraggio, ad esempio, dei parametri cardiaci e respiratori.
‘Proteggere i dati sanitari dei pazienti è proteggere una parte di loro e della loro salute. La piattaforma di Amici Onlus è stata sviluppata in quest’ottica, tenendo in considerazione i più innovativi principi del GDPR, come la Privacy-by-Design e l’accountability’, commenta l’avvocato Federico Sartore, Counsel Panetta Studio Legale.
‘Siamo orgogliosi di essere al fianco di Amici Onlus in un progetto davvero innovativo, quasi visionario nel terzo settore. AmiciWecare 2.0 mette al centro il paziente, con l’obiettivo di semplificare la relazione con i professionisti sanitari, migliorando l’accessibilità e la qualità dell’assistenza da remoto – dichiara Alberto Pravettoni, General Manager CGM TELEMEDICINE, la divisione del Gruppo CGM Italia specializzata nello sviluppo di soluzioni e tecnologie nell’ambito della telemedicina -. Abbiamo accettato subito di partecipare a questo progetto perchè incarna perfettamente la mission di CGM: mettere a disposizione dell’ecosistema sanitario soluzioni tecnologiche che ruotino davvero attorno al paziente, prendendosene cura sempre e ovunque, e che promuovano un concetto di ‘salute partecipatà: con ricadute positive sull’efficacia delle cure e sul lavoro quotidiano dei diversi professionisti coinvolti nella presa in caricò.
‘Siamo lieti di contribuire alla visione di Amici Onlus mettendo a disposizione i nostri servizi di diagnostica quali strumenti essenziali e imprescindibili per il corretto monitoraggio della patologia. Un monitoraggio attento e puntale, in capo al paziente, che può contribuire a rafforzare l’empowerment anche rispetto ad una più ampia attenzione a stili di vita corretti e alla prevenzionè, commenta Gennaro Lamberti, presidente Federlab.
‘Progettiamo i nostri sistemi wearable con grande attenzione rispetto alla qualità dei dati, ma anche alle esigenze quotidiane del paziente – dichiara Alessia Moltani, AD Comftech S.r.l. -. La nostra mission è offrire monitoraggio dei parametri fisiologici nella quotidianità, senza limitare le normali attività. Pertanto, è per noi un piacere collaborare a questa iniziativa così visionaria e ben strutturatà.
– foto xc4 –
(ITALPRESS).

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Juve-Stoccarda 0-1: Perin non basta, decide Toure

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TORINO (ITALPRESS) – In una notte molto negativa, Thiago Motta incassa il primo ko da tecnico della Juventus. La sua squadra è stata sconfitta 1-0 dallo Stoccarda all’Allianz Stadium di Torino nella terza giornata di Champions League. I tedeschi hanno vinto con merito contro una Signora deludente e che domenica è attesa dal derby d’Italia contro l’Inter.
Primo tempo molto difficile per una Juventus che ha subito fin dai primi minuti il gioco dinamico dello Stoccarda. Nei primi 45 minuti i tedeschi di Hoeness hanno mosso bene il pallone e in almeno due occasioni hanno sfiorato il vantaggio: la prima vera grande occasione per i biancorossi è capitata al 29′ quando Millot ha toccato palla sulla destra dell’area per il taglio sul primo palo di Demirovic, il destro al volo del bosniaco ha colpito in pieno il palo. Decisivo il tocco a mano aperta di Perin che ha nuovamente salvato i suoi al 41′ quando Stiller ha trovato l’inserimento di Undav sul secondo palo, il tedesco ha effettuato un colpo di testa in diagonale e il portiere ha risposto alla grandissima con una parata in tuffo alzando sopra la traversa.
Dopo meno di tre minuti dall’avvio della ripresa era stato Undav a segnare, ma l’intervento del Var ha poi annullato la rete per un tocco di mano. Tra il 15′ e il 17′, ancora Perin grande protagonista: prima ha alzato sopra la traversa una conclusione di Demirovic e poi ha risposto alla grande sulla conclusione di destro di Millot verso il primo palo. Una Juventus fino a quel momento in forte difficoltà, ha provato a reagire al 22′ quando un primo tiro di Thuram ha trovato la respinta di Chabot e la successiva conclusione di Yildiz ha trovato attento il portiere Nubel. Al 39′, Juventus in dieci per l’espulsione di Danilo reo di aver commesso un fallo da rigore su Rouault, ma due minuti più tardi è stato Perin, il migliore in campo, a ipnotizzare Millot e a deviare in corner il tentativo di trasformazione dagli undici metri del calciatore francese. Al 47′, in pieno recupero, gol-capolavoro di El Bilal Tourè servito per vie centrali da Millot, bravo l’ex Atalanta a infilarsi tra le maglie bianconere e a battere l’incolpevole Perin regalando la vittoria ai suoi e condannando i bianconeri alla prima sconfitta della stagione.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Bologna ko in Inghilterra, l’Aston Villa vince 2-0

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BIRMINGHAM (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Continuano le difficoltà stagionali del Bologna che resta fermo a una sola vittoria tra Serie A e Champions League. Nella seconda trasferta in Inghilterra arriva anche il secondo ko: 2-0 contro un’Aston Villa che guida a punteggio pieno dopo tre gare.
Emery sorprende lasciando fuori il suo totem Ollie Watkins e dando fiducia a Duran, in gol contro il Bayern, Italiano ritrova Ndoye e vara la linea verde: Fabbian-Urbanski le mezzali, davanti c’è Dallinga. Il primo squillo è rossoblù e porta proprio la firma dell’ex Tolosa, che impegna il Dibu Martinez. Il Bologna pressa alto, ma rischia grosso: Skorupski è decisivo su Duran e McGinn. Risale prepotentemente di tono l’Aston Villa, sia nel baricentro che nei ritmi, ma senza rendersi pericoloso: i felsinei chiudono gli spazi, abbassano i ritmi e (con qualche errore di troppo) resistono sullo 0-0 all’intervallo. La ripresa si apre con due cambi e due occasioni: Bailey sfiora il vantaggio per i Villans, Posch risponde calciando a lato.
Il tiro dell’austriaco rappresenta l’ultimo squillo per i rossoblù, che affondano nei minuti seguenti. L’Aston Villa passa al 55′ nel modo meno atteso: punizione laterale di McGinn, tutti la sfiorano e nessuno la tocca con la traiettoria a beffare Skorupski. Nove minuti più tardi ecco anche il bis per gli inglesi, col cross di Rogers e la girata di Duran, che anticipa Lucumì. Siamo al 64′ ed è 2-0, con Emery che pensa alla Premier (tre cambi) e Italiano che prova a scuotere i suoi inserendo Castro e l’ex Iling-Junior. Nel finale i Villans si limitano a controllare il possesso e rischiano solo in un’occasione, con Beukema a colpire un palo all’86’ su azione da corner. Poteva riaprirla di testa il Bologna, ma al Villa Park gira tutto storto e arriva un’altra sconfitta. Finisce 2-0 e i felsinei restano fermi a un solo punto, nella loro prima volta in Champions League: una sola vittoria stagionale per Italiano. Sorride invece Emery, che svetta su tutti con nove punti in tre gare e nessuna rete subita. Uno score favoloso per l’Aston Villa, che nello scorso turno aveva battuto il Bayern Monaco e continua a decollare nel segno di Jhon Duran.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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A Vodafone il premio “Ceo for Life” per l’innovazione

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ROMA (ITALPRESS) – Silvia Cassano, direttore Risorse umane e Organizzazione di Vodafone Italia ha ritirato il premio “CeO For Life”. Vodafone è stata premiata nell’ambito della tavola rotonda dedicata all’innovazione, dal titolo “Task Force Nazionale sulla Cyber Security e Telco Sostenibilità”.
“La trasformazione digitale è una opportunità – ha affermato Cassano – non solo dal punto di vista dell’efficienza operativa ma anche dell’innovazione nei servizi e nei prodotti. Se teniamo in considerazione questo ma anche la ragion d’essere di Vodafone, quella di connettere per un futuro migliore, è facile capire il perchè dell’impegno dell’azienda nell’essere abilitatore di questa trasformazione contribuendo al sistema Paese. Da un lato investendo in infrastrutture di rete solide e performanti, dall’altro attraverso lo sviluppo di competenze digitali, elemento strategico soprattutto alla luce dei dati del rapporto Clusit, per il quale il nostro Paese ha ricevuto nel 2023 l’11% degli attacchi cyber rilevati a livello globale contro il 3,5% del 2022”.
Il premio è stato riconosciuto a Vodafone per la Vodafone Chair Cybersecurity and Digital Transformation, avviata nel novembre 2023 in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli. La cattedra si inserisce all’interno del corso di laurea magistrale in Data Science and Management e ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di nuove competenze e profili professionali resi necessari dalla trasformazione digitale, dalla sicurezza informatica e dall’avvento dell’intelligenza artificiale. Per il solo settore delle telecomunicazioni, secondo i dati del Rapporto Asstel 2023, il divario di competenze rappresenta un elemento di difficoltà per oltre tre aziende su quattro (76%).
Il primo corso della Vodafone Chair è partito a febbraio 2024 e ha visto contributi sia di professionisti Vodafone sia di accademici, con l’obiettivo di realizzare un programma all’avanguardia, co-creando nuove competenze.
“Premiamo i Ceo migliori, gli imprenditori migliori del nostro paese, attraverso progetti di sviluppo sostenibile che hanno realizzato con le loro aziende – ha detto Giordano Fatali, fondatore e presidente di Ceo for Life -. Otto giornate all’insegna dello sviluppo sostenibile, e della costruzione di una Italia migliore, più giusta, più bella, più sostenibile soprattutto mettendo insieme le imprese, le istituzioni, le nuove generazioni a lavorare tutte insieme per costruire un futuro migliore”.
Il tema delle competenze digitali vede Vodafone Italia impegnata su più fronti. Secondo l’indice DESI solo il 45,8% delle persone in Italia possiede almeno le competenze digitali di base, con divari tra tutte le fasce di età. Questo dato è ben al di sotto della media UE del 55,6% (https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/factpages/italy-2024-digital-decade-country-report).
Per questo l’azienda ha avviato diversi programmi di formazione digitale all’interno e all’esterno della propria organizzazione e anche attraverso la Fondazione Vodafone.

– Foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

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