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Cronaca

L’Inter batte 4-2 la Juve dopo 120′ e vince la Coppa Italia

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ROMA (ITALPRESS) – L’Inter batte la Juventus per 4-2 dopo i tempi supplementari e alza al cielo la Coppa Italia. I nerazzurri possono così festeggiare il secondo titolo stagionale dopo la Supercoppa italiana conquistata lo scorso gennaio, sempre ai danni della Juventus. Dopo soli 7 minuti, alla prima occasione, sono gli uomini di Inzaghi a passare in vantaggio. Barella rientra al limite dell’area dalla sinistra, con la difesa avversaria che esce tardi, e conclude a giro sul secondo palo firmando un gran gol che vale l’1-0. I bianconeri rispondono al 24′, quando Handanovic compie un miracolo deviando in corner una conclusione ravvicinata di Vlahovic dopo un assist di Dybala, ma il pareggio arriva al 5′ della ripresa. Alex Sandro calcia con il sinistro dal limite trovando prima una deviazione di Morata e poi un intervento goffo di Handanovic, con la palla che rotola in fondo al sacco. La gara si infiamma e due minuti dopo i piemontesi la ribaltano. Dybala avvia un contropiede e serve Morata che apre il campo per Vlahovic, che si invola verso la porta calciando prima addosso ad Handanovic e superandolo poi in seconda battuta sulla respinta. I campioni d’Italia in carica però non ci stanno e tornano a premere. Al 32′ Dumfries crossa dalla destra, con Perisic che rimette in mezzo di testa per Martinez che finisce a terra dopo un tocco prima di Ligt e poi di Bonucci. L’arbitro assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Calhanoglu che calcia alla perfezione sotto l’incrocio dei pali, siglando così il 2-2. I 90 minuti terminano in parità: si va ai supplementari. Al 6′, De Ligt commette la seconda ingenuità della sua gara facendo fallo in area su De Vrij. L’arbitro, dopo la revisione al Var, assegna un nuovo penalty. Questa volta è Perisic a presentarsi dagli 11 metri e a spiazzare Perin, firmando il 3-2. E’ lo stesso croato a chiudere definitivamente la contesa al 12′ quando, a chiusura di un rapido contropiede, il suo pregevole mancino dal limite si infila sotto l’incrocio lontano per il 4-2 finale.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS)

Cronaca

A Varese frode fiscale sul Superbonus 110%, la Guardia di Finanza sequestra beni per 240.000 euro

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VARESE (ITALPRESS) – Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per oltre 240.000 euro, emesso dal Tribunale di Varese – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Varese al termine di un’indagine che ha portato all’individuazione di un meccanismo di frode fiscale, operante nella provincia di Varese.

Le indagini svolte dalla Compagnia di Luino, sotto il coordinamento della citata Autorità Giudiziaria, consentivano di accertare una ingente truffa ai danni dello Stato, posta in essere da un’impresa edile con sede ad Induno Olona (VA), relativamente all’esecuzione di lavori di ristrutturazione di immobili di soggetti privati siti nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, con accesso ai benefici fiscali previsti Super Bonus 110%, in realtà mai eseguiti o eseguiti solo parzialmente. Ed in più, gli accertamenti delle Fiamme Gialle evidenziavano che i lavori, solo cartolarmente, inizianavano prima delle previste autorizzazioni di legge.

Il disegno criminoso si realizzava con la determinante complicità di due tecnici abilitati, che provvedevano ad asseverare falsamente l’esecuzione dei lavori, tramite l’inoltro all’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) delle previste attestazioni in materia. All’esito delle indagini, venivano segnalati alla Procura della Repubblica di Varese quattro persone, tra cui gli amministratori pro tempore della società appaltatrice dei lavori, per l’emissione di fatture false, nonchè di due tecnici abilitati, in relazione alle false attestazioni prodotte. Veniva altresì accertata la responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001, in capo alla società.

Sulla base dei numerosi elementi raccolti dalla polizia economico finanziaria, il Pubblico Ministero inquirente avanzava apposita richiesta di sequestro “per equivalente” dell’importo complessivo di oltre 240.000 euro, a seguito della quale il Tribunale di Varese – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, condividendo interamente i presupposti legittimanti l’adozione del provvedimento addotti dal P.M., dispoveneva il sequestro preventivo, rilevando la necessità di vincolare i beni individuati al fine di arrestare la condotta delittuosa e di garantire il soddisfacimento dell’interesse erariale violato. In esecuzione del provvedimento in parola, la polizia economico finanziaria sottoponeva a sequestro immobili, automezzi e conti correnti, intestati e/o riconducibili agli indagati, frutto dell’illecito arricchimento.

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– foto: screenshot video Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Vaticano, il Papa ha dormito tutta la notte e ora prosegue il riposo

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Papa ha dormito tutta la notte, ora prosegue il riposo”. Lo riferisce la sala stampa vaticana in merito alle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio.

Ieri giornata difficile per il Santo Padre, che ha presentato “due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni. Nel pomeriggio è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Trump sospende gli aiuti militari all’Ucraina

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di sospendere gli aiuti militari americani all’Ucraina dopo l’accesa discussione di venerdì scorso nello Studio Ovale con il leader ucraino Volodymyr Zelensky: a riferirlo un funzionario della Casa Bianca alla CNN. Lo stop agli aiuti militari, che non riguarda le truppe che si trovano già sul territorio, resterà in vigore finchè “Zelensky non avrà dimostrato la volontà di cercare colloqui di pace”.

“Il presidente è stato chiaro nel dire che è concentrato sulla pace – ha evidenziato il funzionario -. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino per raggiungere questo obiettivo. Stiamo sospendendo e rivedendo i nostri aiuti per assicurarci che contribuiscano a una soluzione”.

– foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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