Cronaca
Gruppo Cap, in Lombardia possibile ricavare biometano per 200mila auto
Pubblicato
3 anni fa-
di
Redazione70milioni di metri cubi di biometano, capaci di alimentare 200 mila auto per 11 mila km all’anno ciascuna, reperibili letteralmente a Km0, grazie ai soli rifiuti umidi e ai fanghi provenienti dalla depurazione delle acque. E’ questa la miniera di cui dispone la Lombardia, grazie ai 65 impianti per il compostaggio, la digestione anaerobica e aerobica già presenti, e che potrebbe addirittura fruttare oltre 150milioni di metri cubi semplicemente incrementando la raccolta differenziata. Una prospettiva importante sulla strada del miglioramento del mix energetico dell’Italia, in vista dei traguardi posti dalla transizione energetica in atto ma anche dagli ostacoli posti dall’attuale situazione internazionale. A disegnare lo scenario è Gruppo Cap, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, una delle più importanti aziende pubbliche del settore, da sempre all’avanguardia sul fronte dell’innovazione tecnologica e dell’economia circolare, che ha aggiornato le stime e le proiezioni fornite da un documento commissionato a Kyoto Club nel 2020, aggiornandolo con i numeri di oggi. “La transizione energetica è una sfida che dobbiamo affrontare da subito pensando alle nuove generazioni, e le aziende pubbliche devono essere mettere in campo tutto il loro know-how e il loro potenziale industriale – spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo Cap -. Dico sempre che la transizione non si può fare senza fare impianti nuovi, e l’economia circolare comincia sfruttando adeguatamente tutto quanto già esiste. Il nostro impegno nel recupero di materie prime seconde, dell’innovazione tecnologica testimonia la volontà di lavorare oggi per costruire il mondo di domani”. Entro la fine del 2022, infatti, Gruppo Cap è in grado di produrre, sfruttando esclusivamente i propri impianti già esistenti nel territorio sul quale opera, oltre 10 milioni di metri cubi di biogas, da cui ricavare 5 milioni di metri cubi di biometano in grado di fornire 51 milioni di kwh all’anno, quanto basta per alimentare 15.500 automobili per oltre 172 milioni di chilometri, più della distanza dalla Terra al Sole. Inoltre, estendendo il trattamento della forsu anche agli impianti di Pero e Cassano, si potrebbe arrivare a produrre 24 milioni di metri cubi di biogas, pari a oltre 13,5 milioni di metri cubi di biometano, in grado di fornire 123 milioni di kWh all’anno, e bastanti per far viaggiare 41 mila auto per 320 milioni di chilometri. Energia totalmente green, perchè derivante dal trattamento dei fanghi da depurazione, oltre 90mila tonnellate prodotte ogni anno negli impianti di Cap. Ma si tratta solo del punto di partenza: secondo i calcoli effettuati dai tecnici di Cap, la Città metropolitana di Milano potrebbe recuperare 40milioni di metri cubi di biogas, dai quali si trarrebbero 24milioni di metri cubi di biometano, mentre considerando l’intero territorio lombardo si potrebbero produrre 112.659.000 metri cubi di biogas da cui trarre 67.595.400 metri cubi di biometano, quelli che servono ad alimentare un parco di 204mila auto per una media di 10.000 km ciascuna. Cosa significa in termini di energia? Quasi 600 milioni di kWh all’anno. “Sono numeri importanti, che potrebbero anche aumentare efficientando la raccolta differenziata della Forsu – aggiunge Andrea Lanuzza, direttore generale di Gruppo Cap -. La Regione Veneto, per esempio, oggi ne raccoglie 110 kg all’anno pro capite, un dato leggermente superiore alla Lombardia. “Quota 110″ consentirebbe di incrementare la produzione lombarda di biogas da rifiuti fino a oltre 156 milioni di metri cubi, pari a quasi 100 milioni di metri cubi di biometano. In questo caso, i km percorribili prima di consumarlo tutto sarebbero 2.210.118.756, oppure ci si potrebbero alimentare oltre 283 mila automobili”. In Regione Lombardia sono presenti 65 impianti per il compostaggio dei rifiuti, dei quali 11 si trovano nella Città metropolitana di Milano, e 7 impianti di digestione anaerobica e 7 impianti per il trattamento integrato anaerobico/aerobico. Il biometano (e il biogas in generale) è una fonte rinnovabile programmabile e quindi, a differenza degli impianti solari ed eolici, un impianto a biometano può essere “acceso” quando vi è necessità, per compensare, per esempio, le fluttuazioni dovute all’aleatorietà delle altre fonti rinnovabili. Infine, è possibile sfruttare le infrastrutture di trasporto e stoccaggio esistenti, minimizzando il sostenimento di ulteriori costi infrastrutturali per la trasmissione e lo stoccaggio di energia elettrica che il prevalere di fonti rinnovabili non programmabili inevitabilmente richiede. Gruppo Cap gestisce 5 impianti per la valorizzazione energetica del biogas da fanghi da depurazione (Bresso, Pero, Peschiera, Robecco e Sesto San Giovanni) e gestirà con la Biopiattaforma di Sesto 1 impianto per il trattamento della FORSU. In particolare, la Biopiattaforma, è un esempio di innovazione tecnologica e di compatibilità ambientale: vero esempio di simbiosi industriale, unisce infatti depuratore e termovalorizzatore in un’unica entità a zero emissioni di Co2. (ITALPRESS).
Photo credits Ufficio stampa Gruppo Cap
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Cronaca
La Lazio passa a Verona con Gigot, Dia e Zaccagni
Pubblicato
2 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneVERONA (ITALPRESS) – La Lazio espugna il Bentegodi travolgendo 3-0 il Verona nel match valevole per la ventunesima giornata della Serie A: a segno Samuel Gigot, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. I biancocelesti ritrovano quindi i tre punti e si confermano al quarto posto della classifica; i veneti sono fermi in terzultima posizione.
La formazione capitolina parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo appena due minuti passa in vantaggio grazie alla rete di Samuel Gigot che, sul corner calciato da Zaccagni, anticipa Coppola e di testa batte Montipò. I padroni di casa provano immediatamente a reagire con una conclusione di Tengstedt, che colpisce in pieno Provedel. La Lazio, nonostante il gol di vantaggio, continua a spingere e al 18′ prova a rendersi pericolosa con un tiro dal limite dell’area di Castellanos, che si spegne sul fondo. I tempi sono maturi per il raddoppio degli uomini di Marco Baroni, che al 21′ si portano sul 2-0 con la rete siglata da Boulaye Dia: l’attaccante senegalese, dopo una punizione battuta malissimo dagli avversari, si fa 50 metri palla al piede, salta Bradaric e supera Montipò con il mancino.
Il Verona accusa il colpo e rischia di capitolare al 37′, quando Zaccagni imbecca Isaksen, il quale calcia a botta sicura, ma trova la respinta di Montipò. Buon finale di primo tempo da parte degli scaligeri che, dopo i tiri di Duda e Tengstedt, al 43′ colpiscono una clamorosa traversa con un colpo di testa di Serdar. Si va a riposo sul parziale di 0-2. Nella ripresa Zanetti inserisce Livramento e passa al 4-4-2, che consente alla squadra gialloblù di affacciarsi in maniera convincente nella metà campo avversaria. Al 58′, però, Tchatchoua commette un incredibile errore che innesca involontariamente Dia: il senegalese serve Zaccagni che, a porta quasi completamente sguarnita, deposita in rete per il 3-0. La Lazio, dunque, ha la partita in pungo ma al 64′ va vicina al poker con Castellanos che, su ottimo suggerimento di Nuno Tavares, fallisce una grande occasione. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, i gialloblù tentano di riaprire la sfida con un’insidiosa conclusione di Bradaric ma l’esterno trova l’attenta risposta di Provedel.
Nel finale i padroni di casa restano in inferiorità numerica in seguito a un’ingenuità di Duda, che viene espulso per doppia ammonizione. I biancocelesti amministrano poi facilmente il largo vantaggio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma
Pubblicato
6 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).
Cronaca
Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta
Pubblicato
6 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneCAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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