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Cronaca

Ucraina, Von Der Leyen “Dall’Ue 10 mld per l’assistenza finanziaria”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Ucraina deve vincere questa guerra. L’aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico. Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento al World Economic Forum a Davos.
“Per la prima volta nella nostra storia, l’Unione europea fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Le nostre sanzioni stanno prosciugando l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino – ha proseguito -. I nostri Stati membri si prendono cura di sei milioni di rifugiati ucraini e di otto milioni di sfollati interni. Parallelamente l’Ucraina ha bisogno di un sostegno diretto al bilancio per mantenere l’economia in funzione: pensioni, stipendi, servizi di base. Abbiamo proposto oltre 10 miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria, il più grande pacchetto mai concepito dall’Unione europea per un paese terzo”. “Anche altri paesi, a cominciare dagli Stati Uniti, stanno facendo del loro meglio. Si tratta di un’operazione di soccorso economico senza precedenti nella storia recente – ha sottolineato la presidente della Commissione Ue -. Questo è il breve termine. Ma è necessario fare di più. Con la stessa determinazione aiuteremo mano nella mano l’Ucraina a risorgere dalle ceneri. Questa è l’idea alla base della piattaforma di ricostruzione che ho proposto al presidente Zelenskyy. Ieri, nel suo discorso qui a Davos, ha riconosciuto l’unità senza precedenti del mondo democratico, la comprensione che la libertà deve essere combattuta. La ricostruzione dell’Ucraina richiede anche la nostra unità senza precedenti. Come ha detto il presidente Zelensky la quantità di lavoro è colossale. Ma insieme possiamo vincere la sfida. Ecco perchè abbiamo proposto una piattaforma di ricostruzione che sarà guidata dall’Ucraina e dalla Commissione europea, perchè combineremo la riforma con gli investimenti”.
– foto agenzia fotogramma.it-
(ITALPRESS).

Cronaca

Obesità, i bambini italiani tra i più a rischio d’Europa

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ROMA (ITALPRESS) – Entro il 2030, il 70% della popolazione mondiale sarà affetta da obesità e sovrappeso. Gli ultimi dati sull’obesità degli adulti e della fascia pediatrica divulgati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono preoccupanti. Nel mondo, 1 persona su 8 vive con obesità, evidenziando un problema di salute pubblica sempre più diffuso. Due miliardi e mezzo di adulti sopra i 18 anni sono in sovrappeso, di cui 890 milioni convivono con l’obesità.
Complessivamente, quasi la metà degli adulti (43%) è in sovrappeso e il 16% in condizione di obesità.
Mentre negli adulti l’obesità è più che raddoppiata dal 1990, tra gli adolescenti il numero di persone con obesità è addirittura quadruplicato.
In Italia, quasi la metà della popolazione (27 milioni) è in eccesso di peso: un adulto su due (oltre il 47%) e 3 bambini o adolescenti su 10 (27%). Secondo i dati della Fondazione Valter Longo, tra i 7 e i 9 anni sono addirittura sovrappeso 4 bambini ogni 10.
In Europa, siamo secondi solamente a Cipro e quasi allo stesso livello di Grecia e Spagna, con una prevalenza di bambini in eccesso di peso al Sud, dove si raggiungono picchi di oltre il 43% dei bambini.
Alla vigilia del World Obesity Day, Valter Longo, Professore di Biogerontologia e Direttore del Longevity Institute alla USC (University of Southern California) di Los Angeles, commenta così il delinearsi di una vera e propria “epidemia di sovrappeso e obesità che colpisce sia adulti che bambini, aumentando il rischio di malattie croniche come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. Non è solo l’eccesso di calorie ma anche il consumo di cibo che accelera l’invecchiamento a contribuire a queste malattie. Nei più giovani, questa condizione è ancora più preoccupante, perchè spesso si trascina nell’età adulta, predisponendo a problemi di salute già a partire dai 30-40 anni”.
Un grido di allarme soprattutto verso le fasce più giovani della popolazione, per un cambio di stile di vita senza cui vedremo “i bambini condannati a una vita di malattie e meno longeva di quella dei loro genitori”, aggiunge.

– foto ufficio stampa ICNgroup –
(ITALPRESS).

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Ucraina, Tajani “Riflettere su presenza militare europea”

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ALGERI (ALGERIA) (ITALPRESS) – “Credo che prima di parlare di presenza militare europea in Ucraina, bisognerà riflettere molto attentamente”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a margine degli incontri nell’ambito della sua visita ufficiale in Algeria. “Noi siamo volenterosi per costruire un’Europa più forte, più unita che sia protagonista di relazioni transatlantiche. Io ho sempre detto che sarebbe meglio, finita la guerra, dar vita magari a una zona cuscinetto dove possa esserci una presenza militare sotto l’egida delle Nazioni Unite con una decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu proprio per garantire una pace giusta e duratura”, ha detto il ministro.
Secondo Tajani è “ancora prematuro” parlare di un mese di tregua in Ucraina come proposto dal presidente francese Emmanuel Macron. “Credo che tutto debba essere fatto insieme: Europa e Stati Uniti devono sedersi a un tavolo con Ucraina e Russia per arrivare a una pace giusta e soprattutto duratura, quindi è ancora prematuro vedere cosa fare e come fare. Serve intanto che l’Europa sia unita per garantire l’indipendenza dell’Ucraina”, ha spiegato il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

MORTA ELEONORA GIORGI, UNA LUNGA E CORAGGIOSA BATTAGLIA CONTRO IL CANCRO

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Un breve comunicato della famiglia: “Stamattina alla clinica Paideia di Roma Eleonora Giorgi si è spenta serenamente nell’amore e nell’abbraccio dei suoi figli e dei suoi affetti”. La popolare attrice combatteva da tempo contro un tumore aggressivo al pancreas che negli ultimi mesi si era diffuso anche al cervello. Ma aveva sempre mantenuto grande forza d’animo raccontando senza timori in tv la sua battaglia e mostrandosi positiva in ogni occasione. Anche se da molti questa scelta era stata criticata, lei si era fatta forza grazie alla vicinanza della sua famiglia. Nata a Roma il 21 ottobre del 1953, aveva fatto la sua prima apparizione cinematografica non ancora ventenne nel film “Roma” di Federico Fellini, nel 1972, ma il vero debutto sul grande schermo era arrivato l’anno seguente con “Storia di una monaca di clausura”. Un sex symbol nei primi anni 70, era diventata nel corso del tempo un volto amatissimo della commedia italiana degli anni 80, con film come “Borotalco”, “Grand Hotel Excelsior”, “Mia moglie è una strega” e “Mani di fata”. Per “Borotalco”, film di Carlo Verdone, aveva vinto anche un David di Donatello. Nella sua ultima intervista aveva dichiarato: “Non faccio più di 10 passi, ma la mia anima è pronta. Mi curo solo per i miei figli. Tengo duro, sono piena d’amore, capisco quante cavolate facciamo durante tutta la nostra vita sprecando il nostro tempo, dietro gelosie, ansie inutili, frustrazioni. Sapete, la malattia è avanzata, aspetto un miracolo, tutto ciò mi mette in una condizione eccezionale, ognuno di noi ha una data di scadenza, solo che nessuno lo sa. Il mio cuore e la mia anima si sono allargate. Non mi sono mai arrabbiata da quando ho scoperto la malattia, ogni tanto piango, ma non mi sono mai arrabbiata. Sono fatalista, credo in un ordine superiore delle cose, e sono confortata di potermici abbandonare”. Un gran bel testamento spirituale il suo, che mostra una donna forte e coraggiosa da cui tutti, anziché polemizzare sempre, per ogni banale cosa sui social e non solo, dovremmo prendere solo esempio.

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