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Economia

Samoter, nel primo bimestre export macchine per costruzioni +12,7%

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Crescono le esportazioni italiane di macchine per costruzioni nei primi due mesi del 2022 (+12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021), una performance che proietta il valore complessivo oltre i 418,5 milioni. Lo annuncia SaMoTer di Veronafiere su dati Unacea e Cer (Centro Europa Ricerche), in vista della 31ma edizione del Salone internazionale delle macchine per costruzioni, in programma dal 3 al 7 maggio 2023. La rassegna, uno degli appuntamenti professionali di riferimento su scala europea, sarà preceduta da un percorso di avvicinamento alla manifestazione, a partire dal SaMoTer Day, il prossimo 13 giugno presso la sala Salieri del Centro Congressi di Veronafiere. Dopo un primo trimestre del 2022 che ha visto crescere il mercato italiano del 34% su base tendenziale, con l’immissione sul territorio nazionale di 5.051 macchine per costruzioni (fonte Unacea) a consolidamento di un 2021 in forte ripresa (+30% sul 2020 e 22mila mezzi da cantiere venduti sul mercato domestico), il momento positivo abbraccia anche l’export. “L’industria italiana di settore – afferma Luca Nutarelli segretario generale Unacea Italia – sta dimostrando grande vitalità sui mercati esteri. Vanno ancora bene anche le vendite in Italia, nonostante l’esplosione dei prezzi delle materie prime e le crescenti difficoltà nel reperire componenti per costruire le macchine. La sfida del futuro sta nel reagire alle difficoltà odierne per portare il mercato a un livello più alto in termini di sicurezza delle macchine e di riduzione del loro impatto ambientale. Sono cose che si fanno privilegiando mezzi con motori endotermici di ultima generazione nei bandi di gara e negli appalti pubblici; introducendo l’obbligo di utilizzo di calcestruzzo prodotto con mescolatore per volumi superiori ai 1.500 metri cubi; omogeneizzando la legislazione nazionale in materia di rifiuti da costruzione in modo da poter diffondere l’uso delle attrezzature da demolizione selettiva e riciclo in cantiere”.
Osservando nel dettaglio il primo bimestre 2022, è boom (+166,6% tendenziale) per le macchine stradali, che passano da 8,7 a 23,3 milioni e segnano un’accelerazione anche le macchine per la preparazione degli inerti (+18,9%, con un valore superiore agli 81 milioni), le macchine per la perforazione (+28,4%, per un valore all’export di 54,3 milioni), il settore delle gru a torre (+23,9% per un export vicino ai 33 milioni) e le macchine e attrezzature per il movimento terra, che rappresentano economicamente il comparto più forte: 195,8 milioni di export nel primo bimestre 2022, con una crescita dell’1,2 per cento. Il settore è alle prese con una doppia sfida: consolidare la ripresa, facendo leva sulle opportunità del Pnrr previste per il comparto edile (con fondi previsti per oltre 107 miliardi) e sulla necessità di migliorare infrastrutture e logistica in vista di una nuova fase di globalizzazione, e favorire un processo di innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, come indicato a livello comunitario dal Green Deal.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Veronafiere-

Economia

Le persone e le tecnologie guidano l’evoluzione dei contact center bancari

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ROMA (ITALPRESS) – Le banche operanti in Italia rafforzano le relazioni con i clienti attraverso interazioni sia telefoniche che attraverso i canali digitali come chat, video-chat ed e-mail, aumentando così l’efficacia del servizio ai clienti stessi e rafforzando il ruolo del contact center nella multicanalità.

Nel 2024 le telefonate in ingresso arrivate ai contact center bancari sono state 52,6 milioni, ulteriori 10,3 milioni di chiamate sono state effettuate proattivamente verso i clienti. A queste si aggiungono circa 14,3 milioni di contatti via chat e circa 1,3 milioni di contatti via e-mail.

È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Osservatorio sui Contact Center bancari condotto dall’ABI e da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Associazione Bancaria Italiana. Secondo la ricerca, la durata media delle chiamate è di quasi 5 minuti, con oltre il 78% risolte durante il primo contatto e un tempo di attesa medio di poco più di un minuto. Per le chat il tempo di attesa è di poco meno di 3 minuti, con una durata media di 8 minuti e l’82% dei problemi risolti durante la chat stessa.

Lo studio sottolinea che la quasi totalità dei contact center ha come mission principale – oltre l’assistenza – il supporto dei clienti nella multicanalità, ovvero l’assistenza ad un uso integrato di diversi canali di contatto e l’incentivo all’utilizzo di canali digitali (58% delle banche intervistate), la fidelizzazione della clientela (42%), la vendita di prodotti (per il 38%) e lo sviluppo di un approccio consulenziale (per il 33%).

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Le persone restano il vero punto di forza: 6.170 operatori, con una crescita del 17% degli FTE (Full-Time Equivalent- Unità di Lavoro a Tempo Pieno.) dal 2020 al 2024 a conferma del valore aggiunto rilevante che hanno per il servizio offerto attraverso il canale. La loro formazione oggi è fortemente incentrata sulle competenze digitali e relazionali (soft skill) e in particolare sulla comunicazione efficace con i clienti. Infine, l’81% delle strutture analizzate prevede la presenza di operatori sui social media, focalizzati principalmente sull’assistenza.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Donnarumma “FS Energy nata per sicurezza energetica e sostenibilità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con la nascita di FS Energy vogliamo raggiungere una missione precisa: garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e maggiore controllo dei costi”. Lo ha detto l’amministratore delegato e direttore generale del Gruppo FS, Stefano Antonio Donnarumma, commentando la nascita da qualche settimana della nuova società controllata direttamente da FS Italiane.

“Il Gruppo FS – ha continuato – consuma circa il 2% dell’energia elettrica nazionale. Tutta questa energia serve alle nostre aziende per far funzionare le stazioni, la rete ferroviaria e, in particolare, per far correre nostri i treni fino a 300 km/h. In Italia, inoltre, il settore energetico è ancora fortemente sbilanciato sulla produzione da fonti fossili rispetto alle rinnovabili. Abbiamo anche una concreta esposizione al rischio di dipendenza da altri paesi oltre che di garanzia di copertura dei fabbisogni, costantemente in crescita”.

Donnarumma ha poi concluso: “FS Energy è guidata da un team di esperti del settore, chiamati a collaborare con i colleghi ferrovieri per garantire il nostro contributo al Piano Nazionale Energia e Clima e armonizzarlo col Piano di Sviluppo delle infrastrutture di trasporto italiane. Si tratta di un’altra sfida affascinante del nostro Piano Strategico 2025-2029 che portiamo avanti con dedizione e convinzione”.

– Foto d’archivio Ufficio stampa Ferrovie dello Stato –

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(ITALPRESS).

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Economia

Dall’Inps contributo straordinario aggiuntivo per l’Assegno di inclusione

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ROMA (ITALPRESS) – L’Inps comunica il riconoscimento di un contributo straordinario aggiuntivo all’Assegno di inclusione, destinato ai nuclei familiari interessati dalla sospensione di un mese del beneficio economico, dopo un periodo di fruizione non superiore a diciotto mesi. L’obiettivo è quello di rafforzare le misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

Questo quanto stabilito dal decreto-legge 26 giugno 2025, n. 92, art. 10 ter. Ai nuclei familiari che hanno presentato domanda per il rinnovo dell’Assegno di inclusione, previa verifica della sussistenza dei requisiti previsti a legislazione vigente, spetta un contributo straordinario aggiuntivo pari all’importo della prima mensilità di rinnovo, comunque non superiore a 500 euro.

Il contributo straordinario aggiuntivo è erogato con la prima mensilità di rinnovo dell’Assegno di inclusione, e comunque entro il mese di dicembre. Per le domande di rinnovo presentate nel mese di luglio 2025, in caso di esito positivo dell’istruttoria, i primi pagamenti verranno disposti dal 14 agosto 2025. Per le domande di rinnovo presentate successivamente, il contributo straordinario sarà erogato contestualmente alla prima mensilità del beneficio dell’ADI e, comunque, non oltre il mese di dicembre 2025.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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