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Cronaca

Webuild, all’ad Salini laurea honoris causa dall’Università di Genova

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GENOVA (ITALPRESS) – “La mia vita è stato il raggiungimento del sogno di un ingegnere che ha avuto la fortuna di realizzare progetti infrastrutturali complessi e molto sfidanti”. Così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, ha salutato la consegna della laurea magistrale honoris causa in Ingegneria civile conferita dall’Università di Genova su proposta del Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale.
“Con la laurea honoris causa a Pietro Salini – ha dichiarato Federico Delfino, rettore dell’Università di Genova – l’Università di Genova riconosce all’uomo e alla sua impresa le doti dell’ingegno, della creatività e della tecnica tutte italiane, il coraggio ambizioso di guardare sempre avanti e l’entusiasmo per l’innovazione. Ammiro e condivido, inoltre, l’attenzione per i giovani che sempre dimostra, l’impegno nella loro formazione e nell’incentivarne il talento. A tale proposito mi fa piacere ricordare UniWeLab, il progetto congiunto avviato nel 2021 tra UniGe e WeBuild proprio per portare gli studenti e i neolaureati dai luoghi accademici al mondo del lavoro, consentendo loro di proseguire il percorso formativo coniugando studio e ricerca”.
Nel corso di una cerimonia ufficiale tenutasi presso Villa Cambiaso, sede della Scuola Politecnica dell’Università di Genova, erano presenti il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il Prefetto di Genova, Renato Franceschelli, il corpo docente del Dipartimento, e numerosi studenti.
“Di questo traguardo voglio ringraziare mio padre – ha proseguito Salini – che mi ha dato tutti gli strumenti necessari in questo viaggio. La mia storia professionale si intreccia con quella di molte famiglie e di imprenditori che con noi hanno dato vita a questo Gruppo, e che oggi sono simbolicamente qui con noi, insieme a tutte le persone del Gruppo”.
Il riconoscimento accademico è tanto più significativo perchè avviene a Genova, dove il Gruppo Webuild ha costruito il nuovo Ponte Genova San Giorgio e dove oggi è al lavoro per completare i lavori del Terzo Valico dei Giovi, che porterà l’alta velocità ferroviaria nel cuore del capoluogo ligure.
Non a caso, tra le motivazioni della laurea honoris causa, viene riconosciuto proprio il ruolo attivo svolto da Pietro Salini sul territorio ligure, e genovese in particolare, oltre che la competenza tecnica con cui Salini ha saputo tradurre gli indirizzi di gestione del Gruppo Webuild in opportunità di occupazione e sviluppo per il territorio, attraverso la realizzazione di infrastrutture complesse, innovative e sostenibili.
Una volta conferita la laurea, Salini ha tenuto la sua lectio sul tema “Le infrastrutture per le sfide del futuro. Nuovi modelli di sviluppo sostenibile” e di fronte alla platea ha spiegato: “Oggi dobbiamo avviare la pianificazione di nuove opere che soddisfino le necessità dei prossimi 20 anni, ma dobbiamo soprattutto progettare ed eseguire quelle già identificate e selezionate come prioritarie. Il PNRR è ovviamente molto importante, parte di un più ampio piano organico del paese. Sicuramente è una delle leve di sviluppo e infatti grazie al PNRR Webuild stima di arrivare a 53.000 dipendenti totali in Italia nel 2024 impegnati nella costruzione di grandi opere. Un’occasione di crescita – ha aggiunto – che può essere sfruttata integrando le competenze del settore privato con quelle del settore pubblico, che devono essere attivate insieme in una partnership pubblico privata che proprio qui con il Ponte Genova San Giorgio ha dimostrato di poter dare grandi frutti per i cittadini e per la città”.
Il messaggio conclusivo Pietro Salini l’ha rivolto ai giovani dell’Università di Genova presenti in sala. “Per noi – ha terminato – la crescita non è solo economica ma anche crescita delle persone, e capacità di attrarre e mantenere talenti e giovani, su cui stiamo investendo con percorsi professionali e formativi e con iniziative di collaborazione con 18 Università nel mondo. Finanziamo borse di studio mirate a premiare i migliori talenti, come il Premio Giovannini, che, con un focus sull’innovazione, finanzia borse di dottorato e premia le migliori tesi di laurea con uno stage internazionale presso la nostra azienda. Abbiamo programmi di assunzioni mirati per i giovani, come quello sui 100 giovani ingegneri laureati in Università del Sud e all’interno facciamo molta formazione: solo nel 2021 abbiamo erogato 11.150 ore di formazione per i giovani sotto i 35 anni di età”.

– foto ufficio stampa Webuild –
(ITALPRESS).

Cronaca

Formazione Continua in Lombardia, 9.800 lavoratori aggiornati nell’ultimo anno

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MILANO (ITALPRESS) – La parola ‘mismatch’, ormai diventata di uso comune, è spesso associata a ‘lavoro’ ed esprime la difficoltà di numerosi imprenditori lombardi che non riescono a trovare manodopera qualificata, o comunque personale con adeguate competenze per ricoprire le posizioni ricercate dalle loro aziende.

A questa criticità offre una risposta concreta la misura Formazione Continua promossa da Regione Lombardia che si inserisce in modo strutturale nell’ambito delle Politiche Attive del Lavoro. L’obiettivo è proprio il contrasto al ‘mismatch’ tra domanda e offerta di competenze, sostenere la crescita occupazionale e accompagnare le persone nei momenti di transizione lavorativa.

Nell’annualità 2024-2025, sono 9.883 i lavoratori formati sull’intero territorio lombardo, di cui 4.606 donne (pari al 46%) e 5.277 uomini (54%), grazie a un investimento regionale complessivo di 10.525.789 euro. Un’azione capillare che ha coinvolto 2.366 imprese, testimoniando una crescente integrazione tra mondo del lavoro e sistema della formazione.

Regione Lombardia promuove infatti la formazione continua dei lavoratori, degli imprenditori e dei liberi professionisti per migliorare le competenze e sviluppare la competitività d’impresa. E’ finalizzata a favorire il riallineamento delle competenze, delle conoscenze e la valorizzazione del capitale umano, in considerazione delle profonde trasformazioni del mercato del lavoro e dell’evoluzione dei modelli organizzativi e di business.

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“La misura Formazione Continua – chiarisce l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironiè uno degli strumenti più rappresentativi dell’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione delle competenze e agevolare l’occupabilità. Investire in formazione significa costruire il futuro economico e sociale dei nostri territori. Possiamo affrontare le sfide poste dalla transizione digitale, ecologica e demografica solo se mettiamo al centro la persona, sostenendone la crescita professionale con percorsi mirati, flessibili e rispondenti ai reali bisogni delle imprese”.

“Abbiamo compiuto – prosegue Tironi una scelta chiara e convinta: promuovere una cultura della formazione permanente, coerente con i profondi cambiamenti del lavoro e capace di integrare politiche attive, orientamento e aggiornamento continuo. I risultati ottenuti dimostrano che la direzione intrapresa è quella giusta: lavoratori più qualificati, imprese più competitive, territori più resilienti”.

La misura Formazione Continua riaprirà a metà settembre. L’approccio adottato da Regione Lombardia si distingue per la sua capacità di coniugare aggiornamento professionale, orientamento e inserimento lavorativo, con un’attenzione trasversale alle pari opportunità, come dimostra la significativa partecipazione femminile al programma.

“Formare – conclude l’assessore Tironi – significa dare un futuro. Alle persone, alle imprese, alla nostra Regione. E’ con questa visione che continuiamo a investire, consapevoli che la competitività lombarda passa dalla qualità delle competenze, dalla forza del lavoro e dalla capacità delle istituzioni di offrire risposte tempestive, concrete, efficaci”.

La misura, interamente finanziata da Regione Lombardia, ha interessato tutte le province lombarde, rispondendo con puntualità alle esigenze formative espresse dai diversi contesti territoriali: Milano: 3.427 lavoratori formati (1.555 donne, 45%), 793 imprese coinvolte, oltre 3,4 milioni di euro investiti.

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Brescia: 2.450 lavoratori (1.129 donne, 46%), 621 aziende, 2,68
milioni di euro stanziati.
Bergamo: 1.264 lavoratori (648 donne, 51%) in 292 imprese, 1,3
milioni di euro di finanziamento.
Monza e Brianza: 727 lavoratori (302 donne, 42%) in 156 aziende,
con 797.000 euro investiti.
Varese: 610 lavoratori (300 donne, 49%) in 166 imprese, per un
totale di 778.000 euro.
Mantova: 357 lavoratori (196 donne, 55%) in 80 imprese, con
354.000 euro di fondi.
Como: 273 lavoratori (123 donne, 45%) in 72 imprese, 350.000 euro
investiti.
Cremona: 267 lavoratori (123 donne, 46%) in 62 aziende, 280.000
euro di risorse regionali.
Lecco: 161 lavoratori (69 donne, 43%) in 47 imprese, con 176.000
euro erogati.
Pavia: 235 lavoratori (96 donne, 41%) in 37 imprese, 201.000 euro
stanziati.
Lodi: 54 lavoratori (30 donne, 56%) in 22 imprese, 67.000 euro di
investimento.
Sondrio: 58 lavoratori (35 donne, 60%) in 18 imprese, per 98.000
euro complessivi.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Banche, a giugno prestiti +1,1% su base annua

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ROMA (ITALPRESS) – A giugno i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono aumentati dell’1,1 per cento sui dodici mesi (0,7 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia.

I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,8 per cento (1,5 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dello 0,3 per cento (-1,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati dello 0,5 per cento (3,8 per cento in maggio); la raccolta obbligazionaria è aumentata dell’1,4 per cento (era diminuita dello 0,2 per cento a maggio).

A giugno il Tasso Annuale Effettivo Globale (TAEG) sui nuovi prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si è collocato al 3,60 per cento (3,58 a maggio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a un anno è stata dell’8,8 per cento (7,2 nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,15 per cento (10,18 nel mese precedente).

I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,61 per cento (3,66 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,17 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,32 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,67 per cento (0,70 nel mese precedente).

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Chieti, 20 chili di marijuana nascosti tra la vegetazione

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CHIETI (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale di Chieti, insieme al Reparto Operativo Aeronavale di Pescara, nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio e di prevenzione al traffico di sostanze stupefacenti, ha sequestrato una coltivazione illecita di canapa indica.
Seppur bene occultate da una folta area boschiva nel territorio di Giuliano Teatino, sono state individuate 15 piante di marijuana, dal peso lordo complessivo di oltre 20 chili, dai militari del dipendente Gruppo Chieti.
Di fondamentale ausilio, considerato l’abile mascheramento della piantagione di soli 100 mq, è stata l’attività di sorvolo di un aeromobile della Sezione Area di Pescara che ha consentito, oltretutto, di localizzare tutte le strade d’accesso al campo (in seguito perlustrato via terra, constatando la presenza di un impianto di irrigazione e specifica attrezzatura da lavoro).
Le Fiamme Gialle, dopo aver posto l’area sotto sequestro, hanno prelevato i campioni destinati alle analisi chimiche di rito, catalogato gli arbusti (di altezza fino a 210 cm) ed estirpato la piantagione che, giunta quasi a completa maturazione, era pronta per la raccolta delle infiorescenze, fruttando, una volta immessa sul mercato, circa 280.000 di euro.
Una successiva indagine ha permesso di identificare il responsabile deferito alla Procura della Repubblica di Chieti per traffico di sostanze stupefacenti, al quale, con l’intervento delle unità cinofile, è stata perquisita l’abitazione rinvenendo quattro contenitori di vetro con circa 150 grammi di marjuana, ricavata dal taglio di piante già estirpate.
Al vaglio degli investigatori, che si avvarranno di altre perlustrazioni aeree, c’è la concreta possibilità che, a celarsi dietro alla persona denunciata, ci sia un gruppo di persone esperte nella gestione di questa specifica coltivazione, infatti l’ipotesi scaturisce dall’osservazione della superficie requisita che era ben organizzata e dotata di cisterna per accumulo di acqua per l’irrigazione.
-foto Gdf-
(ITALPRESS).

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