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Cronaca

La Bce ferma acquisti di titoli, a luglio primo rialzo dei tassi

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FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo dela Bce ha deciso di compiere ulteriori passi nella normalizzazione della politica monetaria. Durante questo processo manterrà gradualità, flessibilità, ricorso ai dati e apertura alle opzioni nella conduzione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo ha deciso di porre fine agli acquisti netti di attività nell’ambito del PAA a partire dal 1 luglio 2022. Esso intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della Bce e, in ogni caso, finchè sarà necessario per mantenere condizioni di abbondante liquidità e un orientamento adeguato di politica monetaria. Il Consiglio direttivo della Bce ha esaminato attentamente le condizioni che, secondo le sue indicazioni prospettiche, devono essere soddisfatte prima di iniziare a innalzare i tassi di interesse di riferimento. Pertanto, in linea con la sequenza delle sue misure di politica monetaria, il Consiglio direttivo intende innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE di 25 punti base con la riunione di politica monetaria di luglio. Nel frattempo, esso ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%. Su un periodo più esteso, il Consiglio direttivo si attende un nuovo aumento dei tassi di riferimento a settembre. La calibrazione di questo incremento dei tassi dipenderà dalle prospettive aggiornate per l’inflazione a medio termine. Se le prospettive di inflazione nel medio periodo permarranno tali o si deterioreranno, un incremento maggiore sarà appropriato alla riunione di settembre.
Dopo settembre, in base alla sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo prevede che un graduale ma duraturo un percorso di ulteriori aumenti dei tassi di interesse sia appropriato.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Cronaca

La Fiorentina accede alla fase successiva di Conference

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – La Fiorentina accede per il quarto anno consecutivo alla fase a gironi di Conference League battendo come all’andata gli ucraini del Polyssia, stavolta in rimonta e per 3-2. Niente di facile per gli uomini allenati da Stefano Pioli che forte del 3-0 ottenuto otto giorni fa, e dovendo rinunciare a Kean squalificato e al neo acquisto Piccoli, non inserito in lista Uefa, ha anche proposto un iniziale turnover, rilanciando alcuni elementi scarsamente utilizzati in questa prima fase di stagione, come Pablo Mari, Parisi e Mandragora. In attacco dal primo minuto spazio a Dzeko.
I gigliati hanno iniziato la sfida in maniera shock con Comuzzo che dopo soli 80 secondi ha stoppato male un pallone, favorendo l’inserimento di Nazarenko, che ha beffato De Gea. Undici minuti più tardi Andriyevskiv ha raddoppiato per i suoi con uno splendido sinistro da fuori area che ha mandato nel panico i circa cinquemila tifosi accorsi stasera al Mapei stadium.
I viola subiscono il contraccolpo del doppio svantaggio e molto lentamente provano a risalire la china. Non funziona la scelta di schierare Ndour e Fazzini alle spalle di Dzeko con i primi due che sono più centrocampisti che fantasisti, e il bosniaco che è ancora in forte ritardo di condizione. Il Polissya ci crede nella rimonta, si difende anche in dieci uomini davanti a Kudryk per poi cercare di rimontare. Dopo l’intervallo Pioli opera subito due cambi: dentro Gudmundsson e Gosens al posto di Ndour e Parisi. Un’azione personale di Fazzini palla al piede al 54′ vede l’ex Empoli centrare un palo. Potrebbe essere la scossa per la Fiorentina ma si rivela un’illusione tanto che al 65′ avvengono altre due sostituzioni con gli ingressi di Sohm e Pongracic, quest’ultimo al posto di un Comuzzo evidentemente frastornato dalle voci di mercato. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Dodo che finalizza al meglio un cross da sinistra di Gosens che fa respirare sè stesso ed i compagni. Sette minuti più tardi Ranieri, entrato da neanche un minuto, sfrutta alla perfezione un colpo di testa di Gosens dopo calcio d’angolo di Gudmundsson. Il successo arriva grazie alla rete di Dzeko pochi istanti prima del triplice fischio finale. Per i viola sorteggio dei gironi di Conference League domani a Monaco.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Musumeci “Dal 10 al 12 ottobre a Lipari per parlare di isole minori”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna iniziare a occuparsi delle isole minori e dei 230mila cittadini che le abitano e che non sempre hanno gli stessi diritti di chi invece vive nell’area continentale”. Lo sottolinea il ministro per la Protezione civile e il Mare Nello Musumeci durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “E’ bello vivere lì nei mesi estivi, molto di meno in quelli invernali – aggiunge Musumeci – Parlo di mobilità, diritto a usare i mezzi navali, sanità, istruzione e fragilità: ho stanziato 100 milioni solo per le isole minori, al fine di metterle in sicurezza dal punto di vista sismico. A Lipari dal 10 al 12 ottobre metteremo assieme decine di relatori per parlare delle isole minori: sono 35 Comuni cui spettano gli stessi diritti di tutti gli altri”.

Foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Lite con Macron? Il mio era invito a parlare di altro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando c’è di mezzo la guerra o la pace non c’è titolarità: se un leader europeo, nostro vicino di casa, per mesi continua a dire ‘siamo pronti a combatterè io dico no”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “Questo è il tempo della diplomazia, tra sanzioni economiche e incontri tra leader politici – continua Salvini, – Qualcuno tra mille difficoltà sta cercando di riannodare i fili della pace, mentre c’è un vicino di casa che continua a parlare di ombrello nucleare, esercito europeo, riarmo e missili: il mio ‘si attacchi al tram’ non era un insulto, ma un invito a lasciare stare e parlare di altro. Il governo italiano ha già detto che non invierà nessun ragazzo a morire in Ucraina, perchè non siamo in guerra con la Russia: i problemi dell’Italia non arrivano da un’improbabile invasione dei carri armati sovietici ma dalle frontiere sud, dove gli scafisti cercano di riempirci di clandestini tra cui indesiderati estremisti islamici; i problemi delle periferie non sono i russi, ma i balordi di prima e seconda generazione che ne combinano di tutti i colori. Non ho nè voglia nè tempo di litigare con Macron, ma quando un leader europeo in difficoltà nel suo paese, come testimonia il voto di fiducia che ci sarà in Francia l’8 settembre, passa il tempo a convocare gli ambasciatori sbaglia”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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