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Cronaca

Pari 1-1 in Svezia per l’U.21, ora gara decisiva con l’Irlanda

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HELSINGBORG (SVEZIA) (ITALPRESS) – L’Italia Under 21 fallisce il primo match-point qualificazione per l’Europeo di categoria, in programma nel 2023, pareggiando per 1-1 a Helsingborg contro la Svezia. Risultato che permette però di tenere a distanza gli scandinavi e di centrare matematicamente almeno il secondo posto in classifica, valido per gli eventuali spareggi. Per il primato sarà decisivo invece lo scontro diretto di martedì contro l’Irlanda, avversario contro il quale basterà anche il pari per mantenere la vetta. Nicolato opta per un ritorno alla difesa a tre, scelta che non paga inizialmente perchè l’Italia va sotto al primo affondo. Al 9′ sugli sviluppi di un corner Okoli libera male, palla che arriva sui piedi di Gustavsson che prova il tiro deviato in maniera beffarda da Parisi per il vantaggio dei padroni di casa. Gli azzurri accusano il colpo, risultando evanescenti per la prima mezz’ora, per poi accendersi nel finale di tempo e sfiorare due volte il pari: al 35′ con un colpo di testa di Pirola, ben respinto da Brolin, e al 40′ con Pellegri, che colpisce ancora di testa in maniera sporca. Ne deriva una traiettoria letta male dal portiere svedese che si infrange però sulla traversa.
L’Italia parte convinta anche nella ripresa e al 55′ arriva la svolta: Parisi viene atterrato all’ingresso dell’area di rigore da Holm con Verboomen che concede la massima punizione. Dal dischetto si presenta Rovella che pareggia rendendo vano il tocco di Brolin. Il gol dà coraggio agli azzurri che crescono con il passare dei minuti sfiorano il gol in diverse occasioni. E’ l’estremo difensore di casa il protagonista nel finale con la Svezia in dieci per il rosso su Holm, con varie prodezze, le ultime due su Parisi al 90′ e in pieno recupero su Esposito, ma nonostante lo sforzo profuso il risultato non cambia per un pari che rimanda tutto al match di martedì contro l’Irlanda, in scena allo stadio Cino e Lillo Del Duca (ad Ascoli Piceno).
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

La Fiorentina accede alla fase successiva di Conference

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – La Fiorentina accede per il quarto anno consecutivo alla fase a gironi di Conference League battendo come all’andata gli ucraini del Polyssia, stavolta in rimonta e per 3-2. Niente di facile per gli uomini allenati da Stefano Pioli che forte del 3-0 ottenuto otto giorni fa, e dovendo rinunciare a Kean squalificato e al neo acquisto Piccoli, non inserito in lista Uefa, ha anche proposto un iniziale turnover, rilanciando alcuni elementi scarsamente utilizzati in questa prima fase di stagione, come Pablo Mari, Parisi e Mandragora. In attacco dal primo minuto spazio a Dzeko.
I gigliati hanno iniziato la sfida in maniera shock con Comuzzo che dopo soli 80 secondi ha stoppato male un pallone, favorendo l’inserimento di Nazarenko, che ha beffato De Gea. Undici minuti più tardi Andriyevskiv ha raddoppiato per i suoi con uno splendido sinistro da fuori area che ha mandato nel panico i circa cinquemila tifosi accorsi stasera al Mapei stadium.
I viola subiscono il contraccolpo del doppio svantaggio e molto lentamente provano a risalire la china. Non funziona la scelta di schierare Ndour e Fazzini alle spalle di Dzeko con i primi due che sono più centrocampisti che fantasisti, e il bosniaco che è ancora in forte ritardo di condizione. Il Polissya ci crede nella rimonta, si difende anche in dieci uomini davanti a Kudryk per poi cercare di rimontare. Dopo l’intervallo Pioli opera subito due cambi: dentro Gudmundsson e Gosens al posto di Ndour e Parisi. Un’azione personale di Fazzini palla al piede al 54′ vede l’ex Empoli centrare un palo. Potrebbe essere la scossa per la Fiorentina ma si rivela un’illusione tanto che al 65′ avvengono altre due sostituzioni con gli ingressi di Sohm e Pongracic, quest’ultimo al posto di un Comuzzo evidentemente frastornato dalle voci di mercato. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa Dodo che finalizza al meglio un cross da sinistra di Gosens che fa respirare sè stesso ed i compagni. Sette minuti più tardi Ranieri, entrato da neanche un minuto, sfrutta alla perfezione un colpo di testa di Gosens dopo calcio d’angolo di Gudmundsson. Il successo arriva grazie alla rete di Dzeko pochi istanti prima del triplice fischio finale. Per i viola sorteggio dei gironi di Conference League domani a Monaco.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Musumeci “Dal 10 al 12 ottobre a Lipari per parlare di isole minori”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna iniziare a occuparsi delle isole minori e dei 230mila cittadini che le abitano e che non sempre hanno gli stessi diritti di chi invece vive nell’area continentale”. Lo sottolinea il ministro per la Protezione civile e il Mare Nello Musumeci durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “E’ bello vivere lì nei mesi estivi, molto di meno in quelli invernali – aggiunge Musumeci – Parlo di mobilità, diritto a usare i mezzi navali, sanità, istruzione e fragilità: ho stanziato 100 milioni solo per le isole minori, al fine di metterle in sicurezza dal punto di vista sismico. A Lipari dal 10 al 12 ottobre metteremo assieme decine di relatori per parlare delle isole minori: sono 35 Comuni cui spettano gli stessi diritti di tutti gli altri”.

Foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Lite con Macron? Il mio era invito a parlare di altro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quando c’è di mezzo la guerra o la pace non c’è titolarità: se un leader europeo, nostro vicino di casa, per mesi continua a dire ‘siamo pronti a combatterè io dico no”. Lo sottolinea il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini durante il convegno ‘La Piazza. Il bene comunè a Ceglie Messapica. “Questo è il tempo della diplomazia, tra sanzioni economiche e incontri tra leader politici – continua Salvini, – Qualcuno tra mille difficoltà sta cercando di riannodare i fili della pace, mentre c’è un vicino di casa che continua a parlare di ombrello nucleare, esercito europeo, riarmo e missili: il mio ‘si attacchi al tram’ non era un insulto, ma un invito a lasciare stare e parlare di altro. Il governo italiano ha già detto che non invierà nessun ragazzo a morire in Ucraina, perchè non siamo in guerra con la Russia: i problemi dell’Italia non arrivano da un’improbabile invasione dei carri armati sovietici ma dalle frontiere sud, dove gli scafisti cercano di riempirci di clandestini tra cui indesiderati estremisti islamici; i problemi delle periferie non sono i russi, ma i balordi di prima e seconda generazione che ne combinano di tutti i colori. Non ho nè voglia nè tempo di litigare con Macron, ma quando un leader europeo in difficoltà nel suo paese, come testimonia il voto di fiducia che ci sarà in Francia l’8 settembre, passa il tempo a convocare gli ambasciatori sbaglia”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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