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Cronaca

Ucraina, avanza offensiva russa ma per Zelensky Donbass “resiste”

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In Ucraina continuano intensi combattimenti e il conflitto prosegue ormai da 109 giorni. Avanza l’offensiva russa, mentre per il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il Donbass “resiste”. “Le truppe ucraine stanno gradualmente liberando il territorio della regione di Kherson”, ha detto Zelensky nel consueto discorso serale. “Il villaggio di Tavriis’ke – ha continuato – è stato aggiunto all’elenco degli insediamenti restituiti al nostro stato. C’è un certo successo anche nella regione di Zaporizhzhia. A Severodonetsk continuano feroci battaglie di strada”. Secondo l’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, l’esercito russo conduce assalti a Severodonetsk ma “invano”. Per il governatore dell’Oblast di Lugansk, Serhiy Gaidai, secondo quanto riportato da Kyiv Independent, i bombardamenti nell’impianto chimico Azot, che si trova nella città, avrebbero causato un incendio dopo la fuoriuscita di tonnellate di petrolio. Sulla struttura, dove si erano rifugiati molti civili e che sarebbe ancora sotto il controllo ucraino, nelle scorse ore sono arrivate notizie contrastanti. In base a quanto riportato dalla Tass che cita Rodion Miroshnik, ambasciatore della Repubblica popolare di Lugansk (LPR) in Russia, i civili rifugiati nell’impianto avrebbero iniziato a lasciare lo stabilimento. Intanto, sul piano internazionale, Kiev continua a chiedere sostegno dei partner. Ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è stata nella capitale ucraina per la seconda volta dall’inizio del conflitto. Il suo incontro con Volodymyr Zelensky è stato definito dallo stesso presidente ucraino “molto proficuo”. Kiev, dopo aver presentato la richiesta di adesione all’Unione europea, attende da Bruxelles il via libera allo status di candidato e spera che il percorso proceda rapidamente. “Sono certo – ha detto Zelensky – che presto riceveremo una risposta sullo status di candidato per l’Ucraina. Sono convinto – ha continuato – che questa decisione possa rafforzare non solo il nostro Stato, ma anche l’intera Unione europea. Cos’altro deve accadere in Europa – ha aggiunto – per chiarire agli scettici che il fatto di tenere l’Ucraina fuori dall’Unione europea va contro l’Europa?”. (ITALPRESS).

Photo www.agenziafotogramma.it

Cronaca

Referendum, aperti i seggi: si vota sino alle 23. Urne aperte anche domani sino alle 15

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MILANO (ITALPRESS) – Aperti, questa mattina alle 7, i seggi per le votazioni dei 5 referendum abrogativi. Nella giornata di oggi le votazioni si terranno dalle 7 alle 23. Per la giornata di domani si voterà dalle 7 alle 15.

Urne aperte, oltre che per i 5 Referendum, anche per i ballottaggi nei capoluoghi di Provincia Matera e Taranto, a Cernusco sul Naviglio, Saronno e Lamezia Terme e in altre 13 città con più di 15mila abitanti nelle quali al primo turno di elezioni amministrative nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. Oggi e domani si terrà il secondo turno con i seggi aperti in giornata dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

(ITALPRESS).
Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Usa, scontri a Los Angeles. Trump schiera 2000 soldati Guardia Nazionale

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente americano Donald Trump ha manifestato la volontà di schierare 2000 soldati della Guardia nazionale della California nonostante le obiezioni del governatore di Los Angeles. Una decisione presa dopo che per tutta la giornata di sabato si sono verificati scontri e intense proteste tra dimostranti e autorità per l’immigrazione con gas lacrimogeni e fumo nell’area periferica di Los Angeles. La Casa Bianca ha dichiarato in una nota che Trump avrebbe schierato le guardie della California per “affrontare l’illegalità che sta dilagando”. Gavin Newsom, governatore democratico della California, in un post su X ha definito la mossa del presidente repubblicano come “volutamente provocatoria”, aggiungendo che “non farà che aumentare le tensioni”. Sul suo social Truth, Trump aveva affermato che “il governo federale interverrà e risolverà il problema delle rivolte e dei saccheggiatori nel modo in cui dovrebbe essere risolto” nel caso in cui Newsom e il sindaco di Los Angeles “non riescano a fare il loro lavoro, cosa che tutti sanno”. Il personale della Border Patrol in tenuta antisommossa e maschere antigas era di guardia all’esterno di un parco industriale nella città di Paramount, lanciando gas lacrimogeni mentre passanti e manifestanti si radunavano sui marciapiedi e dall’altra parte della strada. Alcuni fischiavano gli agenti mentre registravano gli eventi con gli smartphone. Il Segretario per la Sicurezza Interna Kristi Noem ha pubblicato un messaggio sui social rivolgendosi ai “rivoltosi di Los Angeles” e avvertendo che non saranno tollerate interferenze nelle misure di controllo dell’immigrazione: “Non ci fermerete nè ci rallenterete”, ha scritto Noem su X. L’Immigration and Customs Enforcement “farà rispettare la legge. E se mettete le mani su un agente delle forze dell’ordine, sarete perseguiti con la massima severità prevista dalla legge”. Nella giornata di venerdì gli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement hanno eseguito mandati di perquisizione in diverse località, tra cui l’esterno di un magazzino di abbigliamento nel quartiere della moda. L’azione è stata intrapresa dopo che un giudice ha stabilito che sussisteva una causa probabile per cui il datore di lavoro stava utilizzando documenti fittizi per alcuni dei suoi dipendenti. I difensori dei diritti degli immigrati hanno affermato che sono stati effettuati fermi di migranti anche davanti ai supermercati. Il Dipartimento per la Sicurezza Interna degli Stati Uniti ha affermato in una nota che le recenti operazioni dell’ICE a Los Angeles hanno portato all’arresto di 118 immigrati, tra cui cinque persone legate a organizzazioni criminali e altri individui con precedenti penali. Dopo gli arresti di venerdì, la sera i manifestanti si sono radunati fuori da un centro di detenzione federale, gridando “Liberateli, lasciateli rimanere”. (ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Referendum, dalle 7,00 aperti i seggi. Si vota fino alle 23,00 e domani

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MILANO (ITALPRESS) – Aperti, questa mattina alle 7,00, i seggi per le votazioni dei 5 referendum abrogativi. Nella giornata di oggi le votazioni si terranno dalle 07:00 alle 23:00. Per la giornata di domani si voterà dalle 07:00 alle 15:00. (ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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