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Cronaca

Under 21 agli Europei, ad Ascoli 4-1 all’Irlanda

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ASCOLI PICENO (ITALPRESS) – Con una prova di forza autorevole l’Italia Under 21 schianta 4-1 l’Irlanda e si qualifica direttamente per la fase finale degli Europei di categoria in programma a giugno 2023. Ad Ascoli Piceno gli azzurrini dominano i pari età dell’Eire, secondi in classifica e qualificati per i playoff, in quello che era uno spareggio per il primo posto con due risultati su tre favorevoli ai ragazzi del ct Nicolato. In campo al Del Duca non c’è storia e nel primo tempo è l’Italia a tenere il pallino del gioco. Dagli sviluppi di un piazzato, al 20′ l’arbitro ungherese Bogar assegna un calcio di rigore agli azzurrini per un’ingenua trattenuta su Okoli. Come già accaduto contro la Svezia, dal dischetto va Rovella e non sbaglia. Forte del vantaggio, la Nazionale gioca sul velluto e viene spinta dai 4.450 spettatori che hanno risposto presente in un pomeriggio così importante per le sorti dell’Under 21, che nonostante aver dimostrato di essere nettamente superiore alle rivali del girone, si era ritrovata a dover difendere all’ultima giornata il primo posto. Al 35′ arriva il raddoppio, frutto di una bella giocata personale di Cambiaghi che converge verso il centro ed esplode un destro a incrociare che non lascia scampo al portiere irlandese.
Si va a riposo sul 2-0, ma pronti-via nella ripresa e l’Italia colpisce ancora, stavolta su una grave disattenzione difensiva dell’Irlanda che consente a Pietro Pellegri di trovare la via del gol con una zampata da due passi a porta vuota. Intorno all’ora di gioco gli ospiti la riaprono su rigore: Coventry è freddo contro Plizzari e accorcia sul 3-1, anche se per i biancoverdi risulta impossibile segnare altri tre gol senza subirne. All’85’ gli azzurrini la chiudono definitivamente con il gol facile in appoggio del palermitano Quagliata, primo gol per lui in Under 21 e poker servito. L’Italia scaccia così via la paura di vanificare sul più bello il percorso nelle qualificazioni e stacca il biglietto per la rassegna continentale, per la quale il 18 ottobre saranno sorteggiati i gironi.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 24 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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