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Italia di bronzo ai Mondiali di nuoto con la 4×100 sl

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Prima giornata di gare e prima medaglia per l’Italia ai Mondiali di nuoto a Budapest. La regala la 4×100 stile libero maschile, che va a prendersi il bronzo in 3’10″95 alle spalle di Usa (3’09″34) e Australia (3’10″80). Alla Duna Arena la staffetta azzurra parte male con Alessandro Miressi ma poi Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo rimontano, arrivando a sfiorare anche il secondo gradino del podio. Niente da fare invece per Marco De Tullio: il 21enne barese bissa nei 400 stile il quinto posto di tre anni fa a Gwangju, cedendo nell’ultima vasca: 3’44″14 il suo crono nella gara vinta dall’australiano Elijah Winnington (3’41″22). Vola in finale dei 50 farfalla Ceccon: dopo aver fatto registrare in mattinata il record italiano con 22″88 (il precedente di 23″21 era stato stabilito da Piero Codia nel 2013), il giovane veneto delle Fiamme Oro si migliora ancora in semifinale in 22″79, secondo tempo complessivo ex aequo con Caeleb Dressel. Finale ma nei 100 rana anche per Nicolò Martinenghi: 58″46 il crono (il migliore d’ingresso) che gli consente di vincere la sua semifinale. Niente da fare invece per Elena Di Liddo, che si ferma nelle semifinali dei 100 farfalla. Per quanto riguarda le altre gare, nei 400 stile femminili orfani ormai di Federica Pellegrini si riprende lo scettro Katie Ledecky col record dei campionati (3’58″15): quarto oro iridato della carriera nella specialità. Nei 400 misti, invece, show del francese Leon Marchand con tanto di record dei campionati e primato europeo (4’04″28). Nella 4X100 stile femminile, infine, oro all’Australia.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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42 nazionali qualificate ai Mondiali 2026, ultimi 6 posti in palio coi playoff di marzo

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ROMA (ITALPRESS) – Sono adesso 42 le nazionali già qualificate ai Mondiali. Le altre sei partecipanti saranno decretate a marzo con i playoff. Oltre a Canada, Messico e Stati Uniti in quanto Paesi organizzatori, sono sicuri di un posto nella fase finale, per la prima volta a 48 squadre:

AFC: Australia, Iran, Giappone, Giordania, Corea del Sud, Qatar, Arabia Saudita, Uzbekistan.

CAF: Algeria, Capo Verde, Costa d’Avorio, Egitto, Ghana, Marocco, Senegal, Sudafrica, Tunisia.

CONCACAF: Curaçao, Haiti, Panama

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CONMEBOL: Argentina, Brasile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Uruguay.

OFC: Nuova Zelanda.

UEFA: Inghilterra, Francia, Croazia, Portogallo, Norvegia, Germania, Olanda, Svizzera, Scozia, Spagna, Austria, Belgio.

Ai play-off intercontinentali – che assegnano due posti – sono qualificate Bolivia, Nuova Caledonia, Giamaica e Suriname, oltre a Repubblica Democratica del Congo e Iraq, entrambe già finaliste agli spareggi; altri 4 pass saranno assegnati dai play-off europei.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Curacao riscrive la storia e si qualifica per i Mondiali, pass anche per Haiti e Panama

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ROMA (ITALPRESS) – La terza e ultima fase delle qualificazioni Concacaf per i Mondiali del 2026 si è conclusa nella notte italiana con Curaçao, Haiti e Panama che hanno ottenuto il pass, mentre Giamaica e Suriname si giocheranno tutto ai play-off.

Storica prima volta per Curacao, isola caraibica che chiude al primo posto il girone B pareggiando lo scontro diretto a Kingston. Finisce 0-0 in casa della Giamaica che, invece, va agli spareggi. Curacao, con una popolazione di poco più di 150mila abitanti, scrive la storia diventando il Paese più piccolo a entrare in una fase finale della Coppa del Mondo. Nel girone A è il Panama, con 12 punti, a ottenere la qualificazione diretta. Netto 3-0 casalingo a El Salvador (reti di Blackman, Davis e Puma), mentre il Suriname perde 3-1 in Guatemala, chiude al secondo posto ed è costretto ad accontentarsi degli spareggi. Nel girone C è Haiti a qualificarsi, grazie al 2-0 casalingo rifilato al Nicaragua (reti di Deedson e Providence), ma anche allo 0-0 con cui Costa Rica ha bloccato l’Honduras. Per Haiti seconda partecipazione a una finale Mondiale dopo quella del 1974.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Coventry all’Onu “Le Olimpiadi e lo sport hanno il potere di unire”

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di Stefano Vaccara

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Credo che i Giochi Olimpici abbiano un potere molto più grande di quanto possiamo immaginare, perché lì vediamo il meglio dell’umanità: atleti che si riuniscono, competono gli uni contro gli altri e vivono in pace. Ed è il modo migliore per mostrare ciò che dovremmo essere come esseri umani e come dovremmo trattarci a vicenda”. Così, all’agenzia Italpress, la presidente del Cio, Kirsty Coventry, impegnata alle Nazioni Unite per la serata dedicata alla “Olympic Truce”, la tradizionale tregua olimpica che ogni due anni richiama gli Stati membri dell’Onu a scegliere il dialogo al posto del conflitto in occasione dei Giochi.

L’evento, ospitato dalla Missione Permanente d’Italia in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Comitato Olimpico Internazionale, ha riunito diplomatici, atleti olimpici e paralimpici, rappresentanti Onu e figure istituzionali impegnate a promuovere il valore dello sport come strumento di pace. “Lo sport può davvero compiere molti miracoli nel mondo – ha aggiunto Kirsty Coventry -, ma al 100% credo fermamente che lo sport abbia un potere incredibile quando si tratta di unire non solo i Paesi, ma anche persone e comunità provenienti da esperienze di vita molto diverse”. 

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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