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Cronaca

Milano, nuovi servizi nei quartieri popolari

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MILANO (ITALPRESS) – Servizi sanitari a San Cristoforo, start up di giovani in via San Paolino, negozi di vicinato a Quarto Oggiaro. Sono le attività che il Comune punta a inserire nei quartieri popolari di Milano mettendo a bando venti spazi ai piani terra di edifici ERP.
Due gli avvisi pubblici aperti dal Comune, riguardanti complessivamente venti locali fra i 25 e i 120 metri quadri, fra piani interrati, a livello strada e rialzati, oggi non utilizzati. Si tratta di nove negozi, tre depositi, cinque uffici e tre laboratori.
L’Amministrazione li offre in uso per dodici anni (in locazione per 6 anni rinnovabili o in concessione per 12), a piccole e medie imprese, cooperative e lavoratori autonomi con partita Iva, a canone di mercato abbattuto del 10%.
Si trovano in via degli Assereto (Isola), via Martinelli, via San Paolino, viale Faenza, via Capuana, via Gazzoletti, via Satta, via Vittani, via del Tamigi, via Padre Luigi Monti, via Senigallia, via Bengasi, via Cabella, via Jacopino da Tradate e via Hermada.
L’obiettivo dell’Amministrazione, si legge in una nota, è valorizzare gli spazi di sua proprietà, anche quelli in contesti difficili, e rispondere ad alcuni bisogni espressi dagli abitanti quartieri. I Municipi 2, 6, 7, 8 e 9 hanno infatti chiesto che per via degli Assereto, via Martinelli, viale Faenza e via Cabella abbiano la priorità servizi sanitari e di cura alla persona, chiesti dai cittadini; per via San Paolino, via Gazzoletti, via Jacopino da Tradate e via Bengasi saranno premiati progetti di start up gestite da under 30; per via Capuana, via Satta e via Vittani negozi di vicinato o servizi di prossimità.
I due bandi sono aperti fino al 22 luglio. Sono oltre mille gli spazi di proprietà del Comune ai piani bassi nei quartieri di edilizia popolare. Di questi, circa 600 sono già occupati con regolare contratto, in gran parte da attività commerciali. Con i bandi di questo tipo pubblicati negli ultimi anni il Demanio ha assegnato circa 70 spazi a micro e piccole imprese, cooperative e lavoratori.
foto agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 18/7/2025

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In questa edizione: Fontana e Fedriga: “Sala non si dimetta” – Da Lunedì stop ai treni per ilavori al ponte di Bressana – Garlasco, si cercano impronte digitali su spazzatura di casa Poggi – A Pavia condannato papà pe schiaffi alla figlia – Sei chili di droga e laboratorio scoperti nel Milanese – Truffa ad anziana nel Bresciano, arrestato 16enne – Pronto Meteo Lombardia per 19 Luglio.

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Cronaca

G7, Giorgetti “Preoccupano incertezza economica e svalutazione dollaro”

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DURBAN (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie” esordisce così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento questa mattina al G7 e al G20 di Durban, in Sudafrica.

Giorgetti però ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “L’indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA – ha detto – si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.

Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha ricordato “l‘importanza di vigilare affinchè, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.

Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.

“Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”.

Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

A Roma una mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani

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ROMA (ITALPRESS) – Un racconto vivo e visivo delle storie di oltre 350.000 fiumani, istriani e dalmati costretti nel dopoguerra a lasciare la loro casa e la loro terra, per non rinunciare alla propria identità: a ottobre sarà inaugurata, al Vittoriano di Roma, MEDIF, la mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani. “Noi siamo molto legati a questo progetto, ci abbiamo lavorato per tanti anni – ha detto Giuseppe de Vergottini, Presidente emerito della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (Federesuli), promotrice del progetto – non è solo un percorso storico, emotivo; l’obiettivo è rendere pubblico quello che per tanti anni è stato un esilio sofferto, al quale il mondo politico e dell’informazione non hanno dato mai il giusto spazio. Un’iniziativa che serve a sensibilizzare chi non ha conosciuto e non conosce questa storia: pensiamo soprattutto ai giovani. Ci teniamo a dare una visione obiettiva di questo evento storico”.
A 80 anni di distanza, Il Vittoriano, monumento simbolo dell’unità nazionale e casa della storia comune italiana, accoglie per la prima volta una pagina di storia, rimasta ai margini della coscienza collettiva, trasformandola in memoria condivisa per le generazioni presenti e future.
“Il Vittoriano è il monumento all’Italia e per l’Italia e accoglie idealmente tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la patria” ha ricordato Edith Gabrielli, direttrice generale ViVe Vittoriano e Palazzo Venezia “un monumento all’Italia unita e sacrario della nazione, il luogo adatto a raccogliere questa mostra che parla di un trauma collettivo, che ha segnato il destino di migliaia di italiani, storie che hanno avuto difficoltà a trovare ascolto. Uno strumento per comprendere meglio l’Italia e il suo passato”.
“Il giorno in cui sarà inaugurata la mostra – ha aggiunto Ilaria Giacca, esule istriana, che nel 1948, a sei anni, lasciò con la famiglia la propria terra, per sfuggire alle persecuzioni del regime di Tito – mi sentirò come quando fu istituito il Giorno del Ricordo. La nostra storia potrà diventare patrimonio di tanti giovani che non conoscono il dramma del Confine Adriatico”.
Secondo il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha ricordato Norma Cossetto, vittima e simbolo della tragedia delle foibe, “la vicenda degli esuli dalmati, istriani, fiumani, è una vicenda italiana, ma va raccontata al mondo e ogni ministro della Cultura è il primo esule in patria.
La vittoria dell’Italia, nella Prima Guerra Mondiale, rappresentò una sorta di ultima guerra d’indipendenza, l’inizio di un percorso che ci ha condotto all’unità. Sono passati 100 anni, ma questo non significa dimenticare, il ricordo è fondamentale, dopo decenni di silenzio e oblio, quando alcune pagine della storia sono state cancellate, assumiamo un impegno morale, raccontare la verità della storia. Il racconto di un dolore, della sofferenza è più forte di qualsiasi strumentalizzazione politica. La verità ha diritto di cittadinanza e da oggi le cose sono cambiate”.
-foto xc3/Italpress –
(ITALPRESS).

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