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Pioggia protagonista a Wimbledon, avanti Sinner e Cocciaretto

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Pioggia subito protagonista come da tradizione, programma in salita e due azzurri al secondo turno di Wimbledon, Jannik Sinner ed Elisabetta Cocciaretto. Il 20enne di Sesto Pusteria, numero 13 del mondo e 10 del tabellone, riscatta il debutto amaro di un anno fa, quando fu fatto subito fuori da Fucsovics, e riesce a piegare quel vecchio leone di Stan Wawrinka: 7-5 4-6 6-3 6-2 in 2h40′ lo score che premia Sinner, che attende di conoscere dal match fra Altmaier e Ymer il suo prossimo avversario. Tallon Griekspoor si conferma invece la bestia nera di Fabio Fognini. L’olandese che lo aveva già battuto piuttosto seccamente a gennaio al primo turno degli Australian Open sul cemento di Melbourne si ripete anche sull’erba londinese (5-7 7-5 6-3 6-4 in poco più di due ore di gioco), condannando all’eliminazione il veterano azzurro, che nelle ultime quattro edizioni era riuscito a raggiungere il terzo turno. Già ai saluti anche Andrea Vavassori: il 27enne torinese, numero 256 del mondo e passato attraverso le qualificazioni, esce però a testa alta (6-4 6-4 6-4) contro lo statunitentese Frances Tiafoe, 23esima testa di serie. Esito a sorpresa nel derby azzurro di primo turno nel tabellone femminile dove Elisabetta Cocciaretto, numero 119 del mondo, batte per la prima volta in carriera Martina Trevisan, numero 29 del ranking e 22 del seeding: match senza storia, con la 21enne di Fermo che travolge 6-2 6-0 in poco più di un’ora la più quotata connazionale. Per la Cocciaretto, alla prima nel main draw dell’erba londinese, c’è ora la rumena Begu. Debutto negativo a Wimbledon invece per Lucia Bronzetti, fuori per mano della statunitense Ann Li (6-1 6-4). Domani toccherà a Camila Giorgi e Jasmine Paolini.
Esordio un pò più complicato del previsto per Novak Djokovic, a caccia del settimo titolo (sarebbe il quarto di fila) sui prati londinesi: alla prima uscita dalla sconfitta con Nadal ai quarti del Roland Garros e dunque all’esordio stagionale sull’erba, il serbo è costretto al quarto set dal coreano numero 81 del mondo Soonwoo Kwon e la spunta per 6-3 3-6 6-3 6-4 dopo due ore e 27 minuti di gioco. Per Nole anche un traguardo storico: è il primo di sempre a centrare almeno 80 vittorie in tutti gli Slam. Debutto col brivido per Alcaraz, sotto due set a uno col tedesco Struff prima di una rimonta vincente conclusa dopo oltre 4 ore in campo. Per quanto riguarda gli altri big, al secondo turno senza problemi Ruud e Norrie mentre Hurkacz esce di scena per mano di Davidovich Fokina al quinto. Fra le donne, buona la prima per Kontaveit (7-5 6-1 su Pera) e Jabeur (6-1 6-3 su Bjorklund), avanti anche la beniamina di casa Raducanu, fuori la settima testa di serie Collins.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Bagnaia davanti a tutti nelle libere del venerdì a Misano

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MISANO ADRIATICO (RIMINI) (ITALPRESS) – Il primo tempo nel corso della Practice di MotoGp del Gran Premio dell’Emilia-Romagna è stato realizzato da Francesco Bagnaia, in sella alla Ducati Lenovo. Sul circuito di Misano, in 1’30″286, il pilota campione del mondo ha inoltre siglato il nuovo record della pista. Il rivale diretto per il campionato, Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″198) si trova al secondo posto; terzo, invece, Marc Marquez (Ducati Gresini, +0″229). Quarto crono per Enea Bastianini (Ducati Lenovo, +0″321), caduto nel finale del turno. Fabio Quartararo (Yamaha, +0″600) chiude quinto e si rivede nelle posizioni di vertice. Nell’ordine, completano la top ten Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Maverick Vinales, Pedro Acosta ed Aleix Espargaro. La classe regina tornerà in pista domani mattina alle ore 10:05 in vista delle FP2.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Thiago Motta sicuro “Juve-Napoli sarà una grande partita”

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TORINO (ITALPRESS) – “Sarà una grande partita con giocatori forti che si confronteranno in campo. Avremo il nostro pubblico con noi e affronteremo la gara con responsabilità rispettando l’avversario”. Così Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium. La sfida tra i bianconeri e gli azzurri è uno scontro diretto tra due delle formazioni candidate a lottare fino all’ultimo per il primo posto: “Il Napoli è una squadra costruita per lottare per lo scudetto, vogliamo fare una bella gara per noi e per il nostro pubblico – ha aggiunto Motta -. Dovremo lavorare da squadra quando non abbiamo la palla, con generosità come abbiamo fatto fin qui. Dobbiamo essere un blocco solido e non lasciare spazio tra le linee dove Kvara e altri possono trovare spazi o un passaggio verso Lukaku. Proveremo a portare la partita verso il gioco che conviene a noi. Affronteremo una squadra forte”. Sfida nella sfida quella tra Thiago Motta e il suo ex ct, Antonio Conte: “E’ stato bello lavorare con lui, avevamo fatto un Europeo interessante – ha ammesso l’allenatore italo-brasiliano -. Eravamo una grande squadra con giocatori importanti ma non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Il rapporto con Conte è sempre stato fantastico”. Motta ha poi aggiornato sulla situazione infortunati e ha parlato di Vlahovic: “Gatti è a disposizione, mancheranno solo Conceicao e Milik. Dusan può migliorare come tutti noi, sta molto bene, è sorridente, positivo e nell’ultima gara ha fatto molto bene. Sono contento del suo lavoro e deve continuare così”. Infine, sui falli sistematici su Kvara ha sottolineato: “Io posso parlare dei miei ragazzi, e loro non vanno per fare fallo, vogliono giocare sempre a pallone. I miei ragazzi non si buttano mai e cercano di rispettare il gioco. In un contesto generale, io ho sempre difeso il gioco. I falli pericolosi non vanno mai bene e questo problema l’abbiamo risolto con il Var. Adesso stiamo discutendo per ridurre le perdite di tempo. Poi c’è tutta la questione relativa alle simulazioni…”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Amici e tifosi in Cattedrale per l’ultimo saluto a Schillaci

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PALERMO (ITALPRESS) – Bambini e adulti, tifosi e comuni cittadini (e perfino qualche turista), amici e compagni di una vita, calciatori di ieri e calciatori di oggi: alla Cattedrale di Palermo non c’è uno spazio libero, dentro e fuori, perchè tutti hanno voluto rendere omaggio a Totò Schillaci, porgendo l’ultimo saluto a un simbolo sportivo della città, non solo in Italia, ma nel mondo intero.
Sulla bara posta dinanzi all’altare si ergono fiori, sciarpe, gagliardetti e quell’indimenticabile maglia numero 19 azzurra che vide Totò protagonista a Italia ’90. L’arrivo del feretro è accolto con commozione, accompagnata da una bandiera rosanero che si staglia nel giardino della Cattedrale: il nome Totò Schillaci viene scandito a gran voce al passaggio della bara, anticipando un clima rovente che domani accompagnerà il Barbera in occasione di Palermo-Cesena, prima gara in cui la città sarà un pò più vuota senza il suo simbolo calcistico più rappresentativo. Alla celebrazione, chiusa con la benedizione delle esequie da parte dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, hanno preso parte tra gli altri il presidente della Figc Gabriele Gravina, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente del Palermo Dario Mirri, mentre tra i calciatori rosanero figurano Francesco Di Mariano (nipote di Schillaci), Matteo Brunori e Jacopo Segre insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis e al suo vice Giulio Migliaccio.
“Oggi è festa per il nostro fratello Totò, perchè è il giorno della nascita nuova nel mistero di Dio – sottolinea nell’omelia monsignor Filippo Sarullo, – E in questo sentirci ancora amati da lui, voi suoi cari familiari ricordate Totò per tutte le volte che lui è stato luce per voi. Ricordate la luce che vi ha trasmesso, anche attraverso i suoi occhi vivi ed eloquenti, amandovi come figlio, marito, papà, fratello, familiare, parente, amico. Ma in tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle notti magiche, perchè ha fatto sognare l’Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l’affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo”. “E’ stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo, tra gente comune, e vive e si distingue nella scena internazionale, anzi mondiale, come campione prodigioso, una leggenda del calcio”. “Grazie – continua Sarullo – Perchè da lassù continuerai a guardare alla tua Palermo e continuerai ad ispirare tanti giovani di oggi e di domani a seguire il tuo esempio per aderire alla via del bene, a seguire i sogni che possono diventare realtà, a vivere ancora notti magiche di amore e di bene, guardando a quella porta alla quale indirizzare il pallone e l’essenza della vita, facendo tesoro di quanto Totò ci ha trasmesso, per continuare a vivere, come da lui fatto, i valori dello sport e della maturità umana, attenendosi ai confini del campo della vita, oltre i quali nella vita non si può andare oltre. Le regole del calcio, come di ogni altro sport, ci insegnano a saper vincere e a saper perdere. Imparare questo e attuarlo nella vita è il miglior insegnamento di vita che oggi Totò vuole consegnare a tutti noi perchè nella sua scuola calcio ha continuato ad educare attraverso lo sport. Ha certamente insegnato che la vera forza di uno sportivo, di una persona autentica e matura non è quella di sentirsi invincibili ma la capacità di rialzarsi”.
– foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).

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