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Sonego al secondo turno di Wimbledon, fuori Paolini e Giorgi

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Doveva essere il giorno di Matteo Berrettini, finalista un anno fa e fra i grandi favoriti per la vittoria di Wimbledon, ma il Covid ha stoppato il 26enne tennista romano. “Ho il cuore spezzato nell’annunciare che devo ritirarmi – l’annuncio via social – Ho avuto sintomi influenzali e sono stato in isolamento negli ultimi giorni. Nonostante i sintomi non siano gravi, ho deciso che era importante fare un altro test questa mattina per proteggere la salute e la sicurezza dei miei colleghi e di tutti gli altri coinvolti nel torneo. Non ho parole per descrivere l’estrema delusione che provo. Il sogno è finito per quest’anno, ma tornerò più forte”. A tenere alto il tricolore sui prati londinesi, oltre a Sinner, ci pensa allora Lorenzo Sonego. Il 27enne torinese riesce finalmente ad avere la meglio sulla sua ‘bestia nera’ Denis Kudla, che quest’anno lo aveva battuto sia a Miami che al Queen’s: 6-7(6) 6-3 7-5 4-6 6-2 il finale a favore di Sonego, che sembra dunque aver risolto i problemi al polso sofferti anche a Eastbourne ed è atteso ora dal 21enne francese Hugo Gaston, numero 66 del mondo. Due i precedenti, entrambi favorevoli all’azzurro che si è imposto a Montpellier nel 2021 e a inizio anno a Sydney.
Niente impresa invece per Lorenzo Musetti, battuto per 6-4 6-4 6-3 dallo statunitense Taylor Fritz, numero 14 Atp ed undicesima testa di serie, reduce dal secondo titolo conquistato ad Eastbourne dopo quello vinto nel 2019. Sinner, intanto, ha conosciuto il suo prossimo rivale: si tratta dello svedese Mikael Ymer, numero 88 Atp, battuto due volte su tre. Cattive notizie dal tabellone femminile dove resta in corsa la sola Elisabetta Cocciaretto. Male Camila Giorgi, 21esima testa di serie e reduce dalla semifinale di Eastbourne. Solitamente a suo agio sull’erba londinese (ottavi nel 2012 partendo dalle qualificazioni e quarti nel 2018, stoppata solo da Serena Williams), la marchigiana si fa sorprendere 7-6(4) 6-1 dalla polacca Magdalena Frech, numero 92 Wta e alla sua prima esperienza ai “Championships”. Jasmine Paolini accarezza invece l’impresa ma alla fine deve cedere il passo a Petra Kvitova. Si chiude come lo scorso anno già al primo turno il cammino della 26enne di Castelnuovo di Garfagnana che riesce a strappare il primo set alla ceca – oggi numero 26 del mondo ma due volte vincitrice dello Slam londinese, nel 2011 e nel 2014 – prima di cedere per 2-6 6-4 6-2.
Giornata di esordio oggi per Nadal, che mancava da Wimbledon dal 2019: in corsa per il Grande Slam dopo i successi a Melbourne e Parigi e campione nel 2008 e nel 2010, il maiorchino ha bisogno di quattro set per piegare la resistenza dell’argentino Francisco Cerundolo (6-4 6-3 3-6 6-4), rimontando un break nel quarto parziale. Alla prima uscita dal trionfo al Roland Garros, Iga Swiatek comincia la sua campagna londinese superando 6-0 6-3 Jana Fett, anche se con un passaggio a vuoto nel secondo parziale quando concede cinque palle break per l’1-4 alla rivale. Per la numero uno del mondo è la 36esima vittoria di fila, la striscia vincente più lunga del 21esimo secolo e la quinta di sempre (eguagliata quella di Monica Seles del 1990). Nel mirino ci sono ora i 37 successi consecutivi stabiliti da Martina Hingis nel 1997. Restando alle donne, avanti senza patemi Badosa e Sakkari, bene anche Krejcikova, qualche problema in più per Coco Gauff, in rimonta (2-6 6-3 7-5) sulla rumena Ruse. Debutto positivo anche Simona Halep, campionessa nel 2019, che supera 6-3 6-2 la ceca Muchova.

– foto agenziafotogramma.it –
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Pallanuoto, il Settebello regola il Sudafrica e vola ai quarti ai Mondiali di Singapore

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Mancava solo il sigillo finale ed è arrivato anche quello. Il Settebello spazza via il Sudafrica 28-4 e chiude al primo posto il girone A dei Mondiali di pallanuoto a Singapore, conquistando anche aritmeticamente la qualificazione ai quarti di finale già ipotecata dopo il successo sulla Serbia ai tiri di rigore.

I ragazzi di Sandro Campagna torneranno in vasca domenica, alle 10 italiane, per sfidare per un posto in semifinale con tutta probabilità una fra Croazia, Montenegro e Grecia.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Milano-Cortina, svelate le medaglie olimpiche e paralimpiche

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VENEZIA (ITALPRESS) – A Palazzo Balbi, presso la sede della Regione Veneto, sono state svelate le medaglie dei Giochi Olimpici invernali che si disputeranno a Milano-Cortina 2026.

Saranno assegnate 245 medaglie d’oro, 245 di argento e 245 di bronzo per i Giochi Olimpici, 137 medaglie d’oro, 137 di argento e 137 di bronzo per i Giochi Paralimpici, per un totale di 1146 medaglie, come ricorda il Coni.

Ogni medaglia presenta un diametro di 80 mm e uno spessore di 10 mm. La medaglia d’oro è composta di Argento 999 e Oro 999,9, pesa 500 grammi più 6 grammi di oro. La medaglia d’argento è realizzata in Argento 999 e pesa 500 grammi. La medaglia di bronzo è di rame e pesa 420 grammi.

Chi vuole vivere una vita emozionate deve mettersi in gioco. Ho avuto la fortuna di vivere i Giochi come atleta, la cerimonia di apertura non la dimenticherò mai, credo che arrivare qui dopo quel cammino da presidente del Coni sia una delle più belle cose potesse accadermi”. Queste le parole del presidente del Coni Luciano Buonfiglio durante l’evento “Medals Unveiling” a Venezia, per presentare le medaglie che verranno assegnate durante le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.Mi fa piacere condividere con chi ha portato avanti con grande impegno questo percorso, parlo di Giovanni Malagò, i Sindaci e i presidenti delle Regioni, è un sogno, ma i sogni vanno vissuti a occhi aperti. Siamo un esempio nel fare, nel fare bene, come modello di comportamento, non solo sportivo ma sociale, siamo costruttori di certezze che vogliono dare un esempio per il Paese: non possiamo permetterci di essere banali, arriveremo preparatissimi. I presidenti delle Federazioni invernali stanno lavorando bene, anche loro ci renderanno orgogliosi”.

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“Il battito del cuore olimpico si sta intensificando – ha sottolineato il Ministro dello sport e per i giovani Andrea Abodi –  Ringraziamo i protagonisti, le medaglie sono un emblema olimpico che gratificherà atlete e atleti. Per la prima volta i premi olimpici e paralimpici saranno detassati”.

“L’auspicio per le Olimpiadi di Milano Cortina è che possano esserci gli atleti di tutti i Paesi del mondo, magari un podio con un atleta ucraino e uno russo sarebbe la più bella immagine di queste Olimpiadi – ha sottolineato il vicepremier e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini – Ad oggi ci sono 80 atleti ucraini e non ci sono atleti russi, si parla di due mesi a un cessate il fuoco per arrivare alla pace e alla fine di missili e cannoni: quale evento se non l’Olimpiade per arrivare a ciò? Il massimo sarebbe che 3 miliardi di telespettatori possano vedere atleti di tutto il mondo”.

“È stata un’avventura bellissima, in alcuni casi non ci ha fatto dormire qualche notte, ci ha dato delle gioie immense ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana –  Il giorno di Losanna, quando abbiamo battuto la Svezia, l’emozione è stata tanta, il quel momento non sono riuscito nemmeno a rendermene conto. Malagò è stato il padre di queste Olimpiadi, è stata davvero un’avventura bellissima che secondo me si concluderà ancora meglio”.

“Abbiamo detto subito ci siamo per l’evento di presentazione delle medaglie, è una tappa fondamentale delle Olimpiadi – ha dichiarato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – Ci siamo scontrati con 7 nazioni, il sogno ha avuto poi la sua realizzazione. Siamo onorati di ospitare questo evento, per noi è una celebrazione, è l’inizio virtuale delle Olimpiadi, è un evento che resterà nella storia di questa Regione e di questo Paese”.

“Nulla è più simbolicamente alto come le medaglie. Tutti sono stati decisivi, si è composto un puzzle impensabile, noi siamo andati all’italiana, abbiamo fatto di necessità virtù cucinando un piatto con ciò che avevamo. Ci sono due città, due province autonome, due Regioni, ci saranno Olimpiadi e Paralimpiadi, dall’altra parte c’è il simbolo della vittoria. Rappresenta l’eleganza italiana, low profile, ma che rappresenta l’essenza. State tranquilli che non si deteriorano, sono eco-compatibili e riciclabili”, ha dichiarato il presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò.

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-Foto IPA Agency-
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François Modesto è il nuovo direttore tecnico della Juventus

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TORINO (ITALPRESS) – La Juventus ha ufficializzato la nomina di François Modesto che da oggi ricoprirà “il ruolo di direttore tecnico del club, a diretto riporto del direttore generale, Damien Comolli”.

Quarantasette anni tra poco più di un mese – il 19 agosto – François Modesto nasce a Bastia e dopo un percorso da calciatore durato circa vent’anni, dal 1997 al 2016, decide di intraprendere subito la carriera da dirigente, ricoprendo ruoli di rilievo tra Grecia, Inghilterra e Italia. Proprio nel nostro paese, Modesto ha trascorso una fetta importante della sua carriera, prima in campo e successivamente dietro la scrivania, conoscendo così a fondo il calcio italiano in tutte le sue sfaccettature. La prima esperienza di François come direttore sportivo e responsabile dell’area scouting – sottolinea la Juve -arriva nel 2016 e la vive in Grecia, all’Olympiacos, vincendo tre campionati e una coppa nazionale. Poi nel 2019 il passaggio in Inghilterra, al Nottingham Forest, dove nel ruolo di director of football chiude il suo triennio con la promozione del club inglese in Premier League dopo 23 anni di assenza. Successivamente, nell’estate del 2022, l’arrivo in Italia, al Monza, neopromosso in Serie A, dove veste i panni del direttore dell’area tecnica, restando in carica fino alla fine del 2024. La sua visione, il suo percorso e la sua trasversalità saranno un valore aggiunto fondamentale per il nostro club, aggiunge la Juve.

“Sono felice di accogliere François nella nostra struttura – ha commentato il direttore generale bianconero Damien Comolli -, il suo ruolo sarà centrale nel coordinamento tra l’area tecnica (match analysis, medical department, performance e psychology) e lo staff di Igor Tudor, contribuendo a rafforzare l’identità sportiva del club. La scelta di François è frutto di un’attenta valutazione: crediamo che la sua esperienza, maturata in contesti diversi e competitivi, e la sua conoscenza del calcio italiano possano dare un contributo immediato e duraturo alla crescita della Juventus”.

“Entrare a far parte di una società tanto gloriosa rappresenta per me un onore e una grande responsabilità – ha dichiarato François Modesto -. Questo club vanta una storia straordinaria e una cultura della vittoria che ammiro profondamente. Sono entusiasta di iniziare questo nuovo percorso, lavorando a stretto contatto con Damien, l’allenatore Igor Tudor e tutto lo staff per costruire un progetto ambizioso, moderno e vincente. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza e il mio impegno per contribuire al successo della Juventus, in Italia e in Europa”.

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