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Cronaca

Governo, Milano, 200 persone in piazza “Avanti Draghi, no urne”

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MILANO (ITALPRESS) – Circa duecento milanesi hanno risposto sì all’appello dell’associazione “Per l’Italia con l’Europa” a sostegno della permanenza al governo di Mario Draghi. Il sit-in, convocato a Milano e Roma, si è tenuto di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune. In piazza della Scala i partiti +Europa e Azione ma anche la formazione “La buona destra”, contraria alle urne in controtendenza rispetto al centrodestra. Unico parlamentare di Italia Viva sarebbe stato il deputato Mattia Mor. Presente anche una delegazione di cittadini ucraini: “Draghi resta” e “Draghi è la risposta”, si legge sui loro cartelli. “Oggi in piazza c’è l’Italia che lavora e ha bisogno di essere governata da una mano salda come quella di Draghi – afferma Marco Ghetti, presidente dell’associazione Per l’Italia con l’Europa -. Rivolgiamo un appello al Parlamento e ai politici perchè confermino il percorso del governo Draghi, importante per gli italiani e per il bene della società civile, dell’economia e della nostra gente. Senza Draghi è come se si togliesse la corrente improvvisamente agli ospedali: si fermerebbe tutto, dal percorso di aiuti alle persone per il rincaro del costo della vita e delle bollette, al Pnrr, fino alle riforme sul digitale e la scuola. Sarebbe drammatico”. Così anche il coordinatore di Italia Viva – Milano città, Gianmaria Radice: “Andare al voto sarebbe una sconfitta per tutti. Quello che è successo in Parlamento va a danno di famiglie e imprese. Noi crediamo in un Draghi bis”. “Il Pd, che ha il peso maggiore della coalizione, deve prendere una posizione chiara e netta e dire ‘voglio Draghi, costi quel che costì”, soprattutto perchè “abbiamo un problema reale: rischiamo di non portare a casa la terza tranche del Pnrr e la Finanziaria”. Per Paolo Costanzo, coordinatore di +Europa Milano, “a settembre ci saranno appuntamenti importanti, non possiamo permetterci l’esercizio provvisorio e di risultare inaffidabili di fronte all’Europa e al mondo”, perciò “oggi vogliamo esprimere solidarietà a Draghi perchè porti avanti l’agenda di governo”. “C’è la guerra, siamo nel picco del Covid, c’è il caro energia, sono tante le emergenze che non valgono nulla per i partiti i cui interessi personali mettono in discussione Draghi”, interviene il capogruppo di+Europa in Regione Lombardia Michele Usuelli, manifestando la sua solidarietà al presidente del Consiglio e il sostegno al governo. Secondo Andrea Liberti, segretario cittadino di Azione, “Draghi è l’ultima speranza dell’Italia e dell’Europa. Andare al voto ora sarebbe estremamente pericoloso, rischiamo di perdere la terza tranche del Pnrr. Draghi è la personalità politica più rilevante in Europa”. “L’importante è che ci sia la più larga fiducia al presidente Draghi. I numeri già ci sono, poi se ci fossero parlamentari in più sarebbe meglio ancora”, conclude Mor commentando l’impatto sul voto di mercoledì di una eventuale seconda scissione nel M5S.(ITALPRESS).

Photo credits: xa1

Cronaca

Conte “Repubblica plasmata su antifascismo e democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 25 aprile è tutti i giorni: perchè la
Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo sono gli atti
fondativi della nostra Repubblica, plasmata dai valori
dell’antifascismo e della democrazia. Anche quest’anno non è
mancata qualche polemica, che però non vale a distrarci dalla
profonda e diffusa esigenza di rinnovare questa memoria
collettiva. Omaggiamo chi – 80 anni or sono – ha sacrificato per
tutti noi la vita, la libertà, la famiglia, la gioventù per
chiudere le porte ai nazifascisti, alla guerra e all’odio.
Dobbiamo essere uniti nell’impegno a non riaprirle mai più.
Viva la Liberazione”. Così, in un post su Facebook, il presidente
del M5S Giuseppe Conte.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Crosetto “La Repubblica affonda le radici in scelta di libertà”

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ROMA (ITALPRESS) – “La storia della nostra Repubblica affonda le radici in una scelta coraggiosa compiuta in uno dei momenti più difficili del Novecento: la decisione di affermare la libertà. In un Paese lacerato dalla guerra, occupato e ferito, fu il popolo italiano, militari, civili, donne e nomini comuni, a rialzarsi, a unirsi nella lotta contro l’oppressione, a credere che un domani diverso fosse ancora possibile. Da quella resistenza, morale e civile, nacque l’Italia libera, democratica e repubblicana”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel messaggio alle donne e agli uomini della Difesa per l’80° Anniversario della Liberazione.

“Ricordare il 25 aprile non è solo celebrare una data, ma rinnovare una responsabilità, custodire un’eredità che non può essere data per scontala: la libertà, sancita nella nostra Costituzione, che ci impegna ogni giorno come cittadini e come servitori dello Stato“, aggiunge.

“E’ la stessa libertà conquistala a caro prezzo, ottant’anni fa. Mai come oggi, il rumore di alcune armi e il silenzio insidioso di altre ci ricordano che pace e libertà non sono conquiste definitive, ma beni preziosi da difendere quotidianamente con consapevolezza e responsabilità”.

Quindi, rivolgendosi alle donne e agli uomnini delle forza armate, Crosetto ha voluto rivolgere “a ciascuno di voi un sentito ringraziamento per la professionalità e la dedizione con cui servite quotidianamente il Paese, sia in Italia sia all’estero. Con il vostro impegno, date concretezza al concetto più profondo di questa ricorrenza: l’importanza di preservare, ogni giorno, la nostra storia, scritta nel segno della libertà, valore fondante della democrazia. Buona festa della Liberazione: ‘Libertà, una storia che si difende ogni giornò”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

25 aprile, a Milano recuperate un centinaio di targhe dedicate ai caduti

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, circa un centinaio di targhe dedicate ai caduti per la libertà, posizionate nei nove municipi, sono state recuperate e ripulite. Si tratta delle targhe commemorative che la giunta guidata da Antonio Greppi, primo sindaco di Milano dopo la Liberazione, decise di collocare “sul posto nel quale furono vilmente assassinati”, come recita la delibera del 5 maggio 1945.

Un provvedimento con cui l’Amministrazione del tempo intendeva “commemorare il sacrificio di quanti sono morti, combattendo eroicamente per la indipendenza e per la libertà della Patria” nella certezza di “interpretare un voto di tutta la cittadinanza milanese che, sin da questi primi giorni, ha fatto oggetto del proprio omaggio spontaneo e devoto le località ove tali martiri sono caduti”.

I lavori sono iniziati lo scorso marzo dalle 19 lapidi con i 1.739 nomi dei partigiani Caduti collocate dal Comune nel 1953 presso la loggia dei Mercanti, luogo simbolo della Resistenza milanese, e si sono conclusi in questi giorni.

L’attività di pulizia e recupero è stata portata avanti con il coinvolgimento di restauratori professionisti. Per i manufatti in pietra è stata condotta una pulitura approfondita e conservativa, con ripresa di tutte le epigrafi e, per molti di questi manufatti, è stato necessario anche un intervento di stuccatura di eventuali fessurazioni e il ripristino degli elementi decorativi mancanti, ad esempio le borchie in bronzo. Per i manufatti in bronzo, invece, dopo un’accurata pulizia manuale delle superfici e un trattamento preventivo sullo stato di ossidazione, è stata stesa la patinatura protettiva attraverso l’applicazione di cere microcristalline.

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-Foto Comune di Milano-
(ITALPRESS).

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