L’ITALIA CHE NON VA: LA VICENDA DI ALIKA NON HA INSEGNATO NULLA, UN SOCCORRITORE DELLA C.R.I. DI VOGHERA VIENE PRESO A SPUTI DA DUE RAGAZZE 20ENNI SUL LUOGO DELL’INCIDENTE A RETORBIDO, PERCHE’ L’AMBULANZA BLOCCA IL PASSAGGIO ALLE AUTO
Giusto ieri vi avevamo raccontato la vicenda di Alika, vittima di un folle, un violento, un 32 enne campano, che ha preso la stampella del nigeriano e lo ha ucciso solo perché “chiedeva insistentemente l’elemosina” a Civitanova Marche. Ora l’uomo è stato assicurato alla giustizia, ma intanto moglie e due figli piccoli piangono l’ennesima vittima dell’odio in una società sempre più malata, in cui si passa ormai senza più controllo alle vie di fatto, al regolamento di conti, come nelle fiction. E con tutta la gente attorno che osserva, filma, fa foto e video per poi postarle sui profili. Ebbene, sul nostro territorio ieri sera si sono consumati diversi incidenti, è stato un Sabato sera di duro lavoro per dipendenti e volontari di Croce Rossa ed altre associazioni di soccorso. Andrebbero dunque ringraziati tutti coloro che hanno passato ore difficili sulle strade dell’Oltrepo Pavese, anzichè stare con la loro famiglia o andare a divertirsi. Invece è accaduto un episodio molto spiacevole durante la delicata fase dei soccorsi per l’incidente sulla SP 1 Bressana-Salice dove ha perso la vita una 88enne e sono rimaste ferite altre tre donne in un tragico scontro frontale. Ve lo voglio raccontare: uno dei soccorritori intervenuto sul posto, dipendente del Comitato della Croce Rossa di Voghera, è stato preso a sputi da due ragazze ventenni, in stato di alterazione e di ubriachezza. Motivo: ostruiva con l’ambulanza la strada e non consentiva loro di passare. Ignorando il fatto che la strada era stata bloccata dalle forze dell’ordine, come accade sempre sul luogo di un incidente, e non viene riaperta fino a che non sono stati compiuti tutti i rilievi, una volta ultimata la fase dei soccorsi e la rimozione dei mezzi incidentati.
Qui c’è una emergenza sociale da affrontare. Troppa gente perde la testa, troppi giovani sbandano, diventano violenti, non hanno più guide e punti di riferimento, se non i modelli propinati dai social. E’ ora che le istituzioni si sveglino e istituiscano corsi rieducativi, promuovendo operatori sociali di strada dove il disagio è maggiore. Altrimenti qui la situazione si fa veramente seria. Stiamo perdendo il senso di umanità, stiamo diventando sempre più egoisti ed egocentrici: interveniamo, prima che sia troppo tardi.
LA RIFLESSIONE SULLA PAGINA FACEBOOK DI C.R.I. VOGHERA
COSA DOVREBBERO INSEGNARE CERTI EPISODI MENTRE FACCIAMO SOCCORSO…
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Nel corso dell’intervento su uno dei tanti gravi incidenti accaduti Sabato sera, quello accaduto sulla Provinciale 1 Bressana-Salice, all’altezza di Retorbido, un nostro soccorritore è stato vittima di una aggressione verbale sfociata in insulti e sputi. Tutto ciò è avvenuto perché l’ambulanza occupava parte della carreggiata e, ovviamente, le auto non potevano transitare. Il soccorritore è rimasto molto provato per questa vicenda: noi non vogliamo schierarci a difesa del nostro operatore, poiché non ne ha alcun bisogno, non ha reagito ed ha continuato il suo lavoro diligentemente e con professionalità, senza lasciarsi distrarre. Non vogliamo parlare neppure di mala gioventù, perché di giovani ne conosciamo tanti nel nostro Comitato e dire che siamo orgogliosi di loro è riduttivo. Non vogliamo parlare di ignoranza, perché non possiamo pensare che le due ragazze protagoniste di questo gesto possano ignorare che il soccorritore stia svolgendo un intervento in emergenza dal quale può dipendere la vita di una persona, mentre la strada viene di fatto bloccata dalle forze dell’ordine. C’è però da evidenziare, attraverso questo episodio, come le persone stiano diventando sempre più indifferenti, anche di fronte ad un incidente, non mettano da parte il loro egocentrismo, non vogliano sapere ragione di nulla, non siano più predisposte all’ascolto. Ormai si attacca, a testa bassa, anche di fronte a tragedie come queste, in cui si contano vittime e feriti. Stiamo perdendo davvero il senso di umanità, di appartenenza ad una società dove chi interviene per soccorrere il prossimo una volta veniva ringraziato, oggi viene schernito e preso ad insulti e sputi. Non voltiamoci dall’altra parte di fronte a questi episodi. Perché è un male da fermare con il contributo di tutti. Prenderne coscienza è già il primo passo utile.
LA VOCE PAVESE – IL FOGLIO: "IL PARADOSSO DELLA FUGA PER UNA PAVIA CHE COSTA E NON OFFRE"
Il giornalista Antonio Gurrado, sulle colonne de *Il Foglio*, ironizza sul fatto che oggi sembri quasi un reato amministrare, costruire o anche solo abitare a Milano. Così, nell’ansia di trovare modelli alternativi, si guarda a città come Pavia. Un’inchiesta del *Post* rivela che a Milano, negli ultimi anni, gli affitti sono aumentati del 40%. Ma lo stesso incremento, segnala *il Corriere della Sera* in un articolo di Davide Maniaci, si registra anche a Pavia.
Gurrado racconta un aneddoto personale: affittò un bilocale a Pavia, definito “vetusto e orrendo”, a 600 euro al mese; due anni dopo, lo stesso appartamento costava già 750 euro, senza che fosse stata fatta alcuna miglioria, né allo stabile né alla città.
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Pavia viene proposta come alternativa a Milano perché più “vivibile”, cioè meno frenetica – tradotto: meno lavoro e meno divertimento – e più vicina di quanto sembri: 28 km in auto, ma senza uscita autostradale, o 18 minuti di treno, che diventano cinquanta se si prende quello lento.
Gurrado invita a riflettere sul “modello Pavia”: una città che non offre le opportunità di Milano, si vanta di costare meno, ma aumenta i canoni esattamente come il capoluogo. Perché, in fondo, in Italia c’è una sola Milano e un’infinità di Pavie.
ZONA LOMBARDIA – 26 LUGLIO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.
OGGI IN EDICOLA – 26 LUGLIO 2025
La mattina di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 si apre con la rassegna stampa di Emanuele Bottiroli. Un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono iniziare la giornata informandosi in pochi minuti, dando una occhiata ai titoli dei principali quotidiani nazionali e locali mentre fanno colazione e si preparano a lavoro e studio. Oggi in edicola, ogni giorno alle 7.30 del mattino, su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.
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