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Cronaca

Alika, In piazza Scala A Milano presidio per “un Paese civile”

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MILANO (ITALPRESS) – Al grido di “Giustizia per Alika”, “Alika vive” e “Say his name”, una cinquantina di persone si sono riunite di fronte a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, per dire no al razzismo e all’indifferenza. Una reazione al brutale omicidio avvenuto a Civitanova Marche venerdì scorso quando Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, un operaio di 32 anni, ha pestato a morte l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu a Civitanova in mezzo alla strada. A convocare il presidio è stata Europa Verde: “In un paese civile – spiega il capogruppo in consiglio comunale a Milano Carlo Monguzzi – di fronte a un episodio simile bisogna indignarsi, ribellarsi, in modo non violento e pacifico ma dire chiaramente che in Italia, come nel mondo, ci deve essere il rispetto reciproco”. “Noi ci battiamo per un paese civile”, prosegue mentre regge tra le mani un cartello che richiama proprio questo: “Voglio un paese civile”. “Quello che più spaventa è l’indifferenza”, dice poi, riferendosi a chi, assistendo alla scena, ha filmato senza intervenire nè chiamare i soccorsi. Ma “Milano c’è e non è disposta a sopportarla”. Dopodichè, in questa storia, aggiunge, ci sono responsabilità a cui lo Stato non può sottrarsi: “Una persona con problemi va tenuta sotto osservazione dallo Stato, una persona povera va aiuta dallo Stato. Ci vuole uno Stato che, attraverso la sua parte sociale, intervenga per impedire cose di questo tipo”. Sabato prossimo a Civitanova si terrà la manifestazione nazionale mentre per giovedì la rete ‘Milano senza frontierè ha annunciato un altro presidio per Alika Ogorchukwu ancora di fronte a Palazzo Marino. Intanto l’arresto di Ferlaazzo è stato convalidato dal gip di Macerata che ha escluso il movente razziale. L’omicida, infatti, un anno fa aveva subito un trattamento sanitario obbligatorio con la diagnosi di tossicodipendente aggressivo con disturbo di personalità, una sindrome bipolare, comportamenti psicotici. (ITALPRESS).

Photo credits: Xa1

Cronaca

Cgil, con Futura 2025 al via campagna referendaria lavoro e cittadinanza

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ROMA (ITALPRESS) – Venerdì 11 e sabato 12 aprile alla Camera del Lavoro di Milano e in diretta streaming CGIL darà il via alla sua campagna in vista dei referendum su lavoro e cittadinanza con Futura 2025, due giorni per dare voce a proposte, condivisioni, confronti e idee sul tema della partecipazione di ogni cittadino alla vita politica.

Il voto è la nostra rivolta” è il titolo scelto per questa edizione, perchè in un sistema democratico la partecipazione è lo strumento più potente per cambiare le cose. Futura 2025 sarà infatti uno spazio che vuole sottolineare come la politica non è solo quella dei partiti, ma si articola anche e soprattutto grazie alla partecipazione dal basso.

Raccogliendo i punti di vista di chi ha a cuore il Paese e di chi non si sente rappresentato, Futura ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del referendum come strumento di coinvolgimento per decidere insieme il domani. A far sentire la loro voce e a confrontarsi saranno personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’informazione e della società civile: visioni distanti che si incontrano e dialogano per porre al centro il cittadino e il lavoratore.

La giornata di sabato 12 aprile vedrà l’evento arrivare in oltre 120 piazze italiane alle quali si aggiungono anche Parigi e Bruxelles, che si collegheranno con Milano per condividere idee e lanciare le iniziative dai territori.

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Nell’intervista di oggi al Corriere della Sera il Segretario della CGIL Maurizio Landini ha dichiarato: “Con il voto dell’8 e 9 giugno si possono cambiare le cose, creando le condizioni per un salario fondato sulla stabilità e la sicurezza del lavoro”. Non è facile in un Paese dove ormai metà degli elettori non va a votare – continua Landini – ma ci sono tutte i presupposti per raggiungere il quorum. Quello referendario non è un voto che delega ma consente di decidere direttamente. In caso di vittoria, il giorno dopo il voto due milioni e mezzo di persone otterranno la cittadinanza italiana, i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti riavranno l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori contro i licenziamenti, e la responsabilità di incidenti sui lavori appaltati si estenderà alle imprese appaltatrici”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “E’ in corso una guerra ibrida pericolosa e sotterranea”

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ROMA (ITALPRESS) – “Vedo che, oggi, molti si stupiscono per una notizia uscita ieri e che riguarda un conclamato tentativo di spionaggio industriale. In questo caso, ai danni di eccellenze industriali italiane. La procura della Repubblica di Milano si è mossa con tempestività ed ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti. Il reato contestato è molto grave: “tentato spionaggio militare o industriale” con l’aggravante della “finalità di terrorismo”. Vedremo gli sviluppi. Mi limito ad aggiungere questo. Sono anni che sollevo l’attenzione e lancio allarmi, a volte inascoltato, e in ogni occasione possibile, per mettere sotto i riflettori quanto accade. E’ in corso una guerra ibrida“. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un post su X.

“Pericolosa quanto sotterranea, costante e asfissiante quanto quotidiana, che è fatta da un mix di attacchi cyber mirati, reclutamento di “attivisti” (traduco: persone a libro paga di potenze o entità straniere e ostili), scientifiche e massicce campagne di disinformazione di massa, furti di tecnologie e brevetti militari e industriali, più molti altri atti ostili, perpetrati da più attori, statuali e non – prosegue Crosetto -. Ma, non a caso, quando parlo, fino allo sfinimento, della necessità di “difendere” il nostro Paese, le comunità cui apparteniamo e le alleanze di cui facciamo parte, dico anche che non mi convince il termine “riarmo” e lo slogan “Rearm Europe”. E lo dico proprio perchè la nostra difesa e la nostra sicurezza, nazionale e collettiva, vanno garantite su più piani, compresi quelli della “guerra ibrida” e non solo quelli tradizionali, i quali pure restano i più evidenti davanti gli occhi di tutti”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Trenord, torna il treno storico con undici corse verso i laghi della Lombardia

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MILANO (ITALPRESS) – Undici corse dal centro di Milano ai laghi, Novara e verso le montagne della Valassina. Questo il programma di Trenord per il treno storico nel 2025, che dopo i sold out nel 2024 in occasione dei suoi cent’anni, torna con due nuove mete: oltre i Laghi Maggiore e di Como, quest’anno il convoglio raggiungerà anche Novara e Asso. Sarà domenica 6 aprile la prima corsa del treno storico, che tornerà sui binari per riproporre ai passeggeri nuovi viaggi da trascorrere nell’atmosfera degli anni Venti, sui sedili di velluto rosso cardinale delle carrozze di prima classe, con gli interni in legno.

I viaggi con destinazione Como Lago, Novara Nord e Asso saranno saranno animati da personaggi in costume d’epoca che si esibiranno in diverse performance artistiche, teatrali e musicali, basate sulla ricostruzione storica di luoghi e personaggi del tempo. Quelli con destinazione Laveno Mombello Lago, invece, saranno arricchiti da formazioni di musicisti jazz che renderanno omaggio alla musica degli anni Venti e Trenta.

– foto ufficio stampa Trenord –

(ITALPRESS).

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