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Cronaca

Covid, Speranza “Serve chiarezza, c’è chi strizza l’occhio ai no vax”

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ROMA (ITALPRESS) – Sul tema delle vaccinazioni anti Covid “serve chiarezza”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di Tg2 Post su Rai2. Una chiarezza che manca proprio perchè alcuni leader politici “strizzano l’occhio ai no vax”, ha sottolineato Speranza, aggiungendo: “I vaccini ci hanno salvato. Secondo l’Iss hanno salvato la vita a 150 mila persone. Dobbiamo insistere e vorrei che tutti i leader politici dicessero che la campagna di vaccinazione è patrimonio del Paese e che dal 26 settembre, qualsiasi cosa accada, si va avanti. Oggi purtroppo vedo molte ambiguità”. “Insisto, anche in questa campagna elettorale, lo dico a tutti i leader, abbassiamo le bandierine, e impegnamoci tutti perchè dopo il 26 si continui con una campagna di vaccinazione che è fondamentale per l’Italia”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).

Cronaca

Strage Viareggio, Mattarella “Sicurezza trasporti indicatore di civiltà”

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ROMA (ITALPRESS) – “La notte del 29 giugno 2009, Viareggio venne ferita dalle conseguenze di un disastro ferroviario che, oggi come allora, ci appare inaccettabile. Le immagini e la memoria di quella tragedia restano incancellabili. Nel quindicesimo anniversario, la Repubblica è vicina ai familiari che videro i loro cari inaspettatamente strappati alla vita e che, nel dolore, seppero avviare un percorso civile per accertare le responsabilità di quanto accaduto e per promuovere, ovunque, maggiore sicurezza nei trasporti. Le reti infrastrutturali, e tra queste le ferrovie, sono condizione essenziale per la vita e lo sviluppo economico del Paese. La sicurezza è un presupposto irrinunciabile, oltre a essere un diritto primario di cittadini e utenti. Non si può derogare agli standard acquisiti, anzi il livello della sicurezza va elevato tramite controlli e tecnologie più efficaci e una crescita generale di consapevolezza.
La sicurezza nei trasporti, come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà che deve prevalere su qualsiasi logica di profitto, perchè incide sulla vita delle persone. E’ questa una lezione che mai deve essere dimenticata”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’anniversario della Strage di Viareggio.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Vacanze, 29 mln di italiani in partenza. Sangalli “Numeri da record”

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ROMA (ITALPRESS) – Sono 29 milioni gli italiani pronti a partire tra giugno e settembre, per uno o più viaggi, con un budget complessivo pro capite a disposizione di 1.190 euro (+10% rispetto al 2023). L’indice di fiducia dei viaggiatori dell’Osservatorio Turismo di Confcommercio si attesta a quota 72 su scala da 0 a 100: 2 punti in più di giugno 2023 e 1 in più di giugno 2019 (anno pre Covid). Trend positivo, quindi, con un probabile 2024 finalmente da record, anche per la domanda interna. Questi i principali dati che emergono dal Focus sulle vacanze estive dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg su un campione di 1.045 italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra l’11 e il 17 giugno, rappresentativi della popolazione per genere, età, area geografica e ampiezza del Comune di residenza.
Numeri che sanciscono la fine di un lungo periodo in cui il rapporto tra i connazionali e le vacanze era stato decisamente “tiepido” e ben lontano dalle ottime performance dei flussi esteri diretti in Italia. In ogni caso c’è sempre da considerare la variabile meteo che potrebbe influenzare i programmi di vacanza.
Riguardo ai mesi scelti per le vacanze gli italiani spenderanno una media pro capite di 750 euro a luglio, 910 euro in agosto – il mese con la maggiore incidenza di vacanze lunghe – e 760 euro a settembre. A giugno questo valore si attesta a 630 euro.
Alla domanda su dove pernotteranno in viaggio, le risposte del campione da un lato individuano le classiche strutture turistico-ricettive – alberghi, villaggi vacanza, campeggi e resort – alle quali si indirizzano complessivamente oltre 4 italiani su 10, di cui oltre la metà in alberghi – e dall’altro le seconde case di proprietà o l’ospitalità presso amici e parenti, scelte nel 14% dei casi, che diventano il 17% per le vacanze più lunghe. Per b&b e affitti brevi invece, la preferenza appare più legata alla durata del viaggio. I primi sono scelti addirittura nel 22% dei casi per vacanze brevi, scendendo al 13% per quelle di 7 giorni o più. Per i secondi la tendenza è esattamente opposta: si va dal 9% per gli short break al 14% nelle vacanze più lunghe.
Nei 4 mesi in esame, in cui la metà dei viaggiatori previsti farà più vacanze di diversa durata, è significativa la quota (34%) di coloro che sceglieranno mete tanto nazionali quanto oltre confine. Il 58% resta però sempre fedele all’Italia, scegliendo esclusivamente destinazioni della Penisola, mentre il restante 8% farà vacanze solo all’estero.
Delle destinazioni scelte per i viaggi tra giugno e settembre, il 24% saranno mete balneari, soprattutto per le vacanze più lunghe, dove questa preferenza raggiunge il 39% delle indicazioni espresse dal campione intervistato. Ravvivato interesse quest’anno per la montagna, che raccoglie il 13% delle preferenze superando, seppure di poco, tanto le città quanto i luoghi d’arte, entrambi con l’11% delle preferenze. Su questi ultimi però gli italiani programmano maggiormente 1 o 2 notti a destinazione, così come per i piccoli borghi, che seguono con il 10% delle preferenze.
Parlando di geografia dei viaggi, a sostenere l’interesse degli italiani per le vacanze estive in montagna contribuisce fortemente il Trentino Alto Adige, costantemente nella top list dopo la Toscana – per i viaggi di breve e media durata – e dopo Sardegna e Puglia per le vacanze più lunghe. A riprova della passione per il mare troviamo supergettonate, oltre a Sardegna e Puglia, anche Sicilia ed Emilia Romagna, alle quali si aggiunge la Liguria, quest’ultima soprattutto per i viaggi brevi e le vacanze con massimo 5 pernottamenti.
Rivolgendo l’attenzione oltre confine, continua a prevalere il panorama delle destinazioni europee, particolarmente fruibili d’estate, dove l’offerta di Grecia e Spagna catalizza fortemente l’attenzione dei nostri connazionali con la Francia che segue più a distanza.
“Le previsioni per il turismo indicano la possibilità di avere i numeri migliori di sempre – commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Mai come oggi il settore turistico può contribuire a quella crescita necessaria che ancora manca alla nostra economia. Le sorti di questo 2024, che si concluderà con una manovra di bilancio complicata, dipendono dalla tenuta complessiva dell’occupazione, dalla riduzione dell’inflazione e dalla prevista crescita del turismo in tutte le sue forme”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ue, Tajani “Giochi ancora aperti, tutto si risolverà al meglio”

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ROMA (ITALPRESS) – “I negoziati sono sempre duri e i bracci di ferro si sono sempre verificati. Chi oggi parla di isolamento italiano, che oltretutto è impossibile per tante ragioni storiche, politiche ed economiche, è stato in passato troppo remissivo rispetto all’Europa e il nostro Paese non ci ha guadagnato”. Lo ha detto a “Il Messaggero” il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “L’Europeismo non è dire sempre di sì e tutto va bene. L’Europa la si costruisce assieme, anche attraverso confronti duri. E’ quello che sta accadendo. Io voglio essere ottimista. Tutto si risolverà per il meglio. Però non dobbiamo parlare solo di nomi. Ciò che conta sono i contenuti e i programmi che ognuno, von der Leyen così come tutti gli altri, si impegna a realizzare” aggiunge. “Non bisogna inseguire i rumors di Bruxelles. I giochi sono tutti aperti” dice ancora. Meloni “ha difeso e sta difendendo il ruolo dell’Italia. Anche il presidente Sergio Mattarella ha giustamente usato toni molto fermi. E non si può dire che il Capo dello Stato non sia un grande europeista” chiosa il leader di Forza Italia, convinto che l’Italia non possa essere isolata. “Siamo la seconda industria manifatturiera del continente, la terza economia europea, abbiamo un governo stabile che è frutto del voto popolare e abbiamo una classe dirigente riconosciuta in Europa. Io stesso sono vicepremier nell’attuale governo, sono stato commissario europeo e due volte vicepresidente della Commissione Ue, ricopro da 22 anni la carica di vicepresidente del Ppe. Per non parlare della grande esperienza di Fitto nelle istituzioni di Bruxelles. E voglio ricordare a tutti quelli che dicono Italia all’angolo, Italia fuori dai giochi e altre cose così, tutt’altro che vero, che il nostro non è e non viene considerato un governo di destra brutto sporco e cattivo, ma un governo di centrodestra con ci si parla, con cui si confronta e in cui ci sono tante e diverse sensibilità” conclude.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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