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Cronaca

Milano, chiude dopo 25 anni il campo rom di Vaiano Valle

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MILANO (ITALPRESS) – Dopo 25 anni chiusura definitiva del Campo Rom di Vaiano Valle. L’insediamento Rom a Milano risale al 1997.
Nel campo irregolare, sono state censite, a inizio d’anno, complessivamente 138 persone, tutte residenti, di cui 65 minori e 73 adulti per complessivi 37 nuclei familiari, dislocate in baracche prefabbricate realizzate senza concessione edilizia. Per la maggior parte cittadini italiani.
Il 5 febbraio 2020 l’Autorità Giudiziaria ha adottato un provvedimento di sequestro preventivo dell’area in questione a tutela della proprietà con richiesta alla Questura di procedere all’esecuzione dell’atto. La liberazione del terreno e la conseguente chiusura del Campo è stato più volte oggetto di disamina in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica anche alla presenza del Procuratore aggiunto competente per materia.
Considerata la complessità e la delicatezza della situazione di fragilità delle famiglie radicate da anni nell’area, con la presenza di molti minori frequentanti la scuola, al fine della restituzione del bene alla proprietà, sono state avviate le attività di approfondimento con tavoli tecnici, coordinati dalla Prefettura, che hanno coinvolto più settori amministrativi del Comune di Milano ed alcune associazioni vicine alle Comunità Rom, con lo scopo di realizzare strategie di intervento per assicurare il rispetto del provvedimento del Giudice, il superamento del Campo, la tutela dei diritti delle fragilità presenti, prevenendo turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il Comune di Milano ha elaborato un progetto di accompagnamento abitativo e sociale dei nuclei familiari per i quali è stato richiesto e ottenuto un contributo straordinario del Ministero dell’Interno per un importo di circa 515.000 euro, in più annualità.
Il Prefetto Renato Saccone ha attivato il 30 marzo 2022 la Cabina di Regia prevista dal Decreto Sicurezza per il coordinamento delle operazioni, alla quale hanno preso parte, oltre alle Forze dell’Ordine e alla Procura, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e i Gestori del patrimonio di edilizia residenziale pubblica milanesi (ALER e MM). E’ stato condiviso in questi mesi tutto il percorso che ha consentito, in data odierna, secondo la pianificazione programmata, l’ordinata e progressiva liberazione del Campo.
Dei 37 nuclei originari, 4 si sono allontanati, 4 sono risultati assegnatari di alloggio ERP, 3 sono stati presi in carico per motivi socio-sanitari dai Servizi Sociali, 26 sono stati inseriti nei servizi abitativi transitori (SAT); tutti i 33 nuclei rientrano, per il biennio 2023/2024 nel progetto sociale di accompagnamento.
Marginali operazioni saranno effettuate nei prossimi giorni e, grazie alla collaborazione della proprietà, avverrà la messa in sicurezza dell’area.
“Situazioni complesse richiedono una strategia condivisa, così si è proceduto in questi mesi per ottemperare al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, contemperando il diritto di proprietà con i diritti delle persone. Sono grato al procuratore aggiunto Alberto Nobili per aver seguito e orientato, passo dopo passo, il laborioso percorso, unendo rigore e sensibilità e individuando un lasso temporale di esecuzione particolarmente attento a garantire senza interruzioni la frequenza scolastica dei tanti minori presenti nel campo” dichiara il Prefetto di Milano Renato Saccone.
“Oggi abbiamo raggiunto un risultato importante per la città e atteso da ben 14 anni: il superamento del campo rom abusivo di Vaiano Valle” scrive su facebook l’asessore al Welfare e Salute del comune di Milano Lamberto Bertolè. “Un obiettivo raggiunto questa mattina con un’operazione importante della Polizia Locale guidata dal collega Marco Granelli e delle Forze dell’ordine coordinate dalla Prefettura, che è stata preceduta e resa possibile da un lungo lavoro preparatorio che ha visto i servizi sociali e gli uffici della Direzione Casa (grazie Pierfrancesco Maran) lavorare insieme per avviare un percorso con le 33 famiglie residenti nel campo (140 persone, di cui 65 minori) per la fuoriuscita da una situazione di illegalità e la prevenzione dell’occupazione di altri luoghi.
“Le giunte di destra lo hanno tollerato per ben 14 anni, le giunte di sinistra lo hanno chiuso creando alternative con regole, sicurezza e solidarietà. Questa la differenza: c’è chi urla, si fa vistosi selfie ma lascia i cittadini nel degrado e c’è chi lavora e chiude i campi rom, cerca la vera integrazione” ha sottolineato l’assessore alla Scurezza del Comune di Milano Marco Granelli.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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Cronaca

Milan in finale di Coppa Italia, Inter ko 3-0

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MILANO (ITALPRESS) – Il Milan torna grande nella serata più importante e supera l’Inter con un netto 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Sono una doppietta di Jovic e una rete di Reijnders a far volare i 7 volte campioni d’Europa, che nel derby di andata avevavo fermato i nerazzurri sull’1-1. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 10′. Darmian sfrutta un buco lasciato sulla sinistra da Hernandez, entra in area e va al tiro in diagonale con il destro ma la palla esce a lato. Al 22′, è Jimenez a lasciare scoperta la fascia destra a Dimarco, che riceve palla e ci prova con il sinistro, ma la palla centra la traversa. Al 33′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi, quando Barella serve al centro Taremi, il quale fa da sponda di testa per Martinez, che da ottima posizione spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Al 36′, Fofana allarga sulla destra per Jimenez, che mette al centro un pallone al bacio sul quale si avventa Jovic, il quale anticipa Darmian e incorna di testa, trafiggendo Martinez e portando in vantaggio i suoi alla prima vera occasione creata. I nerazzurri si riportano in attacco ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Maignan. Il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti. I rossoneri partono bene nella ripresa e al 4′ raddoppiano. Hernandez calcia un corner dalla destra, la sfera rimpalla addosso a Barella e Jovic è il più lesto di tutti a battere Martinez con un tocco di rapina che vale il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo dei campioni d’Italia in carica giunge al 22′, quando De Vrij salta bene di testa su angolo del neo entrato Calhanoglu ma Maignan è decisivo in tuffo e salva i suoi. Per la formazione di Conceicao, la ciliegina sulla torta arriva al 40′. Leao riceve palla al limite dell’area e imbuca al centro per Reijnders, che si inserisce con i tempi giusti e supera Martinez con il sinistro per il definitivo 3-0. Il risultato non cambierà più. Il Milan attende ora l’esito della sfida di ritorno tra Bologna ed Empoli (3-0 per i felsinei all’andata) per capire chi affronterà nella finalissima di Roma.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Salvini “Dopo anni di guerra e morte in Ucraina, è l’ora della pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo anni di guerra e di morte, è l’ora della pace”. Così su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rilanciando le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sulla Crimea mette a rischio i negoziati di pace”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Trump “Le dichiarazioni di Zelensky prolungano lo sterminio”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente statunitense Donald Trump ha accusato il premier ucraino Volodymyr Zelensky di “prolungare il campo di sterminio”, dopo che quest’ultimo si è opposto alla cessione della Crimea alla Russia come parte di un possibile piano di pace. Osservazione che contribuisce ad alimentare il clima di tensione in un contesto in cui domani sono previsti dei colloqui a Londra tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per quanto riguarda la pace e la possibile cessione del territorio alla Russia: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky.

Con un post pubblicato sul suo social Truth, Trump ha dichiarato che “questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – scrive il tycoon nel post -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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