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Economia

Trasporti in ripresa, boom per il settore aereo

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ROMA (ITALPRESS) – Il parziale superamento dell’emergenza pandemica ha portato a una graduale ripresa dei volumi di traffico nei vari settori di trasporto, nei comparti merci e passeggeri, con un vero e proprio boom per la domanda di trasporto aereo che vede un incremento del 401%. Questi alcuni dati che emergono dalla Relazione annuale dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti presentata stamane a Roma nella Sala Zuccari del Senato. Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre 2021, la ripresa è stata netta: il traffico autostradale merci è aumentato del + 7%, la domanda di trasporto passeggeri su servizi ferroviari AV è cresciuta del + 269%, la domanda di trasporto passeggeri su servizi aerei ha registrato un incremento del + 401%. Rispetto alla situazione prepandemica, invece, si registrano tendenze variegate, con il traffico stradale e ferroviario di passeggeri ancora molto inferiore a quello del 2019 (con differenziali negativi tra il 7% e il 43%). Il traffico stradale di veicoli pesanti, registra un’accelerazione degli spostamenti, superiori a quelli del 2019 (+2% sulla rete autostradale e +5% su quella ANAS nel I trimestre del 2022). (ITALPRESS) – (SEGUE). Il processo di “ritorno alla normalità” è invece più lento per il trasporto pubblico collettivo. L’integrazione dei servizi di trasporto pubblici e privati è in crescita attraverso l’impiego delle piattaforme tecnologiche. La regolazione ART produce esternalità positive anche in termini di sostenibilità ambientale, in linea e anticipo rispetto ad alcune misure del PNRR, una sostenibilità resa ancor più urgente dal bisogno di ridurre la dipendenza dagli idrocarburi del nostro fabbisogno energetico. “Di fronte alle nuove sfide della mobilità la regolazione economica assume un ruolo di rilievo per il corretto funzionamento dei mercati, un accesso equo e non discriminatorio al sistema delle infrastrutture, servizi di trasporto adeguati ed integrati, avendo come ‘driver’ strategici: transizione ecologica e innovazione digitale. L’Autorità – ha detto il presidente, Nicola Zaccheo – non è indifferente alle nuove sfide della regolazione poste dai nuovi mercati di riferimento e, per coglierle al meglio, è necessaria una riflessione circa un ampliamento del proprio perimetro di competenze così da garantire, attraverso gli strumenti più appropriati, una corretta regolazione della ‘mobilità del futuro’. Abbiamo una carenza di organico importante, non riusciamo a esercitare a pieno le nostre funzioni e, nell’ottica degli ingenti investimenti del Pnrr, è essenziale che siamo messi nelle condizioni di esercitare le nostre funzioni. Sono necessarie almeno 30 unità” di forza lavoro in più, in quanto “le competenze negli ultimi mesi sono aumentate.

Nel quadro evolutivo della mobilità, caratterizzato da nuove dinamiche di incontro della domanda e dell’offerta, la regolazione economica assume un ruolo di rilievo nel rispondere alle criticità poste dai nuovi scenari, promuovendo, in coerenza con le proprie competenze, il corretto funzionamento dei mercati e, in particolare, l’accesso equo e non discriminatorio ad un sistema di infrastrutture e servizi di trasporto adeguati ed integrati. Come più volte richiamato nel corso della Relazione – ha proseguito il presidente dell’Art – tale ruolo si fonda nello specifico su due aspetti, ritenuti maggiormente significativi, la transizione ecologica e l’innovazione digitale, con lo specifico obiettivo di favorire lo shift dalla mobilità privata verso quella collettiva”. Secondo Zaccheo, inoltre, affinché i benefici degli ingenti investimenti pubblici “possano amplificarsi e conseguirsi su una scala più ampia, si richiede da un lato una costante ricerca di maggiore efficienza, innovazione e qualità dei servizi per le imprese destinatarie dei fondi pubblici, per meglio assecondare le tendenze evolutive della domanda e, dall’altra, anche una maggiore mobilitazione di risorse finanziarie private da affiancare a quelle pubbliche. Sono proprio questi i temi ai quali rivolge attenzione la regolazione economica indipendente, alla luce delle strategie europee e nazionali di cui si è detto e della diffusione delle nuove applicazioni digitali per la mobilità di persone e merci”, ha spiegato.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Economia

Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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