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Italia-Francia per semifinale europea, Poz “Serve miracolo”

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BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Di nuovo la Francia. Di nuovo in un quarto di finale. A poco più di un anno di distanza, l’Italia torna a contendere una semifinale ai transalpini. Se nel 2021 a Saitama ci si giocava l’accesso alla zona medaglie dei Giochi Olimpici, domani (17.15), la posta in palio è la semifinale dell’EuroBasket 2022. I protagonisti in campo sono in gran parte gli stessi (mancheranno, rispetto alla partita di Saitama, Danilo Gallinari da una parte e Nicolas Batum e Nando De Colo dall’altra), ma è impossibile, oltre che fuorviante, fare paragoni. Allora si giocò in un’atmosfera spettrale dovuta all’assenza totale del pubblico negli impianti giapponesi a causa delle restrizioni sanitarie. Domani non mancherà invece il supporto del pubblico alla Mercedes-Benz Arena di Berlino. Gli Azzurri arrivano di slancio al quarto di finale dopo aver ottenuto una clamorosa e solida vittoria contro la favorita Serbia nell’Ottavo giocato domenica scorsa. I francesi hanno invece superato il turno in volata all’overtime contro una Turchia priva di Shane Larkin e dopo essere stati ad un passo dall’eliminazione. Sulla panchina Azzurra siede ora Gianmarco Pozzecco, espulso contro la Serbia e pronto a riprendere il suo posto alla guida di una squadra capace di seguirne le indicazioni anche a distanza. “Vincere contro i serbi – ha detto il Poz – è stata un’emozione enorme. Avrei voluto rilassarmi ma con il mio staff tecnico abbiamo iniziato immediatamente a preparare la sfida alla Francia. E lo stesso hanno fatto i miei giocatori: hanno festeggiato solo per una sera ma con grande professionalità hanno subito messo testa al prossimo step. La Francia è uno dei migliori team al mondo ed è una squadra diversa dalla Serbia, avendo a disposizione ancor più atletismo e più opzioni. Noi invece siamo l’Italia e continueremo a giocare il nostro basket, fatto di difesa dura, corsa e fiducia in attacco. Ormai abbiamo una nostra identità e vogliamo proseguire su questa strada. Nella pallacanestro di oggi è impossibile dare regole precise perchè la differenza in campo la fanno le letture dei giocatori e Nicolò Melli in questo è un maestro”. Si potrebbe dire che per il quarto di finale si alza l’asticella della complessità, ma dopo l’ottavo l’espressione appare inappropriata. “Dopo la Serbia – ha proseguito il ct – ci aspetta la Francia. E se verranno rispettati i pronostici nelle altre gare, il prossimo avversario andando avanti sarebbe la Slovenia. Noi continuiamo a coltivare il nostro sogno ma occorre fare un altro miracolo sportivo. Ciò che vedo io, e che anche da casa è evidente, è che questa squadra sa emozionare come poche altre e questa è la cosa più bella che possa capitare ad un team”. Dopo le due sconfitte in amichevole ad agosto (77-78 a Bologna e 100-68 a Montpellier), il confronto di domani a Berlino sarà il numero 101 tra le due Nazionali a livello Senior, il che fa di questa sfida la più disputata in assoluto dal 1926. In quell’anno, proprio con due partite contro la Francia, inizia la lunga storia della Nazionale maschile di basket: la prima il 4 aprile a Milano e la seconda a Parigi il 18 aprile (23-17 e 18-22 i successi Azzurri). Da allora 58 successi italiani e 42 francesi. I precedenti in un Europeo sono invece 18 con 10 successi per l’Italia e 8 per la Francia.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Juve-Milan termina 0-0, Pulisic sbaglia un penalty

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TORINO (ITALPRESS) – Termina senza reti il posticipo della domenica tra Juventus e Milan. Il rigore sbagliato da Pulisic e gli errori sotto porta di Leao graziano gli uomini di Tudor, che possono forse uscire “più soddisfatti” da questa partita, per il risultato, rispetto ai loro rivali, che hanno invece da recriminare. Per i bianconeri solo un grande squillo di Gatti, con grande risposta del portiere dei rossoneri.
L’avvio è tutt’altro che spettacolare, con le due squadre che si studiano senza creare grossi grattacapi alle difese avversarie. Al 29′, l’ex di turno Rabiot ci prova con un destro dalla distanza che termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi, Gimenez si rende protagonista di un’azione in solitaria che lo porta alla conclusione con il mancino, sulla quale Di Gregorio interviene in due tempi. Al 43′, Pavlovic si avventura in avanti, si allarga sulla sinistra e crossa al centro pescando Gimenez, il quale anticipa Rugani e va a colpire di testa, mettendo però a lato. Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni.
In avvio di ripresa, dopo nemmeno tre minuti, Conceicao crossa in mezzo e la palla schizza sul destro di Gatti, ma Maignan è strepitoso a sbarrargli la strada con una parata decisiva. Quattro minuti dopo, la partita potrebbe subire una svolta quando Gimenez viene atterrato in area da Kelly. L’arbitro indica il dischetto, ma Pulisic fallisce la grande occasione sparando alto il rigore. Al 22′, il neo entrato Leao vede Di Gregorio fuori dai pali e ci prova da metà campo, ma la palla si alza troppo sopra la traversa. Il portoghese ha una grande occasione al 28′, ma a pochi passi dalla porta calcia fuori con il mancino, vanificando un assist dalla destra di Pulisic. L’ultima grande chance è ancora per Leao, che al 45′ viene servito da Modric con una grande imbucata ma strozza il destro e si fa neutralizzare il tentativo da Di Gregorio. Il risultato non cambierà più. I rossoneri scendono così in terza posizione, con 13 punti all’attivo, a -2 da Napoli e Roma. I bianconeri vanno invece a quota 12 e vengono raggiunti dall’Inter.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Il Napoli batte in rimonta il Genoa, 2-1 al Maradona

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NAPOLI (ITALPRESS) – Dopo una prima frazione sottotono, il Napoli gioca un super secondo tempo e ribalta un buon Genoa, vincendo 2-1 al Maradona. La rimonta porta le firme di Anguissa e Hojlund; l’iniziale vantaggio degli ospiti era stato siglato dal teenager Ekhator. Conte perde per infortunio prima Lobotka poi Politano, ma può quantomeno godersi una prestazione convincente di De Bruyne, partito inizialmente dalla panchina.
Nel primo tempo il Napoli mette in campo poche idee e molta imprecisione, nonostante un avvio inizialmente incoraggiante. Nei dieci minuti iniziali, infatti, i padroni di casa sfiorano in due occasioni il vantaggio. Nel tentativo di liberare l’area di rigore al 7′, Marcandalli rinvia addosso a Hojlund e la palla si indirizza pericolosamente verso la porta di Leali, uscendo di pochissimo a lato. Tre minuti più tardi, Politano sul secondo palo non riesce col piede debole a segnare da distanza ravvicinata. Da lì in poi il Napoli fatica a costruire azioni pericolose, trovandosi di fronte a un Genoa molto solido, intenso e pericoloso in contropiede. Gli sforzi del Grifone vengono premiati al 34′, quando il 2006 Jeff Ekhator segna l’1-0 e gela il Maradona: il gol nasce da una sgroppata di Norton-Cuffy che lascia sul posto Oliveira e serve la punta rossoblù che finalizza di tacco. Per il Napoli piove sul bagnato, perchè, oltre alla rete subita, Conte paga dazio anche sul piano degli infortuni. Al 44′, infatti, Lobotka dà forfait, a seguito di un problema muscolare: a inizio ripresa, poi, si fa male anche Politano.
Nonostante la tanta sfortuna, la squadra di Conte cambia marcia nel secondo tempo e mette all’angolo un Genoa sempre più sulle gambe col passare dei minuti. La rete del pari arriva al 57′ e la realizza Anguissa, il più veloce a deviare in porta un pallone vagante in area. Il Napoli macina occasioni da gol, asfissiando gli ospiti nella propria meta campo. Dopo un miracolo di Leali su Di Lorenzo, un gol annullato ad Hojlund per fuorigioco e un palo colpito, alla fine l’insistenza dei partenopei porta alla rete del 2-1. A far esultare i tifosi di casa ci pensa ancora Hojlund che dà così continuità alla doppietta realizzata in settimana in Champions: al 75′ il danese segna in tap-in dopo il grande intervento di Leali su Anguissa. Il Napoli gestisce il finale senza patemi e porta a casa una vittoria fondamentale che le permette il ritorno in vetta alla classifica.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Masters 1000 Shanghai, Sinner si ritira in preda ai crampi: Griekspoor agli ottavi

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ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina.

Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.

L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.

DJOKOVIC AVANZA

Novak Djokovic ha raggiunto gli ottavi di finale a Shanghai. Il quattro volte campione dell’unico Masters 1000 asiatico (il serbo ha vinto nel 2012, 2013, 2015 e 2018) ha superato in rimonta il qualificato Yannick Hanfmann per 4-6 7-5 6-3. Tra Djokovic e i quarti di finale c’è ora lo spagnolo Jaume Munar. Si è ritirato anche David Goffin. Il belga ha alzato bandiera bianca contro Gabriel Diallo (sul 3-0 in favore del canadese). Avanzano agli ottavi infine anche Rune, Bergs e il francese Giovanni Mpetshi Perricard, che ha sconfitto Taylor Fritz per 6-4 7-5.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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