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Scalvini stende la Roma, l’Atalanta passa all’Olimpico

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ROMA (ITALPRESS) – L’Atalanta batte in trasferta 1-0 una Roma sciupona e si regala la vetta della classifica a 17 punti, solitaria in attesa di Milan-Napoli. Prima sconfitta casalinga per i giallorossi, orfani del loro giocatore più rappresentativo. Nel riscaldamento infatti Mourinho perde Dybala, costretto a fermarsi per un fastidio al flessore sinistro. L’allenatore portoghese ripropone Matic con Cristante in mediana. Ha iniziato dal 1′ invece Juan Musso, costretto però ad uscire all’8′ dopo uno scontro con Demiral. Tra i pali va Sportiello. Per la prima conclusione bisogna aspettare il 29′: ci prova Cristante da fuori area ma stavolta il risultato è diverso da quello dell’aprile 2021. Al 32′ ci prova anche Ibanez sempre dalla lunga distanza, ma Sportiello blocca in due tempi. All’Atalanta basta un tiro per sbloccare il risultato sull’asse dei giovanissimi. Al 35′ il classe 2003 Hojlund scarica per il coetaneo Scalvini che in buca d’angolo batte Rui Patricio. Al 42′ la Roma sfiora il pareggio due volte. Pellegrini lancia Abraham che a tu per tu con Sportiello sbaglia. Poi chance per Ibanez, lanciato a rete ma murato dal portiere bergamasco. Sportiello si supera al 45′: Matic crossa basso per Abraham che spara sull’estremo difensore da due passi. Nella ripresa Gasperini cambia Hojlund con Muriel. Al 57′ Chiffi espelle Mourinho (salterà l’Inter da ex) per le proteste sull’episodio tra Okoli e Zaniolo: i due si trattengono in contemporanea, l’arbitro concede la punizione ai bergamaschi. Al 61′ Atalanta pericolosa da calcio piazzato con Koopmeiners, ma Abraham salva quasi sulla linea. Mourinho si gioca la carta Belotti negli ultimi venti minuti. L’ex Toro ispira subito Zaniolo che al 74′ rientra sul mancino e calcia: palla alta. L’ultima chance è per il neo entrato Shomurodov: Zaniolo con una magia innesca Celik che crossa, l’uzbeko di testa spara a lato.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Bagnaia in pole in Repubblica Ceca davanti a Marc Marquez

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BRNO (REPUBBLICA CECA) (ITALPRESS) – Francesco Bagnaia (Ducati) in pole position nel Gran Premio di Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. 1’52″303 il tempo del numero 63, che precede di 0″219 Marc Marquez. Scivolato a poche curve dal termine dell’ultimo time attack il leader del Mondiale, che ha mancato l’assalto finale al compagno di squadra.

“Essere in pole è bello, fare la Q1 è stato un piccolo vantaggio perchè ho capito come guidare nel giro secco – ha commentato a caldo l’ex iridato torinese – Il tempo in Q2 mi è piaciuto molto, sono riuscito ad uscire in un momento perfetto. Sono molto contento di essere riuscito a dare una pole al team. Abbiamo agito sul posteriore durante il Q2 e continueremo in quella direzione, anche se le gomme si consumano molto”.

“Ho perso un pò di concentrazione dopo aver visto la caduta di Zarco pochi metri più avanti. Sono comunque contento del tempo fatto nel primo tentativo. La gomma morbida garantisce solamente un giro, dobbiamo capire che gomma scegliere per la Sprint Race”, le parole di Marc Marquez. Completa la prima fila il francese Fabio Quartararo (Yamaha). Apre la seconda fila Marco Bezzecchi (Aprilia) davanti a Joan Mir (Honda) e Alex Fernandez (Aprilia). Seguono Acosta (Ktm), Alex Marquez (Ducati), Zarco (Honda), Miller (Yamaha), Bastianini (Ktm) e Martin (Aprilia).

– Foto IPA Agency –

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Triathlon paralimpico, due bronzi per gli azzurri nella Coppa del Mondo

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ROMA (ITALPRESS) – Alla World Para Triathlon Cup di Tata (Ungheria), gli atleti della Nazionale hanno conquistato risultati di grande rilievo, con due medaglie di bronzo e un prestigioso quarto posto, che contribuiscono in modo significativo al miglioramento del ranking internazionale individuale.

Nella categoria PTVI Men, oro per Ellis (GBR), argento per Filipovic (SRB) e bronzo per Wietecki (POL). Ottima prestazione per l’azzurro Manuel Lama Manuel, quarto a ridosso del podio e in forte crescita in ambito internazionale. Nella categoria PTVI Women, oro per Hermes (USA), argento per Oleksiuk (UKR) e bronzo meritato per Ilaria Brugnoli, frutto di un’eccellente condotta di gara. Nella categoria PTS4 Men.

Successo di Franco (CRO) su Sanchez (ESP) e terza piazza per Michele Pasquazzo, un podio importante che consolida la sua posizione tra i migliori della categoria. Questi risultati confermano il buon lavoro del team e rappresentano un passo decisivo verso i prossimi appuntamenti internazionali, rafforzando la presenza dell’Italia nel panorama del paratriathlon mondiale.

– Foto World Triathlon –

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Taddeucci argento iridato nella 3 km sprint knock out, quarto Paltrinieri

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Ginevra Taddeucci firma la terza gara consecutiva ai Mondiali di Sentosa, conquistando l’argento nell’inedita 3 km sprint knock out. La 28enne fiorentina, già bronzo olimpico nella Senna, sorprende ancora per resistenza, mentalità e razionalità risolvendo la una gara con un colpo di genio nel finale.

Le atlete nelle retrovie si marcano a vicenda, l’azzurra legge perfettamente la situazione ed esce dalla sinistra come una palla di cannone bruciando tutte tranne la vincitrice Ichika Kajimoto, che aveva anticipato lo scatto dall’altra parte del campo gara. La giapponese, che aveva vinto la prova in Coppa del Mondo a Setubal, tocca in 6’19″9 con due secondi di vantaggio. Terza l’australiana campionessa mondiale della 5 e 10 km Moesha Johnson in ex aequo con l’ungherese Bettina Fabian (6’23″1).

Fuori in semifinale l’altra debuttante Antonietta Cesarano, comunque autrice di una buona prestazione. “Neanche io avrei immaginato di valere il podio – ammette Taddeucci, prima italiana a conquistare tre medaglie individuali in un’edizione iridata – Ero rassegnata al quinto posto, davanti si sono picchiate, ho visto il buco, ne ho approfittato e improvvisamente la gara si é trasformata in un 50 stile libero. Ho messo le gambe e andavo alla grande. Paradossalmente mi sentivo peggio nei primi 1500. Il mio allenatore Giovanni Pistelli mi diceva che ero veloce negli allenamenti, che quasi pensavo avessi perso la soglia. Invece è andato tutto alla grande”.

“Appena uscita, sono andata da Gregorio Paltrinieri per dirgli che sono in vantaggio 3-2 – svela l’azzurra tesserata per Fiamme Oro e Canottieri Napoli, quarta agli europei di Stari Grad – Questa gara l’ho presa molto alla leggera, poi negli ultimi cinquecento metri sono successe cose incredibili. La medaglia é per tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno: al mio ragazzo Matteo Furlan che a 36 anni ancora mi aiuta in allenamento a tecnico e staff, società e federazione, alla famiglia” chiosa l’atleta cui piacciono Napoli, i Pinguini Tattici Nucleari e i viaggi on the road.

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Felicemente stordito anche il suo impassibile tecnico Giovanni Pistelli che spiega come “la medaglia era inimmaginabile. Non era la gara di Ginevra, ma i dati che avevamo dal collegiale dimostravano una maggiore attitudine alla velocità. Ginevra è in un momento di forma eccellente. È stata brava ed intelligente. La prima boa era decisiva e lei è uscita bene al quarto posto. Poi in fondo ha compiuto una magia, ha avuto la lucidità per staccarsi dalla ressa, a un certo punto sembrava andasse al doppio della velocità degli altri”. Un primo step verso una carriera da fondista per Antonietta Cesarano. La ventiduenne napoletana, allenata a Caserta da Andrea Sabino e gemella di Noemi, chiude il primo Mondiale in semifinale dopo il buon quinto posto europeo.

“Ho avuto l’opportunità di allenarmi con la Taddeucci che è un treno – racconta l’atleta tesserata per Fiamme Oro e Time Limit – Faccio fatica nelle boe. Sono ancora acerba tatticamente ma contenta di questa esperienza, senza nascondere che speravo di entrare in finale. Mi piace quest’ambiente e voglio continuare a migliorare”.

Nella gara maschile domina lo straripante tedesco Florian Wellbrock che piazza la tripletta d’oro vincendo, dopo la 5 e la 10 chilometri, in 5’46″0. E’ stata una finale diversa rispetto a quella femminile con Gregorio Paltrinieri intrappolato dopo la partenza ed in grado di scalare posizioni fino al quarto posto in 5’58″9. Secondo l’ungherese, bronzo olimpico ed europeo della specialità, David Betlehem, in 5’47″7.

Seconda medaglia per Marc Antoine Olivier, allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia, che chiude terzo, come nella 5 chilometri, in 5’51″1. Eliminato in semifinale Matteo Diodato. “E’ stata una gara dura, quella che meno si addice alle mie caratteristiche – spiega Paltrinieri, tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto – Se ci fossero 500 metri senza boe potrei anche essere più competitivo, con tre boe diventa difficile recuperare chi parte meglio perché è un continuo stop and go. Wellbrock e Betlehem hanno sfruttato partenza e subacquea, si sono piazzati avanti e nessuno è riusciti ad avvicinarli.

Io ho provato ad assumere una posizione laterale per non prendere botte, ma comunque non sono riuscito a risalire abbastanza dall’ottavo posto della prima boa. Quarto agli europei, quarto ai mondiali, sono due buone prestazioni considerato che non è la ia gara. Il dito mi ha fatto meno male, è stato fasciato col nastro per evitare che perdessi il tape come accaduto ieri nel primo giro. Certo, sarebbe stato meglio nuotare la staffetta oggi. Saremmo tutti meno affaticati, ma ce la giocheremo alla grande. Prevedo cinque squadre per tre posti: la Germania, l’Australia, l’Ungheria e la Francia oltre noi, che siamo i vicecampioni in carica”, conclude il capitano imolese che mette nel mirino la 19esima medaglia mondiale. Eliminato Diodato, che prima vince le batterie, poi resta invischiato nelle semfinali uscendo dai primi dieci.

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“I 1500 sono andati bene, sono partito forte ed il ritmo non era impossibile, ho avvicinato Paltrinieri e mi sono sentito al sicuro – racconta il 22enne beneventano che si allena con Stefano Franceschi per il Livorno Aquatics – Nei 1000 metri ho cercato di mettermi a sinistra, ma sono arrivato largo a tutte le boe e sono stato superato da molti atleti”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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