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Cronaca

Arte e futuro, il metaverso sbarca al Palazzo Reale di Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – Il futuro è arrivato. Mentre parliamo ha già sconfinato i limiti della realtà, in quel “metaverso” di cui tanto si parla anche se ancora sconosciuto ai più. A Palazzo Reale di Palermo il futuro è ormai tangibile per valorizzare e rivivere l’arte e la storia grazie a µeta [Palazzo Reale > Meta Experience], un nuovo spazio esperienziale che proietta il visitatore in una dimensione parallela, nella quale tecnologia e innovazione restano totalmente al servizio dell’arte per una più approfondita fruizione e salvaguardia del patrimonio artistico e culturale nel tempo. Si tratta di un ulteriore step progettuale nella gestione culturale di Palazzo Reale da parte della Fondazione Federico II che nell’ultimo quinquennio ha completamente rivoluzionato l’esperienza del visitatore con l’apertura al pubblico di nuovi spazi, l’ideazione di mostre inedite coi grandi artisti della scena mondiale e un nuovo bookshop dal sapore internazionale.
Grazie a “µeta” è possibile consegnare i capolavori dell’arte all’infinito, immuni al tempo, alle mutazioni climatiche, a guerre, terremoti, alluvioni, rendendoli fruibili ovunque l’uomo potrà insediarsi nel futuro. Protetti dalla memoria. Un tempo esistevano gli schizzi a mano libera, poi le prime fotografie e lo smartphone: tutti mezzi per fissare nella memoria l’immagine dell’opera d’arte. Oggi un nuovo sistema si affida alla tecnologia e all’innovazione per rendere i capolavori invincibili.
Entrando nella dimensione di “µeta” i visitatori del “Complesso Monumentale Palazzo Reale e Cappella Palatina” possono rendersi conto in prima persona come l’innovazione applicata ai beni culturali non sia un concetto astratto ed estraneo ma è praticabile e consente in questo caso di entrare in simbiosi con le opere d’arte come mai successo prima. Il visitatore assiste al processo di smaterializzazione e materializzazione dei grandi capolavori d’arte dinanzi all’originale, scopre come avviene la creazione dell’identità dell’opera (con la visione della nuvola di punti), sarà immerso nell’”Infinity room”. Può, inoltre, portare a casa il risultato di quel processo, ovvero le opere d’arte in materiali eco-sostenibili.
Due esempi eccezionali attendono il visitatore: il Giovinetto di Mozia in una “veste” pop, ecosostenibile, imponente, che introduce alla straordinaria riproduzione del Satiro Danzante di Mazara del Vallo, sospeso come a librarsi in volo. Sarà possibile osservarlo nei suoi minimi particolari, una scoperta per chi non lo ha mai visto dal vivo, una riscoperta per chi lo ricorda e uno stimolo a visitare l’originale. E a far da introduzione, un testimone importante: il ritratto marmoreo originale di Ottaviano Augusto, il ritratto più fedele mai rinvenuto in Sicilia del primo imperatore, che dopo 83 anni dal ritrovamento è rientrato nella sua Centuripe dopo essere stato custodito a lungo al Museo Paolo Orsi di Siracusa. L’opera è stata eccezionalmente prestata dal Museo Regionale di Centuripe (Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci), grazie alla partnership con l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Sarà solo la prima di una lunga serie di opere d’arte che giungeranno dai musei di tutta la Sicilia e da collezioni private e pubbliche, alternandosi come “padroni di casa” nella µeta Experience. Le collaborazioni, infatti, saranno estese di volta in volta a istituzioni museali, gallerie d’arte e anche collezionisti regionali e nazionali, che vorranno esporre le opere all’interno di spazio µeta a Palazzo Reale, dove ogni anno transitano quasi un milione di visitatori.
Il progetto, co-finanziato da Invitalia e dal Ministero della Cultura nell’ambito di Cultura Crea, nasce dalla partnership tra la Fondazione Federico II e Forma Rei onlus per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in ambito culturale. Forma Rei è una giovane associazione nata con lo scopo di divulgare e promuovere il valore della digitalizzazione dei Beni Culturali, che attinge all’esperienza di innovazione tecnologica della startup ARTFICIAL che ha digitalizzato negli ultimi anni oltre duemila opere d’arte, creando un vero Spotify dell’arte scultorea internazionale. L’idea è semplicissima: applicare ai visitatori lo stesso processo di digitalizzazione dei beni culturali per farne comprendere il valore e le implicazioni future. Facile, intuitivo, immediato.
In un’epoca contrassegnata da pandemie, guerre e incertezza economica, il futuro sembra tutt’altro che roseo e nella società contemporanea si rischia di perdere di vista l’importanza della sfera culturale.
In questo contesto µeta [Palazzo Reale > Meta Experience] intende creare valori per il futuro innescando nell’individuo e nella collettività interesse e comprensione per l’arte, nonchè consapevolezza civica di tutela della memoria artistica.
L’esperienza è arricchita da una novità assoluta, “Quickscan”: il fruitore dello Spazio µeta viene scansito in sei secondi e riceverà subito la propria identità digitale. Potrà poi decidere se utilizzarla: avatar per accedere al Metaverso o se regalarla ai nipoti per mantenere viva la memoria del proprio volto da giovane, o ancora, se far realizzare il proprio busto in materiale ecosostenibile. In fondo qualcuno sostiene che ogni essere umano, in quanto unico, è un’opera d’arte. Info su www.formarei.org
“Il Metaverso – spiega Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II – deve essere uno strumento al servizio dell’arte e mai al di fuori della fruizione delle autentiche opere. E’ questo quello che proponiamo al Palazzo Reale, dove daremo la possibilità ai visitatori di valorizzare l’enorme patrimonio culturale siciliano attraverso la tecnologia. Per capire quanto è importante la memoria digitale, identitaria delle opere d’arte: per la custodia, la salvaguardia e per spingere sempre di più i turisti all’interno dei musei”.
“Con il programma Cultura Crea, Invitalia ha sostenuto la realizzazione di un progetto che offre al visitatore un’esperienza innovativa, mediante digitalizzazione dei beni culturali e della loro ri-materializzazione attraverso materiali ecosostenibili – ha detto Ernesto Somma, responsabile Incentivi e Innovazione di INVITALIA -. Questa modalità di fruizione del patrimonio culturale consente di raggiungere nuovi target potenzialmente interessati. L’allargamento dei target di fruizione del patrimonio culturale è particolarmente coerente con le finalità della misura e del PON Cultura & Sviluppo 2014-2020, incentrato sul concetto di audience development. E’ centrale, dunque, per incrementare la domanda di cultura in una duplice direzione: in termine di allargamento dei flussi turistici ma anche in relazione alla identificazione di coloro che vivono in un territorio e iniziano ad appropriarsi della storia, cultura ed identità dello stesso attraverso la fruizione del patrimonio culturale”.
“Il Palazzo Reale rappresenta l’innovazione, il meglio della creatività umana – ha detto Giorgio Gori, Forma Rei onlus -. Questa iniziativa è anche un modo per raccontare come la nuova tecnologia cerchi di proteggere i file e, in questo caso, l’arte”.

– foto xd6/Italpress –
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G7, Giorgetti “Preoccupano incertezza economica e svalutazione dollaro”

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DURBAN (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie” esordisce così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento questa mattina al G7 e al G20 di Durban, in Sudafrica.

Giorgetti però ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “L’indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA – ha detto – si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.

Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha ricordato “l‘importanza di vigilare affinchè, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.

Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.

“Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”.

Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”.

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– Foto IPA Agency –

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Cronaca

A Roma una mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani

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ROMA (ITALPRESS) – Un racconto vivo e visivo delle storie di oltre 350.000 fiumani, istriani e dalmati costretti nel dopoguerra a lasciare la loro casa e la loro terra, per non rinunciare alla propria identità: a ottobre sarà inaugurata, al Vittoriano di Roma, MEDIF, la mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani. “Noi siamo molto legati a questo progetto, ci abbiamo lavorato per tanti anni – ha detto Giuseppe de Vergottini, Presidente emerito della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (Federesuli), promotrice del progetto – non è solo un percorso storico, emotivo; l’obiettivo è rendere pubblico quello che per tanti anni è stato un esilio sofferto, al quale il mondo politico e dell’informazione non hanno dato mai il giusto spazio. Un’iniziativa che serve a sensibilizzare chi non ha conosciuto e non conosce questa storia: pensiamo soprattutto ai giovani. Ci teniamo a dare una visione obiettiva di questo evento storico”.
A 80 anni di distanza, Il Vittoriano, monumento simbolo dell’unità nazionale e casa della storia comune italiana, accoglie per la prima volta una pagina di storia, rimasta ai margini della coscienza collettiva, trasformandola in memoria condivisa per le generazioni presenti e future.
“Il Vittoriano è il monumento all’Italia e per l’Italia e accoglie idealmente tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la patria” ha ricordato Edith Gabrielli, direttrice generale ViVe Vittoriano e Palazzo Venezia “un monumento all’Italia unita e sacrario della nazione, il luogo adatto a raccogliere questa mostra che parla di un trauma collettivo, che ha segnato il destino di migliaia di italiani, storie che hanno avuto difficoltà a trovare ascolto. Uno strumento per comprendere meglio l’Italia e il suo passato”.
“Il giorno in cui sarà inaugurata la mostra – ha aggiunto Ilaria Giacca, esule istriana, che nel 1948, a sei anni, lasciò con la famiglia la propria terra, per sfuggire alle persecuzioni del regime di Tito – mi sentirò come quando fu istituito il Giorno del Ricordo. La nostra storia potrà diventare patrimonio di tanti giovani che non conoscono il dramma del Confine Adriatico”.
Secondo il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha ricordato Norma Cossetto, vittima e simbolo della tragedia delle foibe, “la vicenda degli esuli dalmati, istriani, fiumani, è una vicenda italiana, ma va raccontata al mondo e ogni ministro della Cultura è il primo esule in patria.
La vittoria dell’Italia, nella Prima Guerra Mondiale, rappresentò una sorta di ultima guerra d’indipendenza, l’inizio di un percorso che ci ha condotto all’unità. Sono passati 100 anni, ma questo non significa dimenticare, il ricordo è fondamentale, dopo decenni di silenzio e oblio, quando alcune pagine della storia sono state cancellate, assumiamo un impegno morale, raccontare la verità della storia. Il racconto di un dolore, della sofferenza è più forte di qualsiasi strumentalizzazione politica. La verità ha diritto di cittadinanza e da oggi le cose sono cambiate”.
-foto xc3/Italpress –
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Al via la nuova guida tv terrestre e satellitare sul canale 500

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ROMA (ITALPRESS) – E’ disponibile al canale 500 di Tivusat e del digitale terrestre la nuova applicazione interattiva “Tivù la guida”. L’applicazione permette di consultare l’intera settimana dei canali televisivi, con i contenuti costantemente aggiornati. “Tivù la guida” è accessibile direttamente dal televisore, basta sintonizzarsi sul canale 500 di Tivusat o del digitale terrestre. L’utente può navigare nella programmazione per fasce orarie e accedere ai contenuti e agli approfondimenti sui singoli programmi. La guida è organizzata in sezioni tematiche pensate per facilitare la fruizione. Presente anche On-line all’indirizzo www.tivu.tv, ed in versione app mobile “Tivu la guida” è disponibile per iPhone,iPad sull’Appstore di Apple, su smartphone e tablet Android sul Playstore di Google. A differenza delle tradizionali guide elettroniche dei programmi, “Tivù la guida” è anche uno strumento di informazione. Ogni titolo in palinsesto è accompagnato da una scheda informativa dettagliata, che include trama, cast, genere, durata, pubblico di riferimento, eventuali note sulla visione (come consigli per le famiglie) e, quando disponibili, link a contenuti correlati. Tutto questo consente al telespettatore di orientarsi nella scelta della programmazione, con un livello di approfondimento simile a quello delle piattaforme streaming, ma applicato alla TV generalista. Il servizio è già disponibile per tutti gli utenti Tivùsat e del digitale terrestre, dotati di un televisore di ultima generazione connesso alla rete.
-news in collaborazione con Tivusat-
-foto ufficio stampa Tivusat –
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