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Economia

Le diverse dimensioni del rischio, conferenza C.r.e.d.i.t. a Venezia

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il rischio è in crescita esponenziale, sia nella sua concreta percezione sia nelle diverse dimensioni in cui si presenta. L’incertezza che ne deriva assume un ruolo preponderante mai riscontrato prima e, anche in settori strategici come l’energetico, la mobilità e la finanza, si stanno registrando azioni e reazioni che mai ci si sarebbe aspettati. Siamo arrivati al paradosso nel settore energetico di rimettere in uso fonti fossili (carbone in primis) per le situazioni attuali di emergenza, nonostante la necessità di riduzione dell’impatto ambientale; in quello della mobilità, il passaggio all’elettrificazione comporta implicazioni sia sulla sostenibilità dell’intera filiera sia sull’occupazione (perdita di asset consolidati, potenziale compensazione sull’organico attraverso nuove specializzazioni) e soprattutto sul vantaggio tecnologico; in quello finanziario l’inflazione crescente gioca un ruolo inatteso e preponderante, portando a cambiamenti repentini con oggettive difficoltà per la necessaria transizione.
Giovedì e venerdì prossimi, 22 e 23 settembre, si terrà a Venezia la conferenza C.r.e.d.i.t. dove si affronteranno questi temi e si cercheranno delle risposte.
Il tema dell’edizione 2022 di C.r.e.d.i.t. è Long Run Risks e la conferenza nei 20 anni di storia ha affrontato le diverse dimensioni di rischio, accompagnando l’accademia, la professione e gli attori politici nella loro comprensione e soprattutto anticipandone le implicazioni e gli impatti nel sistema economico/finanziario. Sono stati affrontati il rischio di credito, il rischio liquidità, il rischio sistemico, il rischio sovrano e negli ultimi anni l’attenzione si è indirizzata ai rischi legati alla sostenibilità sempre con capacità di visione e di anticipazione.
“La necessità di prendere in carico molte più fonti di rischio, che vanno tra loro rafforzandosi e complicandosi, rende difficile avere una chiara visione sul futuro – ricorda la professoressa Monica Billio, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia nonché Presidente della società italiana di Econometria e organizzatrice del convegno C.r.e.d.i.t -. Ora più che mai diventa un obbligo rivalutare tutte le opzioni di rischio, tenendo sempre la transizione ecologica quale driver sostanziale di scelta”.
“Sul tema energia, l’esplosione del costo del gas sta comportando un ritorno al carbone, aumentando le emissioni; sul tema creditizio, le previsioni di innalzamento dei tassi di interesse minano gli investimenti a lungo termine, soprattutto in ambito sostenibilità – aggiunge -. I cambiamenti geopolitici, che coinvolgono anche i mercati finanziari, non vengono ancora considerati con la dovuta attenzione e possono essere devastanti anche per l’attuazione del Green Deal. Su tutti questi temi si discuterà durante le due giornate e in particolare nella tavola conclusiva, Save Energy for a Safe Future”.
Il premio Nobel Robert F. Engle, presente al convegno C.r.e.d.i.t. ha dichiarato in anteprima sul tema inflazione UE: “L’inflazione attuale si deve principalmente a uno shock dell’offerta. L’aumento dei tassi alla fine rallenterà l’economia. Ridurre i colli di bottiglia porterebbe a un risultato migliore. E sul tema Ucraina come su quello fonti sostenibili…”.
Il suo intervento, come quello di tanti altri attori protagonisti dell’industria, del sistema bancario, di quello universitario, presenti alla XXI edizione di C.r.e.d.i.t. offriranno importanti spunti di riflessione perché attenti ad offrire quel quid non considerato che può fare una grande differenza.
Il convegno C.r.e.d.i.t. si tiene a Venezia, culla dell’economia e del commercio, dove non a caso è nata la prima business school italiana, la prima banca pubblica, nonché sede dell’Università Ca’ Foscari che da sempre dà il patrocinio al convegno.

-foto ufficio stampa C.r.e.d.i.t. –
(ITALPRESS).

Economia

Banche, Patuelli: “L’obiettivo è favorire la ripresa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Obiettivo strategico delle banche è ora contribuire ad evitare una nuova recessione e favorire la solida ripresa dell’economia e dell’occupazione. Occorre innanzitutto favorire più cospicui e stabili investimenti produttivi del risparmio e degli utili delle imprese. Necessita incoraggiare la patrimonializzazione e gli investimenti, innanzitutto tecnologici. Finché non vi saranno gli indispensabili codici europei di diritto bancario, finanziario, tributario e penale dell’economia, occorre che le politiche nazionali garantiscano un equo quadro competitivo nell’Unione europea”. Così il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, nella lectio magistralis all’università di Pisa che gli ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari. 

“Occorre far progredire l’Unione bancaria europea, bloccata per un decennio da discussioni sulla garanzia europea sui depositi e su limiti alla detenzione del debito pubblico da parte delle banche. L’Unione bancaria europea deve diventare rapidamente anche Unione delle regole societarie, del mercato, del risparmio e degli investimenti”, ha aggiunto.

Secondo Patuelli “l’accresciuta solidità delle banche è indispensabile per garantirne la stabilità prospettica, per sempre nuovi investimenti innanzitutto tecnologici per la maggior tutela dei dati e per la lotta alle tante tipologie di illeciti e di truffe, per l’applicazione dell’intelligenza artificiale, per le nuove criticità dei mercati, per finanziare imprese e famiglie e per affrontare stagnazioni, recessioni, deterioramenti dei crediti, crisi finanziarie e di debiti sovrani e ogni criticità, a cominciare dai rischiosi e nuovi possibili problemi di liquidità”.

Infine per il presidente dell’Abi “le banche, sempre in concorrenza fra loro, debbono essere sempre indipendenti e costruttive verso lo sviluppo sostenibile, impegnate innanzitutto per l’etica che emana dai principi della Costituzione della Repubblica, per concorrere, come prescrive l’articolo 4, al progresso materiale e spirituale della società. Oggi serve urgentemente anche un nuovo costituzionalismo digitale europeo per definire doveri e diritti di ciascuno di fronte alle nuove potenzialità e ai rischi per le libertà”.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Bankitalia, le imprese italiane carenti sulla gestione dei rischi climatici

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ROMA (ITALPRESS) – La Banca d’Italia pubblica oggi “Le imprese si preoccupano dei rischi connessi al cambiamento climatico? I risultati di un’indagine in Italia”, il nuovo numero della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”. Il lavoro presenta i risultati di un’indagine condotta dalla Banca d’Italia nel 2024 sulla gestione dei rischi climatici da parte delle imprese non finanziarie italiane. I risultati a livello aziendale consentono una valutazione più accurata dei rischi climatici e del loro effetto sul merito di credito. L’analisi segnala carenze diffuse nella gestione delle emissioni e dei rischi fisici, nella pianificazione della transizione e nella governance. Molte imprese prive di copertura assicurativa tendono a sottovalutare il rischio fisico. Inoltre, gli approcci alla gestione del rischio climatico sono caratterizzati da una pronunciata eterogeneità, riflettendo differenze nei modelli di governance, tra settori, tra aree geografiche.

Infine, i risultati suggeriscono che gli impegni ad accrescere la sostenibilità climatica, se non accompagnati da progressi misurabili, non migliorano necessariamente il merito di credito di un’impresa. Le informazioni elaborate in questo lavoro saranno utilizzate per rafforzare l’integrazione dei rischi climatici nel sistema ICAS della Banca d’Italia.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Intesa Sanpaolo, al Salone dei Pagamenti di Milano presentato il bracciale Contactless e Skipass

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MILANO (ITALPRESS) – Il futuro dei pagamenti digitali arriva al Salone dei Pagamenti di Milano, dove Intesa Sanpaolo e Visa hanno presentato SkiTap26, un braccialetto pensato in particolare per chi frequenta la montagna, ideato in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026. Il dispositivo è realizzato in collaborazione con la svedese Tapster AB e con Snowit e integra in un unico supporto le funzionalità di pagamento contactless e di skipass. La tecnologia di pagamento di Tapster su chip NFC (Near Field Communication) consente infatti di associare il bracciale alla propria carta Intesa Sanpaolo su circuito Visa e di effettuare pagamenti con un semplice “tap”, avvicinando il polso al POS. Inoltre, grazie alla sinergia con Snowit, la piattaforma che sta innovando il settore del turismo invernale, SkiTap26 è dotato di un sistema (tecnologia RFID) che rende possibile ricaricare il proprio skipass o l’abbonamento SnowitPass direttamente sul bracciale, trasformando il wearable in una tessera per l’ingresso alle piste da sci convenzionate di oltre 50 località.

L’uso dei dispositivi wearable per i pagamenti è in forte crescita, segno di un’evoluzione ormai radicata nei comportamenti quotidiani. Intesa Sanpaolo propone oggi la gamma più completa di wearable e soluzioni di pagamento all’avanguardia, che integrano sicurezza e innovazione con la semplicità di utilizzo nei diversi momenti della vita quotidiana, dallo sport alla mobilità, rendendo la tecnologia accessibile e inclusiva. “Offriamo ai nostri clienti, sempre più attenti a coniugare praticità e qualità del tempo libero, la possibilità di poter pagare dove, quando e come vogliono” spiega all’Italpress Raffaella Mastrofilippo, responsabile Prodotti Transazionali e Piattaforme di Payment nell’ambito della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “SkiTap26 rappresenta l’evoluzione nel mondo dei dispositivi wearable: dall’anello, anch’esso realizzato da Tapster, ora disponibile in varie finiture e anche in oro, si approda al braccialetto sviluppato in collaborazione con Visa, che sostituisce la carta di pagamento e può diventare anche uno skipass al polso.” Oltre all’avanzamento tecnologico e alla centralità del cliente privato è importante, spiega Mastrofilippo, “lavorare anche lato merchant, sensibilizzando gli esercenti sui vantaggi dei nuovi sistemi di pagamento. “Anche l’esercente deve poter accettare i pagamenti dove, quando e come vuole”, continua Mastrofilippo, citando come esempio il SoftPOS, introdotto in anteprima da Intesa Sanpaolo nel 2023, che permette di gestire i pagamenti tramite un’app del cellulare, ed è diventato un ottimo alleato soprattutto per le piccole realtà commerciali, anche in mobilità, per i professionisti, e per gli operatori del Terzo Settore. Mastrofilippo prosegue parlando del valore della sinergia con isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo, che ha un’offerta digitale semplice, veloce e sicura. L’opportunità di utilizzare le nuove modalità di pagamento contactless attraverso i dispositivi wearable è stata estesa ai clienti di isybank, che possono così associare la propria carta di pagamento agli orologi SwatchPAY!, ai dispositivi Garmin e anche all’anello e al braccialetto di pagamento sviluppati con Tapster.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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