Cronaca
Alzheimer, Roche conferma il suo impegno in ricerca e sviluppo
Pubblicato
3 anni fa-
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Redazione
MONZA (ITALPRESS) – L’Alzheimer rappresenta una delle principali sfide di salute che la società odierna si ritrova ad affrontare. E’ un problema sociale i cui numeri sono destinati ad aumentare significativamente nei prossimi anni: entro il 2050, infatti, circa 140 milioni di persone saranno affette da demenza – l’Alzheimer ne è la forma più comune. E’ una patologia che, come forse nessun’altra, ha un profondo impatto sulla vita delle persone che ne sono affette e delle loro famiglie: attacca l’identità dell’individuo, cancellandone il passato e il futuro, rubandone i ricordi e rendendo impossibili semplici gesti quotidiani.
E’ dunque fondamentale continuare ad investire in ricerca e sviluppo di soluzioni diagnostiche e terapeutiche che possano aiutare a comprendere meglio come la malattia si sviluppa e progredisce, a identificarne prima l’insorgenza e a migliorarne la gestione. Il Gruppo Roche, da sempre dedicato a sostenere l’eccellenza scientifica e l’innovazione, conferma il suo impegno verso la comunità Alzheimer continuando a investire risorse e competenze nella ricerca di soluzioni diagnostiche e terapeutiche che possano contribuire a rispondere alle esigenze di salute non ancora soddisfatte di pazienti, caregiver e professionisti sanitari. Nell’ambito Alzheimer, Roche ha una posizione unica grazie all’expertise maturata negli anni e a soluzioni innovative sviluppate in ambito sia farmaceutico che diagnostico, dove ha costruito un solido programma di sviluppo.
“Consapevoli che la diagnosi precoce della malattia di Alzheimer costituisce uno degli elementi chiave per una sua migliore gestione, soprattutto con l’arrivo che tutti auspichiamo di nuove terapie – commenta Guido Bartalena, Diagnostics Solutions & Healthcare Transformation Director di Roche Diagnostics Italia – continuiamo a lavorare allo sviluppo di soluzioni diagnostiche che possano fornire ai clinici informazioni sempre più tempestive e accurate, affinchè i pazienti ricevano quanto prima le cure più appropriate per contrastare la progressione della malattia. Fra le aree di diagnostica su cui stiamo concentrando in modo particolare il nostro impegno vi sono i test eseguiti su liquido cerebrospinale, ad oggi già usati per una diagnosi accurata di Alzheimer fin dai suoi stadi iniziali. Da qualche anno stiamo lavorando molto anche allo sviluppo di test sul sangue, quindi molto più facili da eseguire, che supporteranno in futuro la diagnosi precoce identificando i pazienti che presentano sintomi cognitivi che necessitano ulteriori valutazioni diagnostiche liquorali o di imaging”.
“Roche preferisce avere un approccio multidisciplinare volto a favorire il raggiungimento di un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato per chi vive con la malattia di Alzheimer. E’ fondamentale favorire una diagnosi precoce per intervenire tempestivamente nella gestione della malattia – prosegue Anna Maria Porrini, direttore medico di Roche Italia. – Roche continua ad investire nella ricerca e sviluppo di soluzioni terapeutiche in grado di modificare la malattia con l’obiettivo di avere un impatto positivo su chi a vario titolo è coinvolto in questa patologia. Stiamo infatti studiando diversi approcci terapeutici con molecole che potrebbero incidere sulle potenziali cause principali di sviluppo della malattia di Alzheimer, comprese beta-amiloide e tau, e nuovi approcci per favorire il raggiungimento del cervello da parte di farmaci biologici tramite la nostra tecnologia del Brain Shuttle”. “Cercare di dare risposte ai bisogni di salute laddove ancora non ci sono è la missione del Gruppo Roche, per questo siamo determinati ad affrontare anche questa nuova sfida insieme a tutti gli attori coinvolti per portare velocemente soluzioni innovative ai pazienti e i loro caregiver in modo sostenibile per il Sistema Salute, favorendo l’implementazione di modelli omogenei”, conclude.
– foto ufficio stampa Roche –
(ITALPRESS).
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Napoli, duro colpo a due clan della Camorra. 24 indagati
Cronaca
Cremona, scoperta associazione a delinquere. Sequestrati 1,5 milioni
Pubblicato
13 minuti fa-
15 Aprile 2025di
Redazione
CREMONA (ITALPRESS) – Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia, il Gruppo della Guardia di Finanza di Cremona in esecuzione di provvedimento cautelare disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia a carico di 4 società di capitali e 3 persone fisiche, ha sottoposto a sequestro 14 immobili, 6 autovetture, 13 rapporti finanziari (recanti saldi attivi per circa 250 mila euro) e 19 mila euro in contanti per un valore stimato di oltre 1 milione e mezzo di euro.
Il Gip ha applicato la misura cautelare del sequestro preventivo convalidando il provvedimento d’urgenza precedentemente emesso dalla Procura, a fronte dei gravi indizi che sarebbero emersi dalle indagini sull’esistenza di una associazione per delinquere costituita da 3 imprenditori edili di Castelcovati (BS) che avrebbero gestito 3 società, intestate a “prestanome” compiacenti ed aventi sede legale presso indirizzi inesistenti di San Bassano (CR), Crema (CR) e Pistoia, dedite all’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti al fine di compensare indebitamente il corrispondente credito IVA fittizio per il versamento delle ritenute IRPEF e dei contributi previdenziali gravanti sulle retribuzioni degli operai edili.
Di fatto tali aziende sarebbero state utilizzate quali “serbatoi di manodopera” al fine di fornire i lavoratori alla società “sana” del gruppo avente sede in Castelcovati (BS), mediante l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, così somministrando illecitamente la manodopera in difetto delle autorizzazioni ed eludendo i limiti.
L’attività investigativa, scaturita dalle attività di controllo fiscale eseguite a carico delle due imprese cremonesi, ha consentito di ricostruire le condotte illecite che il sodalizio criminale avrebbe realizzato dal 2020 in avanti. Si tratterrebbe, infatti, di fatture per operazioni inesistenti per circa 7 milioni (di cui 4.8 milioni oggettivamente inesistenti e 2.2 milioni soggettivamente inesistenti), indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti per 600 mila , illecita somministrazione di 339 lavoratori dipendenti per gli anni 2021, 2022 e 2023 e relative sanzioni amministrative per l’importo complessivo di circa 850 mila .
Le tre imprese sono state poste in Liquidazione Giudiziale dal Tribunale di Brescia ed il relativo approfondimento investigativo ha evidenziato delle condotte di bancarotta fraudolenta patrimoniale in relazione alla distrazione di beni aziendali che sarebbe stata perpetrata per 1.4 milioni , inoltre parte di tali somme sarebbe stata auto-riciclata acquistando orologi di lusso presso un’orologeria di Montecarlo. Sarebbe, altresì, emersa la mancata adozione dei modelli organizzativi e di gestione idonei a prevenire reati di natura fiscale e fallimentare. La Procura di Brescia ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini in cui vengono contestati i reati di associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti inesistenti.(ITALPRESS).
Foto: sala stampa Guardia di Finanza
Cronaca
Napoli, duro colpo a due clan della Camorra. 24 indagati
Pubblicato
1 ora fa-
15 Aprile 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Dalle prime luci dell’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 24 indagati. Sono ritenuti gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, quelle dei Troncone e dei Frizziero, operanti nei quartieri occidentali del capoluogo e a Chiaia, dedite al traffico di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando. Il GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, a carico di 24 persone (15 destinatari di custodia cautelare in carcere, 6 agli arresti domiciliari e 3 di misure interdittivedell’attività imprenditoriale). Gli indagati sono gravemente indiziati di appartenere a due organizzazioni di tipo mafioso, riconducibili alle famiglie camorristiche “Troncone” e “Frizziero”, rispettivamente operanti nei quartieri napoletani di Fuorigrotta e Chiaia (zona Torretta) e dedite al traffico organizzato di sostanze stupefacenti, alla detenzione di armi, alle estorsioni ed al contrabbando di T.L.E. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno documentato la piena operatività dei due clan nei quartieri occidentali del capoluogo campano. Sono stati ricostruiti numerosi episodi estorsivi, non solo nei confronti di esercizi pubblici ma anche nei riguardi di persone dedite allo svolgimento di attività illecite (spaccio di sostanze stupefacenti, contrabbando di tabacchi lavorati esteri e parcheggiatori abusivi). Le indagini hanno documentato il versamento, con cadenza settimanale, di somme di denaro a titolo di “controprestazione” per l’esercizio delle relative attività illecite sul territorio. Nel corso delle indagini, svolte tra il 2020 e il 2023, è stato anche dimostrato da parte del clan “Troncone” il reimpiego dei proventi delle attività di contrabbando e di spaccio di sostanze stupefacenti nell’acquisto di natanti, questi ultimi intestati fittiziamente e poi noleggiati attraverso una società di Nisida. Per i natanti il GIP di Napoli ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, disponendo altresì il divieto di esercizio dell’attività imprenditoriale nei confronti della titolare della società e del marito, che aveva agito quale intermediario. Le indagini svolte hanno consentito di accertare anche l’ingresso occulto e l’utilizzo di telefoni cellulari in alcune strutture detentive, a mezzo dei quali i vertici dei clan avrebbero impartito disposizioni per la gestione degli affari illeciti. (ITALPRESS).
Foto: Carabinieri Napoli
Cronaca
Il Napoli risponde all’Inter, Empoli battuto 3-0
Pubblicato
13 ore fa-
15 Aprile 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – Continua il botta risposta per lo scudetto tra Napoli e Inter. Al Maradona, i ragazzi di Conte dimostrano di non sentire la pressione, battendo l’Empoli con un perentorio 3-0. I mattatori della serata sono McTominay, autore di una doppietta, e Lukaku, a referto con due assist, oltre che al gol.
I toscani reggono per un tempo sul piano del gioco, venendo poi totalmente sopraffatti dal Napoli nella ripresa. L’unica nota negativa per i partenopei è l’infortunio di Juan Jesus, uscito probabilmente per uno strappo muscolare. Sin dai primi minuti le due squadre si affrontano con grande intensità e non mancano le occasioni né da una parte né dall’altra.
A sbloccare il risultato sono i padroni di casa al 18′, grazie ad una bella combinazione tra Lukaku e McTominay. Il belga, infatti, protegge palla a metà campo e lancia nello spazio l’ex Manchester United che arriva sino al limite dell’area per poi far partite un destro potente, che piega le mani di Vasquez.
Il portiere dell’Empoli è tutt’altro che perfetto sul gol subito, ma quantomeno si riscatta immediatamente nei minuti successivi, parando i tentativi di Politano e Neres. L’approccio alla partita dell’Empoli è più che positivo e i toscani non si abbattono di fronte alla rete subita, creando più di qualche grattacapo alla difesa partenopea (ancora orfana dell’infortunato Buongiorno).
Un minuto dopo il gol del Napoli, Gyasi di testa non inquadra la porta da buona posizione. Al 40′, invece, Esposito rischia di far venir giù lo stadio, calciando al volo dai 25 metri e costringendo Meret all’intervento. Nella ripresa, però, l’ardore degli ospiti viene spento da un Napoli determinato più che mai a chiudere la pratica.
La palla gol di Oliveira al 54′ anticipa il successivo 2-0. Due minuti più tardi, infatti, proprio il terzino uruguayano serve Lukaku in area, lucido nel controllare la sfera e calciare sul primo palo. Il Napoli si diverte e gioca sul velluto, calando anche il tris al 61′: McTominay timbra la sua doppietta personale, deviando in rete di testa il secondo assist di serata di Lukaku.
Al 67′ lo scozzese colpisce anche un palo, andando a centimetri dalla tripletta. Il quarto gol non arriva nemmeno con le occasioni per Lukaku e Neres: il Napoli allora gestisce senza patemi e si porta a casa il bottino pieno. Con questa vittoria la formazione campana sale a quota 68 punti, restando a tre lunghezze dall’Inter. L’Empoli, invece, scende al penultimo posto, a pari merito col Venezia: il duello salvezza tra le due squadre andrà in scena proprio nel prossimo turno.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)


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